L’Uaar scrive al Provveditore: richiamare le scuole al senso civico e a non discriminare su base religiosa
Dopo l’approvazione a maggioranza dell’autorizzazione alle benedizioni cattoliche all’IC20, il Circolo Uaar di Bologna scrive oggi al Provveditore e agli uffici ispettivi dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR).
Ai dirigenti dell’USR è stato chiesto un intervento per richiamare le scuole:
- al rispetto del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato;
- a non mettere in pratica con i propri atti alcuna discriminazione su base religiosa, ricordando che se vengono autorizzate le pratiche religiose di una confessione dovranno conseguentemente essere autorizzate senza disparità di trattamento anche quelle di altre confessioni, ed anche le attività richieste dalle associazioni filosofiche non confessionali, che sono considerate omologhe sul piano giuridico alle confessioni religiose dalla Legge n. 57/2005 (ratifica del trattato di adozione della Costituzione europea);
- a non far percepire in alcun modo come organizzate o promosse dalla scuola attività ad essa estranee, quali sono quelle religiose e di culto, ponendo la massima attenzione a non creare disagio o barriere divisive tra gli alunni e le loro famiglie; in particolare, evitare la contiguità dell’attività scolastica con attività richieste o organizzate da confessioni religiose.
Di seguito il testo della lettera inviata.
Bologna, 11 febbraio 2015
All’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna:
– Direzione Generale
– Ufficio V – Formazione ed aggiornamento del personale della scuola – Supporto all’autonomia didattica – Coordinamento dei dirigenti tecnici e degli accertamenti ispettivi
– Ufficio VII – Ordinamenti scolastici – Monitoraggio e valutazione delle azioni delle istituzioni scolasticheOGGETTO: utilizzo delle scuole per attività di culto
Preg.mi dirigenti,
la normativa vigente prevede il divieto di attività di culto in orario scolastico, mentre non vi è altrettanta chiarezza nel caso in cui attività estranee alla didattica siano autorizzate dall’istituto scolastico in orario exstrascolastico.
In data 9 febbraio 2015 il Consiglio dell’Istituto comprensivo 20 di Bologna ha deliberato in merito alla “apertura dei locali scolastici in occasione delle benedizioni pasquali” (punto 8 dell’odg). La decisione, passata con due voti contrari, è stata quella di approvare la richiesta delle parrocchie del territorio per svolgere le benedizioni al termine delle lezioni di una giornata da concordare.
Riteniamo inopportuna e lesiva del supremo principio costituzionale della laicità delle istituzioni la decisione di svolgere atti di culto all’interno della scuola, anche in orario extrascolastico. La scuola che autorizza le benedizioni cattoliche, per non praticare discriminazioni, si troverebbe obbligata a ospitare anche riti religiosi richiesti da altre confessioni. La scuola verrà inoltre percepita come ente promotore e organizzatore di selezionati riti religiosi, con ricadute negative sul suo carattere inclusivo e orientato allo sviluppo dello spirito critico degli scolari.
Tutto ciò premesso, Vi chiediamo di richiamare le scuole:
- al rispetto del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato;
- a non mettere in pratica con i propri atti alcuna discriminazione su base religiosa, ricordando che se vengono autorizzate le pratiche religiose di una confessione dovranno conseguentemente essere autorizzate senza disparità di trattamento anche quelle di altre confessioni, ed anche le attività richieste dalle associazioni filosofiche non confessionali, che sono considerate omologhe sul piano giuridico alle confessioni religiose dalla Legge n. 57/2005 (ratifica del trattato di adozione della Costituzione europea);
- a non far percepire in alcun modo come organizzate o promosse dalla scuola attività ad essa estranee, quali sono quelle religiose e di culto, ponendo la massima attenzione a non creare disagio o barriere divisive tra gli alunni e le loro famiglie; in particolare, evitare la contiguità dell’attività scolastica con attività richieste o organizzate da confessioni religiose.
Ringraziando per l’interessamento, porgiamo i nostri migliori saluti.
Il Circolo Uaar di Bologna
Si accorgono di perdere consensi da parte di quello che pensavano fosse il loro personale gregge, onde per cui hanno iniziato a far pressioni per infiltrarsi il più possibile nelle istituzioni scolastiche, al fine di tentare il recupero di dispersi o quanto meno limitarne le perdite.
Con il denaro che hanno, il peso politico e i nostri dirigenti di tutti i livelli, per il momento il vento tirerà dalla loro.