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L’Uaar dona libri per l’Attività Alternativa alle scuole primarie

14 Gennaio 2025
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Solo il 14% delle scuole primarie in  provincia di Bologna adotta il libro di testo per il programma di Attività Alternativa (ecco quali sono queste scuole all’avanguardia), mentre il 100% fornisce a spese dei contribuenti il libro di religione cattolica. Una situazione di grave disparità educativa che l’Uaar si impegna a risolvere.

Genitori, docenti e chiunque sia in contatto con scuole “elementari” è invitato a segnalare alle segreterie che l’Uaar è disponibile a donare a tutte le bambine e i bambini dell’Attività Alternativa un libro di testo a scelta tra “Alternativamente” (Raffaello scuola editore) e “Intorno a noi” (Giunti scuola ed.). È sufficiente che la scuola presenti la domanda seguendo le istruzioni alla pagina Libri per chi ha diritto di averli e l’Uaar a proprie spese consegnerà i libri.

Abbiamo già scritto ai 68 Istituti Comprensivi/Direzioni didattiche della provincia di Bologna.
Di seguito il testo della lettera spedita.

Campagna Uaar "Libri per chi ha diritto di averli"

13 gennaio 2025
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi
e delle Direzioni Didattiche della Provincia di Bologna

Oggetto: Campagna Uaar “Libri per chi ha diritto di averli” 2024/25 – Donazione libri per il programma di Attività Alternativa scuole primarie

Alunne e alunni dovrebbero godere degli stessi diritti. Oggi c’è un libro di testo per chiunque frequenti l’insegnamento della religione cattolica (Irc). Invece nella maggior parte delle scuole primarie non c’è un libro di testo per chi frequenta l’Attività Alternativa (AA).

La campagna “Libri per chi ha diritto di averli” ha l’obiettivo di promuovere l’adozione dei libri per il programma di Attività Alternativa per una reale parità educativa nelle scuole primarie. Abbiamo elaborato i dati ministeriali e messo a disposizione la seguente mappa della diffusione del fenomeno provincia per provincia: https://go.uaar.it/mappa-libri-alternativa-2024-25

Lo scorso anno nelle scuole primarie italiane solo una classe su venti aveva il libro di testo per l’AA ufficialmente adottato dal Collegio docenti. Nel 2024/25 la crescita è stata notevole e siamo passati a una su dieci. Se la scuola da Lei diretta fa parte di questi istituti all’avanguardia esprimiamo il nostro plauso.

Come Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti APS (Uaar) riteniamo di aver contribuito al miglioramento della situazione. Un anno fa abbiamo infatti avviato la campagna in oggetto per offrire gratuitamente, a ciascun alunno che frequenta l’AA nelle scuole primarie statali, libri per il programma di AA pubblicati da editori specializzati per la scuola, a scelta tra “Alternativamente” (Raffaello scuola ed.) e “Intorno a noi” (Giunti scuola ed.). Sono stati 568 i volumi donati dall’Uaar a sette scuole primarie di Bologna e distribuiti a inizio 2024 a bambine e bambini dell’AA.

L’Uaar estende la campagna “Libri per chi ha diritto di averli” anche al corrente anno scolastico. I libri coinvolti sono gli stessi e le spese per le donazioni saranno nuovamente sostenute dall’Uaar.

La disponibilità è limitata, la scuola deve presentare domanda seguendo le istruzioni alla pagina uaar.it/kitdidattica e compilando il modulo previsto al più presto (scadenza 10/2/2025). Se la richiesta sarà approvata i libri saranno consegnati gratuitamente dall’Uaar e sarà il personale scolastico a distribuirli ad alunni e docenti dell’AA.

L’offerta è rivolta anche agli istituti che si sono distinti per aver già adottato libri per l’AA, per coprire eventuali classi rimaste scoperte o nel caso ci fossero stati problemi con l’amministrazione comunale per il riconoscimento della cedola libraria.

