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Archivio per Febbraio 2013

Risposte dei candidati all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili

20 Febbraio 2013

Come annunciato, riportiamo di seguito e in ordine di arrivo le risposte all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili pervenute al nostro circolo da parte di candidati eleggibili nella circoscrizione Emilia Romagna (vedi elenchi per la Camera e per il Senato). Per essere pubblicate su questa pagina le risposte devono pervenire all’indirizzo bologna@uaar.it.

Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico
Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista dei Lavoratori
Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà
Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà

Risposta di Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico:

Laicità dello Stato

Sono da molti anni impegnato per la costruzione di uno Stato più laico, in cui i diritti e il punto di vista di credenti e non credenti siano messi sullo stesso piano e sia garantita una reale libertà di religione che comprenda la libertà di non credere.

Sarei molto contento della presenza della nostra Costituzione dell’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato, anche se penso che vada riconosciuta e valorizzata la teoria costituzionale che ritiene che tale principio sia già del tutto presente e vivo nella nostra Costituzione.

Credo che l’appartenenza a una religione debba essere un atto consapevole e che vada perciò garantita a tutti la possibilità di recedere in modo semplice dalla religione a cui si appartiene.

Penso che debbano essere istituite nuove ricorrenze civili, a partire dal 20 settembre.

Laicità della spesa pubblica

La normativa sull’otto per mille dovrebbe essere rivista in due sensi: equiparare nella stessa norma le confessioni religiose alle associazioni a cui fa riferimento la legge sul cinque per mille; fare sì che le somme destinate sano solo quelle indicate esplicitamente , senza ripartizione delle quote di chi non ha espresso alcuna preferenza.

Credo che i contributi destinati all’edilizia di culto debbano essere utilizzati per intervenire su monumenti di particolare valore storico.

Il principio di sussidiarietà va utilizzato come un meccanismo di valorizzazione del contributo della società civile, del volontariato, dell’associazionismo di promozione sociale e in generale del terzo settore. Va usato anche per consentire alle amministrazioni e allo Stato di estendere, con la collaborazione di privati inseriti in rigidi standard pubblici e in meccanismi seri di controllo, la qualità e la quantità dei propri servizi. Tutto questo in un quadro di assoluta laicità e senza alcun privilegio motivato dall’appartenenza a confessioni religiose.

Laicità delle scuole

Sono d’accordo con la sostituzione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole con una trattazione della storia del pensiero religioso all’interno dei curricoli di storia, filosofia, educazione civica, geografia. Nelle scuole non va svolto nessun atto di culto.

E’ necessario un forte impegno dello Stato nella promozione della scuola pubblica destinando a questa , soprattutto in un periodo di crisi economica, tutte le risorse necessarie. Va attuato un piano nazionale di estensione della presenza di scuole d’infanzia statali per evitare situazioni in cui una famiglia sia costretta mandare i propri figli a una scuola d’infanzia confessionale per mancanza di alternative.

Laicità delle istituzioni pubbliche

Sono contrario all’esposizione di simboli religiosi in edifici pubblici, soprattutto quelli in cui si esercita una qualche forma di autorità, come i tribunali o le scuole. Sono dell’idea che le cerimonie civili (inaugurazioni, commemorazioni ecc.) non debbano avere il segno di una o dell’altra confessione religiosa.

Da consigliere comunale a Bologna sono stato promotore della risistemazione del Pantheon presso la Certosa, la sala in cui si svolgono i funerali civili. Riguardo ai matrimoni, ho promosso l’introduzione della ripresa via webcam e di trasmissione streaming su Internet delle cerimonie svolte presso il Comune di Bologna come segno di attenzione alla migliore e più solenne celebrazione dell’evento civile. Sono perché i matrimoni si possano svolgere in più luoghi (io stesso ho celebrato un matrimonio presso un Centro di Identificazione ed Espulsione) e mi sono speso perché nel mio Comune il matrimonio possa essere celebrato, com’è oggi, da una persona di propria scelta).

Ampliamento dei diritti di famiglia

Mi batto per estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso (ho sposato il mio compagno ad Oslo lo scorso anno), il riconoscimento dei diritti dei bambini che crescono in famiglie omogenitoriali e una legge contro omofobia e transfobia. Voglio impegnarmi per una nuova legislazione sulle coppie di fatto e sul divorzio breve: una nuova riforma del diritto di famiglia che aggiorni quella degli anni ‘70. Serve una modifica della legge 40 sulla procreazione assistita, che assuma come priorità il progetto di genitorialità e non le prescrizioni etiche del legislatore. Va difesa la legge 194. Vanno semplificate le procedure di adozione. Va modificata la legge 164 sulla riattribuzione del sesso per evitare che il matrimonio precedentemente contratto possa essere sciolto d’ufficio e non solo su richiesta di una delle parti.

