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Posts Tagged ‘scuola pubblica’

Aumenta la fuga dall’ora di religione, Bologna al 46%. Tutti i dati scuola per scuola.

10 Gennaio 2024
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Aumenta la fuga dall’ora di religione cattolica in tutta Italia. Bologna al 36,31%, seconda provincia più laica in Italia.
In città i licei Arcangeli, Copernico, Bassi e Righi sopra al 50%. Tutti i dati su Irc e scuola liberati dall’Uaar.

Nella scuola pubblica italiana cala il numero di studenti, ma cresce ancora (oltre 82 mila in più) quello di chi dice no all’Insegnamento della religione cattolica (Irc): nell’anno scolastico 2022/23 i non avvalentisi sono infatti 1.096.846 mentre nel 2020/21 erano pari a 1.014.841, con un balzo laico in avanti di un punto e mezzo percentuale, dal 14,07% di due anni fa al 15,5% di oggi.

È questo il quadro tratteggiato dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) a seguito della richiesta di accesso civico ai dati presentata al Ministero dell’Istruzione che ha portato alla “liberazione” dei dati sull’Irc di tutte le scuole d’Italia aggiornati all’anno scolastico 2022/23.

In provincia di Bologna il 36,31% degli studenti delle scuole pubbliche non subisce gli insegnamenti conformi alla dottrina della Chiesa impartiti da docenti scelti dal vescovo (ma pagati dallo Stato). È il secondo dato più alto, dietro a quello di Firenze (37,92%) e davanti a Trieste (33,36%, Prato (33,19%), Gorizia (32,51%) e Aosta (30,74%). A livello regionale l’Emilia Romagna con il 27,48% supera la Toscana (27,12%) ed è superata solo dalla Val d’Aosta (30,74%).

Nelle scuole del comune di Bologna il dato è ancora più rilevante: non si avvale dell’Irc il 45,66% degli studenti.
Tra i licei vince l’artistico Arcangeli con il 62,29%, che supera di poco il Copernico dove 1029 su 1681 non frequentano l’ora di religione cattolica (61,21%). Seguono Laura Bassi (56,31%) e Augusto Righi (52,71%).
Tra gli istituti tecnici in testa ci sono le Aldini Valeriani (75,77%) davanti al Rosa Luxemburg (69,85%) e l’ITIS Belluzzi (56,65%). Ancora maggiori le percentuali ai professionali: all’IPIA Aldini Valeriani i “no” all’Irc sono 320 su 380 (84,21%), seguono l’odontotecnico Malpighi (75,82%) e il Fioravanti (70,17%).
Tre le scuole “medie” (secondarie di primo grado) che superano il 50%: Irnerio IC6 (58,06%), Besta IC10 (55,83%), D’Acquisto IC3 (53,26%).
Il podio delle primarie vede Federzoni IC5 (68,89%), Gualandi IC10 (65,71%) e Tempesta IC7 (61,95%).
Infine per la fascia 3-5 anni (scuola dell’infanzia) in vetta ci sono Panzini (72,31%), Villetta Mattei (72,22%) e la materna Giordani (61,64%).

I dati liberati dall’Uaar mostrano una richiesta sempre crescente di scuola laica, in tutta Italia, per tutti gli ordini di scuola e in particolare al crescere dell’età, quando lo studente diventa consapevole ed esercita direttamente il diritto di subire insegnamenti religiosamente orientati. In alcuni istituti si può notare l’incidenza di studenti di origine straniera, ma sul dato generale del 45,66% del comune di Bologna non può certo essere considerata significativa, come mostrano anche i dati dei licei dove la presenza di studenti stranieri è poco rilevante se paragonata ai professionali.

Tutti i dati sono consultabili liberamente, aggregati per provincia, per scuole della stessa provincia e con dettaglio per singolo istituto. Possono essere scaricati in formato CSV per ulteriori elaborazioni. Un servizio che l’Uaar mette a disposizione delle famiglie a pochi giorni dal via delle iscrizioni scolastiche, un lavoro svolto al posto del Ministero dell’istruzione e del merito che si ostina a non rendere pubblici i dati sull’Irc.

