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Archivio per Aprile 2013

banchetti di primavera 2013

26 Aprile 2013
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Questo è il calendario dei prossimi banchetti del Circolo UAAR di Bologna. Destinati ad informare i cittadini sulle modalità dell’8 x 1.000, cioè OCCHIOPERMILLE.
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sabato 27/4 orario 15-20 = Via Indipendenza 54
domenica 28/4 orario 15-20 = Via Indipendenza 54

martedì 7/5 orario 15-20 = Via Ugo Bassi 6/D
mercoledì 8/5 orario 15-20 = Via Ugo Bassi 10/C

martedì 14/5 orario 9,30-14 = Via Matteotti 16 davanti Teatro Testoni

banchetti, varie ,

Sequestro di 22 milioni dal conto in Svizzera dell’Arcidiocesi

24 Aprile 2013
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Nella lite giudiziaria per la miliardaria eredità FAAC, l’Arcidiocesi di Bologna era stata costretta dal giudice a mettere a disposizione 36,5 milioni di euro che mancavano all’appello. Viene ora alla luce un altro altarino: ben 22 milioni di euro di queste “risorse mancanti”, messe adesso sotto sequestro, erano stati depositati in un conto svizzero. Non solo: l’organizzazione del card. Caffarra aveva provveduto a cambiare — chissà perché — l’intestazione del conto.

Stiamo parlando della stessa organizzazione che pretende dal Comune il 30% della torta per le scuole materne cattoliche, che riceve sempre dal Comune mezzo milione di euro l’anno per il proprio patrimonio immobiliare, che riceve dallo Stato “mance” da 330mila euro e che, su scala nazionale, beneficia di oltre 6 miliardi di finanziamenti pubblici all’anno.

Sarebbe il caso che il sindaco di Bologna commentasse questa fitta e inarrestabile pioggia di denaro pubblico nelle casse di un ente stra-ricco che sfugge a controlli patrimoniali e finanziari. I fatti mostrano da un lato un bilancio comunale sempre più magro e una lista d’attesa per la scuola pubblica e laica. Dall’altro una Arcidiocesi che continua a battere cassa per le proprie scuole private, nonostante abbia conti in Svizzera a cui cambia ‘provvidenzialmente’ l’intestazione.
Con quali motivazioni (e con che coraggio) il sindaco di Bologna continuerà sostenere la scelta sussidiarista di stampo ciellino al referendum del 26 maggio?

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Castiglione: la Curia sfratta i bambini della scuola media

14 Aprile 2013
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A Lagaro, frazione di Castiglione dei Pepoli, la Curia affittava al Comune per 11mila euro l’anno un edificio adibito a scuola media per cinquanta bambini. Il proprietario, presunto ente benefico senza scopo di lucro, ha voluto però raddoppiare il lucro. Il comune si è rifiutato di pagare 22mila euro l’anno, iniziando a pagarne 13mila come da valutazione tecnica del prezzo di mercato. Ma puntualmente è arrivato lo sfratto, che sarà esecutivo dal 1° luglio 2013.

Ne ha dato notizia Repubblica, riportando la reazione infuriata dei genitori che arrivano contestare pubblicamente il card. Caffarra: “Non possono sbattere per strada così tanti bambini, soprattutto perché l’edificio è stato donato alla Chiesa proprio per costruirci una scuola”. Da parte sua, il sindaco di Castiglione, Daniela Aureli avrebbe dichiarato: “Ci devono dare più tempo, non hanno nessuna urgenza. Noi abbiamo anche detto che siamo disposti a comprare l’edificio, fare i lavori oppure a pagare 16mila euro di affitto rispetto ai 13mila attuali. Ma per ora niente”.

Non ci stupiscono le pretese di una Chiesa che cura i suoi interessi finanziari. A maggior ragione se si pensa che la Chiesa è il più grande proprietario immobiliare del nostro paese, e che controlla o possiede direttamente la maggioranza delle scuole private. Per quale ragione dovrebbe agevolare la scuola della Repubblica, quando vuole invece espandere le proprie scuole rivendicando per esse sempre maggiori sussidi pubblici?

Ci stupiscono semmai le reazioni meravigliate del sindaco o di tanti genitori, i quali per protesta non mandano più i bambini a catechismo a Lagaro ma li mandano a Castiglione (potrebbe essere più efficace una richiesta in massa dell’ora alternativa). La realtà è che dal 1° di luglio cinquanta bambini saranno senza scuola: la Curia potrà “generosamente” salvarli accettando un cospicuo aumento del canone, o potrà legittimamente lasciarli per strada realizzando nell’edificio una scuola privata, un albergo o anche tenendolo sfitto (le risorse finanziarie non le mancano).

