Notiziario 84 – 2009

8 Ottobre 2009

7/10/2009 N.84

NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna

UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – www.uaar.it
Presidenti onorari: Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO

1) Lunedì 12 ottobre, ore 21: riunione del circolo UAAR di Bologna
2) Banchetti UAAR per adesioni alla Giornata dello Sbattezzo (25 ottobre 2009)
3) Nasce la Rete Laica Bologna: il nostro circolo UAAR ne è membro attivo
4) Hack, Odifreddi, Flamigni, Grillini, Balbo, Carcano… tutti i video di “Liberi di non credere” sul canale UAAR su YouTube
5) Presentazione della campagna “Testamento Biologico: Liberi di scegliere”
6) Incontro col dirigente dell’ufficio scolastico provinciale per le discriminazioni subite da chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica
7) Danni e beffe: la Curia non sazia dei milioni di euro alle scuole cattoliche, lamenta discriminazioni per chi fa religione cattolica nella scuola pubblica


1) Lunedì 12 ottobre, ore 21: riunione del circolo UAAR di Bologna
La prossima riunione del circolo UAAR di Bologna si terrà lunedì 12 ottobre, dalle ore 21, in Via Ezio Cesarini 1 (suonare al campanello con indicazione “UAAR”).
Se il tempo lo consentirà, staremo nell’ampio giardino messo a disposizione dalla nostra Carla.
Oltre ai soci, più che benvenuti anche i simpatizzanti.
Sarà possibile aderire alla giornata dello sbattezzo, portando una copia di un documento di identità e l’indirizzo completo della parrocchia presso la quale si è stati battezzati, ed iscriversi o rinnovare l’iscrizione all’UAAR per il 2010.
Tra i temi che saranno affrontati: considerazioni sulle recenti attività di circolo e organizzazione nuove attività (giornata dello Sbattezzo 2009, partecipazione alla Rete Laica Bologna, raccolta firme per civili matrimoni civili e per “Testamento biologico: Liberi di scegliere”), riunione circoli nazionale e regionale, comunicazioni del coordinatore.

2) Banchetti UAAR per adesioni alla Giornata dello Sbattezzo (25 ottobre 2009)
‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto in Italia da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
L’UAAR non organizza controriti vendicativi, né si rivolge ai credenti, ma invita coloro che non sono più cattolici (o non lo sono mai stati pur essendo stati battezzati) ad esercitare questo diritto: sappiamo che già alcune migliaia di cittadini lo hanno fatto, ma riteniamo che se coloro che non hanno ancora formalmente abbandonato la Chiesa cattolica lo faranno in una sola occasione, l’impatto della loro decisione sarà sicuramente amplificato.
Il circolo UAAR di Bologna organizza i seguenti banchetti per informare e raccogliere adesioni alla Giornata dello Sbattezzo:
Domenica 11 ottobre, via Righi angolo via Indipendenza, ore 10-19
Sabato 17 ottobre, Via Altabella angolo via Indipendenza, ore 10-19
Domenica 25 ottobre, Via Altabella angolo via Indipendenza, ore 10-19
Per aderire, passateci a trovare ai banchetti con l’indirizzo completo della parrocchia presso la quale siete stati battezzati e possibilmente la copia di un documento di identità.
Le domande compilate su modulo proposto dall’UAAR e raccolte entro il 25 ottobre, saranno poi spedite con raccomandata.
A chi volesse procedere in maniera autonoma, chiediamo leggere le istruzioni sul sito uaar e di inviare la raccomandata di sbattezzo nei giorni immediatamente precedenti il 25 ottobre, comunicando per tempo la decisione via e-mail a: segretario@uaar.it. Ogni informazione in possesso dell’UAAR sarà gestita in maniera assolutamente anonima e confidenziale.

3) Nasce la Rete Laica Bologna: il circolo UAAR ne è membro attivo
La Rete Laica di Bologna è un tavolo informale d’incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione per difendere ed estendere la laicità delle istituzioni bolognesi e italiane. Vi partecipano associazioni e singoli/e.
Il circolo UAAR di Bologna ha promosso e partecipato alle prime riunioni ed iniziative della Rete Laica Bologna, con l’impegno per una laicità concreta e condividendo tale scopo con altre associazioni ed anche con alcune confessioni religiose.
Attualmente partecipano alla Rete Laica Bologna (in ordine alfabetico):
AGEDO – Associazione Genitori Di Omosessuali
Associazione Altra Città
Associazione Amici di Ronzano
Associazione Anticlericale.net
Associazione Bologna Città Libera
Associazione Libera Uscita
Associazione Per la Sinistra Bologna
Cellula Luca Coscioni Bologna
Chiesa Evangelica Metodista di Bologna
Comitato bolognese Scuola e Costituzione
Comunità cristiana di base di Bologna
La Solita Società Civile
Libera Uscita
Noi siamo Chiesa Emilia-Romagna
Rivista Lucidamente
UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Bologna