Per maggiori informazioni: https://www.uaar.it/dati-no-irc
Comunicato stampa Uaar nazionale: https://blog.uaar.it/2024/01/10/cresce-il-numero-di-studenti-che-dice-no-alla-religione-cattolica

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Tavoli raccolta firme di ottobre

12 Ottobre 2023
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Calendario di ottobre 2023 dei tavoli Uaar per rendere Bologna più laica e civile:

  • domenica 15 ottobre, dalle 9 alle 13, ti aspettiamo in via Rizzoli nei pressi del civico 3
  • domenica 22 ottobre, dalle 15 alle 19 ti aspettiamo in via Orefici nei pressi del civico 6
  • sabato 28 ottobre, dalle 15 alle 19 ti aspettiamo sotto le Due Torri di fronte a Feltrinelli

Oltre a informazioni sulle nostre campagne tra cui OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande? e Aborto farmacologico una conquista da difendere , potrai firmare queste due petizioni al Comune di Bologna:

1️⃣ Azzeramento della quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune di Bologna al patrimonio immobiliare degli enti religiosi Testo petizione

2️⃣ Revoca delle convenzioni e interruzione dei finanziamenti del Comune di Bologna alle scuole private paritarie che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica Testo petizione

Possono firmare:
• cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Bologna
• cittadini residenti nel Comune, non ancora elettori, che abbiano compiuto il 16° anno di età
• cittadini non residenti, ma che nel Comune esercitano la loro attività prevalente di lavoro o di studio (attività che l’interessato può autocertificare)
• stranieri e apolidi residenti nel Comune di Bologna o che comunque vi svolgano la propria attività prevalente di lavoro e studio

Cartello petizione al comune di Bologna per interrompere le convenzioni con scuole private che discriminano in base alla dottrina cattolicaCartello petizione al comune di Bologna per azzeramento oneri comunali destinati al patrimonio immobiliare degli enti religiosi

 

 

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Aperitivo al Cassero | gio 22 settembre

21 Settembre 2022
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Giovedì 22 settembre, dalle ore 19, passa a trovarci per un aperitivo a L’ALTRA SPONDA, Giardino del Cavaticcio, presso il Cassero LGBTI+ Center (via don Minzoni, 18).

Oltre a bere e mangiare qualcosa assieme potrai firmare le petizioni per:
1️⃣ Azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune di Bologna al patrimonio immobiliare degli enti religiosi – Testo petizione
2️⃣ Revocare le convenzioni e interrompere i finanziamenti del Comune di Bologna alle “scuole-parrocchia”, che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica –  Testo petizione

Inoltre potrai informarti sulle nostre campagne Chiedi il mio voto?, OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande?, Aborto farmacologico una conquista da difendere, e tante altre, portare a casa un libro del progetto Nessun Dogma e tesserarti all’Uaar per il 2023!

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Raccolta firme in via Ugo Bassi | dom 18 settembre

17 Settembre 2022
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Domenica 18 settembre riprendiamo le attività dopo la pausa estiva.
Passa a trovarci in via Ugo Bassi all’altezza del civico 1/F (vicino alla farmacia) dalle 9 alle 14.

Vieni a firmare le petizioni per:
1️⃣ Azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune di Bologna al patrimonio immobiliare degli enti religiosi
2️⃣ Revocare le convenzioni e interrompere i finanziamenti del Comune di Bologna alle “scuole-parrocchia”, che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica

Testo petizione 1 (oneri)  –  Testo petizione 2 (scuola)

Inoltre potrai informarti sulle nostre campagne Chiedi il mio voto?, OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande?, Aborto farmacologico una conquista da difendere, e tante altre.