Ampliamento dei diritti sessuali

Da presidente nazionale di Arcigay mi sono battuto affinché la sessualità fosse trattata nel nostro paese con naturalezza e non come un fatto scabroso. Occorre che nelle scuole si parli di sessualità, si tutelino le/gli adolescenti da discriminazioni basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, si parli senza censure del preservativo come strumento principale di contraccezione e di riduzione del rischio di malattie sessualmente trasmissibili.

Condivido la necessità di parlare a viso aperto della sessualità delle persone disabili e di affrontare il tema degli/delle assistenti sessuali.

Ampliamento dei diritti riproduttivi

Deve essere garantita la presenza capillare di consultori pubblici, evitando la presenza di associazioni private al loro interno. Deve essere eliminato ogni ostacolo all’utilizzo della pillola RU-486. La legge 40 va radicalmente riformata affinché preveda la possibilità di accesso alla PMA alle coppie non sposate e la fecondazione eterologa , anche tenendo conto della recente condanna della Corte europea dei diritti umani in merito ai limiti alla diagnosi pre impianto.

Va rivista la possibilità di obiezione di coscienza nei reparti di ginecologia nel senso di garantire la piena copertura della richiesta senza attese. Non deve essere prevista l’obiezione di coscienza per i  farmacisti, titolari di licenze pubbliche.

Ampliamento della libertà di espressione

Ogni norma che tuteli il sentimento religioso deve prevedere un’analoga protezione per concezioni del mondo non religiose. Il servizio pubblico radiotelevisivo deve essere aperto in modo paritario alle varie voci della società civile, religiose o meno che siano.

Ampliamento della libertà di scelta nel fine vita

Ho promosso l’istituzione nel Comune di Bologna del Registro delle Dichiarazioni anticipate di trattamento.  Sono per una legge nazionale sul testamento biologico che parta dal presupposto della libertà individuale di scegliere sulla propria vita. Credo che vada finalmente avviato nel nostro paese un dibattito culturale sull’eutanasia per sanare alcuni equivoci e affrontare il tema in profondità mettendo a confronto con metodo razionale le argomentazioni contrapposte.

Progresso civile, culturale e scientifico

Condivido gli obiettivi proposti: aumento delle risorse per cultura, formazione e ricerca scientifica; eliminazione dei divieti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali; promozione della conoscenza dell’evoluzionismo; promozione di una cultura dei diritti umani; contrasto del maschilismo e della violenza di genere.

Credo che il tema dell’identità come elemento totalizzante del carattere di un gruppo (sociale, nazionale, etnico..) sia il nemico principale di una cultura della tolleranza fra i popoli e della pace. Va invece promossa una cultura della pluralità (intesa anche come pluralità delle componenti della propria identità personale) come strumento di promozione della persona, di indipendenza dell’individuo, di emancipazione dei giovani, di aumento della creatività sociale.

Respiro internazionale

Sono per la piena laicizzazione delle istituzioni internazionali, per l’applicazione di una clausola dei diritti umani nelle relazioni internazionali, per una cooperazione internazionale basata sulla pace, la giustizia e il progresso civile, culturale, scientifico ed economico dei popoli.

Risposta di Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista del Lavoratori :

Buon giorno, ovviamente condivido pienamente i contenuti dell’agenda Uaar. In tutte le passate consultazioni elettorali abbiamo già avuto modo di constatare un’identità programmatica tra Uaar e PCL.
In particolare, da sempre, il Partito Comunista dei Lavoratori rivendica l’abrogazione del concordato, la fine dei finanziamenti – a qualunque titolo – alle chiese, l’esproprio delle proprietà della chiesa, compreso lo Ior e apertura dei libri contabili della banca vaticana.

Sono sicuro che passato il periodo elettorale torneremo comunque a trovarci nelle tante battaglie quotidiane, così come è stato negli ultimi anni.

Risposta di Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà:

Laicità dello Stato

Denuncia unilaterale del Concordato e sostituzione degli articoli 7 e 8 della Costituzione con l’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato.

tali articoli vanno modificati stabilendo la libertà di culto per ogni confessione religiosa, (non solo quella cattolica), nell’ambito delle norme enunciate dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica

Riconoscimento esplicito, nell’articolo 19 della Costituzione, del diritto di non credere.

non credo che uno stato laico abbia la necessità di ribadire il diritto di “non “ fare o “non essere” qualcosa.. piuttosto va modificato l’ultimo capoverso: purché non si tratti di riti contrari al buon costume, con un più generale: “ purché non si tratti di riti che ledano diritti di terzi, contrari al rispetto della dignità umana o a quanto stabilito dalle leggi della Repubblica.”

