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Posts Tagged ‘consiglio comunale’

Scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale

4 Maggio 2022
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Uaar e Scuola e Costituzione: scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale — comunicato stampa

«È passato un mese esatto dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Visto che non risulta che il sindaco Matteo Lepore, che dice di amministrare la città più progressista d’Italia, abbia preso posizione rispetto a queste discriminatorie statuizioni, assieme a Scuola e Costituzione Bologna gli abbiamo inviato una lettera e chiesto che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate le convenzioni con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale. Sarebbe il minimo sindacale da parte di un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, Raffaele Diotallevi, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo.

Sul finanziamento alle scuole private dell’infanzia il sindaco di Bologna ha nettamente contro anche il proprio elettorato. Dal sondaggio commissionato a BiDiMedia dal Circolo Uaar di Bologna lo scorso ottobre emerge infatti che solo il 26% degli elettori bolognesi vuole mantenere tale sovvenzionamento, mentre il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale) e il 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte. Il dato ancora più eclatante è che solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema. Perché il sindaco di centrosinistra scontenta il proprio elettorato per premiare politiche clericali gradite dall’opposizione?

«Siamo certi di come si sia tutti consapevoli che l’impegno formale a interrompere finanziamenti e convenzioni comunali alle scuole private a seguito delle discriminatorie direttive in oggetto, provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, sia un modo perché si dia un limite politico a una discriminazione di fatto che poi troverebbe vie traverse per realizzarsi ed evitare di soccombere di fronte a qualsivoglia tribunale del lavoro, e di come si tratti di ricordare al datore di lavoro religioso di non potere in nessun caso entrare nella vita personale di un libero cittadino, né prima né dopo averlo assunto», aggiunge Lorenzo Grilli, segretario di Scuola e Costituzione Bologna.

Raffaele Diotallevi – Coordinatore del Circolo Uaar di Bologna
bologna@uaar.it

Lorenzo Grilli – Segretario Comitato bolognese Scuola e Costituzione
www.scuolaecostituzione.it

La lettera inviata al Sindaco Matteo Lepore:

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Bologna al ballottaggio: risposte dei candidati ancora in corsa

14 Giugno 2016
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Il ballottaggio per la carica di sindaco di Bologna si terrà domenica 19 giugno 2016. Due le possibili formazioni del consiglio comunale, a seconda del vincitore tra Merola e Borgonzoni. Per conoscere l’opinione sui temi laici dei prossimi 36 consiglieri comunali e del prossimo sindaco, pubblicheremo di seguito le loro risposte alle quattro domande laiche. Le risposte dovranno pervenire all’indirizzo bologna@uaar.it entro le ore 20 di venerdì 17 giugno.

Risposte arrivate dopo il termine:


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Elezioni comunali 2016: risposte dei candidati alle quattro domande laiche

12 Maggio 2016
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Inizia la pubblicazione delle risposte alle quattro domande laiche ai candidati alle amministrative 2016 per il Comune di Bologna.

Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo bologna@uaar.it, affiché domenica 5 giugno gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

Risposte arrivate dopo venerdì 3 giugno:


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PD-Pdl-Lega votano sussidi pubblici per le scuole paritarie cattoliche

24 Luglio 2012
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PD-Pdl-Lega votano sussidi pubblici milionari per le scuole-paritarie cattolicamente orientate. Vota contro M5S. IdV non partecipa alla seduta. Sel astenuta (assieme a due consiglieri Pdl).

Leggi la notizia su: http://radio.rcdc.it/archives/i-voti-di-pdl-e-lega-salvano-la-convenzione-con-le-materne-private-103780/

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Ferrara: il Comune vuol fa passare i sussidi all’edilizia di culto come “obbligatori per legge”

20 Aprile 2012
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[Pubblichiamo il seguente comunicato Uaar nazionale, che vede il Circolo UAAR di Bologna impegnato domani a Ferrara a dar man forte ai soci della provincia vicina]

La notizia che anche quest’anno il Comune di Ferrara ha “sussidiato” con oltre 100.000 euro il patrimonio edilizio delle chiese ha scatenato proteste da parte dei lettori di estense.com. Al punto che il Comune, tramite la portavoce del sindaco Anna Rosa Fava, è dovuto intervenire con una lettera al direttore della redazione giustificando l’elargizione alla Chiesa in quanto il «provvedimento non è discrezionale ma obbligatorio, pertanto l’amministrazione non può sottrarsi».