Diventa anche tu attivista Uaar, prendi la tessera 2023!
Solo insieme possiamo rendere laico e civile il nostro paese.

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Tavolo Uaar sotto le Due Torri – firma le petizioni!

10 Giugno 2022
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Sabato 11 giugno, ore 9-13, tavolo Uaar sotto le Due Torri (piazza di Porta Ravegnana, di fronte a Feltrinelli).

Vieni a firmare le petizioni per:
1️⃣ Azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune di Bologna al patrimonio immobiliare degli enti religiosi
2️⃣ Revocare le convenzioni e interrompere i finanziamenti del Comune di Bologna alle “scuole-parrocchia”, che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica

Testo petizione 1 (oneri)  –  Testo petizione 2 (scuola)

Inoltre potrai informarti sulle nostre campagne OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande?, Aborto farmacologico una conquista da difendere, e tante altre.

Diventa anche tu attivista Uaar e ritira la tessera 2022.
Insieme possiamo rendere rendere laico e civile il nostro paese.

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Tavolo #weUaar in via Indipendenza: al via raccolta firme per fermare finanziamenti comunali a edilizia di culto e scuole-parrocchia

21 Maggio 2022
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Domenica 22 maggio ore 9-14, tavolo #weUaar in via Indipendenza (all’altezza del civico 42/a).
Passate a trovarci! (assieme ai partecipanti alla Strabologna 🙂 )
Per le nostre campagne OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande?, Aborto farmacologico una conquista da difendere, e tante altre.
Per prendere la fantastica tessera Uaar 2022, e sostenere così l’impegno per rendere laico e civile il nostro paese.

Ma anche per firmare le petizioni al Comune di Bologna per:
1️⃣ Azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune al patrimonio immobiliare degli enti religiosi
2️⃣ Revocare le convenzioni e interrompere i finanziamenti del Comune alle “scuole-parrocchia”, che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica

Testo petizione 1 (oneri)  –  Testo petizione 2 (scuola)

Il comune di Bologna paga per il patrimonio immobiliare della Curia? Ora basta. Firma la petizioneUn milione l'anno dal comune di Bologna alle scuole-parrocchia? Ora basta. Firma la petizione

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Scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale

4 Maggio 2022
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Uaar e Scuola e Costituzione: scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale — comunicato stampa

«È passato un mese esatto dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Visto che non risulta che il sindaco Matteo Lepore, che dice di amministrare la città più progressista d’Italia, abbia preso posizione rispetto a queste discriminatorie statuizioni, assieme a Scuola e Costituzione Bologna gli abbiamo inviato una lettera e chiesto che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate le convenzioni con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale. Sarebbe il minimo sindacale da parte di un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, Raffaele Diotallevi, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo.

Sul finanziamento alle scuole private dell’infanzia il sindaco di Bologna ha nettamente contro anche il proprio elettorato. Dal sondaggio commissionato a BiDiMedia dal Circolo Uaar di Bologna lo scorso ottobre emerge infatti che solo il 26% degli elettori bolognesi vuole mantenere tale sovvenzionamento, mentre il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale) e il 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte. Il dato ancora più eclatante è che solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema. Perché il sindaco di centrosinistra scontenta il proprio elettorato per premiare politiche clericali gradite dall’opposizione?

«Siamo certi di come si sia tutti consapevoli che l’impegno formale a interrompere finanziamenti e convenzioni comunali alle scuole private a seguito delle discriminatorie direttive in oggetto, provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, sia un modo perché si dia un limite politico a una discriminazione di fatto che poi troverebbe vie traverse per realizzarsi ed evitare di soccombere di fronte a qualsivoglia tribunale del lavoro, e di come si tratti di ricordare al datore di lavoro religioso di non potere in nessun caso entrare nella vita personale di un libero cittadino, né prima né dopo averlo assunto», aggiunge Lorenzo Grilli, segretario di Scuola e Costituzione Bologna.

