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L’Uaar dona 381 libri di testo agli allievi dell’attività alternativa dell’IC 5 Bologna

13 Marzo 2024

381 libri “Alternativamente” (Raffaello scuola ed.) sono stati donati oggi dall’Uaar all’Istituto Comprensivo n.5 di Bologna.

Nella sede dell’istituto, in via di Vincenzo 55, la dirigente scolastica Daniela Tacconi e la collaboratrice alla dirigenza Francesca La Ganga hanno ricevuto la donazione dal segretario nazionale Uaar Roberto Grendene e dall’insegnante Claudia Terzi del direttivo del Circolo Uaar di Bologna. I libri di testo saranno distribuiti nei prossimi giorni alle bambine e ai bambini dell’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica delle scuole primarie Federzoni, Grosso e Acri.

Un segno concreto dell’impegno dell’Uaar per la laicità della scuola pubblica e a difesa dei diritti dell’infanzia, precisamente i diritti all’istruzione e alla libertà religiosa (che include la libertà dalla religione). L’I.C. 5 di Bologna vanta numeri da record di “no” all’insegnamento della religione cattolica, che ricordiamo essere «impartito in conformità della dottrina della Chiesa» da docenti scelti dal vescovo e pagati dallo Stato. Svolgono lezioni laiche al posto dell’IRC il 68.9% degli alunni delle Federzoni, il 40,0% delle Grosso e il 58,6% alle Acri (dati riferiti all’anno scolastico 2022/23). Grazie all’Uaar queste bambine e questi bambini hanno avuto un valido libro di testo in forma gratuita, come ebbero solo i loro compagni che frequentano le due ore di religione cattolica settimanalo.

Di seguito il testo delle lettere che hanno accompagnato i 14 pacchi di libri della donazione, rispettivamente indirizzate alla dirigente scolastica e ai genitori degli allievi dell’attività alternativa.

Dott.ssa Daniela Tacconi
dirigente scolastico
Istituto Comprensivo n.5 – Bologna

OGGETTO: Donazione Uaar “Libri per chi ha diritto di averli”

Gentile dirigente,

siamo lieti che l’istituto che dirige abbia partecipato alla campagna “Libri per chi ha diritto di averli” promossa dall’Uaar.

Le affidiamo i libri donati dalla nostra associazione affinché vengano consegnati agli allievi dell’attività alternativa (AA) per i quali sono stati richiesti, a garanzia del diritto all’istruzione e della laicità della scuola pubblica. Nella scelta del materiale didattico da offrire ci siamo rivolti esclusivamente a editori indipendenti e specializzati che avevano pubblicato libri di testo per il programma di attività alternativa all’IRC.

In ogni libro abbiamo inserito una lettera destinata ai genitori per comunicare il significato educativo e laico della campagna e sensibilizzare sul diritto all’istruzione che deve essere pienamente garantito a chi sceglie l’AA.

All’iniziativa a sostegno dei diritti dei non avvalentisi di cui oggi si è fatta carico l’Uaar chiediamo di dar seguito per gli anni futuri attraverso i canali istituzionali. Chiediamo dunque il Suo impegno affinché il collegio docenti deliberi entro i termini previsti l’adozione del libro di testo per l’AA, in modo che dall’anno scolastico 2024/25 sia garantito gratuitamente tramite cedola libraria agli allievi della primaria.

Con i migliori saluti,
Roberto Grendene
segretario nazionale Uaar

 

Ai genitori degli allievi
dell’attività alternativa
Scuole primarie dell’I.C.5 Bologna

OGGETTO: Libri per chi ha diritto di averli

Alla scuola primaria bambine e bambini dell’attività alternativa hanno diritto al libro di testo in forma gratuita.

Questo libro è donato dall’Uaar e lo ricevete perché il vostro istituto ha chiesto di partecipare alla nostra campagna “Libri per chi ha diritto di averli”.

È un libro di testo per un valido e coinvolgente programma di attività alternativa, pubblicato da un editore specializzato indipendente dalla nostra associazione.