Stupisce la disinformazione operata da parte della portavoce del sindaco. Le cose stanno infatti diversamente: il Consiglio comunale è legittimato a variare in qualsiasi momento la percentuale di oneri di urbanizzazione secondaria da destinare all’edilizia di culto, e può quindi azzerarla con semplice deliberazione del Consiglio. La delibera 849/1998 del Consiglio Regionale Emilia Romagna, a cui fa riferimento la portavoce del sindaco, non impone obbligatoriamente che il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria siano destinati alle chiese. Il circolo UAAR di Bologna già nel 2005 acquisì in merito il parere del Servizio Valutazione Compatibilità Urbanistica e Normativa Edilizia della Regione Emilia-Romagna, che confermò che «è facoltà dei Comuni, come indicato al punto 1.4 della citata delibera regionale, modificare le percentuali dalla medesima delibera stabilite, con apposito atto di Consiglio».

È quindi sufficiente una semplice delibera per portare a zero questi sussidi pubblici ad una Chiesa Cattolica super-miliardaria, impiegando tali risorse per le altre destinazioni previste dalla legge, tra cui gli asili nido e l’edilizia scolastica comunali o statali. Per l’amministrazione comunale di Ferrara potrebbe essere illuminante leggere la sentenza del TAR Toscana n° 4082 del 4/10/2004, disponibile alla pagina della campagna Oneri. Il Comune di Civitavella Val di Chiana (AR) decise di azzerare gli oneri per l’edilizia di culto e vinse il ricorso presentato dalla Diocesi. E la legislazione regionale toscana è analoga a quella dell’Emilia Romagna.

Rispetto all’ineluttabile “obbligatorietà per legge” prospettata dal Comune di Ferrara i fatti sono altri: chi governa Ferrara fa la precisa scelta politica di “sussidiare” la Chiesa Cattolica, il più grande immobiliarista del mercato, togliendo risorse all’edilizia scolastica e ai nidi, e per far fronte alle proteste dei cittadini tenta di far ricadere la colpa su altri.

Per per sensibilizzare cittadini ed elettori, per portare l’amministrazione comunale a operare scelte laiche e civili, l’UAAR organizza domani, sabato 21 aprile, dalle 10:30 alle 18, un tavolo informativo in piazza Trento e Trieste, a Ferrara. I soci ferraresi, in collaborazione con il circolo UAAR di Bologna, metteranno a disposizione la documentazione sugli oneri di urbanizzazione secondaria per l’edilizia di culto, oltre a volantini e altro materiale informativo della campagna OcchioPerMille.

Roberto Grendene, responsabile campagne Uaar

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Monsignor Nuvoli risponde al Circolo UAAR di Bologna denigrando atei e agnostici

16 Dicembre 2011

16/12/2011 COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Monsignor Nuvoli risponde al Circolo UAAR di Bologna denigrando atei e agnostici

Il circolo UAAR di Bologna ha ricevuto ieri la seguente lettera da monsignor Gian Luigi Nuvoli, economo dell’Arcidiocesi di Bologna.

La sbalorditiva rivendicazione della supremazia della Chiesa, commentata nel nostro comunicato stampa di lunedì scorso, lascia ora il posto a denigrazioni gratuite dei cittadini atei e agnostici, con particolare riferimento a socie e soci UAAR.

Chiediamo in merito una presa di posizione pubblica del Comune e della politica.

Il circolo UAAR di Bologna

Segue il testo ricevuto da <gianluigi.nuvoli@bologna.chiesacattolica.it>.
Le evidenziazioni in neretto sono a nostra cura.