Raffaele Diotallevi – Coordinatore del Circolo Uaar di Bologna
bologna@uaar.it

Lorenzo Grilli – Segretario Comitato bolognese Scuola e Costituzione
www.scuolaecostituzione.it

La lettera inviata al Sindaco Matteo Lepore:

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Tre bolognesi su quattro dicono no ai finanziamenti comunali all’edilizia di culto e alle scuole private paritarie

28 Settembre 2021
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I bolognesi non vogliono che il comune finanzi né l’edilizia di culto né le scuole private paritarie. A cinque giorni dalle elezioni amministrative sono questi i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar).

Il 74% dei cittadini avrebbe voluto che i 452.360 euro destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). Solo il 15% risulta invece favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione.

Per quanto riguarda invece il milione di euro che ogni anno il comune di Bologna versa alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso), solo il 26% è dell’idea di mantenere tale sovvenzionamento. Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte.

La sensibilità verso scelte di tipo laico è più spiccata tra i giovani: nella fascia d’età 18-24 anni è l’85% a esprimersi a favore della destinazione pubblica degli oneri di urbanizzazione secondaria; tra i 25 e i 34 anni l’80%. Per quanto riguarda il finanziamento delle scuole, nella fascia 25-34 anni il 50% si dice favorevole al solo finanziamento delle scuole pubbliche; tra i 35 e i 44 anni è il 48% a pensarla così; tra i 18 e i 24 anni il 43%. La cifra scende al 35% tra gli over 65.

«I risultati sulla scuola pubblica confermano e amplificano la risposta laica che i bolognesi diedero nel referendum comunale del 2013. Ancora più netta la contrarietà a finanziare attività religiose ed edilizia di culto, misurata per la prima volta con una indagine demoscopica grazie all’Uaar» commenta il coordinatore del Circolo Uaar di Bologna Andrea Ruggeri, che lancia una sfida a candidati e candidate che chiedono il voto il 3 e 4 ottobre: «Rispondete pubblicamente e chiaramente alle domande laiche che l’Uaar vi ha rivolto; le prime due riguardano proprio i temi oggetto del sondaggio».

«Il sondaggio BiDiMedia dice chiaramente che la cittadinanza vuole un uso laico e a favore della proprietà pubblica delle risorse pubbliche, e rigetta l’idea di continuare a finanziare il culto e le scuole private di orientamento religioso. Due tipi di esborso di stampo clericale diffusi in tutti i comuni italiani, non certo solo a Bologna» sottolinea Roberto Grendene, segretario nazionale Uaar. «Si tratta peraltro di risultati in linea con un sondaggio Doxa condotto su tutto il territorio nazionale due anni fa dal quale era emerso che il 55,9% della popolazione è poco e per niente d’accordo a finanziare le scuole private. Chissà se la classe politica si prenderà una buona volta la responsabilità di compiere scelte laiche e civili. E per giunta sostenute dalla maggioranza dei cittadini».

Per maggiori informazioni: https://uaar.it/bidimedia2021bologna.pdf

Comunicato stampa

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Elezioni Bologna 2021: risposte alle domande laiche

26 Settembre 2021
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In questa pagina pubblichiamo le risposte alle domande laiche dell’Uaar pervenute da parte di candidate e candidati alla carica di sindaco e consigliere comunale per le elezioni amministrative di Bologna 2021.

