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Tavolo Uaar sotto le Due Torri – firma le petizioni!

10 Giugno 2022
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Sabato 11 giugno, ore 9-13, tavolo Uaar sotto le Due Torri (piazza di Porta Ravegnana, di fronte a Feltrinelli).

Vieni a firmare le petizioni per:
1️⃣ Azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune di Bologna al patrimonio immobiliare degli enti religiosi
2️⃣ Revocare le convenzioni e interrompere i finanziamenti del Comune di Bologna alle “scuole-parrocchia”, che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica

Testo petizione 1 (oneri)  –  Testo petizione 2 (scuola)

Inoltre potrai informarti sulle nostre campagne OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande?, Aborto farmacologico una conquista da difendere, e tante altre.

Diventa anche tu attivista Uaar e ritira la tessera 2022.
Insieme possiamo rendere rendere laico e civile il nostro paese.

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Tavolo #weUaar in via Indipendenza: al via raccolta firme per fermare finanziamenti comunali a edilizia di culto e scuole-parrocchia

21 Maggio 2022
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Domenica 22 maggio ore 9-14, tavolo #weUaar in via Indipendenza (all’altezza del civico 42/a).
Passate a trovarci! (assieme ai partecipanti alla Strabologna 🙂 )
Per le nostre campagne OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande?, Aborto farmacologico una conquista da difendere, e tante altre.
Per prendere la fantastica tessera Uaar 2022, e sostenere così l’impegno per rendere laico e civile il nostro paese.

Ma anche per firmare le petizioni al Comune di Bologna per:
1️⃣ Azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune al patrimonio immobiliare degli enti religiosi
2️⃣ Revocare le convenzioni e interrompere i finanziamenti del Comune alle “scuole-parrocchia”, che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica

Testo petizione 1 (oneri)  –  Testo petizione 2 (scuola)

Il comune di Bologna paga per il patrimonio immobiliare della Curia? Ora basta. Firma la petizioneUn milione l'anno dal comune di Bologna alle scuole-parrocchia? Ora basta. Firma la petizione

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Scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale

4 Maggio 2022
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Uaar e Scuola e Costituzione: scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale — comunicato stampa

«È passato un mese esatto dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Visto che non risulta che il sindaco Matteo Lepore, che dice di amministrare la città più progressista d’Italia, abbia preso posizione rispetto a queste discriminatorie statuizioni, assieme a Scuola e Costituzione Bologna gli abbiamo inviato una lettera e chiesto che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate le convenzioni con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale. Sarebbe il minimo sindacale da parte di un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, Raffaele Diotallevi, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo.

Sul finanziamento alle scuole private dell’infanzia il sindaco di Bologna ha nettamente contro anche il proprio elettorato. Dal sondaggio commissionato a BiDiMedia dal Circolo Uaar di Bologna lo scorso ottobre emerge infatti che solo il 26% degli elettori bolognesi vuole mantenere tale sovvenzionamento, mentre il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale) e il 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte. Il dato ancora più eclatante è che solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema. Perché il sindaco di centrosinistra scontenta il proprio elettorato per premiare politiche clericali gradite dall’opposizione?

«Siamo certi di come si sia tutti consapevoli che l’impegno formale a interrompere finanziamenti e convenzioni comunali alle scuole private a seguito delle discriminatorie direttive in oggetto, provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, sia un modo perché si dia un limite politico a una discriminazione di fatto che poi troverebbe vie traverse per realizzarsi ed evitare di soccombere di fronte a qualsivoglia tribunale del lavoro, e di come si tratti di ricordare al datore di lavoro religioso di non potere in nessun caso entrare nella vita personale di un libero cittadino, né prima né dopo averlo assunto», aggiunge Lorenzo Grilli, segretario di Scuola e Costituzione Bologna.

Raffaele Diotallevi – Coordinatore del Circolo Uaar di Bologna
bologna@uaar.it

Lorenzo Grilli – Segretario Comitato bolognese Scuola e Costituzione
www.scuolaecostituzione.it

La lettera inviata al Sindaco Matteo Lepore:

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Be My Voice – Masih Alinejad al Cinema Europa | 8 marzo

6 Marzo 2022
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Martedì 8 marzo ore 21:15, al Cinema Europa in via Pietralata 55/a, incontro con Masih Alinejad e proiezione di Be My Voice, documentario sulla lotta dell’attivista e giornalista iraniana contro il regime islamista e maschilista dell’Iran.