——– Messaggio originale ——–
Oggetto:     risposta a comunicato stampa
Data:     Thu, 15 Dec 2011 15:19:45 +0100
Mittente:     Economo Arcidiocesi <gianluigi.nuvoli@bologna.chiesacattolica.it>
A:     <bologna@uaar.it>

Comunicato Stampa

GianLuigi Nuvoli, italiano qualunque, ma geloso della sua libertà di pensiero, di parole e di scelta, parla per sé e non per altro organismo o ente.

Avevo sentito questa sigla UAAR altre volte, ma ora, poiché questo gruppo si è interessato di me con un comunicato stampa dell’11-12-2011, tutto sommato divertente, mi sono chiesto: ma cosa è questo circolo UAAR?

UAAR, mi sembra di aver capito, chiedo scusa se sbaglio, che significhi:

U – NIONE
Il nuovo Zingarelli a pag. 2086 dà varie interpretazioni della parola. In sostanza però significa “mettersi insieme” per uno scopo, una finalità.
Bene. Resta però il problema dei soci, chi sono, cosa fanno, quanto valgono, ecc. Una certa risposta viene indicata dalle lettere che seguono.

A- TEI
Rocci alla mano, (ed. 1956) a pag. 31 leggo che ateo viene dal greco ά-θέος: letteralmente significa “non–Dio” oppure “senza Dio”, “ateo dimentico di Dio”, “scellerato”. Che roba! Quel che Rocci non dice è che la parola a-teo esprime la certezza, purtroppo priva di amore, dell’esistenza di Dio. Il ragionamento è semplice. Io posso dire che sono a- Grendere, cioè non credo in Roberto Grendere, ma dico questo perché so con sicurezza che esiste e so quel che dice. Lo potrei anche incontrare volutamente o involontariamente. Se si applica questo esempio alla parola ateo si avrà lo stesso risultato. So che Dio esiste, so quel che dice, lo incontrerò volontariamente o mal volentieri, sia che lo ami, sia che gli serbi odio e rancore. Dice Giacomo (Giac. 2,19) “Anche i demoni credono ma tremano!” leggendo il significato delle parole mi viene da dire: “che fatta gente questi atei! Non sanno neanche che credono in Dio!”, come i demoni, purtroppo.

A – GNOSTICI
γνοσις, viene dal verbo greco γιγνοσκω e significa “cognizione, conoscenza, scienza, saggezza” ed altro (Rocci pag. 396) l’ α (alfa) ha significato di “senza”, di “non” ecc. (Rocci pag.1). Dunque l’a-gnostico è uno, secondo il Rocci, senza cognizione, senza conoscenza, senza scienza, senza saggezza. Mi piacerebbe sapere come si sente uno che si autodefinisce in definitiva “senza cervello”. Mi sembra che qui andiamo decisamente male.

R – AZIONALISTI
Lascio il Rocci e cerco nel nuovo Zingarelli (ed. 1986) e a pag. 1553 trovo quel che cerco. Qui, a prima vista, sembra che andiamo un poco meglio perché il razionalista in definitiva afferma di credere nella ragione e nella razionalità. Ma fra le altre c’è una definizione di razionale che ho la sensanzione sia quella più sposata, rispetto aalle consorelle. E’ razionale, dice lo Zingarelli, “chi fondail suo pensiero sulla scienza  o su un procedimento scientifico”. E’ vero che esiste l’aritmetica, la geometria e la trigonometria, ma non dimentichiamo che, ancor prima di Cristo, esisteva lo studio della logica, critica e metafisica, che pur essendo sostanziali per il pensiero umano non sono basate sul procedimento o esperimento scientifico. Conclusione se un razionale non si apre a tutto lo scibile umano è uno che, per forza e purtroppo, fa funzionare il suo cervello a scartamento ridotto.

Applicando rigorosamente il metodo della ricerca etimologica su vocabolari, che tutti conoscono, ne consegue che chi si dice ateo, suo malgrado si dà la zappa sui piedi, perché mentre dice che Dio non c’è ne afferma categoricamente l’esistenza. Chi si dice agnostico afferma di essere “senza cervello”, chi dice di essere razionalista ammette di utilizzare il cervello a scartamento ridotto.
Se le cose stanno così non vale la pena rispondere, sarebbe come voler raddrizzare le zampe ai cani, dicevano un tempo.
Meglio sorridere divertiti e ascoltare il consiglio di Dante Alighieri “non ti curar di lor, ma guarda e passa.”

