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Risposte dei candidati all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili

20 Febbraio 2013

Come annunciato, riportiamo di seguito e in ordine di arrivo le risposte all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili pervenute al nostro circolo da parte di candidati eleggibili nella circoscrizione Emilia Romagna (vedi elenchi per la Camera e per il Senato). Per essere pubblicate su questa pagina le risposte devono pervenire all’indirizzo bologna@uaar.it.

Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico
Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista dei Lavoratori
Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà
Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà

Risposta di Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico:

Laicità dello Stato

Sono da molti anni impegnato per la costruzione di uno Stato più laico, in cui i diritti e il punto di vista di credenti e non credenti siano messi sullo stesso piano e sia garantita una reale libertà di religione che comprenda la libertà di non credere.

Sarei molto contento della presenza della nostra Costituzione dell’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato, anche se penso che vada riconosciuta e valorizzata la teoria costituzionale che ritiene che tale principio sia già del tutto presente e vivo nella nostra Costituzione.

Credo che l’appartenenza a una religione debba essere un atto consapevole e che vada perciò garantita a tutti la possibilità di recedere in modo semplice dalla religione a cui si appartiene.

Penso che debbano essere istituite nuove ricorrenze civili, a partire dal 20 settembre.

Laicità della spesa pubblica

La normativa sull’otto per mille dovrebbe essere rivista in due sensi: equiparare nella stessa norma le confessioni religiose alle associazioni a cui fa riferimento la legge sul cinque per mille; fare sì che le somme destinate sano solo quelle indicate esplicitamente , senza ripartizione delle quote di chi non ha espresso alcuna preferenza.

Credo che i contributi destinati all’edilizia di culto debbano essere utilizzati per intervenire su monumenti di particolare valore storico.

Il principio di sussidiarietà va utilizzato come un meccanismo di valorizzazione del contributo della società civile, del volontariato, dell’associazionismo di promozione sociale e in generale del terzo settore. Va usato anche per consentire alle amministrazioni e allo Stato di estendere, con la collaborazione di privati inseriti in rigidi standard pubblici e in meccanismi seri di controllo, la qualità e la quantità dei propri servizi. Tutto questo in un quadro di assoluta laicità e senza alcun privilegio motivato dall’appartenenza a confessioni religiose.

Laicità delle scuole

Sono d’accordo con la sostituzione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole con una trattazione della storia del pensiero religioso all’interno dei curricoli di storia, filosofia, educazione civica, geografia. Nelle scuole non va svolto nessun atto di culto.

E’ necessario un forte impegno dello Stato nella promozione della scuola pubblica destinando a questa , soprattutto in un periodo di crisi economica, tutte le risorse necessarie. Va attuato un piano nazionale di estensione della presenza di scuole d’infanzia statali per evitare situazioni in cui una famiglia sia costretta mandare i propri figli a una scuola d’infanzia confessionale per mancanza di alternative.

Laicità delle istituzioni pubbliche

Sono contrario all’esposizione di simboli religiosi in edifici pubblici, soprattutto quelli in cui si esercita una qualche forma di autorità, come i tribunali o le scuole. Sono dell’idea che le cerimonie civili (inaugurazioni, commemorazioni ecc.) non debbano avere il segno di una o dell’altra confessione religiosa.

Da consigliere comunale a Bologna sono stato promotore della risistemazione del Pantheon presso la Certosa, la sala in cui si svolgono i funerali civili. Riguardo ai matrimoni, ho promosso l’introduzione della ripresa via webcam e di trasmissione streaming su Internet delle cerimonie svolte presso il Comune di Bologna come segno di attenzione alla migliore e più solenne celebrazione dell’evento civile. Sono perché i matrimoni si possano svolgere in più luoghi (io stesso ho celebrato un matrimonio presso un Centro di Identificazione ed Espulsione) e mi sono speso perché nel mio Comune il matrimonio possa essere celebrato, com’è oggi, da una persona di propria scelta).