Ci auguriamo che per il tempo che vostra figlia o vostro figlio trascorrerà alla scuola primaria questo libro permetta di esercitare pienamente il diritto all’istruzione, a prescindere dalla religione praticata (o non praticata) dai suoi genitori. Il rispetto della laicità è infatti un principio fondamentale che garantisce di avere una scuola “aperta a tutti” come prevede l’art.34 della Costituzione italiana.

Siamo inoltre certi che per gli anni futuri sarà la vostra scuola a garantire che non vi siano più bambini senza libro di testo da un lato e bambini che invece lo hanno avuto gratuitamente all’inizio delle lezioni dall’altro. È anche questo lo scopo della campagna “Libri per chi ha diritto di averli”.

Con i migliori saluti,
Roberto Grendene
Segretario nazionale Uaar

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Aumenta la fuga dall’ora di religione, Bologna al 46%. Tutti i dati scuola per scuola.

10 Gennaio 2024
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Aumenta la fuga dall’ora di religione cattolica in tutta Italia. Bologna al 36,31%, seconda provincia più laica in Italia.
In città i licei Arcangeli, Copernico, Bassi e Righi sopra al 50%. Tutti i dati su Irc e scuola liberati dall’Uaar.

Nella scuola pubblica italiana cala il numero di studenti, ma cresce ancora (oltre 82 mila in più) quello di chi dice no all’Insegnamento della religione cattolica (Irc): nell’anno scolastico 2022/23 i non avvalentisi sono infatti 1.096.846 mentre nel 2020/21 erano pari a 1.014.841, con un balzo laico in avanti di un punto e mezzo percentuale, dal 14,07% di due anni fa al 15,5% di oggi.

È questo il quadro tratteggiato dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) a seguito della richiesta di accesso civico ai dati presentata al Ministero dell’Istruzione che ha portato alla “liberazione” dei dati sull’Irc di tutte le scuole d’Italia aggiornati all’anno scolastico 2022/23.

In provincia di Bologna il 36,31% degli studenti delle scuole pubbliche non subisce gli insegnamenti conformi alla dottrina della Chiesa impartiti da docenti scelti dal vescovo (ma pagati dallo Stato). È il secondo dato più alto, dietro a quello di Firenze (37,92%) e davanti a Trieste (33,36%, Prato (33,19%), Gorizia (32,51%) e Aosta (30,74%). A livello regionale l’Emilia Romagna con il 27,48% supera la Toscana (27,12%) ed è superata solo dalla Val d’Aosta (30,74%).

Nelle scuole del comune di Bologna il dato è ancora più rilevante: non si avvale dell’Irc il 45,66% degli studenti.
Tra i licei vince l’artistico Arcangeli con il 62,29%, che supera di poco il Copernico dove 1029 su 1681 non frequentano l’ora di religione cattolica (61,21%). Seguono Laura Bassi (56,31%) e Augusto Righi (52,71%).
Tra gli istituti tecnici in testa ci sono le Aldini Valeriani (75,77%) davanti al Rosa Luxemburg (69,85%) e l’ITIS Belluzzi (56,65%). Ancora maggiori le percentuali ai professionali: all’IPIA Aldini Valeriani i “no” all’Irc sono 320 su 380 (84,21%), seguono l’odontotecnico Malpighi (75,82%) e il Fioravanti (70,17%).
Tre le scuole “medie” (secondarie di primo grado) che superano il 50%: Irnerio IC6 (58,06%), Besta IC10 (55,83%), D’Acquisto IC3 (53,26%).
Il podio delle primarie vede Federzoni IC5 (68,89%), Gualandi IC10 (65,71%) e Tempesta IC7 (61,95%).
Infine per la fascia 3-5 anni (scuola dell’infanzia) in vetta ci sono Panzini (72,31%), Villetta Mattei (72,22%) e la materna Giordani (61,64%).

