Elezioni 4 marzo 2018: cinque domande laiche ai candidati
Le elezioni politiche di domenica 4 marzo 2018 rinnoveranno i due rami del Parlamento.
L’Uaar invita candidate e candidati dei collegi in provincia di Bologna a rispondere alle seguenti cinque domande laiche.
Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it o imola@uaar.it, saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.
1) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
La legge 62/2000, a firma Berlinguer, governo D’Alema, ha dato il via ai finanziamenti pubblici alle scuole private “paritarie”, che sono arrivati alla cifra record di 575milioni di euro da parte dello Stato, senza contare i finanziamenti regionali e comunali. Come giudica la parificazione tra scuola pubblica e privata derivante dalla legge 62/2000? Non pensa sia stato aggirato se non esplicitamente disatteso l’art 33 della Costituzione che prevede che le scuole private siano “senza oneri per lo Stato”? Come intenderebbe procedere a riguardo una volta eletto?
2) Interruzione dei finanziamenti all’edilizia di culto
La legge 10/1977 “Bucalossi” ha dettato le regole per l’urbanistica. Le regioni legiferarono tenendo conto dell’allora vigente “religione di Stato”, inserendo tra i beneficiari degli oneri comunali di urbanizzazione secondaria anche le “chiese e altri edifici religiosi”. Con il Concordato del 1985 viene abolita la religione di Stato e decade l’obbligo dei comuni di versare alle chiese questi fondi che, secondo una sentenza del TAR, non sono neppure dovuti a chi già gode del privilegio dell’Otto per mille. Considerato che a Imola e Bologna le diocesi hanno ricevuto negli anni milioni di euro dai comuni per il loro patrimonio immobiliare privato, venuti di conseguenza a mancare ad esempio per la messa in sicurezza di scuole e altri edifici di proprietà pubblica, le chiediamo se sosterrà l’eliminazione di “chiese e altri edifici religiosi” quali benificiari degli oneri di urbanizzazione secondaria.
3) Scuola: emarginazione per i bambini che non frequentano le ore di religione cattolica
L’ora alternativa, ossia l’attività didattica per chi non sceglie le ore di religione cattolica nella scuola pubblica, dovrebbe essere un diritto. In realtà si incontrano sempre difficoltà organizzative e spesso forme di emarginazione (anche il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia ha denunciato questa situazione, nel rapporto 2003, pag.11 e nel rapporto 2011, pagg.13-14). Ritiene utile istituire un osservatorio sul rispetto dei diritti di genitori e studenti relativamente all’accesso all’ora alternativa?
4) Abolire il Concordato
Una inchiesta Uaar quantifica in via prudenziale e documentata in 6,5 miliardi annui i costi pubblici della Chiesa. Tenuto conto che la maggior parte di queste somme vengono riconosciute per via del Concordato tra lo Stato e la Chiesa Cattolica e che lo stesso Concordato è fonte di ulteriori privilegi e discriminazioni su base religiosa, ritiene sia giunto il momento di abolire il Concordato utilizzando ad esempio la “denuncia unilaterale” di questo trattato?
5) Un provvedimento di laicità
Ci descriva un provvedimento di laicità concreta che metterebbe subito in campo, oppure che ha contribuito a realizzare se ha già ricoperto cariche amministrative.
Ciao Roberto, come diavolo si fa a rendere leggibile il link sottostante, per intenderci quello evidenziato in blu, anche su FB ? Io ho provato con la nostra pagina di ravenna uaar, ma non mi riesce.
Per la eventuale risposta, per favore, scrivimi una mail.
Grazie e ciao