Ampliamento dei diritti di famiglia

Mi batto per estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso (ho sposato il mio compagno ad Oslo lo scorso anno), il riconoscimento dei diritti dei bambini che crescono in famiglie omogenitoriali e una legge contro omofobia e transfobia. Voglio impegnarmi per una nuova legislazione sulle coppie di fatto e sul divorzio breve: una nuova riforma del diritto di famiglia che aggiorni quella degli anni ‘70. Serve una modifica della legge 40 sulla procreazione assistita, che assuma come priorità il progetto di genitorialità e non le prescrizioni etiche del legislatore. Va difesa la legge 194. Vanno semplificate le procedure di adozione. Va modificata la legge 164 sulla riattribuzione del sesso per evitare che il matrimonio precedentemente contratto possa essere sciolto d’ufficio e non solo su richiesta di una delle parti.

Ampliamento dei diritti sessuali

Da presidente nazionale di Arcigay mi sono battuto affinché la sessualità fosse trattata nel nostro paese con naturalezza e non come un fatto scabroso. Occorre che nelle scuole si parli di sessualità, si tutelino le/gli adolescenti da discriminazioni basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, si parli senza censure del preservativo come strumento principale di contraccezione e di riduzione del rischio di malattie sessualmente trasmissibili.

Condivido la necessità di parlare a viso aperto della sessualità delle persone disabili e di affrontare il tema degli/delle assistenti sessuali.

Ampliamento dei diritti riproduttivi

Deve essere garantita la presenza capillare di consultori pubblici, evitando la presenza di associazioni private al loro interno. Deve essere eliminato ogni ostacolo all’utilizzo della pillola RU-486. La legge 40 va radicalmente riformata affinché preveda la possibilità di accesso alla PMA alle coppie non sposate e la fecondazione eterologa , anche tenendo conto della recente condanna della Corte europea dei diritti umani in merito ai limiti alla diagnosi pre impianto.

Va rivista la possibilità di obiezione di coscienza nei reparti di ginecologia nel senso di garantire la piena copertura della richiesta senza attese. Non deve essere prevista l’obiezione di coscienza per i  farmacisti, titolari di licenze pubbliche.

Ampliamento della libertà di espressione

Ogni norma che tuteli il sentimento religioso deve prevedere un’analoga protezione per concezioni del mondo non religiose. Il servizio pubblico radiotelevisivo deve essere aperto in modo paritario alle varie voci della società civile, religiose o meno che siano.

Ampliamento della libertà di scelta nel fine vita

Ho promosso l’istituzione nel Comune di Bologna del Registro delle Dichiarazioni anticipate di trattamento.  Sono per una legge nazionale sul testamento biologico che parta dal presupposto della libertà individuale di scegliere sulla propria vita. Credo che vada finalmente avviato nel nostro paese un dibattito culturale sull’eutanasia per sanare alcuni equivoci e affrontare il tema in profondità mettendo a confronto con metodo razionale le argomentazioni contrapposte.

Progresso civile, culturale e scientifico

Condivido gli obiettivi proposti: aumento delle risorse per cultura, formazione e ricerca scientifica; eliminazione dei divieti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali; promozione della conoscenza dell’evoluzionismo; promozione di una cultura dei diritti umani; contrasto del maschilismo e della violenza di genere.

Credo che il tema dell’identità come elemento totalizzante del carattere di un gruppo (sociale, nazionale, etnico..) sia il nemico principale di una cultura della tolleranza fra i popoli e della pace. Va invece promossa una cultura della pluralità (intesa anche come pluralità delle componenti della propria identità personale) come strumento di promozione della persona, di indipendenza dell’individuo, di emancipazione dei giovani, di aumento della creatività sociale.