Approvazione di una legge generale sulla libertà di coscienza che superi la normativa fascista sui “culti ammessi” e che riconosca a credenti e non credenti, e alle organizzazioni in cui si uniscono, uguali diritti e doveri.

si

Introduzione di una regola generale affinché nessun provvedimento contempli eccezioni a favore delle religioni o dei loro ministri, o limiti i diritti degli individui a favore delle comunità di fede.

no. va valutato caso per caso, nel merito

Progressiva sostituzione delle festività religiose con ricorrenze civili (iniziando con il XX settembre al posto del santo patrono).

no. tale decisione, semmai, va sottoposta a referendum

Estensione a tutti i cittadini del diritto di abbandonare formalmente la religione a cui si appartiene per decisione dei genitori.

problema direi non prioritario per le sorti della Repubblica.. ma che si può approfondire

Laicità della spesa pubblica

Abolizione del meccanismo dell’Otto per Mille, o passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole  espressamente finanziare la propria religione; nel periodo di transizione, utilizzazione della quota di pertinenza statale esclusivamente per far fronte alle calamità naturali.

si. passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole  espressamente finanziare la propria religione

Eliminazione di ogni contributo pubblico destinato all’edilizia di culto.

no. va valutato caso per caso, nel merito

Cancellazione di ogni beneficio o privilegio fiscale basato sulla religione.

Idem: il concetto è che le confessioni religiose, come ogni altro soggetto sociale, possono e meno ricevere incentivi o benefici, anche fiscali, solo in base all’utilità sociale delle iniziative intraprese.

Applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà con criteri rigorosamente imparziali ed universalistici, anziché religiosi ed escludenti.

si

Laicità delle scuole

Abolizione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, il cui studio avverrà all’interno dei programmi di materie quali storia, geografia e filosofia; nel periodo di transizione, identici diritti dovranno essere garantiti all’insegnamento alternativo e il minor disagio possibile dovrà essere causato a chi sceglie l’uscita dalla scuola o lo studio individuale/assistito.

si, ma bisogna passare da una revisione del concordato

Divieto assoluto di svolgervi atti di culto, visite pastorali o altre attività di proselitismo.

si

Abolizione della legge sulla parificazione scolastica e dei contributi alle università private.

tema complesso: comunque ogni eventuale contributo va discusso nel merito, caso per caso, e non come un diritto di legge : vale l’articolo 33 della Costituzione

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per asili, scuole e università non private, nonché delle borse di studio per gli studenti che le frequentano.

questo è già oggi un dovere costituzionale della Repubblica, ancorchè disatteso..

Disponibilità di scuole non private su tutto il territorio nazionale.

idem

Insegnamento dell’educazione civica e del pensiero critico.

l’educazione civica è già prevista. Cosa vuol dire “Pensiero critico”? troppo generico.

Laicità delle istituzioni pubbliche

Divieto esplicito di esporre simboli religiosi negli edifici o nei luoghi di proprietà pubblica, eccetto quelli storici di valore artistico.

si

Disponibilità, su tutto il territorio nazionale, di luoghi solenni e tempi consoni per la celebrazione di matrimoni e unioni civili, di strutture per la cremazione, di sale del commiato.

si

Fine dei privilegi dei cappellani religiosi nelle strutture obbliganti (ospedali, carceri, caserme…) con eliminazione dei relativi costi.

si

Garanzia che inaugurazioni, cerimonie, toponomastiche e assegnazioni di incarichi o patrocini siano realmente laiche e rappresentative del pluralismo del paese.

in linea generale si: poi se un comune vuol chiamare il Parroco a inaugurare io non penso che ciò debba essere normato o impedito per legge..

Ampliamento dei diritti di famiglia
Estensione dell’istituto del matrimonio alle coppie omosessuali.

si

Riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, sia etero che omosessuali.

si

Riduzione dei tempi per ottenere separazione e divorzio.

si

Possibilità per le coppie di unirsi ufficialmente anche fuori dagli edifici pubblici, in luoghi di proprio gradimento.

si

Universalizzazione del diritto alla celebrazione del “matrimonio del migliore amico”.

a Bologna è già così, basta solo applicare la legge

Ampliamento dei diritti sessuali

Insegnamento di una “vera” educazione sessuale nelle scuole.

dipende dal concetto di “vera”. si all’insegnamento comunque dell’educazione sessuale

Rimozione di ogni ostacolo frapposto alla contraccezione, in particolare a quella d’emergenza.

si

Legge contro l’omofobia e rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

si

Formazione di assistenti sessuali per disabili.