Alleghiamo l’elenco delle 43 scuole primarie della nostra provincia in cui si stanno svolgendo lezioni di Attività Alternativa utilizzando il libro di testo adottato dal Collegio docenti e garantito in forma gratuita dall’amministrazione comunale.

Con l’auspicio che l’elenco cresca rapidamente e rinnovando l’invito a presentare domanda per ricevere la donazione di “Libri per chi ha diritto di averli”, porgiamo i nostri migliori saluti.

Circolo Uaar di Bologna

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Elezioni regionali 2024: risposte dei candidati alle domande laiche

29 Ottobre 2024
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Inizia la pubblicazione delle risposte dei candidati alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024 alle nostre domande laiche.
Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungono a emiliaromagna@uaar.it, affinché il 18 e 19 novembre chi vota possa farlo consapevolmente, in base alle risposte date (e a quelle non date). Prosegui la lettura…

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Elezioni regionali 2024: domande laiche ai candidati

22 Ottobre 2024
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In vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2024, l’Uaar rivolge ai candidati a Presidente e Consigliere della Regione Emilia-Romagna le seguenti domande laiche, tutte su temi di competenza regionale.
Le risposte, da inviare entro il 12 novembre a emiliaromagna@uaar.it, saranno pubblicate sul sito bologna.uaar.it e su gli altri canali informativi Uaar affinché chi vota possa scegliere in maniera consapevole. Prosegui la lettura…

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La casa del dialogo sia laica. La libertà dalla religione non va messa in secondo piano.

6 Giugno 2024
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Nei giorni scorsi il sindaco Lepore ha dichiarato di voler riprendere il progetto della Casa del dialogo tra culture e religioni, destinando anche risorse pubbliche. Ma gli interlocutori sembrano essere ancora e solo gli esponenti di tre confessioni religiose individuate a priori, che avrebbero così potere di indirizzo e ruolo di decisori.

«Siamo sorpresi che il Comune di Bologna scelga interlocutori privilegiati per impostare un progetto istituzionale di dialogo tra culture e religioni. I presupposti devono essere laicità e reale pluralismo, altrimenti si parte con il piede sbagliato». Roberto Grendene, segretario nazionale Uaar, commenta così le dichiarazioni del sindaco di Bologna Matteo Lepore. «Auspichiamo che arrivino precisazioni e un coinvolgimento paritetico delle associazioni che rappresentano i non credenti. Ricordiamo che la libertà dalla religione è particolarmente sentita a Bologna dove ad esempio il 45,06% degli studenti dice no all’ora di religione e dove i matrimoni civili sono il triplo di quelli celebrati in chiesa». Prosegui la lettura…

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L’Uaar dona 187 libri per l’attività alternativa all’IC8 Bologna

5 Aprile 2024
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187 libri di testo per il programma di attività alternativa sono stati donati oggi dall’Uaar all’Istituto Comprensivo n.8 di Bologna.

Nell’ufficio della presidenza in via Ca’ Selvatica, la dirigente scolastica Francesca Baldelli e la collaboratrice alla dirigenza Maria Rosaria De Marco hanno ricevuto la donazione dal segretario nazionale Uaar Roberto Grendene e da Claudia Terzi, insegnante e componente del direttivo del Circolo Uaar di Bologna. I libri donati sono «Alternativamente» di Raffaello Scuola ed. (90 volumi per classi I II e III, 72 volumi per classi IV e V) e «Intorno a noi» di Giunti Scuola ed. (9 per classi I II e III, 16 per classi IV e V) e saranno distribuiti già il prossimo lunedì alle bambine e ai bambini dell’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica delle scuole primarie “Bombicci”, “XXI Aprile” e “Manzolini”, dove le percentuali di “no” all’insegnamento “conforme alla dottrina della Chiesa” raggiungono rispettivamente il 27%, 42% e 44%. Prosegui la lettura…

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L’Uaar dona 381 libri di testo agli allievi dell’attività alternativa dell’IC 5 Bologna

13 Marzo 2024
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381 libri “Alternativamente” (Raffaello scuola ed.) sono stati donati oggi dall’Uaar all’Istituto Comprensivo n.5 di Bologna.