C’è da chiedersi fino a che punto si è spinta l’ingenuità del sindaco. Con un affitto di almeno 13mila euro da pagare ogni anno alla Curia, e con il dovere di costruire una scuola di proprietà comunale per non sottostare ai ricatti del proprietario, avrà deciso di non erogare contributi all’edilizia di culto accantonandoli invece per l’edilizia scolastica?
Castiglione appartiene ai comuni meno trasparenti dell’indagine del nostro circolo sugli oneri di urbanizzazione secondaria (OnUS) per edilizia di culto: la nostra richiesta di accesso agli atti è stata inviata 16 dicembre scorso, ma il comune non ci ha mai risposto. Per questo ieri abbiamo inviato il seguente sollecito all’ufficio protocollo, mettendo per conoscenza il sindaco e gli uffici dei servizi scolastici e sociali.

13 aprile 2013

Al Comune di Castiglione dei Pepoli

OGGETTO:
Richiesta accesso atti: Oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto e Albo beneficiari

Il 16 dicembre scorso inviammo la seguente richiesta di accesso ad atti che peraltro dovrebbero essere pubblici.
Oltre la metà dei comuni contattati nella provincia di Bologna ci ha risposto (vedere inchiesta). Castiglione dei Pepoli risulta ad oggi nella lista dei comuni meno trasparenti.
Ipotizzando che la mail possa non esservi giunta per problemi telematici, con la presente rinnoviamo la richiesta.

In relazione alle notizie sullo sfratto della Curia ai danni dei ragazzi che frequentano la scuola media a Lagaro, le informazioni richieste risultano particolarmente importanti per la cittadinanza.
In base alla legge 383/2000, alla nostra associazione, in qualità di associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale presso in ministero della Solidarietà sociale, è riconosciuto il diritto di accesso ai documenti amministrativi in oggetto (art. 22 legge 7 agosto 1990, n. 241).

Certi di un rapido riscontro, porgiamo distinti saluti.

Circolo Uaar di Bologna

16 dicembre 2012

Al Comune di Castiglione dei Pepoli

OGGETTO: Richiesta di accesso agli atti relativi a Oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto e agli Albi dei beneficiari

Si richiede di avere su supporto digitale (in allegato via posta elettronica) copia di tutti gli atti relativi alle erogazioni di oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto a partire dall’anno 2005.

Nel caso tali erogazioni non fossero avvenute, come consentito dalla legge regionale e dall’autonomia finanziaria di entrata e di spesa (art. 119 Cost.), se ne chiede conferma e si chiede copia dell’eventuale delibera del Consiglio comunale che ne ha disposto l’azzeramento.

Se gli atti in questione fossero reperibili online, vi chiediamo cortesemente di fornirci i link o le istruzioni per accedervi.

Infine, dato che il DPR 7 aprile 2000, n. 118 prevede che i Comuni pubblichino un “Albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica” e di esso assicurino “la massima facilita’ di accesso e pubblicità”, si chiede l’accesso a tali albi per tutti gli anni per i quali sono stati pubblicati, sempre tramite link in rete oppure tramite allegato via posta elettronica.

Si ricorda che l’UAAR è APS iscritta al nr,. 141 nel Registro Nazionale (DL Min. Solidarietà Sociale nr. 155/2007) e come tale legittimata alla richiesta in oggetto.

Cordiali saluti.
Circolo Uaar di Bologna

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12 milioni di fondi pubblici all’edilizia di culto: ricerca su 53 comuni della provincia di Bologna

12 Aprile 2013
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Pur lamentandosi con sempre maggiore insistenza della carenza di risorse, i Comuni perseverano nella distribuzione di fondi pubblici per l’edilizia di culto. È questo il risultato di una inchiesta condotta dal circolo Uaar di Bologna, che ha visto la collaborazione di Marco Antonioli nell’ambito di un tirocinio universitario.

Potrà stupire chi non ne ha mai sentito parlare, ma la delibera 849/1998 del Consiglio Regionale Emilia Romagna indica nel 7% degli Oneri di Urbanizzazione Secondaria (OnUS) la somma che annualmente i comuni possono destinare alle religioni per “chiese e altri edifici per servizi religiosi”. Si badi, la stessa delibera specifica che l’esborso vale “salvo diversa percentuale stabilita con deliberazione del Consiglio comunale”: dietro al finanziamento pubblico del patrimonio immobiliare della Chiesa c’è quindi solo una precisa volontà politica.