Il Circolo Uaar di Bologna sarà presente al tavolo all’ingresso del cinema assieme a Amnesty International.
Distribuiremo IL VENTO FRA I CAPELLI, autobiografia di Masih Alinejad pubblicata in Italia da Nessun Dogma, il progetto editoriale dell’UAAR.
Partecipate, acquistate il libro e chiedete la dedica a Masih Alinejad!

Acquista ora il biglietto

    

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Le politiche clericali della “città più progressista d’Italia”. Contrari gli elettori di centrosinistra, parzialmente accontentati quelli di destra

25 Novembre 2021
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«Nella città che il neosindaco Lepore ossessivamente dice essere “la più progressista d’Italia”, da parte del centro sinistra che la governa da anni vengono attuate politiche che o scontentano tutti gli elettori, sia di sinistra che di destra o, incredibilmente, scontentano gli elettori di centro sinistra e accontentano – parzialmente – quelli di centro destra».

Riassume così Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’associazione in occasione delle recenti elezioni comunali e che per la prima volta vengono resi pubblici per quanto riguarda l’appartenenza politica degli intervistati.

«La stragrande maggioranza dei cittadini (74%) avrebbe voluto che i 452.360 euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). E a pensarla così sono non solo la stragrande maggioranza degli elettori del Partito democratico (85%), ma anche gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia (rispettivamente per il 55 e il 64%). Solo il 15% risulta favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione».

Quasi altrettanto bassa (26%) è la percentuale di chi vorrebbe mantenere il sovvenzionamento alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso) che, nel solo comune di Bologna, ammonta a un milione di euro l’anno.

«Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte», illustra Grendene. «Tra gli elettori del Partito democratico il 47% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 36% che essa fosse finanziata in prima istanza, il 15% che fosse mantenuta la situazione attuale; tra gli elettori della Lega una percentuale quasi uguale vorrebbe che fosse finanziata solo o in prima istanza la scuola pubblica (rispettivamente 26 e 23%), mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 47%; in Fratelli d’Italia il 18% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 28% che essa fosse finanziata in prima istanza, mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 48%. In pratica – commenta Grendene – solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema».

«Dal sondaggio BiDiMedia emerge chiaramente come la cittadinanza bolognese nel suo insieme voglia un uso laico delle risorse pubbliche e che misure di stampo clericale come il finanziamento alle scuole paritarie siano approvate solo da un 50% circa dell’elettorato di destra. E allora – conclude il segretario dell’Uaar – perché il neosindaco non si smarca dalle amministrazioni precedenti e volta pagina in direzione di politiche davvero progressiste come la città che è stato chiamato a guidare?».

***

Il sondaggio commissionato dall’Uaar si componeva di due parti: quella qui presentata per la prima volta, con i dati relativi all’appartenenza politica, e una più generica di cui abbiamo parlato qui.

Comunicato stampa

 

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Tre bolognesi su quattro dicono no ai finanziamenti comunali all’edilizia di culto e alle scuole private paritarie

28 Settembre 2021
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I bolognesi non vogliono che il comune finanzi né l’edilizia di culto né le scuole private paritarie. A cinque giorni dalle elezioni amministrative sono questi i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar).

Il 74% dei cittadini avrebbe voluto che i 452.360 euro destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). Solo il 15% risulta invece favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione.

Per quanto riguarda invece il milione di euro che ogni anno il comune di Bologna versa alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso), solo il 26% è dell’idea di mantenere tale sovvenzionamento. Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte.

La sensibilità verso scelte di tipo laico è più spiccata tra i giovani: nella fascia d’età 18-24 anni è l’85% a esprimersi a favore della destinazione pubblica degli oneri di urbanizzazione secondaria; tra i 25 e i 34 anni l’80%. Per quanto riguarda il finanziamento delle scuole, nella fascia 25-34 anni il 50% si dice favorevole al solo finanziamento delle scuole pubbliche; tra i 35 e i 44 anni è il 48% a pensarla così; tra i 18 e i 24 anni il 43%. La cifra scende al 35% tra gli over 65.

«I risultati sulla scuola pubblica confermano e amplificano la risposta laica che i bolognesi diedero nel referendum comunale del 2013. Ancora più netta la contrarietà a finanziare attività religiose ed edilizia di culto, misurata per la prima volta con una indagine demoscopica grazie all’Uaar» commenta il coordinatore del Circolo Uaar di Bologna Andrea Ruggeri, che lancia una sfida a candidati e candidate che chiedono il voto il 3 e 4 ottobre: «Rispondete pubblicamente e chiaramente alle domande laiche che l’Uaar vi ha rivolto; le prime due riguardano proprio i temi oggetto del sondaggio».