si

Ampliamento dei diritti riproduttivi

Presenza capillare di consultori pubblici.

si

Eliminazione di ogni ostacolo per l’utilizzo della pillola RU-486.

si

Abolizione della legge 40/2004 in materia di fecondazione artificiale, con possibilità di accesso alle coppie non sposate e riconoscimento della cosiddetta “eterologa” e delle diagnosi preimpianto.

si

Abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici, che devono garantire premura e tempestività nei confronti di chi chiede una Ivg e che devono inibire l’accesso agli attivisti ideologicamente orientati.

propongo che possa permanere l’obiezione di coscienza, ma che in quel caso non si possa prestare servizio in una struttura pubblica di ginecologia in quanto lo Stato deve garantire il servizio in ogni zona della Repubblica. In sostanza non si lede la libertà di obiettare, ma si impedisce che diventi una forma di svuotamento della 194, con addirittura benefici di carriera..

Imposizione di sanzioni ai farmacisti che “obiettano”.

no. sono per un concetto più chiaro: i farmacisti, semplicemente, “non possono obiettare”. Non spetta ai farmacisti decidere quali farmaci erogare e quali no, devono limitarsi a erogare il servizio. E basta. Altrimenti smettono di fare i farmacisti..

Ampliamento della libertà di espressione

Abolizione delle leggi che tutelano il “sentimento” religioso.

si

Reale apertura del servizio pubblico radiotelevisivo alla voce dei non cattolici, attualmente confinata all’1% degli spazi disponibili.

no . va semplicemente stabilita per i culti la stessa normativa prevista per altre istanze nei programmi dell’accesso, riportandoli in quell’ambito.

Ampliamento della libertà di scelta nel fine vita

Riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita.

si

Legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria.

si

Progresso civile, culturale e scientifico

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per la cultura, l’educazione permanente, l’innovazione e la ricerca scientifica.

si. E’ un punto centrale del ns programma

Eliminazione dei divieti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

si

Promozione della conoscenza dell’evoluzionismo.

il compito spetta già alla scuole della Repubblica. non devono però essere ammesse derive “creazioniste”

Contrasto delle pseudoscienze e delle affermazioni paranormali.

no. il concetto di “pseudoscienza” è troppo generico così come il riferimento al paranormale. spesso vengono tacciate di essere pseudoscienze discipline non coerenti con il pensiero conforme in ambito scientifico, senza alcun ragionamento o discernimento se non quello del senso comune. E’ materia troppo complessa per dare giudizi così netti.

Promozione di una cultura dei diritti umani.

si

Contrasto del maschilismo, del femminicidio e di tutte le culture patriarcali che ghettizzano le donne nel ruolo di “angeli del focolare”, negando loro pari opportunità e libertà di scelta.

si

Contrasto del natalismo.

no

Contrasto della retorica della “tradizione”, delle “radici”, dell’“identità”.

no. questa affermazione come altre in precedenza è di estrema genericità e si presta a molteplici interpretazioni

Attuazione di politiche che accelerino il raggiungimento dell’indipendenza da parte dei giovani.

si

Attuazione di politiche che facilitino l’aumento del capitale sociale degli individui, da attuarsi privilegiando i legami civici anziché quelli familisti o religiosi.

non è una questione rilevante: in uno stato laico, ma anche libertario, ogni soggetto sociale o individuo è libero di promuovere tutto quello in cui crede basta che ciò non vada in contrasto con le leggi della Repubblica

Introduzione di politiche che comincino seriamente a considerare i bambini come individui.

si

Respiro internazionale

Impegno per l’effettiva laicizzazione delle istituzioni internazionali.

le istituzioni internazionali dovrebbero già essere laiche per definizione, laddove non lo siano sono favorevole a contribuire perchè lo diventino

Impegno per la revisione dello status della Santa Sede alle Nazioni Unite.

dipende da che status dovrebbe poi assumere..

Limitazioni al commercio e alle relazioni con i paesi che violano i diritti umani.

si

Cooperazione internazionale finalizzata al progresso civile, culturale e scientifico delle popolazioni locali.

si

Risposta di Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà:

Ho letto l’agenda e mi trovo sostanzialmente d’accordo ad eccezione di quanto segue:

Sulla laicità dello stato: le festivita e religiose possono essere cancellate ad eccezione del Natale che ormai nel mondo e’ una festività che ha un valore che supera il tema religioso

Sulla laicità della scuola, che io considero giusta, credo che si possano avere anche scuole laiche private per cui troverei una formula diversa rispetto alla cancellazione della parificazione o dei contributi alle scuole private. Non sempre privato e’ religioso e non credo che lo Stato debba avere il monopolio dell’educazione