I dati liberati dall’Uaar mostrano una richiesta sempre crescente di scuola laica, in tutta Italia, per tutti gli ordini di scuola e in particolare al crescere dell’età, quando lo studente diventa consapevole ed esercita direttamente il diritto di subire insegnamenti religiosamente orientati. In alcuni istituti si può notare l’incidenza di studenti di origine straniera, ma sul dato generale del 45,66% del comune di Bologna non può certo essere considerata significativa, come mostrano anche i dati dei licei dove la presenza di studenti stranieri è poco rilevante se paragonata ai professionali.

Tutti i dati sono consultabili liberamente, aggregati per provincia, per scuole della stessa provincia e con dettaglio per singolo istituto. Possono essere scaricati in formato CSV per ulteriori elaborazioni. Un servizio che l’Uaar mette a disposizione delle famiglie a pochi giorni dal via delle iscrizioni scolastiche, un lavoro svolto al posto del Ministero dell’istruzione e del merito che si ostina a non rendere pubblici i dati sull’Irc.

Per maggiori informazioni: https://www.uaar.it/dati-no-irc
Comunicato stampa Uaar nazionale: https://blog.uaar.it/2024/01/10/cresce-il-numero-di-studenti-che-dice-no-alla-religione-cattolica

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Scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale

4 Maggio 2022
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Uaar e Scuola e Costituzione: scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale — comunicato stampa

«È passato un mese esatto dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Visto che non risulta che il sindaco Matteo Lepore, che dice di amministrare la città più progressista d’Italia, abbia preso posizione rispetto a queste discriminatorie statuizioni, assieme a Scuola e Costituzione Bologna gli abbiamo inviato una lettera e chiesto che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate le convenzioni con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale. Sarebbe il minimo sindacale da parte di un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, Raffaele Diotallevi, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo.

Sul finanziamento alle scuole private dell’infanzia il sindaco di Bologna ha nettamente contro anche il proprio elettorato. Dal sondaggio commissionato a BiDiMedia dal Circolo Uaar di Bologna lo scorso ottobre emerge infatti che solo il 26% degli elettori bolognesi vuole mantenere tale sovvenzionamento, mentre il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale) e il 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte. Il dato ancora più eclatante è che solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema. Perché il sindaco di centrosinistra scontenta il proprio elettorato per premiare politiche clericali gradite dall’opposizione?

«Siamo certi di come si sia tutti consapevoli che l’impegno formale a interrompere finanziamenti e convenzioni comunali alle scuole private a seguito delle discriminatorie direttive in oggetto, provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, sia un modo perché si dia un limite politico a una discriminazione di fatto che poi troverebbe vie traverse per realizzarsi ed evitare di soccombere di fronte a qualsivoglia tribunale del lavoro, e di come si tratti di ricordare al datore di lavoro religioso di non potere in nessun caso entrare nella vita personale di un libero cittadino, né prima né dopo averlo assunto», aggiunge Lorenzo Grilli, segretario di Scuola e Costituzione Bologna.

Raffaele Diotallevi – Coordinatore del Circolo Uaar di Bologna
bologna@uaar.it

Lorenzo Grilli – Segretario Comitato bolognese Scuola e Costituzione
www.scuolaecostituzione.it

La lettera inviata al Sindaco Matteo Lepore:

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Bologna, tavolo Uaar a “Pratello R’Esiste” per il 25 Aprile

23 Aprile 2022
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Il 25 Aprile 2022 il Circolo Uaar di Bologna festeggia la Liberazione partecipando a Pratello R’Esiste.
Troverete il nostro tavolo in via del Pratello all’altezza del civico 21 (DI FRONTE MACONDO), dalle 10 alle 19 circa.

Distribuiremo materiale informativo e adesivi delle nostre campagne di sensibilizzazione Testa o croce? Non affidarti al caso!, oltre a Posso scegliere da grande?, OcchioPerMille, OraAlternativa tante altre. Sarà presente lo Sbattezzo Point, per esercitare un piccolo gesto di autodeterminazione nella giornata della Liberazione: quello di uscire da una confessione religiosa nella quale non ci si riconosce, ma alla quale si risulta formalmente affiliati.