Respiro internazionale

Sono per la piena laicizzazione delle istituzioni internazionali, per l’applicazione di una clausola dei diritti umani nelle relazioni internazionali, per una cooperazione internazionale basata sulla pace, la giustizia e il progresso civile, culturale, scientifico ed economico dei popoli.

Risposta di Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista del Lavoratori :

Buon giorno, ovviamente condivido pienamente i contenuti dell’agenda Uaar. In tutte le passate consultazioni elettorali abbiamo già avuto modo di constatare un’identità programmatica tra Uaar e PCL.
In particolare, da sempre, il Partito Comunista dei Lavoratori rivendica l’abrogazione del concordato, la fine dei finanziamenti – a qualunque titolo – alle chiese, l’esproprio delle proprietà della chiesa, compreso lo Ior e apertura dei libri contabili della banca vaticana.

Sono sicuro che passato il periodo elettorale torneremo comunque a trovarci nelle tante battaglie quotidiane, così come è stato negli ultimi anni.

Risposta di Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà:

Laicità dello Stato

Denuncia unilaterale del Concordato e sostituzione degli articoli 7 e 8 della Costituzione con l’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato.

tali articoli vanno modificati stabilendo la libertà di culto per ogni confessione religiosa, (non solo quella cattolica), nell’ambito delle norme enunciate dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica

Riconoscimento esplicito, nell’articolo 19 della Costituzione, del diritto di non credere.

non credo che uno stato laico abbia la necessità di ribadire il diritto di “non “ fare o “non essere” qualcosa.. piuttosto va modificato l’ultimo capoverso: purché non si tratti di riti contrari al buon costume, con un più generale: “ purché non si tratti di riti che ledano diritti di terzi, contrari al rispetto della dignità umana o a quanto stabilito dalle leggi della Repubblica.”

Approvazione di una legge generale sulla libertà di coscienza che superi la normativa fascista sui “culti ammessi” e che riconosca a credenti e non credenti, e alle organizzazioni in cui si uniscono, uguali diritti e doveri.

si

Introduzione di una regola generale affinché nessun provvedimento contempli eccezioni a favore delle religioni o dei loro ministri, o limiti i diritti degli individui a favore delle comunità di fede.

no. va valutato caso per caso, nel merito

Progressiva sostituzione delle festività religiose con ricorrenze civili (iniziando con il XX settembre al posto del santo patrono).

no. tale decisione, semmai, va sottoposta a referendum

Estensione a tutti i cittadini del diritto di abbandonare formalmente la religione a cui si appartiene per decisione dei genitori.

problema direi non prioritario per le sorti della Repubblica.. ma che si può approfondire

Laicità della spesa pubblica

Abolizione del meccanismo dell’Otto per Mille, o passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole  espressamente finanziare la propria religione; nel periodo di transizione, utilizzazione della quota di pertinenza statale esclusivamente per far fronte alle calamità naturali.

si. passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole  espressamente finanziare la propria religione

Eliminazione di ogni contributo pubblico destinato all’edilizia di culto.

no. va valutato caso per caso, nel merito

Cancellazione di ogni beneficio o privilegio fiscale basato sulla religione.

Idem: il concetto è che le confessioni religiose, come ogni altro soggetto sociale, possono e meno ricevere incentivi o benefici, anche fiscali, solo in base all’utilità sociale delle iniziative intraprese.

Applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà con criteri rigorosamente imparziali ed universalistici, anziché religiosi ed escludenti.

si

Laicità delle scuole

Abolizione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, il cui studio avverrà all’interno dei programmi di materie quali storia, geografia e filosofia; nel periodo di transizione, identici diritti dovranno essere garantiti all’insegnamento alternativo e il minor disagio possibile dovrà essere causato a chi sceglie l’uscita dalla scuola o lo studio individuale/assistito.

si, ma bisogna passare da una revisione del concordato

Divieto assoluto di svolgervi atti di culto, visite pastorali o altre attività di proselitismo.

si

Abolizione della legge sulla parificazione scolastica e dei contributi alle università private.

tema complesso: comunque ogni eventuale contributo va discusso nel merito, caso per caso, e non come un diritto di legge : vale l’articolo 33 della Costituzione

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per asili, scuole e università non private, nonché delle borse di studio per gli studenti che le frequentano.

questo è già oggi un dovere costituzionale della Repubblica, ancorchè disatteso..