Le risposte saranno inserite nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo bologna@uaar.it, affiché il 3 e 4 ottobre 2021 gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

 


Risposte di Detjon Begaj – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore Sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Credo assolutamente che le risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione debbano essere investite nel pubblico
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Credo che i finanziamenti debbano essere dati solamente alla scuola pubblico
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che nei contesti istituzionali bisognerebbe dare spazio a più rappresentanze possibili, anche delle minoranze, agnostiche o religiose
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Penso che quella dell’osservatorio sia un’ottima proposta
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Credo che nella prima domanda che avete posto ci sia già la riposta. Ritengo necessario rivedere la delibera per far sì che i fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione vengano investiti nel pubblico

 


Risposte di Dora Palumbo – Candidata Sindaca per Sinistra Unita per Bologna
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Ritengo più giusto destinare queste ingenti risorse pubbliche derivanti dagli “oneri di urbanizzazione secondaria” al patrimonio di proprietà pubblica, dichiarazione che ho fatto anche durante una commissione consiliare che trattava l’argomento.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo che sia giunto il momento di destinare i soldi di tutti alla scuola di tutti, come è riportato anche nel programma di Sinistra Unita per Bologna https://www.sinistraunitabologna.it/programma/
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Ritengo inaccettabile che in contesti istituzionali si proceda a selezioni sulla base dell’appartenenza religiosa.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Sono favorevole.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Un provvedimento che destinasse “i soldi di tutti alla scuola di tutti”.

 


Risposte di Simona Larghetti – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore Sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Il patrimonio edilizio religioso a Bologna rappresenta una fetta importante degli edifici di pregio, ma la Chiesa come istituzione religiosa autonoma può disporre dei propri strumenti di autofinanziamento per provvedere alla loro manutenzione, non c’è alcuna ragione di utilizzare oneri di urbanizzazione a favore di un privato, non solo perché il patrimonio pubblico ne necessita di più, ma anche per la difesa di un principio di laicismo che dobbiamo difendere. Mi impegno nella mia attività di consigliera, se eletta, a portare avanti questa linea.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Nel 2013 ho votato come cittadina al referendum della scuola pubblica perché si procedesse a non finanziare più le scuole private secondo il sistema “integrato”: dobbiamo rafforzare le scuole pubbliche con risorse che sono disponibili e che bisogna mettere in opera. Il punto 3 delle sette idee primarie alla base dell’accordo con Matteo Lepore si chiama proprio “una scuola in comune” e parla del rilancio del protagonismo della scuola pubblica.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Il pluralismo religioso e filosofico dovrebbe essere garanzia di una società laica, che lasci liberi i cittadini di credere e di non credere, parimenti. Le presenze istituzionali dovrebbero riflettere questo principio.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    L’Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU può essere un ottimo strumento di verifica di queste e altre singolarità rimaste nella struttura delle nostre istituzioni locali e sarei felice di portare avanti questa proposta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Da genitore che ha chiesto l’esonero dell’insegnamento della religione cattolica, penso che siamo ancora lontane dal garantire libertà di scelta reale alle famiglie, laddove le attività sostitutive sono spesso una delle ragioni per cui le famiglie anche non credenti preferiscono l’insegnamento della religione. Mi piacerebbe occuparmi in prima persona dell’Osservatorio che ritengo uno strumento utile se organizzato in maniera puntuale, con dei report trimestrali delle proprie attività e un piccolo budget e/o il supporto dello staff di comunicazione del Comune per comunicare pubblicamente le proprie attività e fare non solo controllo, ma anche cultura su questo tema.

 


Risposte di Marco Cardona – Lista “Anche tu Conti” a sostegno di Matteo Lepore sindaco, esponente di +Europa
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Non dovrebbero esserci finanziamenti pubblici per l’edilizia di culto, salvo ove si tratti di un contributo per conservare e promuovere beni storici o artistici di particolare pregio (quindi in via strettamente eccezionale).
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    I finanziamenti pubblici alle scuole private (religiose o meno) sono condivisibili solo ove tali scuole siano accreditate e integralmente incardinate nel sistema dell’istruzione pubblica, e quindi vincolate agli stessi programmi didattici, requisiti di strutture e personale e accoglienza degli studenti che hanno le scuole pubbliche.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Gli enti pubblici non devono selezionare arbitrariamente quali religioni, filosofie e stili di vita far partecipare alle iniziative istituzionali e quali no, mantenere un atteggiamento di apertura su questi temi non può che esser positivo.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Condivido la vostra proposta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Una direttiva comunale per rimuovere e non far apporre alcun tipo di simbolo religioso nelle scuole pubbliche e private accreditate, nonché negli uffici comunali e di quartiere.