4) Hack, Odifreddi, Flamigni, Grillini, Balbo, Carcano… tutti i video di “Liberi di non credere” sul canale UAAR su YouTube
Sabato 19 settembre, a Roma, l’UAAR ha organizzato Liberi di non credere, primo meeting nazionale per un paese laico e civile.
Sul palco si sono alternati testimoni di piccole e grandi battaglie laiche prevenienti da tante parti d’Italia, presidenti onorari e il segretario UAAR.
Sul canale UAAR su YouTube è presente una playlist con tutti i video del 19 settembre 2009.
Tra questi, segnaliamo i videointerventi di Margherita Hack e Piergiorgio Odifreddi , gli interventi di Carlo Flamigni (prima parte e seconda parte) e Franco Grillini (prima parte e seconda parte), e il discorso conclusivo del segretario UAAR Raffaele Carcano (prima parte e seconda parte)
Dodici soci del nostro circolo hanno partecipato al meeting. Il coordinatore, Roberto Grendene, ha fatto un intervento sui finanziamenti comunali all’edilizia di culto.

5) Presentazione della campagna “Testamento Biologico: Liberi di scegliere”
Giovedì 8 Ottobre, alle ore 12, si terrà la conferenza stampa della Rete Laica Bologna, presso i locali della Chiesa Evangelica Metodista in Via Giacomo Venezian 3.
Sarà presentata la campagna bolognese: “TESTAMENTO BIOLOGICO: LIBERI DI SCEGLIERE”.
Interverranno
Maurizio Cecconi
Portavoce Rete Laica Bologna
Prof. Carlo Flamigni
Comitato nazionale di bioetica, presidente onorario UAAR
Monica Mischiatti
Associazione Luca Coscioni
Guido Armellini
Presidente Chiesa Evangelica Metodista di Bologna e Modena

6) Incontro col dirigente dell’ufficio scolastico provinciale per le discriminazioni subite da chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica
Lo scorso 18 settembre, Roberto Grendene, coordinatore del circolo UAAR di Bologna, ha partecipato assieme ad una delegazione del Comitato Bolognese Scuola e Costituzione ad un incontro con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna (ex provveditore).
Il tema era la richiesta di insegnanti per l’ora alternativa, perché diverse segnalazioni riportavano di scuole in cui a chi non si avvaleva dell’insegnamento facoltativo della religione cattolica (IRC) non veniva garantita l’attività didattica alternativa all’IRC.
Il provveditore, prof. Aiello, ci ha accolti in un ufficio con affiancati tricolore, foto del presidente della Repubblica e crocifisso.
Alle pareti, tre o quattro poster di eventi cittadini. Tra questi un “canto di Natale” in una basilica di Bologna, con enorme raffigurazione di Maria, Giuseppe e Gesù.
Un clima non propriamente laico, per un ufficio istituzionale.
Ma veniamo al dunque: il dirigente ha risposto che chi sceglie l’attività didattica alternativa all’IRC non può essere discriminato, che prevale un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione rispetto a motivazioni economiche. In pratica, è sufficiente che il dirigente scolastico, nel caso non abbia insegnanti a disposizione, nomini un supplente facendogli un fax con richiesta motivata, che egli autorizzerà celermente. Eventuali problemi di pagamento non devono riguardare il dirigente scolastico, i soldi arriveranno perché questo e’ un diritto fondamentale.
I dirigenti scolastici dicono però che i fondi non vengono stanziati, e in questo gioco allo scaricabarile chi ci rimette sono bambini e ragazzi che al posto di fare attività didattica come loro diritto, vengono emarginati con accorpamenti in classi dove si tengono le normali lezioni, con sistemazioni in salette di ripiego sorvegliati da personale intento a fare altro o con inviti a lasciare la scuola in quelle ore, o peggio vengono lasciati nella stessa aula mentre l’insegnante di religione cattolica fa la sua lezione (quasi che in questo modo pure loro non subiscano la lezione ideologica che loro o la loro famiglia hanno espressamente rifiutato).
Ricordiamo che la nostra associazione ha attivato il progetto oraalternativa, contro le discriminazioni nella scuola pubblica (presunta laica) nei confronti di atei e agnostici, di chi cioè preferisce una scuola per pensare rispetto ad una scuola ideologica e per credere in una religione di stato formalmente non più esistente, ma di fatto imposta.