Inchiesta OnUS per edilizia di culto in provincia di BolognaMa veniamo ai risultati dell’inchiesta. Sono stati contattati 53 comuni della provincia di Bologna, escludendo quelli già analizzati in precedenza — Bologna, Casalecchio di Reno, Imola, San Lazzaro, Zola Predosa — e quelli non raggiungibili per problemi sul loro sito istituzionale. È stato chiesto di fornire, per semplice via telematica, copia di tutti gli atti relativi alle erogazioni di OnUS per edilizia di culto a partire dall’anno 2005.
Nonostante la risposta alla richiesta di accesso agli atti fosse dovuta per motivi di trasparenza nell’amministrazione del denaro pubblico e per motivi giuridici — l’Uaar ne ha diritto in quanto associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale — ben 26 comuni (il 49%) non hanno risposto nemmeno risposto. Tra chi ha risposto, alcune volte è stato necessario rinnovare la richiesta o superare ostacoli, come nel caso del comune di Granarolo, che ha preteso il pagamento di 54 € (per l’invio di una mail con dati che in un paese civile dovrebbero essere liberamente disponibili). In altri casi, come per il comune di Dozza, ci è stato risposto che la richiesta non “era accoglibile” ai sensi dell’art. 22 della Legge 241/90; è stato quindi fatto notare che la stessa legge all’art.26 specifica che “alle associazioni di promozione sociale è riconosciuto il diritto di accesso ai documenti amministrativi”: dopo aver dimostrato che la legge era stata citata a sproposito per negare invece un diritto conclamato, dal comune di Dozza non è più arrivato alcun segnale.

Se dal punto di vista della trasparenza amministrativa i comuni della provincia di Bologna lasciano a desiderare, una volta che si riesce a mettere le mani sugli atti va anche peggio. Non una delle 21 amministrazioni comunali che ci ha inviato la documentazione ha deliberato l’azzeramento del finanziamento pubblico all’edizilia di culto: crisi o non crisi, in tutti casi è stata fatta la scelta ideologica di continuare a sussidiare il più grande immobiliarista sul mercato, la Curia Arcivescovile.

Nella seguente tabella riportiamo i dati riassuntivi dell’inchiesta, che si vanno ad aggiungere alle indagini già svolte in passato dal circolo Uaar di Bologna. Il totale dei finanziamenti pubblici all’edilizia di culto finora documentati arriva alla cifra record di 12.470.771,57 € per la sola provincia bolognese. Ulteriori informazione e in particolare la banca nazionale sugli OnUS è disponibile alla pagina della Campagna Oneri Uaar.