Ampliamento delle libertà di espressione: sono contrarissimo all’abolizione di norme che tutelano il sentimento religioso. Sono un liberale tollerante e credo nel rispetto delle posizioni altrui comprese quelle religiose

Per il resto trovo l’agenda condivisibile

varie ,

Elettori e politici: per un paese migliore c’è l’agenda Uaar, non quella di Caffarra

18 Febbraio 2013
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Il cardinal Caffarra, gerarca di una Chiesa che dice di non far politica, ha detto papale papale come votare: no a chi vuole i matrimoni gay, no a chi vuole lasciare alle donne il diritto di decidere sul proprio corpo, no a chi vuole curare l’infertilità con la procreazione assistita. Sì invece a chi finanzierà con i soldi pubblici le scuole private. Che guarda caso sono quasi tutte cattoliche. E se non tutti i criteri sono soddisfatti, per il cardinale occorrerà votare la lista che più vi si avvicina.

Se il Cassero esprime la propria indignazione invitando Caffarra a dimettersi, atei e agnostici dell’Uaar di Bologna preferiscono rivolgere le loro attenzioni altrove. Spetta infatti al cardinale la libertà di dire cose che, nel terzo millennio, possono essere considerate delle sciocchezze da larga parte dell’opinione pubblica.
Il Circolo Uaar di Bologna si rivolge invece agli elettori, e li invita a ragionare con la propria testa, a fare i conti con la propria coscienza, a pensare ad una società più progredita. E si rivolge anche ai politici, affinché la smettano di essere influenzati dalle ingerenze ecclesiastiche.
L’Agenda Uaar per le elezioni è a disposizione degli uni e degli altri, per costruire un paese più laico e civile.

18 febbraio 2013, comunicato stampa del Circolo Uaar di Bologna

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Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica, ep. 3

17 Febbraio 2013
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Dopo i primi due episodi, ecco la terza pillola video Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica

Segnaliamo inoltre che il nostro primo spot ha superato in visualizzazioni il rap per l’ora di religione cattolica (e senza l’aiuto del lancio Ansa).

Video realizzati da Scomunicati, associazione che realizza progetti di comunicazione su tematiche di rilevanza sociale e questioni di pubblico interesse.

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Laicità e diritti civili: l’Agenda Uaar per le elezioni

16 Febbraio 2013
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Manca una settimana alle elezioni.
L’Uaar è apartitica e non dà indicazioni di voto. Ha invece presentato un’Agenda nella quale elenca gli obiettivi laici da conseguire. E ha anche esaminato i programmi delle liste elettorali che si sono candidate a dirigere il Paese per estrarne i passaggi che fanno riferimento ai medesimi temi. In tal modo chiunque potrà farsi un’opinione più completa.

Il circolo Uaar di Bologna invita i candidati eleggibili nelle circoscrizioni della propria provincia a leggersi l’Agenda Uaar, a sostenere le pubblicamente le proposte in essa contenute e a scrivere le risposte ai punti dell’Agenda a bologna@uaar.it. Daremo diffusione delle risposte pervenute nei nostri spazi, sottoponendole al giudizio critico di soci e simpatizzanti.

Di seguito riportiamo il comunicato stampa Uaar nazionale sull’Agenda Uaar per le elezioni.

Un nuovo parlamento è alle porte. Sarà più laico del precedente? Se lo domanda anche l’Uaar, che chiede a partiti e candidati di esprimersi. E, per non lasciare nulla di intentato, sottopone loro un vero e proprio programma sui diritti civili laici.

«Il panorama politico italiano non è mai stato così clericale», osserva Raffaele Carcano, segretario Uaar, «ed è invece sempre più necessario che l’Italia si adegui agli standard europei anche su questi argomenti». La nostra arretratezza sui diritti civili ci condanna infatti a rimanere arretrati anche economicamente, culturalmente, socialmente. Temi come il fine vita, la libertà di coscienza, i costi pubblici della religione, l’ampliamento dei diritti riproduttivi, sessuali e di famiglia non sono affatto secondari, e sono assai sentiti dalla popolazione. E dalla classe politica?

Il dibattito preelettorale gira al momento intorno all’agenda Monti. Un’agenda che, guarda caso, non dedica alcuna attenzione alle questioni laiche. E allora l’Uaar propone la sua, di agenda. E invita partiti e candidati a leggersela, affinché inseriscano le proposte nei loro programmi. E perché se ne ricordino una volta eletti.

«Siamo apartitici, e non daremo alcuna indicazione di voto», precisa Carcano. L’associazione è tuttavia intenzionata a fornire agli elettori la maggiore informazione disponibile sulle tematiche a lei care. Affinché il loro voto sia consapevole. E se possibile laico.