Saranno inoltre disponibili libri della casa editrice Nessun Dogma, gadget e magliette.
E naturalmente sarà possibile impegnarsi per un paese più laico e civile iscrivendosi all’Uaar! Comunque non attendere, si può fare anche online.

Buona Festa della Liberazione!

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Le politiche clericali della “città più progressista d’Italia”. Contrari gli elettori di centrosinistra, parzialmente accontentati quelli di destra

25 Novembre 2021
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«Nella città che il neosindaco Lepore ossessivamente dice essere “la più progressista d’Italia”, da parte del centro sinistra che la governa da anni vengono attuate politiche che o scontentano tutti gli elettori, sia di sinistra che di destra o, incredibilmente, scontentano gli elettori di centro sinistra e accontentano – parzialmente – quelli di centro destra».

Riassume così Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’associazione in occasione delle recenti elezioni comunali e che per la prima volta vengono resi pubblici per quanto riguarda l’appartenenza politica degli intervistati.

«La stragrande maggioranza dei cittadini (74%) avrebbe voluto che i 452.360 euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). E a pensarla così sono non solo la stragrande maggioranza degli elettori del Partito democratico (85%), ma anche gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia (rispettivamente per il 55 e il 64%). Solo il 15% risulta favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione».

Quasi altrettanto bassa (26%) è la percentuale di chi vorrebbe mantenere il sovvenzionamento alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso) che, nel solo comune di Bologna, ammonta a un milione di euro l’anno.

«Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte», illustra Grendene. «Tra gli elettori del Partito democratico il 47% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 36% che essa fosse finanziata in prima istanza, il 15% che fosse mantenuta la situazione attuale; tra gli elettori della Lega una percentuale quasi uguale vorrebbe che fosse finanziata solo o in prima istanza la scuola pubblica (rispettivamente 26 e 23%), mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 47%; in Fratelli d’Italia il 18% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 28% che essa fosse finanziata in prima istanza, mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 48%. In pratica – commenta Grendene – solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema».

«Dal sondaggio BiDiMedia emerge chiaramente come la cittadinanza bolognese nel suo insieme voglia un uso laico delle risorse pubbliche e che misure di stampo clericale come il finanziamento alle scuole paritarie siano approvate solo da un 50% circa dell’elettorato di destra. E allora – conclude il segretario dell’Uaar – perché il neosindaco non si smarca dalle amministrazioni precedenti e volta pagina in direzione di politiche davvero progressiste come la città che è stato chiamato a guidare?».

***

Il sondaggio commissionato dall’Uaar si componeva di due parti: quella qui presentata per la prima volta, con i dati relativi all’appartenenza politica, e una più generica di cui abbiamo parlato qui.

Comunicato stampa

 

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Tre bolognesi su quattro dicono no ai finanziamenti comunali all’edilizia di culto e alle scuole private paritarie

28 Settembre 2021
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I bolognesi non vogliono che il comune finanzi né l’edilizia di culto né le scuole private paritarie. A cinque giorni dalle elezioni amministrative sono questi i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar).

Il 74% dei cittadini avrebbe voluto che i 452.360 euro destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). Solo il 15% risulta invece favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione.

Per quanto riguarda invece il milione di euro che ogni anno il comune di Bologna versa alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso), solo il 26% è dell’idea di mantenere tale sovvenzionamento. Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte.

La sensibilità verso scelte di tipo laico è più spiccata tra i giovani: nella fascia d’età 18-24 anni è l’85% a esprimersi a favore della destinazione pubblica degli oneri di urbanizzazione secondaria; tra i 25 e i 34 anni l’80%. Per quanto riguarda il finanziamento delle scuole, nella fascia 25-34 anni il 50% si dice favorevole al solo finanziamento delle scuole pubbliche; tra i 35 e i 44 anni è il 48% a pensarla così; tra i 18 e i 24 anni il 43%. La cifra scende al 35% tra gli over 65.