Bologna 15 dicembre 2011

Mons. Gianluigi Nuvoli

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Testamento biologico: parte il registro a Casalecchio di Reno

31 Agosto 2011
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A partire da domani, 1 settembre 2011, il Comune di Casalecchio di Reno mette a disposizione dei propri cittadini la possibilità di registrare la propria volontà anticipata per i trattamenti sanitari (il cosiddetto ‘testamento biologico’).

Questo servizio laico per l’autodeterminazione dei cittadini nasce a seguito di un ordine del giorno del consigliere Andrea Graffi, già socio UAAR, sottoscritto da PD, IDV e VERDI, alla presentazione del quale hanno contribuito le rivendicazioni del Circolo UAAR di Bologna [vedi campagna UAAR Liberi di scegliere].

Sul sito del Comune di Casalecchio di Reno sono disponibili informazioni dettagliate e la modulistica necessaria per la registrazione della propria DAT. Vi si può leggere inoltre che il servizio attribuisce “certezza giuridica alla provenienza del documento, la data certa, i dati identificativi della persona e del suo fiduciario”: una chiara presa di posizione a favore dei diritti sanciti dall’art. 32 della Costituzione e di opposizione all’accanimento con cui il Governo e le gerarchie ecclesiastiche stanno ostacolando queste iniziative.

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Le scuole mancano perché il Comune ha preferito l’edilizia di culto

6 Luglio 2011

6/7/2011 COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Le scuole mancano perché il Comune ha preferito l’edilizia di culto

Marilena Pillati, assessore alla Scuola del Comune di Bologna, ha dichiarato nella conferenza stampa del 29 giugno che per rispondere alla domanda di scuola dell’infanzia comunale e statale “non c’è solo il tema delle risorse ma anche quello dei contenitori, un tema a cui non è possibile rispondere in tempi brevissimi”, e vista l’impossibilità di costruire nuove scuole e la difficoltà di trovare spazi negli edifici esistenti ha prospettato l’opportunità fornita dalle scuole private paritarie [Il Resto del Carlino, 29/6/2011].

Il Circolo UAAR di Bologna aveva da anni sottolineato questa carenza e denunciato pubblicamente la scelta politica di preferire il finanziamento dell’edilizia di culto rispetto alla costruzione e ammodernamento di scuole e asili nido.

“Siamo al ‘chiagni e fotti’: Palazzo d’Accursio si lamenta della mancanza di edifici scolastici quando i fondi pubblici disponibili li ha utilizzati per finanziare la Curia bolognese, il più grande immobiliarista sul mercato” dichiara Roberto Grendene, portavoce UAAR. “C’è stata una evidente scelta politica, perché con una semplice delibera il Consiglio Comunale avrebbe potuto adempiere al dovere di assicurare alle famiglie strutture scolastiche con sufficiente ricettività oltre che sicure e moderne”.

Il Circolo UAAR di Bologna depositerà in settimana la petizione sugli oneri di urbanizzazione secondaria con la quale oltre 1300 cittadini chiedono che il Consiglio Comunale deliberi la cessazione del finanziamento pubblico all’edilizia di culto per sostenere invece l’edilizia scolastica e gli asili nido.

Si ricorda che la vigente normativa prevede la possibilità, non l’obbligatorietà, di elargire alle chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati ogni anno dal comune: il testo coordinato inserito nella D.C.R. 849/1998, al punto 1.4, dà infatti indicazioni che valgono “salvo percentuali stabilite con deliberazione del Consiglio comunale”.

Risulta peraltro assurdo finanziare il patrimonio immobiliare di una Curia che possiede “oltre 1.200 tra case, negozi, uffici, box e garage, campi sportivi e teatri” [indagine di Repubblica Bologna, febbraio 2010] e che potrebbe quindi benissimo provvedere autonomamente alla manutenzione del patrimonio monumentale utilizzato comunque per le proprie attività di culto.