Comunicato stampa Uaar

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Il diritto all’ora alternativa: ecco gli spot Uaar

15 Febbraio 2013
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È tempo di iscrizioni all’anno scolastico 2013/2014.
E l’ Uaar invita a fare la scelta migliore per l’educazione dei propri figli: dire NO all’insegnamento della religione cattolica.
Avrete diritto alle Attività alternative, offerte dalla scuola all’inizio dell’anno scolastico.
E per far capire che l’ora alternativa rappresenta unopportunità per imparare cose nuove e diverse, in maniera divertente, ecco i primi due episodi degli spot Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica, realizzati in collaborazione con l’associazione Scomunicati

L’associazione Scomunicati realizza progetti di comunicazione su tematiche di rilevanza sociale e questioni di pubblico interesse.

Attiva dal 2006 nell’ideazione e produzione di video di comunicazione pubblica e sociale, ha poi esteso le proprie attività anche ai settori della progettazione grafica, dell’organizzazione eventi e della formazione, in un’ottica di comunicazione integrata.

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Ospedale di Ferrara: firmata intesa per assistenza a non cattolici

8 Febbraio 2013
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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara ha firmato ieri, giovedì 7 febbraio, una intesa per “l’assistenza religiosa e morale a persone non cattoliche e non credenti”, da svolgersi all’interno della “Sala del silenzio e multiculto” approntata presso il nuovo polo ospedaliero di Ferrara (a Cona).

Conferenza stampa, nuovo Ospedale di Ferrara (fonte: estense.com)

Conferenza stampa 7-2-2013, nuovo Ospedale di Ferrara (fonte: estense.com)

La prima interessante novità è che il protocollo parte da constatazioni quali il “sensibile aumento delle persone non credenti e di confessioni religiose diverse dalla cattolica nella società italiana attuale e il riflettersi di questo fenomeno  nella tipologia dei pazienti ricoverati” e dalla “necessità di garantire indistintamente a tutti gli utenti la libertà di culto, di pensiero e di interfacciarsi con un rappresentante della propria fede o delle proprie convinzioni, soprattutto in momenti difficili quali il ricovero ospedaliero, la sofferenza ed il lutto”.

La seconda rilevante la novità è che, assieme a undici confessioni religiose di minoranza, anche l’Uaar risulta presente tra i firmatari dell’intesa.

Di seguito pubblichiamo la relazione del Circolo Uaar di Bologna e del referente Uaar di Ferrara.

Oggi, 7 febbraio 2013, presso l’Ospedale di Cona (FE), alle h. 15:00, alla presenza del Direttore Generale dell’Ospedale Dr. Gabriele Rinaldi, del Direttore Sanitario Dr. Andrea Gardini e dell’Assessore alla Sanità del Comune di Ferrara Chiara Sapigni, è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa che avvia ufficialmente la costituzione della Sala del Silenzio all’interno del nuovo Ospedale di Ferrara.

Per l’Uaar ha firmato Stefano Guidi, referente ferrarese dell’associazione, nominato per l’occasione assistente morale di riferimento per gli utenti della Sala. Gli altri undici firmatari sono: Chiesa Cristiana Evangelica, Chiesa Evangelica Battista – U.C.E.B.I., Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi in Italia, Centro di Cultura Islamica di Ferrara e Provincia, Comunità Ebraica di Ferrara, Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, Centro Studi Cenresig – Centro Associato Unione Buddhista Italiana, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Chiesa Ortodossa Rumena, Associazione Gurdwara Singh Sabha – Tempio Sikh, St. Joseph Chosen – Church of God di Ferrara.

I dodici gruppi rappresentati sono coinvolti da luglio 2012 nel processo partecipativo avviato dall’Ufficio Comunicazione dell’Ospedale e giunto oggi all’elaborazione del Protocollo. Per Uaar sono stati coinvolti l’architetto Flavio Gardini e la sociologa Marina Pirazzi di Bologna. Nei prossimi mesi il gruppo di lavoro si dedicherà alla redazione della Carta dei valori e del Regolamento per l’utilizzo della sala; parallelamente verrà sviluppato il progetto di allestimento dello spazio messo a disposizione dall’Ospedale, una sala di forma rettangolare introdotta da due anticamere e posta accanto alla cappella cattolica.

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Circolo di Bologna e Referente per Ferrara, considera questo evento un importante passo avanti verso la progressiva eliminazione delle discriminazioni in campo religioso, di professioni di credo e posizioni ateo-agnostiche, attraverso la concreta azione di apertura, dialogo e confronto fra spiritualità e coscienze diverse. Sottolineiamo l’importanza della futura Sala nel far emergere gli aspetti comuni alle coscienze umane, al di là delle differenze di cultura e religione.