7) Danni e beffe: la Curia non sazia dei milioni di euro alle scuole cattoliche, lamenta discriminazioni per chi fa religione cattolica nella scuola pubblica
Le ultime settimane hanno visto una campagna aggressiva da parte delle Curia Arcivescovile di Bologna, per ottenere ancora più soldi per le scuole private che sostengono la loro ideologia.
La convenzione con il Comune di Bologna che regala a scatola chiusa più di un milione di euro l’anno alle “materne” affiliate al F.I.S.M., associazione di categoria di orientamento ideologico-religioso (vedi Ultimissima del 1/3/2009), sta per scadere. Sotto il silenzio delle autorità che dovrebbero garantire una scuola pubblica laica prima di pensare a finanziamenti alle scuole private cattoliche (ora chiamate “paritarie”, ma la sostanza non cambia), si assiste al batter cassa per ottenere il rinnovo della convenzione a più alti costi per le finanze pubbliche e calpestando i i diritti di chi risulta costretto ad iscrivere il proprio figlio di 3 anni ad una scuola confessionale. Alla esplicita richiesta di soldi da parte dell’arcivescovo di Bologna si e’ aggiunta la minaccia di lotta sindacale da parte di mons. Vecchi.
Agli attacchi a quel che resta della laicità del sistema scolastico italiano, si sono aggiunte le beffe, quando monsignori hanno affermato che sono “quelli che seguono l’ora di religione i veri discriminati”.
Con la considerazione che il Comune di Bologna regala ogni anno circa 600.000 euro alla Curia Arcivescovile per edilizia di culto, trascurando di fatto anche l’edilizia scolastica, affidiamo il nostro commento alle vicende appena esposte al seguente comunicato stampa della Rete Laica Bologna, che ci vede tra i sottoscrittori.

FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE PRIVATE. RETE LAICA BOLOGNA: “L’ULTIMA PAROLA SPETTA ALLA COSTITUZIONE”
Di fronte alla pretesa della Curia di Bologna di ricevere “il 30% della torta” per le scuole private e in gran parte cattoliche, ovvero il 30% del bilancio comunale destinato all’istruzione, riteniamo necessario far sentire la voce della Bologna laica.
In primo luogo ricordiamo che l’art. 33 comma 2 della Costituzione recita che “la Repubblica istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”, imponendo alle istituzioni di offrire a tutti la scuola pubblica statale, laica, pluralista.
Tale impostazione riflette l’idea riassunta nelle parole di Piero Calamandrei, padre costituente della Repubblica: “La scuola di Stato, la scuola democratica, è una scuola che ha un carattere unitario, è la scuola di tutti, crea cittadini, non crea né cattolici, né protestanti, né marxisti. La scuola è l’espressione di un altro articolo della Costituzione: dell’art. 3: “Tutti i cittadini hanno parità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali””.
Sempre l’art. 33 comma 3 della Costituzione afferma con chiarezza che “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
La Costituzione prevede pertanto due sistemi scolastici profondamente diversi proprio nelle loro finalità: da una parte un sistema pubblico aperto a tutti, per sua natura caratterizzato dalla libertà di insegnamento e quindi pluralista; dall’altro un sistema di scuole private che garantisce la libertà del cittadino italiano di educare i figli secondo le proprie tendenze ideologiche o religiose.
Il secondo sistema – o per motivi ideologici o per motivi commerciali – limita la libertà di insegnamento e la libertà di accesso dei cittadini. Infatti la legge 62/2000 prevede espressamente che le scuole paritarie accolgono chiunque ne “accetti il progetto educativo. Il progetto educativo indica l’eventuale ispirazione di carattere culturale o religioso”. Quindi, anche se svolgono un servizio rivolto a una specifica fascia d’utenza, non possono ricevere finanziamenti dallo Stato.
Va altresì ribadito non si può applicare il principio di sussidiarietà alla scuola. La scuola statale non è un servizio ma un’istituzione che tutela la libertà di coscienza e la libertà di educazione dei genitori di cui all’art. 30 della Costituzione.
L’istituzione locale non può in nome di problemi di bilancio costringere genitori che hanno scelto la scuola pluralista ad accedere a scuole che fanno legittimamente della loro identità religiosa l’impostazione culturale della loro azione didattica.
La nostra opposizione al finanziamento alle scuole private deriva prima di tutto dalla preoccupazione che le istituzioni pubbliche possano comprimere la libertà di religione e dalla religione (art. 19 della Costituzione), posta a fondamento del nostro Stato laico.
Sulla base dei principi richiamati chiediamo al Comune di Bologna di aprire al più presto un dibattito trasparente sul futuro della scuola pubblica al quale partecipi l’intera città. La questione attiene sia all’utilizzo dei soldi pubblici per il bene comune sia alla tutela del diritto all’istruzione laica e pluralista.


Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, esclusi festivi e prefestivi, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simpatizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizione (riviste, libri, volantini, DVD…).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, all’interno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E’ gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l’ospitalità.
Per arrivare consultare la mappa http://www.cassero.it/map/
Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661

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Puoi liberamente inoltrarlo a chi ritieni possa essere interessato, che per riceverlo regolarmente dovrà farne richiesta a bologna@uaar.it


Circolo UAAR di Bologna
www.uaar.it/bologna bologna@uaar.it

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