Disponibilità di scuole non private su tutto il territorio nazionale.

idem

Insegnamento dell’educazione civica e del pensiero critico.

l’educazione civica è già prevista. Cosa vuol dire “Pensiero critico”? troppo generico.

Laicità delle istituzioni pubbliche

Divieto esplicito di esporre simboli religiosi negli edifici o nei luoghi di proprietà pubblica, eccetto quelli storici di valore artistico.

si

Disponibilità, su tutto il territorio nazionale, di luoghi solenni e tempi consoni per la celebrazione di matrimoni e unioni civili, di strutture per la cremazione, di sale del commiato.

si

Fine dei privilegi dei cappellani religiosi nelle strutture obbliganti (ospedali, carceri, caserme…) con eliminazione dei relativi costi.

si

Garanzia che inaugurazioni, cerimonie, toponomastiche e assegnazioni di incarichi o patrocini siano realmente laiche e rappresentative del pluralismo del paese.

in linea generale si: poi se un comune vuol chiamare il Parroco a inaugurare io non penso che ciò debba essere normato o impedito per legge..

Ampliamento dei diritti di famiglia
Estensione dell’istituto del matrimonio alle coppie omosessuali.

si

Riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, sia etero che omosessuali.

si

Riduzione dei tempi per ottenere separazione e divorzio.

si

Possibilità per le coppie di unirsi ufficialmente anche fuori dagli edifici pubblici, in luoghi di proprio gradimento.

si

Universalizzazione del diritto alla celebrazione del “matrimonio del migliore amico”.

a Bologna è già così, basta solo applicare la legge

Ampliamento dei diritti sessuali

Insegnamento di una “vera” educazione sessuale nelle scuole.

dipende dal concetto di “vera”. si all’insegnamento comunque dell’educazione sessuale

Rimozione di ogni ostacolo frapposto alla contraccezione, in particolare a quella d’emergenza.

si

Legge contro l’omofobia e rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

si

Formazione di assistenti sessuali per disabili.

si

Ampliamento dei diritti riproduttivi

Presenza capillare di consultori pubblici.

si

Eliminazione di ogni ostacolo per l’utilizzo della pillola RU-486.

si

Abolizione della legge 40/2004 in materia di fecondazione artificiale, con possibilità di accesso alle coppie non sposate e riconoscimento della cosiddetta “eterologa” e delle diagnosi preimpianto.

si

Abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici, che devono garantire premura e tempestività nei confronti di chi chiede una Ivg e che devono inibire l’accesso agli attivisti ideologicamente orientati.

propongo che possa permanere l’obiezione di coscienza, ma che in quel caso non si possa prestare servizio in una struttura pubblica di ginecologia in quanto lo Stato deve garantire il servizio in ogni zona della Repubblica. In sostanza non si lede la libertà di obiettare, ma si impedisce che diventi una forma di svuotamento della 194, con addirittura benefici di carriera..

Imposizione di sanzioni ai farmacisti che “obiettano”.

no. sono per un concetto più chiaro: i farmacisti, semplicemente, “non possono obiettare”. Non spetta ai farmacisti decidere quali farmaci erogare e quali no, devono limitarsi a erogare il servizio. E basta. Altrimenti smettono di fare i farmacisti..

Ampliamento della libertà di espressione

Abolizione delle leggi che tutelano il “sentimento” religioso.

si

Reale apertura del servizio pubblico radiotelevisivo alla voce dei non cattolici, attualmente confinata all’1% degli spazi disponibili.

no . va semplicemente stabilita per i culti la stessa normativa prevista per altre istanze nei programmi dell’accesso, riportandoli in quell’ambito.