La partecipazione a questo progetto ha dato l’opportunità di interrogare i soci Uaar di Bologna e Ferrara su come questa sala dovrebbe essere, quali le sue funzioni e le sue regole, nel rispetto delle esigenze e delle visioni della vita di persone atee o agnostiche e nell’accoglienza delle esigenze di coloro che condividono altre posizioni. Attraverso una consultazione sulle precise caratteristiche della sala, abbiamo consegnato un documento nel quale esprimiamo la visione del nostro gruppo sulle auspicabili caratteristiche della sala e del suo uso in relazione ai portatori d’interesse e una bozza previsionale per la fattibilità dell’intervento, augurandoci che diventino un’utile base di lavoro per tutto il gruppo di consultazione.

Successivamente alla firma del protocollo d’intesa, occorrerà lavorare assieme agli altri firmatari su una tipologia edilizia ancora nuova per l’Italia, diffusa in Nordeuropa e Nordamerica ma tuttora in evoluzione, che secondo noti studi ha già dato importanti risultati ma richiede notevole impegno per la buona riuscita sul piano del confronto e dell’integrazione tra gli utenti. È importante quindi un’adeguata impostazione progettuale dell’operazione: gli studi da noi consultati su queste Sale insistono su necessità e difficoltà di creare ambienti adatti a soddisfare gusti, comportamenti e condizioni di accettabilità di persone di diverso pensiero e cultura. Tali spazi, indicatori di pluralismo e rispetto reciproco, comportano relazioni complesse tra design, diversità e fede. A tale complessità si aggiunge il fatto che il loro fruitore sarà non solo -ad esempio- musulmano, cristiano, ateo, ecc., ma al contempo donna o uomo, giovane o anziano, disabile e così via, fino a comporre l’identità multipla di cui ciascun essere umano è portatore. Di tali differenze culturali si dovrà tener conto nel cercare di rendere la sala confortevole, accogliente, rassicurante per tutti, pertanto non basterà un allestimento genericamente distinto dal tono ospedaliero del contesto; ogni dettaglio dell’allestimento andrà analizzato a sé e filtrato in rapporto alla percezione che i diversi utenti avranno dell’intervento
nel suo complesso.

Il nome della sala, i suoi scopi, gli strumenti d’informazione e comunicazione, sono ulteriori elementi fondamentali alla cui scelta, di stile e di contenuto, tutti devono partecipare, per non incorrere in errori o soluzioni incomplete o sgradite a qualche gruppo. La forza di un progetto come questo starà anche nella coralità dei diversi passaggi. Non va sottovalutato che l’intera operazione può avere esiti diversi, secondo il reperimento delle risorse necessarie, da pianificare e promuovere, auspicando contributi anche esterni al Gruppo dei firmatari.

L’Uaar conferma la propria disponibilità a partecipare a tutte le fasi successive di partecipazione coordinate dall’Azienda Ospedaliera, assieme agli altri firmatari del Protocollo. E ringraziando i promotori dell’iniziativa e gli altri componenti del gruppo di consultazione, auspica che simili esperienze si sviluppino anche in altri contesti, superando barriere e privilegi che discriminano i cittadini su base religiosa

Flavio Gardini e Marina Pirazzi, Circolo Uaar di Bologna.
Stefano Guidi, referente provinciale Uaar per Ferrara.

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Darwin Day 2013 a Casalecchio

4 Febbraio 2013

Il Circolo Uaar di Bologna, con il patrocinio del Comune di Casalecchio di Reno e dell’istituzione Casalecchio delle Culture presenta:

Darwin Day 2013
Come i dinosauri spiccarono il volo
(l’evoluzione degli uccelli)
con Bruna Tadolini

L’evoluzione degli uccelli è da alcuni ritenuta lo scoglio su cui si infrange la teoria di Darwin. Essa è infatti considerata l’esempio dell’impossibilità che un sistema vivente (i rettili) possa trasformarsi in un altro sistema vivente (gli uccelli), mediante innumerevoli mutazioni di minima entità. La scoperta di nuovi fossili ha però fornito il materiale per confermare questa discendenza e per tracciare il percorso che, dai rettili, ha portato all’evoluzione degli uccelli.

La trattazione divulgativa, accompagnata dalla proiezione di numerose illustrazioni, è adatta a un pubblico di tutte le età, in particolare a studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Venerdì 15 febbraio 2013, ore 18:30
Piazza delle Culture – Casa della Conoscenza, via Porrettana 360, Casalecchio di Reno
Ingresso libero.