«Il sondaggio BiDiMedia dice chiaramente che la cittadinanza vuole un uso laico e a favore della proprietà pubblica delle risorse pubbliche, e rigetta l’idea di continuare a finanziare il culto e le scuole private di orientamento religioso. Due tipi di esborso di stampo clericale diffusi in tutti i comuni italiani, non certo solo a Bologna» sottolinea Roberto Grendene, segretario nazionale Uaar. «Si tratta peraltro di risultati in linea con un sondaggio Doxa condotto su tutto il territorio nazionale due anni fa dal quale era emerso che il 55,9% della popolazione è poco e per niente d’accordo a finanziare le scuole private. Chissà se la classe politica si prenderà una buona volta la responsabilità di compiere scelte laiche e civili. E per giunta sostenute dalla maggioranza dei cittadini».

Per maggiori informazioni: https://uaar.it/bidimedia2021bologna.pdf

Comunicato stampa

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Lo sbattezzo torna in piazza!

13 Settembre 2021
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Sabato 11 settembre il Circolo Uaar di Bologna ha organizzato un tavolo informativo in via Indipendenza. È stato un modo per festeggira il 22° anniversario del pronunciamento di Stefano Rodotà, garante per la protezione dei dati personali, che su ricorso Uaar legittimò l’apostasia formale in Italia. Lo sbattezzo, nonostante il nome promosso inizialmente dai vescovi a scopo denigratorio, non è un contro-rito vendicativo. È invece l’esercizio dell’elementare diritto di uscire formalmente da una religione, inquadrato nel contesto giuridico italiano grazie a una storica iniziativa legale Uaar.

“Finalmente un banchetto utile” è stata la più bella recensione della mattinata in via Indipendenza, da parte di un gruppo di ragazze. Abbiamo parlato con la cittadinanza di aborto farmacologico, diritto all’ora alternativa, disponibilità di sale per funerali civili, scuola pubblica senza simboli religiosi, finanziamenti pubblici clericali e ovviamente anche del diritto di uscire dalla Chiesa con lo sbattezzo, che impone alle parrocchie la rettifica dei dati riservati dell’appartenenza religiosa tramite la procedura che si basa sulla legge sulla protezione dei dati personali.

varie

Libera di abortire – 20 giugno – via Ugo Bassi

20 Giugno 2021
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Domenica 20 giugno, dalle 9 alle 14, siamo stati in via Ugo Bassi per interagire con la collettività sugli obiettivi associativi legati al tema dell’aborto e promuovere le campagne:

  • Libera di abortire, di cui l’UAAR è promotrice assieme a Radicali italiani, IVG ho abortito e sto benissimo e altre associazioni.
  • Aborto farmacologico, una conquista da difendere campagna Uaar 2021 sull’accesso alla pillola abortiva Ru486 e per rimuovere lo stigma sull’aborto volontario quale scelta che sarebbe sempre e per tutte sofferta e passibile di riprovazione sociale, con testimonial Alice Merlo.

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Imola, azzerati oneri per il culto: cosa aspettano gli altri comuni?

23 Settembre 2019
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A Imola è stato rotto un tabù dal sapore medievale: sono stati azzerati gli oneri per il culto, ossia quella tassa di religione comunale che da quarant’anni grava sui bilanci dei comuni dell’Emilia Romagna, nota in gergo tecnico come “oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto”. Sono bastate poche righe nella delibera 121 del 17 settembre 2019 e il consiglio comunale imolese, a maggioranza M5S, ha dato ascolto alle richieste dell’Uaar e ha scelto di interrompere il malcostume di elargire contributi pubblici a beneficio del patrimonio immobiliare privato delle confessioni religiose, contributi che storicamente a Imola arrivavano a parrocchie e Testimoni di Geova. Superando anche mozioni dell’opposizione (Pd) che chiedevano di mantenere il finanziamento clericale. Prosegui la lettura…

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Liberi di scegliere! Uaar per l’autodeterminazione nel fine vita | 14set

12 Settembre 2019
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Sabato 14 settembre, dalle 9:30 alle 17, il Circolo Uaar di Bologna sarà al civico 2 di via Indipendenza assieme alla cellula Coscioni, con un tavolo informativo per la mobilitazione nazionale per l’autodeterminazione nel fine vita.

Siamo ancora una volta nelle piazze italiane per denunciare l’indifferenza del legislatore e l’assenza di azioni di governo sui temi del fine vita.
Per dire che vogliamo essere LIBERI DI SCEGLIERE! E per ricordare che: Prosegui la lettura…

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