La “campagna oneri” è una indagine nazionale UAAR sugli oneri di urbanizzazione secondaria che i comuni italiani utilizzano per l’edilizia di culto. Dettagli e banca dati reperibili su:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/
Per Bologna essa mostra come la Curia e in misura marginale altre confessioni religiose abbiano ricevuto circa 6 milioni di euro di fondi pubblici comunali in dieci anni, dal 2000 al 2009.

Si riportano di seguito il testo della petizione che sarà depositata in Comune completa dell’elenco dei firmatari e gli atti che mostrano il finanziamento di circa 6.000.000 di euro di fondi comunali alle chiese per edilizia di culto.

PETIZIONE AL COMUNE DI BOLOGNA
I comuni italiani possono per legge stornare una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati annualmente (percentuale che si aggira tra il 7% e il 9%) a vantaggio di chiese ed altri edifici a carattere religioso.
La cifra che il comune di Bologna destina ogni anno a tale finalità ha raggiunto i 798.970,00 euro nel 2004, di cui 679.124,50 versati alla Curia Arcivescovile e i rimanenti ad altre confessioni religiose (Testimoni di Geova, Comunità Ebraica, ecc.) Poichè la vigente normativa prevede la possibilità, non l’obbligatorietà di elargire tale introito alle chiese (il testo coordinato inserito nella D.C.R.849/1998, al punto 1.4, dà indicazioni che valgono “salvo percentuali stabilite con deliberazione del Consiglio comunale”; vedere inoltre sentenza TAR Toscana 4082 del 4/10/2004 ) e poiché un’imponente quantità di finanziamenti statali, regionali comunali e persino dei quartieri vengono convogliati ogni anno nelle casse delle chiese, cattolica in testa, un vero e proprio fiume di denaro,
i sottoscritti C H I E D O N O
che tale somma venga destinata alla costruzione e/o miglioramento di strutture al servizio di tutti i cittadini, come asili nido, scuole materne, impianti sportivi ecc.

– atti recuperati dal nostro circolo (anni dal 2000 al 2007)
Determinazione Dirigenziale per l’anno 2000
522.137,94 euro
Determinazione Dirigenziale per l’anno 2001
600.122,92 euro
Determinazione Dirigenziale per l’anno 2002
679.242,00 euro
Determinazione Dirigenziale per l’anno 2003
736.790,00 euro
Determinazione Dirigenziale per l’anno 2004
798.970,00 euro
Nota del Direttore Area Urbanistica, Ambiente e Mobilità per l’anno 2005
786.652,00 euro
Nota del Direttore Area Urbanistica, Ambiente e Mobilità per l’anno 2006
567.431,00 euro
Nota del Direttore Area Urbanistica, Ambiente e Mobilità per l’anno 2007
539.731,00 euro

– dati relativi al 2008 (366.000 euro) e 2009 (350.000 euro) citati da Repubblica

Totale finanziamento del Comune di Bologna alle chiese per edilizia di culto e solamente da oneri di urbanizzazione secondaria dal 2000 al 2009 = 5.947.076,86

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Convocazione in Commissione Consiliare per biotestamento

18 Novembre 2009
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Mercoledi 18 novembre alle ore 14:30 in Sala Bianca del Comune di Bologna (primo piano di Palazzo D’Accursio) è stata convocata la Rete Laica dalle commissioni consiliari 1^ e 5^ per un’audizione sulla proposta di delibera popolare per un registro comunale dei testamenti biologici.

Ad affiancare il portavoce della Rete Laica, Maurizio Cecconi, ci sarà Roberto Grendene, coordinatore del circolo UAAR di Bologna.

Per i dettagli della convocazione si legga qui:

http://retelaicabologna.wordpress.com/2009/11/17/rete-laica-bologna-presenta-il-registro-dei-biotestamenti-al-consiglio-comunale/

Invitiamo tutti quelli che possono partecipare ad essere presenti.

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