COMUNE ANNO OnUS PER EDILIZIA DI CULTO
Anzola dell’Emilia 2004 14.667,96
Anzola dell’Emilia 2005 11.803,89
Anzola dell’Emilia 2006 9.540,56
Anzola dell’Emilia 2007 9.811,08
Anzola dell’Emilia 2008 19.965,76
Anzola dell’Emilia 2009 22.418,19
Anzola dell’Emilia 2010 30.724,89
Anzola dell’Emilia 2011 19.681,30
Argelato 2005 19.987,77
Argelato 2006 15.549,83
Argelato 2007 19.652,64
Argelato 2008 12.123,70
Argelato 2009 10.000,00
Argelato 2010 12.000,00
Argelato 2011 10.000,00
Bazzano 2005 6.926,61
Bazzano 2006 7.460,57
Bazzano 2007 10.067,07
Bazzano 2008 7.914,67
Bazzano 2009 2.563,86
Bazzano 2010 2.850,52
Bazzano 2011 4.382,20
Bologna 2000 522.137,93
Bologna 2001 600.122,92
Bologna 2002 679.242,00
Bologna 2003 736.790,00
Bologna 2004 798.970,00
Bologna 2005 786.652,00
Bologna 2006 567.431,00
Bologna 2007 539.731,00
Bologna 2008 366.603,00
Bologna 2009 344.154,00
Bologna 2010 379.731,00
Budrio 2004 32.339,52
Budrio 2005 64.165,77
Budrio 2006 87.308,00
Budrio 2007 67.416,00
Budrio 2008 34.094,00
Budrio 2009 26.263,52
Budrio 2010 21.648,40
Budrio 2011 34.566,36
Casalecchio di Reno 2001 23.672,30
Casalecchio di Reno 2002 51.245,36
Casalecchio di Reno 2003 22.786,00
Casalecchio di Reno 2004 41.977,00
Casalecchio di Reno 2005 31.415,00
Castel Guelfo di Bologna 2005 17.893,74
Castel Guelfo di Bologna 2006 10.819,74
Castel Guelfo di Bologna 2007 17.053,24
Castel Guelfo di Bologna 2008 13.129,51
Castel Guelfo di Bologna 2009 4.569,07
Castel Guelfo di Bologna 2010 3.532,91
Castel Guelfo di Bologna 2011 2.804,92
Castello di Serravalle 2005 7.134,23
Castello di Serravalle 2006 10.601,28
Castello di Serravalle 2007 5.515,88
Castello di Serravalle 2008 3.276,62
Castello di Serravalle 2009 5.415,59
Castello di Serravalle 2010 1.646,26
Crevalcore 1998 14.259,86
Crevalcore 1999 21.367,56
Crevalcore 2000 18.452,33
Crevalcore 2001 25.722,85
Crevalcore 2002 26.224,49
Crevalcore 2003 26.625,58
Crevalcore 2004 31.298,13
Crevalcore 2005 32.977,44
Crevalcore 2006 28.133,67
Crevalcore 2007 18.395,00
Crevalcore 2008 16.586,47
Crevalcore 2009 26.733,86
Crevalcore 2010 12.587,10
Imola 1999 149.303,54
Imola 2000 116.696,72
Imola 2001 90.993,13
Imola 2002 111.666,54
Imola 2003 159.025,41
Imola 2004 148.167,64
Imola 2005 196.351,74
Imola 2006 184.468,52
Imola 2007 145.231,80
Imola 2008 133.636,92
Imola 2009 112.051,83
Imola 2010 91.572,90
Loiano 2004 3.940,38
Loiano 2005 6.924,29
Loiano 2006 6.351,36
Loiano 2007 5.715,23
Loiano 2008 8.156,98
Loiano 2009 6.243,61
Loiano 2010 5.903,22
Loiano 2011 1.490,24
Loiano 2012 235,91
Marzabotto 2004 2.911,00
Marzabotto 2005 4.753,55
Marzabotto 2006 4.817,53
Marzabotto 2007 5.484,63
Marzabotto 2008 6.467,58
Marzabotto 2009 1.341,97
Marzabotto 2010 222,36
Marzabotto 2011 638,00
Medicina 2000 34.104,38
Medicina 2001 28.519,81
Medicina 2002 26.990,09
Medicina 2003 30.252,71
Medicina 2004 33.165,11
Medicina 2005 30.730,22
Medicina 2006 35.079,78
Medicina 2007 45.116,83
Medicina 2008 27.404,23
Medicina 2009 17.147,45
Medicina 2010 13.651,11
Medicina 2011 9.686,71
Molinella 2004 23.772,28
Molinella 2005 23.521,87
Molinella 2006 18.331,95
Molinella 2007 13.074,50
Molinella 2008 15.375,10
Molinella 2009 15.687,31
Molinella 2010 7.959,53
Molinella 2011 6.679,08
Monteveglio 2007 3.597,57
Monteveglio 2008 5.115,23
Monteveglio 2010 1.346,00
Mordano 2003 3.231,17
Mordano 2004 3.298,69
Mordano 2005 3.230,33
Mordano 2006 2.140,84
Mordano 2007 3.094,34
Mordano 2008 1.556,51
Mordano 2009 754,05
Ozzano dell’Emilia 2000 15.412,76
Ozzano dell’Emilia 2001 51.749,72
Ozzano dell’Emilia 2002 13.600,00
Ozzano dell’Emilia 2003 30.429,91
Ozzano dell’Emilia 2004 61.650,00
Ozzano dell’Emilia 2005 47.533,22