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Notiziario 135

3 Febbraio 2013
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Notiziario del Circolo UAAR di Bologna
n.135, 3 febbraio 2013

1) Lunedì 4 febbraio: riunione annuale del Circolo UAAR di Bologna
2) Venerdì 15 febbraio: Darwin Day alla Casa della Conoscenza di Casalecchio
3) Il diritto all’ora alternativa: arrivano gli spot Uaar
4) “Atei e agnostici in Italia, nella storia e nel mondo d’oggi”, il nuovo video di presentazione dell’Uaar

1) Lunedì 4 febbraio: riunione annuale del Circolo UAAR di Bologna
Lunedì 4 febbraio 2013, alle ore 21, presso lo studio Clusterize, Mura di porta San Felice 1/e, è convocata la riunione annuale del Circolo UAAR di Bologna. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio 2012, le elezioni delle cariche sociali e il programma delle prossime attività. Mappa e ulteriori informazioni sul nostro blog.
A tutti i soci 2012 e 2013 è stata già spedita la convocazione. Durante l’assemblea, gli interventi saranno riservati ai soci in regola con l’iscrizione 2013, che potrà essere effettuata anche prima dell’inizio della riunione.
Ricordiamo che dal 2013 sono in vigore le nuove quote di iscrizione: socio ordinario a quota ridotta (€ 10), socio ordinario web (€ 20), socio ordinario (€ 30). Maggiori informazioni alla pagina delle iscrizioni online.

2) Venerdì 15 febbraio: Darwin Day alla Casa della Conoscenza di Casalecchio
Venerdì 15 febbraio 2013, dalle 18:30 alle 20, alla Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno, il Circolo Uaar di Bologna presenta il Darwin Day 2013.
La professoressa Bruna Tadolini ci parlerà di “Come i dinosauri presero il volo”, mostrando come la presunta impossibilità che un sistema vivente (i rettili) possa trasformarsi in un altro sistema vivente (gli uccelli) sia solo apparente.
La trattazione divulgativa, accompagnata dalla proiezione di numerose illustrazioni, è adatta a un pubblico di tutte le età, in particolare a studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Casalecchio di Reno e dell’istituzione Casalecchio delle Culture.
Maggiori informazioni sul nostro blog.

3) Il diritto all’ora alternativa: arrivano gli spot Uaar
È tempo di iscrizioni all’anno scolastico 2013/2014.
I genitori alle prese con le iscrizioni online si troveranno di fronte a una scelta importante per l’educazione dei propri figli: sottoporli all’insegnamento dottrinale della religione cattolica o offrire loro le attività alternative.
L’Uaar si batte da tempo per ottenere una reale parità tra chi si avvale dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica e chi decide di non frequentarlo. Da tempo ha dunque avviato il Progetto Ora alternativa per assistere docenti, genitori e studenti che ne vogliono sapere di più. Ha ottenuto l’ordinanza del tribunale di Padova che ha sancito come l’ora alternativa sia un diritto. E deve quasi quotidianamente diffidare qualche scuola che proprio non vuole prenderne atto.

Ora arrivano gli spot: la ciliegina sulla torta. Ironico e impertinente, è stato diffuso in rete il primo di una serie. Vogliamo far capire a tutti che l’ora alternativa è un diritto che non può essere negato a nessuno, e nel contempo vogliamo anche far capire che rappresenta un’opportunità per imparare cose nuove e diverse e una vera scelta educativa rispetto alla frequenza di un insegnamento religioso “impartito in conformità della dottrina della Chiesa” e da insegnanti scelti a insindacabile giudizio del vescovo, ma pagati dallo Stato (come da Concordato).

Ora alternativa, un insegnamento senza dogmi: chi lo vuole non ha che da chiederlo. È un suo diritto averlo.
Buona visione.

4) “Atei e agnostici in Italia, nella storia e nel mondo d’oggi”, il nuovo video di presentazione dell’Uaar
È in corso la campagna di iscrizioni all’UAAR per il 2013.
Per l’occasione, è stato realizzato un nuovo video di presentazione dell’associazione.
Si intitola “Atei e agnostici in Italia, nella storia e nel mondo d’oggi”.
Mostra come i non credenti nel nostro paese esistano da prima della nascita di Gesù, di come siano stati  discriminati e perseguitati, di come abbiano contribuito in maniera decisiva alla nascita dell’Italia, di come ne costituiscano una parte essenziale e in rapida crescita.
E di come, ricerche alla mano, rispetto ai credenti siano più aperti al nuovo, più dotati di spirito critico, più istruiti, più pronti a denunciare ingiustizie, più tolleranti.
L’Uaar si propone di difendere i loro diritti negati.
E dato che «I diritti civili non cadono dal cielo», invita tutti a sostenere l’associazione.
Buona visione.

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