Ampliamento della libertà di scelta nel fine vita

Riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita.

si

Legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria.

si

Progresso civile, culturale e scientifico

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per la cultura, l’educazione permanente, l’innovazione e la ricerca scientifica.

si. E’ un punto centrale del ns programma

Eliminazione dei divieti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

si

Promozione della conoscenza dell’evoluzionismo.

il compito spetta già alla scuole della Repubblica. non devono però essere ammesse derive “creazioniste”

Contrasto delle pseudoscienze e delle affermazioni paranormali.

no. il concetto di “pseudoscienza” è troppo generico così come il riferimento al paranormale. spesso vengono tacciate di essere pseudoscienze discipline non coerenti con il pensiero conforme in ambito scientifico, senza alcun ragionamento o discernimento se non quello del senso comune. E’ materia troppo complessa per dare giudizi così netti.

Promozione di una cultura dei diritti umani.

si

Contrasto del maschilismo, del femminicidio e di tutte le culture patriarcali che ghettizzano le donne nel ruolo di “angeli del focolare”, negando loro pari opportunità e libertà di scelta.

si

Contrasto del natalismo.

no

Contrasto della retorica della “tradizione”, delle “radici”, dell’“identità”.

no. questa affermazione come altre in precedenza è di estrema genericità e si presta a molteplici interpretazioni

Attuazione di politiche che accelerino il raggiungimento dell’indipendenza da parte dei giovani.

si

Attuazione di politiche che facilitino l’aumento del capitale sociale degli individui, da attuarsi privilegiando i legami civici anziché quelli familisti o religiosi.

non è una questione rilevante: in uno stato laico, ma anche libertario, ogni soggetto sociale o individuo è libero di promuovere tutto quello in cui crede basta che ciò non vada in contrasto con le leggi della Repubblica

Introduzione di politiche che comincino seriamente a considerare i bambini come individui.

si

Respiro internazionale

Impegno per l’effettiva laicizzazione delle istituzioni internazionali.

le istituzioni internazionali dovrebbero già essere laiche per definizione, laddove non lo siano sono favorevole a contribuire perchè lo diventino

Impegno per la revisione dello status della Santa Sede alle Nazioni Unite.

dipende da che status dovrebbe poi assumere..

Limitazioni al commercio e alle relazioni con i paesi che violano i diritti umani.

si

Cooperazione internazionale finalizzata al progresso civile, culturale e scientifico delle popolazioni locali.

si

Risposta di Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà:

Ho letto l’agenda e mi trovo sostanzialmente d’accordo ad eccezione di quanto segue:

Sulla laicità dello stato: le festivita e religiose possono essere cancellate ad eccezione del Natale che ormai nel mondo e’ una festività che ha un valore che supera il tema religioso

Sulla laicità della scuola, che io considero giusta, credo che si possano avere anche scuole laiche private per cui troverei una formula diversa rispetto alla cancellazione della parificazione o dei contributi alle scuole private. Non sempre privato e’ religioso e non credo che lo Stato debba avere il monopolio dell’educazione

Ampliamento delle libertà di espressione: sono contrarissimo all’abolizione di norme che tutelano il sentimento religioso. Sono un liberale tollerante e credo nel rispetto delle posizioni altrui comprese quelle religiose

Per il resto trovo l’agenda condivisibile

varie ,

  1. | #1

    Mi par di capire che Sergio Lo Giudice si definisca laico (e nessuno può contestarlo, perché giustamente non esistono agenzie che rilasciano attestati di laicità) ma, alla prova del nove dei contenuti, molte sue proposte (su scuola, sussidiarietà etc) siano invece pienamente compatibili con una politica filo-clericale. Mi pare altresì che gli altri candidati che hanno risposto offrano migliori garanzie. Secondo me.

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