 


Risposte di Nicola Longhi – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Ritengo che il Comune non dovrebbe finanziare la costruzione di chiese e altri edifici per attività religiose. Le risorse in questione dovrebbero essere destinate a proprietà pubbliche. Il Comune potrebbe anche destinare spazi allo svolgimento di attività religiose, ma tali luoghi devono rimanere di proprietà comunale e le convenzioni stipulate devono essere chiare e trasparenti.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Credo che si debba dare corso alla volontà che i cittadini hanno espresso nel referendum del 2013: il milione all’anno di contributi alle scuole dell’infanzia paritarie deve essere destinato alla scuola pubblica.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che il rispetto e la convivenza delle differenze non si faccia privilegiando alcune confessioni a scapito di altre e non includendo gli atei e agnostici. Auspico un forte cambiamento di rotta.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Sono favorevole alla proposta di Istituzione di un osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU e sulla verifica delle condizioni in oggetto nelle scuole di Bologna
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Vorrei che si potesse dare corretta applicazione alla legge 194, impedita, troppo spesso, dall’obiezione di coscienza dei medici. Il servizio deve essere garantito in ogni ospedale e i medici obiettori dovrebbero essere chiamati a rispondere della mancata attuazione della legge.

 


Risposte di Francesca Fortuzzi – Lista “Potere al Popolo” per Marta Collot sindaca
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Dunque, a Bologna, il pubblico ha stanziato 452.360,00 € ad edilizia per culto religioso. Non sappiamo quanti di questi soldi vengano ridati alla società in forma di carità, ma non sarebbe comunque più giusto che il pubblico impiegasse i suoi fondi direttamente in servizi sociali, in modo da prevenire la povertà? È possibile che di fronte a questo regalo alla Chiesa vengano tagliati i servizi essenziali, le case popolari, la sanità pubblica?
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Gli ultimi dieci anni di giunta Merola sono stati disastrosi in questo senso, anche rispetto alla vostra seconda domanda. Si parla molto di partecipazione democratica, ma a Bologna abbiamo in dieci anni l’esempio di ben due referendum traditi: quello sull’acqua pubblica e quello, appunto, contro il finanziamento alle scuole private. Crediamo fortemente che la volontà popolare vada rispettata, e che non si possa prendere in giro i cittadini in questo modo. Soprattutto su un tema così particolare, perché Bologna ha bisogno di più scuole pubbliche, a partire dagli asili comunali. Aggiungiamo inoltre come il concetto di “scuola privata” violi l’art.3 della Costituzione italiana, perché ha caratteristiche di accesso che limitano la persona ed esercitano in partenza una discriminazione dell’essere umano, nello specifico discriminando la persona in base a “condizione personale e sociale”. Dal punto di vista sostanziale, si parla di un milione l’anno: in totale, siamo già a un milione e mezzo…
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Sulla questione dei protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche, già la definizione fa sorridere. Viene invece rabbia nel pensare all’ipocrisia che si cela sotto: primo, al fatto che la “pace” debba essere costruita tra religioni e non tra persone, culture e Paesi; secondo, al fatto che chi promuove questa “pace” siano gli stessi che rifinanziano le missioni militari e l’industria bellica, come abbiamo contestato una settimana fa alla presenza di Draghi al “G20 sulle religioni”. Fanno accordi con le milizie libiche, le dittature e vendono armi a Paesi in guerra.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    E ci agganciamo qua per l’altra domanda sull’educazione. Molte religioni affermano la “non imposizione religiosa”. Il “credere” non è cosa che si possa imporre, non può essere
    indottrinamento (sovente foriero di fanatismi) privo dunque della caratteristica sostanziale della scelta spirituale soggettiva e libera dell’essere umano. Il rispetto è dovuto alla persona, indipendentemente che sia credente o che non lo sia. Nel solco del principio di laicità contenuto negli artt. 7 e 8 della Costituzione italiana, concordiamo dunque sulla meritata “rampognata” e sull’istituzione di un Osservatorio operativo al fine che vengano rispettati i diritti umani fondamentali dell’essere umano e, nello specifico, i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza tutta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Concludo con la mia proposta: un provvedimento umanista che preveda l’educazione (nel modo e nella maniera più consona ed in ogni grado scolastico, Università compresa) al riconoscimento della violenza in tutte le sue forme e formazione adeguata per contrasto della stessa, al fine di sviluppare capacità critica, capacità empatica, rispetto valorizzazione e riconoscimento dell’essere umano e del pianeta che temporaneamente abita.