«I risultati sulla scuola pubblica confermano e amplificano la risposta laica che i bolognesi diedero nel referendum comunale del 2013. Ancora più netta la contrarietà a finanziare attività religiose ed edilizia di culto, misurata per la prima volta con una indagine demoscopica grazie all’Uaar» commenta il coordinatore del Circolo Uaar di Bologna Andrea Ruggeri, che lancia una sfida a candidati e candidate che chiedono il voto il 3 e 4 ottobre: «Rispondete pubblicamente e chiaramente alle domande laiche che l’Uaar vi ha rivolto; le prime due riguardano proprio i temi oggetto del sondaggio».

«Il sondaggio BiDiMedia dice chiaramente che la cittadinanza vuole un uso laico e a favore della proprietà pubblica delle risorse pubbliche, e rigetta l’idea di continuare a finanziare il culto e le scuole private di orientamento religioso. Due tipi di esborso di stampo clericale diffusi in tutti i comuni italiani, non certo solo a Bologna» sottolinea Roberto Grendene, segretario nazionale Uaar. «Si tratta peraltro di risultati in linea con un sondaggio Doxa condotto su tutto il territorio nazionale due anni fa dal quale era emerso che il 55,9% della popolazione è poco e per niente d’accordo a finanziare le scuole private. Chissà se la classe politica si prenderà una buona volta la responsabilità di compiere scelte laiche e civili. E per giunta sostenute dalla maggioranza dei cittadini».

Per maggiori informazioni: https://uaar.it/bidimedia2021bologna.pdf

Comunicato stampa

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Convegno: “aborto una libertà da difendere verso nuove frontiere” – 28 settembre

27 Settembre 2021
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Il 24 giugno il Parlamento Europeo ha votato il report sullo stato della salute sessuale e riproduttiva in Europa, presentato dal parlamentare croato Matic, che statuisce l’importanza dell’accesso a tutti i servizi essenziali legati alla salute sessuale e riproduttiva, inclusi educazione sessuale, contraccezione e aborto, come rilevatori del grado di benessere del Paese e dei suoi abitanti. A seguito di questa decisione e in un periodo in cui sono emerse le problematicità legate alle differenze di genere nella ricerca scientifica, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR), in collaborazione con Pro-choice rete italiana contraccezione aborto, Period Think Tank, Gruppo Trans e IVG-hoabortitoestobenissimo organizza un convegno su aborto e medicina di genere, in occasione del 28 settembre, giornata internazionale dell’aborto sicuro.

«Votando a favore di questo documento, il Parlamento Europeo ha espresso un’indicazione chiara ai rappresentanti dei Paesi membri dell’UE», dichiara Andrea Ruggeri, coordinatore del circolo UAAR di Bologna, nonché responsabile dell’organizzazione dell’evento. Che  continua: «questo convegno raccoglie insieme un alto livello di specializzazione e un forte impegno civico e rende questo tipo di contenuti fruibili a professionisti e non. Il tema centrale saranno le libertà riproduttive e i corpi delle donne, così come quelli delle persone trans, invisibilizzati dall’inizio delle pandemia. Ci auguriamo che chi opera nel settore sanitario così come chi ha un ruolo politico a partecipi ai lavori e si impegni a promuovere eventi di questo tipo in futuro».

L’iniziativa, sostenuta anche da Arci Bologna, si terrà presso il circolo Arci Millennium in via Riva Reno 77/a dalle 14.30 alle 18.00. L’evento dal vivo sarà svolto in pieno rispetto delle normative anti-covid. Per ulteriori informazioni: bologna@uaar.it / 327 0695973

Partecipano:

Silvia Baldassarre, assegnista di ricerca presso l’Università di Firenze
Diritto di abortire: una panoramica sugli Stati dell’Unione europea

Adele Orioli, responsabile iniziative legali UAAR
La legge 194/78 43 anni e 20 regioni dopo

Eleonora Cirant, Pro-choice rete italiana contraccezione aborto
www mi aiuti tu? Telemedicina, aborto e contraccezione in Italia

Valeria Quaglia, assegnista di ricerca Università di Bologna
IVG medica: la rivoluzione silenziosa?