Ozzano dell’Emilia 2006 50.000,00
Ozzano dell’Emilia 2007 36.642,64
Ozzano dell’Emilia 2008 64.000,00
Ozzano dell’Emilia 2009 34.392,88
Pianoro 2004 43.177,37
Pianoro 2006 23.735,85
San Benedetto Val di Sambro 2003 3.653,88
San Benedetto Val di Sambro 2004 2.596,76
San Benedetto Val di Sambro 2005 4.357,20
San Benedetto Val di Sambro 2006 4.375,42
San Benedetto Val di Sambro 2007 4.295,98
San Benedetto Val di Sambro 2008 3.336,38
San Benedetto Val di Sambro 2009 3.523,82
San Benedetto Val di Sambro 2010 2.633,98
San Benedetto Val di Sambro 2011 1.843,92
San Giorgio di Piano 1994 16.705,83
San Giorgio di Piano 1995 11.840,80
San Giorgio di Piano 1996 8.746,10
San Giorgio di Piano 1997 12.205,87
San Giorgio di Piano 1998 12.079,99
San Giorgio di Piano 1999 12.080,00
San Giorgio di Piano 2000 12.080,00
San Giorgio di Piano 2001 16.249,28
San Giorgio di Piano 2002 19.245,80
San Giorgio di Piano 2003 40.444,41
San Giorgio di Piano 2004 41.868,64
San Giorgio di Piano 2005 34.042,10
San Giorgio di Piano 2006 30.998,51
San Giorgio di Piano 2007 15.700,70
San Giorgio di Piano 2008 10.244,53
San Giorgio di Piano 2009 15.041,99
San Giorgio di Piano 2010 16.889,86
San Giorgio di Piano 2011 9.454,36
San Lazzaro di Savena 1997 78.955,98
San Lazzaro di Savena 1998 65.759,99
San Lazzaro di Savena 1999 84.571,18
San Lazzaro di Savena 2000 91.429,61
San Lazzaro di Savena 2001 75.751,20
San Lazzaro di Savena 2002 97.238,12
San Lazzaro di Savena 2003 111.217,82
San Lazzaro di Savena 2004 72.802,03
San Lazzaro di Savena 2005 80.486,22
San Lazzaro di Savena 2006 60.343,56
San Lazzaro di Savena 2007 55.986,36
San Lazzaro di Savena 2008 71.197,67
San Lazzaro di Savena 2009 50.877,18
San Lazzaro di Savena 2010 46.786,88
San Pietro in Casale 2005 32.500,00
San Pietro in Casale 2007 19.965,87
San Pietro in Casale 2008 12.585,20
San Pietro in Casale 2009 11.815,00
San Pietro in Casale 2010 7.007,70
Sant’Agata Bolognese 1994 6.911,32
Sant’Agata Bolognese 1995 6.911,32
Sant’Agata Bolognese 1996 6.911,33
Sant’Agata Bolognese 1997 13.659,86
Sant’Agata Bolognese 1998 13.659,87
Sant’Agata Bolognese 1999 21.831,12
Sant’Agata Bolognese 2000 8.171,26
Sant’Agata Bolognese 2001 8.882,44
Sant’Agata Bolognese 2002 11.839,91
Sant’Agata Bolognese 2003 21.602,25
Sant’Agata Bolognese 2004 15.677,21
Sant’Agata Bolognese 2005 17.768,90
Sant’Agata Bolognese 2006 9.619,42
Sant’Agata Bolognese 2007 12.200,18
Sant’Agata Bolognese 2008 6.461,59
Sant’Agata Bolognese 2009 9.482,80
Sant’Agata Bolognese 2010 3.363,49
Sant’Agata Bolognese 2011 5.833,91
Zola Predosa 2000 43.060,26
Zola Predosa 2001 33.168,15
Zola Predosa 2002 51.303,52
Zola Predosa 2003 67.315,19
Zola Predosa 2004 64.239,37
Zola Predosa 2005 71.245,26
Zola Predosa 2006 75.071,46
Zola Predosa 2007 88.776,54
Zola Predosa 2008 26.804,47
Zola Predosa 2009 24.464,20
Zola Predosa 2010 20.705,15
TOTALI 12.470.771,57

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Aggiungi la tua firma, per la vera scuola pubblica: laica, inclusiva, plurale

4 Aprile 2013
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Il Comitato Articolo 33, di cui il Circolo Uaar di Bologna è promotore, ha pubblicato oggi un appello per la vera scuola pubblica. Primo firmatario Stefano Rodotà, e a seguire tante personalità della cultura e dell’impegno civile, tra cui quattro presidenti onorari Uaar: Margherita Hack, Carlo Flamigni, Danilo Mainardi, Valerio Pocar.

Per un paese laico e civile, nel quale nessuna famiglia sia costretta a iscrivere i propri figli a scuole private religiosamente orientate, aggiungi la tua firma e diffondi l’appello!

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