 


Risposte di Roberta Li Calzi – candidata per la lista Partito Democratico a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Sono convinta che gli oneri di urbanizzazione secondaria dovrebbero essere destinati prevalentemente a scopi civili e, in particolare, all’edilizia scolastica e sportiva e alle aree verdi, nell’ottica di una città in cui la crescita urbana sia sempre più attenta alla fruibilità degli spazi pubblici da parte delle bambine e dei bambini.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo che le scuole d’infanzia paritarie private dovrebbero essere economicamente autosufficienti e non usufruire di contributi comunali. Perché questo sia reso possibile è necessario garantire il servizio di scuola d’infanzia pubblico a tutte le famiglie che lo richiedano e quindi è importante che il Comune di Bologna continui ad insistere per l’apertura di nuove sezioni di scuola d’infanzia statali sul territorio comunale.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Il protocollo firmato nell’aprile scorso con i rappresentanti bolognesi della Chiesa cattolica, della Comunità ebraica e della Comunità islamica prevede che possa essere sottoscritto anche dalle altre confessioni religiose presenti nell’Area Metropolitana di Bologna. Sarà importante promuovere queste adesioni, nell’ottica del rispetto pieno della pluralità religiosa. Inoltre, a mio giudizio, laddove si mettono attorno a un tavolo pubblico tutte le posizioni religiose, sarebbe importante che si desse spazio anche alle organizzazioni di chi rappresenta una concezione non religiosa del mondo.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Non so se sarà necessario istituire un apposito osservatorio, ma sono senz’altro favorevole a un monitoraggio attento e partecipato da parte dell’Amministrazione comunale sul pieno rispetto delle indicazioni ONU in merito all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia comunali.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    In questi cinque anni da Consigliera comunale ho celebrato centinaia di matrimoni e di unioni civili. Nonostante il Comune di Bologna riservi già a queste cerimonie un trattamento di riguardo, a partire dall’utilizzo della splendida Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, ritengo importante promuovere una crescente attenzione alle cerimonie laiche, dai matrimoni ai funerali, affinché chi sceglie la funzione civile rispetto a quella religiosa non debba trovarsi a celebrarla in un contesto più dimesso.
    Penso che cerimonie civili vadano promosse, con la dovuta solennità, anche per altri momenti importanti della vita delle persone, dall’accoglienza nella comunità dei nuovi nati all’ottenimento della cittadinanza italiana.

 


