L’inchiesta di Repubblica sul patrimonio della chiesa a Bologna
27 Febbraio 2010
In questi giorni Repubblica sta pubblicando un’inchiesta molto interessante sul patrimonio immobiliare della chiesa a Bologna e sui privilegi di cui gode. Il più grande proprietario immobiliario in Italia è lo stesso che gode di finanziamenti pubblici tramite una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria e tramite esenzioni ICI.
- 23 febbraio – Case, negozi, campi sportivi, cinema. Il patrimonio immobiliare della Curia. Oltre 1200 immobili gestiti – http://bologna.repubblica.it/dettaglio/articolo/1867574
- 23 febbraio – Agli enti religiosi 350mila euro di oneri di urbanizzazione. L’85% finirà nelle casse di via Altabella, che in cinque anni ha ottenuto 3 milioni di euro – http://bologna.repubblica.it/dettaglio/agli-enti-religiosi-350mila-euro-di-oneri-di-urbanizzazione/1867577
- 24 febbraio -Dalla profumeria alla banca al ristorante tutte proprietà della Curia. Viaggio per le strade della città: molti dei negozi più frequentati appartengono all’Arcidiocesi – http://bologna.repubblica.it/dettaglio/articolo/1868599
- 24 febbraio – Galleria fotografica: Quando il padrone del negozio è la Curia di Bologna – http://bologna.repubblica.it/multimedia/home/23240613
- 25 febbraio – Quei tre milioni di Ici virtuali che arriverebbero dalla Chiesa. Sarebbe questa la cifra frutto di tutte le proprietà immobiliari. – http://bologna.repubblica.it/dettaglio/articolo/1869945
- 26 febbraio – La casbah in via Murri della Fondazione Lercaro. Fino a 600 euro al mese fra topi, sporcizia e degrado. – http://bologna.repubblica.it/dettaglio/articolo/1870978
- 26 febbraio – Video: Quei tuguri da 600 euro affittati dalla Curia – http://bologna.repubblica.it/multimedia/home/23284647
Il Comune di Bologna devolve circa 600.000 euro l’anno alla Curia Arcivescovile e ad altre confessioni religiose minori.
Usa cioè i nostri soldi per finanziare l’attività edilizia del più grande immobiliarista in circolazione.
Repubblica è andata a vedere gli affitti praticati: “fra topi, sporcizia e degrado” gli inquilini hanno canoni mensili di “quasi 600 euro per un appartamento con due camere, 450 euro per una casa con camera e cucina, 326 euro per un monolocale”
Io, coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, ho in comproprietà con altri quattro parenti tre appartementi, dati in affitto.
Applichiamo il canone concordato, paghiamo l’ICI e l’Irpef.
Inquilini sono una signora ultraottantenne, una coppia di pensionati, una giovane donna con figlia in età scolare. Gli appartamenti sono di circa 70 mq, due camere, in ordine, in stabili ristrutturati, in zona residenziale, con cantina e balcone. L’affitto chiesto va dai 215 euro per l’anziana signora ai 475 per chi ha invece la capacità economica di maggiore.
Che debba pretendere dal mio comune qualche migliaio di euro come viene dato alle parrocchie?
Salve,
quando leggo queste cose divento un cobra velenoso, mi si gonfia la gola come una vipera!! Perchè la chiesa che chiede sempre l’elemosina, attacca i gay e i disperati non fa donazioni per ipoveri del mondo, gli africani invece di chiedere i soldi a noi?? mi fanno proprio venire il mal dis tomaco sti presti m aledetti a cominciare da Madame Benedette!!!