Nella sede dell’istituto, in via di Vincenzo 55, la dirigente scolastica Daniela Tacconi e la collaboratrice alla dirigenza Francesca La Ganga hanno ricevuto la donazione dal segretario nazionale Uaar Roberto Grendene e dall’insegnante Claudia Terzi del direttivo del Circolo Uaar di Bologna. I libri di testo saranno distribuiti nei prossimi giorni alle bambine e ai bambini dell’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica delle scuole primarie Federzoni, Grosso e Acri. Prosegui la lettura…

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Aumenta la fuga dall’ora di religione, Bologna al 46%. Tutti i dati scuola per scuola.

10 Gennaio 2024
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Aumenta la fuga dall’ora di religione cattolica in tutta Italia. Bologna al 36,31%, seconda provincia più laica in Italia.
In città i licei Arcangeli, Copernico, Bassi e Righi sopra al 50%. Tutti i dati su Irc e scuola liberati dall’Uaar.

Nella scuola pubblica italiana cala il numero di studenti, ma cresce ancora (oltre 82 mila in più) quello di chi dice no all’Insegnamento della religione cattolica (Irc): nell’anno scolastico 2022/23 i non avvalentisi sono infatti 1.096.846 mentre nel 2020/21 erano pari a 1.014.841, con un balzo laico in avanti di un punto e mezzo percentuale, dal 14,07% di due anni fa al 15,5% di oggi.

È questo il quadro tratteggiato dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) a seguito della richiesta di accesso civico ai dati presentata al Ministero dell’Istruzione che ha portato alla “liberazione” dei dati sull’Irc di tutte le scuole d’Italia aggiornati all’anno scolastico 2022/23.

In provincia di Bologna il 36,31% degli studenti delle scuole pubbliche non subisce gli insegnamenti conformi alla dottrina della Chiesa impartiti da docenti scelti dal vescovo (ma pagati dallo Stato). È il secondo dato più alto, dietro a quello di Firenze (37,92%) e davanti a Trieste (33,36%, Prato (33,19%), Gorizia (32,51%) e Aosta (30,74%). A livello regionale l’Emilia Romagna con il 27,48% supera la Toscana (27,12%) ed è superata solo dalla Val d’Aosta (30,74%). Prosegui la lettura…

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Scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale

4 Maggio 2022
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Uaar e Scuola e Costituzione: scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale — comunicato stampa

«È passato un mese esatto dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Visto che non risulta che il sindaco Matteo Lepore, che dice di amministrare la città più progressista d’Italia, abbia preso posizione rispetto a queste discriminatorie statuizioni, assieme a Scuola e Costituzione Bologna gli abbiamo inviato una lettera e chiesto che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate le convenzioni con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale. Sarebbe il minimo sindacale da parte di un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, Raffaele Diotallevi, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo.

Sul finanziamento alle scuole private dell’infanzia il sindaco di Bologna ha nettamente contro anche il proprio elettorato. Dal sondaggio commissionato a BiDiMedia dal Circolo Uaar di Bologna lo scorso ottobre emerge infatti che solo il 26% degli elettori bolognesi vuole mantenere tale sovvenzionamento, mentre il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale) e il 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte. Il dato ancora più eclatante è che solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema. Perché il sindaco di centrosinistra scontenta il proprio elettorato per premiare politiche clericali gradite dall’opposizione?

«Siamo certi di come si sia tutti consapevoli che l’impegno formale a interrompere finanziamenti e convenzioni comunali alle scuole private a seguito delle discriminatorie direttive in oggetto, provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, sia un modo perché si dia un limite politico a una discriminazione di fatto che poi troverebbe vie traverse per realizzarsi ed evitare di soccombere di fronte a qualsivoglia tribunale del lavoro, e di come si tratti di ricordare al datore di lavoro religioso di non potere in nessun caso entrare nella vita personale di un libero cittadino, né prima né dopo averlo assunto», aggiunge Lorenzo Grilli, segretario di Scuola e Costituzione Bologna.