Federica Di Martino, IVGhoabortitoestobenissimo
Aborto: dallo stigma alla rivendicazione delle proprie scelte

Alice Merlo, attivista
La ru486 in Italia, la campagna con UAAR e il post-campagna

Giulia Sudano e Laura Bartolini, Period Think Tank
#datipercontare: perché abbiamo bisogno di dati aperti sull’IVG

Christian Leonardo Cristalli, Gruppo Trans
Aborto e prevenzione nelle persone trans
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L’UAAR, Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti, da oltre 30 anni lotta per uno Stato laico, contro i privilegi e le concessioni all’istituzione religiosa patriarcale per eccellenza – la Chiesa Cattolica, a favore della ricerca scientifica. Tra i suoi obiettivi, l’associazione annovera proprio la promozione e l’ampliamento dei diritti sessuali e riproduttivi.

Pro-choice Rete italiana contraccezione aborto. La Rete difende il diritto alla scelta, all’aborto sicuro e alla salute riproduttiva. Agisce per rimuovere gli ostacoli che ancora oggi vi sono in Italia.

Period è un think tank femminista nato a dicembre 2020 con sede a Bologna e a Roma che, partendo dagli open data, produce ricerca, report data driven e policy per favorire il raggiungimento dell’equità di genere, offrendo inoltre formazione e strumenti replicabili sia dalla pubblica amministrazione che da enti privati e attiviste e attivisti.

Gruppo Trans è un’associazione di empowering per persone trans e non-binary nata nel 2016 ed impegnata a livello nazionale con progetti di formazione per operatori\trici sanitari e per la salute delle persone transgender, progetti contro il bullismo e progetti di promozione di percorsi inclusivi nello sport e nelle scuole.

IVG –  ho abortito e sto benissimo, un gruppo di donne e soggetti LGBT italian@, che da anni lavora su diversi territori per promuovere pratiche di autodeterminazione, soprattutto rispetto alla comunicazione corretta sull’IVG, pratica continuamente sotto accusa di comitati anti-choice e strumentalizzazioni di retaggio fondamentalista cattolico.

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Elezioni regionali 2020: risposte dei candidati alle domande laiche

4 Gennaio 2020

Regionali 2020: risposte alle domande laiche

Inizia la pubblicazione delle risposte dei candidati alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2020 alle domande laiche dell’Uaar.

Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo emiliaromagna@uaar.it, affiché domenica 26 gennaio 2020 gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

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Elezioni regionali 2020: domande laiche ai candidati

1 Gennaio 2020

Regionali 2020: domande laiche ai candidatiIn vista delle elezioni regionali del 26 gennaio  2020, l’Uaar rivolge ai candidati a Presidente della Regione Emilia-Romagna ed ai candidati a Consigliere regionale le seguenti domande laiche, tutte su temi di competenza regionale.
Le risposte, da inviare a emiliaromagna@uaar.it, saranno pubblicate sul sito bologna.uaar.it e su gli altri canali informativi Uaar affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

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Imola, azzerati oneri per il culto: cosa aspettano gli altri comuni?

23 Settembre 2019
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A Imola è stato rotto un tabù dal sapore medievale: sono stati azzerati gli oneri per il culto, ossia quella tassa di religione comunale che da quarant’anni grava sui bilanci dei comuni dell’Emilia Romagna, nota in gergo tecnico come “oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto”. Sono bastate poche righe nella delibera 121 del 17 settembre 2019 e il consiglio comunale imolese, a maggioranza M5S, ha dato ascolto alle richieste dell’Uaar e ha scelto di interrompere il malcostume di elargire contributi pubblici a beneficio del patrimonio immobiliare privato delle confessioni religiose, contributi che storicamente a Imola arrivavano a parrocchie e Testimoni di Geova. Superando anche mozioni dell’opposizione (Pd) che chiedevano di mantenere il finanziamento clericale. Prosegui la lettura…

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