Risposte di Diego Tuzzolo, candidato per la lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Assolutamente al patrimonio di proprietà pubblica, bisognoso anche nella nostra Bologna di risorse in linea con i bisogni sempre crescenti della sua cittadinanza. E’ una scommessa anche per il futuro, soprattutto per quanto riguarda edilizia scolastica, aree verdi, edilizia popolare e studentati al fine di calmierare il “caro affitti”.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo sia una grande anomalia non destinare l’utilizzo delle risorse comunali pubbliche a favore delle scuole dell’infanzia comunali, abbattendo anche le imponenti liste di attesa, a maggior ragione visto il risultato del referendum seppur consultivo citato.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che i rappresentanti dell’amministrazione pubblica devono essere rappresentanti di tutti i cittadini e interloquire in un’ottica di pluralismo con tutte le realtà informali che perseguono lo sviluppo della pace e dell’educazione alla cittadinanza.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    C’è ancora poca chiarezza, soprattutto comunicativa e informativa, sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: occorre assicurare la libertà di scelta libera e consapevole di tutti, senza essere discriminati anche indirettamente.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Sono molto sensibile al tema della sofferenza psicologica negli adolescenti e pre adolescenti, soprattutto ma non solo a seguito dell’attuale pandemia e credo sia indispensabile promuovere la presenza, organica e interprofessionale, di psicologi e educatori nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di svolgere un’importante attività di cura anche preventiva.

 

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Elezioni Bologna 2021: domande laiche ai candidati

15 Settembre 2021
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Il 3 e 4 ottobre 2021 a Bologna si terranno le elezioni comunali. L’eventuale ballottaggio il 17 e 18 ottobre.

Il Circolo Uaar di Bologna invita candidate e candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale a rispondere alle seguenti cinque domande laiche, tutte su temi concreti e inerenti al mandato elettorale per il quale chiedono di essere votati.

Le risposte che perverranno a bologna@uaar.it entro venerdì 1 ottobre saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

1) Finanziamenti all’edilizia di culto
Pur senza alcun obbligo normativo e nonostante il parere dell’ufficio legale regionale tutt’altro che favorevole il comune di Bologna continua a versare soldi pubblici all’edilizia privata di culto. La delibera di Giunta del 22 dicembre 2020 ha destinato 452.360 euro a tale scopo. Ritiene più giusto, laico e civile destinare queste ingenti risorse pubbliche derivanti dagli “oneri di urbanizzazione secondaria” al patrimonio di proprietà pubblica (edilizia scolastica, nidi, aree verdi, parcheggi, ecc.) oppure sosterrà il finanziamento comunale di “chiese ed altri edifici per attività religiose”?

2) Finanziamenti alle scuole private paritarie
Nel referendum consultivo del 26 maggio 2013 i bolognesi si schierarono nettamente per l’utilizzo delle risorse finanziarie comunali a favore delle scuole dell’infanzia statali/comunali e non delle scuole paritarie private. Nonostante la sconfitta, il comune di Bologna continua imperterrito a erogare circa un milione l’anno alle scuole dell’infanzia private, praticamente tutte di orientamento religioso e che ricevono già cospicui contributi statali e regionali. Ritiene che sia giunto il momento di destinare i soldi di tutti alla scuola di tutti, lasciando che sia la già ricchissima Curia di Bologna a sponsorizzare le scuole che veicolano il suo messaggio religioso?

3) Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
Lo scorso aprile Il sindaco di Bologna ha firmato un protocollo per progettare l’incontro tra culture e l’educazione alla cittadinanza e alla pace. Come interlocutori sono stati selezionati arbitrariamente tre capi di “comunità religiose abramitiche”. In una società sempre più secolarizzata ritiene accettabile che in contesti istituzionali siano selezionati solo alcuni esponenti religiosi e che sia esclusa la rappresentanza di atei e agnostici e di tante confessioni di minoranza?

4) Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
Nel 2003 e nel 2011, il Comitato ONU che vigila sulla Convenzione sui diritti del fanciullo ha rampognato l’Italia sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: perché occulta il suo carattere facoltativo, perché fa mancare valide alternative laiche, perché è carente nelle informazioni per chi non vuole subire insegnamenti religiosamente orientati. È favorevole a istituire un osservatorio sul rispetto di queste indicazioni ONU, controllando direttamente le scuole dell’infanzia comunali e attivando collaborazioni e raccolte dati con le altre scuole sul territorio comunale?

5) Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
Se risultasse eletto, quale sarebbe la prima mozione laica che presenterebbe?

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