Raffaele Diotallevi – Coordinatore del Circolo Uaar di Bologna
bologna@uaar.it

Lorenzo Grilli – Segretario Comitato bolognese Scuola e Costituzione
www.scuolaecostituzione.it

La lettera inviata al Sindaco Matteo Lepore:

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Bologna, tavolo Uaar a “Pratello R’Esiste” per il 25 Aprile

23 Aprile 2022
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Il 25 Aprile 2022 il Circolo Uaar di Bologna festeggia la Liberazione partecipando a Pratello R’Esiste.
Troverete il nostro tavolo in via del Pratello all’altezza del civico 21 (DI FRONTE MACONDO), dalle 10 alle 19 circa.

Distribuiremo materiale informativo e adesivi delle nostre campagne di sensibilizzazione Testa o croce? Non affidarti al caso!, oltre a Posso scegliere da grande?, OcchioPerMille, OraAlternativa tante altre. Sarà presente lo Sbattezzo Point, per esercitare un piccolo gesto di autodeterminazione nella giornata della Liberazione: quello di uscire da una confessione religiosa nella quale non ci si riconosce, ma alla quale si risulta formalmente affiliati.

Saranno inoltre disponibili libri della casa editrice Nessun Dogma, gadget e magliette.
E naturalmente sarà possibile impegnarsi per un paese più laico e civile iscrivendosi all’Uaar! Comunque non attendere, si può fare anche online.

Buona Festa della Liberazione!

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Le politiche clericali della “città più progressista d’Italia”. Contrari gli elettori di centrosinistra, parzialmente accontentati quelli di destra

25 Novembre 2021
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«Nella città che il neosindaco Lepore ossessivamente dice essere “la più progressista d’Italia”, da parte del centro sinistra che la governa da anni vengono attuate politiche che o scontentano tutti gli elettori, sia di sinistra che di destra o, incredibilmente, scontentano gli elettori di centro sinistra e accontentano – parzialmente – quelli di centro destra».

Riassume così Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’associazione in occasione delle recenti elezioni comunali e che per la prima volta vengono resi pubblici per quanto riguarda l’appartenenza politica degli intervistati.

«La stragrande maggioranza dei cittadini (74%) avrebbe voluto che i 452.360 euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). E a pensarla così sono non solo la stragrande maggioranza degli elettori del Partito democratico (85%), ma anche gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia (rispettivamente per il 55 e il 64%). Solo il 15% risulta favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione».

Quasi altrettanto bassa (26%) è la percentuale di chi vorrebbe mantenere il sovvenzionamento alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso) che, nel solo comune di Bologna, ammonta a un milione di euro l’anno.

«Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte», illustra Grendene. «Tra gli elettori del Partito democratico il 47% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 36% che essa fosse finanziata in prima istanza, il 15% che fosse mantenuta la situazione attuale; tra gli elettori della Lega una percentuale quasi uguale vorrebbe che fosse finanziata solo o in prima istanza la scuola pubblica (rispettivamente 26 e 23%), mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 47%; in Fratelli d’Italia il 18% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 28% che essa fosse finanziata in prima istanza, mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 48%. In pratica – commenta Grendene – solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema».

«Dal sondaggio BiDiMedia emerge chiaramente come la cittadinanza bolognese nel suo insieme voglia un uso laico delle risorse pubbliche e che misure di stampo clericale come il finanziamento alle scuole paritarie siano approvate solo da un 50% circa dell’elettorato di destra. E allora – conclude il segretario dell’Uaar – perché il neosindaco non si smarca dalle amministrazioni precedenti e volta pagina in direzione di politiche davvero progressiste come la città che è stato chiamato a guidare?».

***

Il sondaggio commissionato dall’Uaar si componeva di due parti: quella qui presentata per la prima volta, con i dati relativi all’appartenenza politica, e una più generica di cui abbiamo parlato qui.

Comunicato stampa

 

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