Elezioni comunali 2011: 5 domande ai candidati consiglieri
In vista delle elezioni comunali 2011 chiediamo ai candidati al consiglio comunale di rispondere alle 5 domande di laicità concreta pubblicate qui sotto. E’ possibile rispondere inserendo un commento o scrivendo un email a bologna@uaar.it (aggiungeremo noi le risposte fra i commenti).
Le prime tre riprendono le domande che la Rete Laica Bologna ha già posto ai candidati sindaco.
Le risposte pervenute saranno diffuse a soci e simpatizzanti sui propri canali informativi.
NB: accettiamo volentieri risposte molto sintetiche, chiediamo a tutti di limitarsi a poche righe per risposta.
1. La scuola della Repubblica
Ogni anno il Comune finanzia con piu’ di un milione di euro scuole d’infanzia private paritarie, quasi tutte cattoliche.
Ogni anno circa 200 bambini restano esclusi dalle graduatorie comunali e sono costretti a subire scelte educative confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Non ritiene più utile impiegare questi fondi (un milione e 55.000 euro nel 2010) per coprire i 200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?
E’ a conoscenza e sostiene l’iniziativa referendaria su questo argomento promossa dal Comitato Articolo 33?
2. Morire con dignità
Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo operativo manca solo il regolamento attuativo. Se eletto si impegnera’ per attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del commiato”, presso il cimitero della Certosa; s’impegnera’ a dotare Bologna di più spazi per celebrare i funerali civili?
3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere
Di frequente ricorre il tema dell’apertura dei consultori alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche programmaticamente contrarie all’aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni. D’altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Cosa pensa dell’apertura dei consultori alle associazioni di volontariato? Quali iniziative dovrebbe intraprendere il Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta?
Sempre in tema di diritti: è favorevole a una campagna informativa contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come quella promossa dal sindaco di Berlino, Klaus Wowereit?
4. Finanziamenti all’edilizia di culto
Il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto erogando alle Chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, circa 6 milioni di euro negli ultimi 10 nni. Questo esborso non è obbligatorio per il Comune, che potrebbe destinare i fondi ad altri scopi.
Non sarebbe preferibile devolvere questa somma per opere pubbliche quali asili, scuole, verde o manutenzione stradale?
5. Matrimoni civili
Da anni a Bologna i matrimoni civili sono circa il 66% dei matrimoni totali, più del doppio dei matrimoni religiosi. Ciononostante, solo la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio è disponibile, costringendo gli sposi a lunghe attese.
Il Comune non dovrebbe mettere a disposizione altre Sale e ampliare gli orari di fruizione?
Si impegna a pubblicizzare maggiormente la possibilità di farsi sposare da una persona cara?
Risposta ricevuta da Rino Tripodi – lista “Rosa per Bologna”
1. La scuola della Repubblica
Certamente ritengo più utile impiegare i fondi per coprire i posti mancanti nella scuola comunale. Sono stato il 6 maggio alla manifestazione di protesta dei genitori dei bimbi del Nido d’infanzia comunale “Roselle” per la chiusura della loro scuola per restauro dell’edificio… tuttavia la tendenza pare sia quella non solo di indirizzare a scuole private paritarie, e ad aumentare il rapporto alunni/docente, ma anche ad “appaltare” la didattica a cooperative (meno spese, ma meno servizi e meno qualità dei servizi), con educatrici ed educatori che difficilmente saranno più bravi di quelli già assunti a tempo indeterminato dal Comune. Sostengo l’iniziativa referendaria promossa dal Comitato Articolo 33 e mi ha stupito la posizione dei “garanti”.
2. Morire con dignità
Anche come referente regionale di Libera Uscita, “associazione per il diritto a morire con dignità”, sosterrò con forza l’attivazione del regolamento attuativo per le Dat. Come socio Socrem, è mio interesse non solo dotare i cimiteri di Bologna di spazi adeguati per i funerali civili, ma anche impegnarmi a nome di tutti per risolvere le questioni inerenti alle cremazioni.
3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere
Bologna ha già conosciuto, ad opera di sacerdoti rozzi e sadici, pressioni verso le donne nei luoghi dove si pratica l’interruzione volontaria di gravidanza. Non vorrei che le cose peggiorassero con l’ingresso di tali associazioni di volontariato, che, poi, tanto volontarie non sono… Sono favorevole non solo a campagne contro le fobie diffuse verso taluni orientamenti sessuali, ma a campagne culturali ed educative che valorizzino l’eros e la sessualità in tutte le forme e modalità, beninteso entro il codice penale e il buonsenso e tra adulti consenzienti.
4. Finanziamenti all’edilizia di culto
La mia risposta è scontata: sì. Soprattutto pensando al degrado urbano che vive la nostra città.
5. Matrimoni civili
Anche in quast’ambito aderisco alle proposte Uaar; anzi, vorrei che al più presto fosse consentita una qualche regolarizzazione delle coppie gay.
Risposta ricevuta da Sergio Lo Giudice – lista “Partito Democratico”
1. La scuola della Repubblica
Sono per una scuola pubblica che dia risposta a tutte le richieste e per la possibilità per chi lo voglia di istituire o frequentare scuole private senza oneri per lo Stato. Credo che per il futuro sia difficile prevedere un ulteriore incremento di sezioni comunali di scuola per l’infanzia a Bologna, che già copre la quota eccezionale (e sempre meno economicamente sostenibile) del 61% del totale: occorre una vertenza con lo stato per l’incremento delle sezioni statali. Intanto, credo che la convenzione con le scuole paritarie ( che dovrebbe riguardare i singoli istituti e non le associazioni di scuole) debba essere rivista nel senso di una maggiore garanzia del rispetto degli standard qualitativi e della non discriminazione nell’accesso. Credo inoltre che andrebbero ripensati i finanziamenti alle scuole rese d’elite da rette molto alte. Conosco l’iniziativa del comitato Articolo 33 e mi sono pubblicamente espresso contro la decisione dei garanti di dichiararne la non procedibilità.
2. Morire con dignità
Sono firmatario della delibera che istituisce il registro. Su mia iniziativa l’impegno a renderlo attivo è stato assunto nel programma del centrosinistra. Sui funerali civili, sono stato promotore di un’iniziativa consiliare che, nel 2004, ha promosso una risistemazione della sala del Pantheon preso la Certosa. Sarà mia cura continuare a seguire la questione affinché le cerimonie civili ( matrimoni e funerali) abbiano la stessa dignità di quelle religiose.
3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere
Sono perché le associazioni di volontariato stiano fuori dai Consultori, come previsto dalle linee guida della Regione. Riguardo ai diritti di gay, lesbiche e trans, da militante di lungo corso del movimento lgbt ho assunto anche in Consiglio molte iniziative in questo senso, fra cui l’attivazione del Servizio contro le discriminazioni lgbt
(vedi anche http://www.sergiologiudice.it/blog/2011/05/01/lgbt-report-2004-2010/
4. Finanziamenti all’edilizia di culto
Lo penso anch’io.
5. Matrimoni civili
Sarei d’accordo a mettere a disposizione altre sale quando necessario ( io stesso ho celebrato un matrimonio dentro l’ex CPT), anche se credo che sia molto importante che i matrimoni avvengano nella prestigiosa Sala Rossa del Comune. Su mia iniziativa è stta introdotta , proprio da quella sala, la possibilità di ripresa via webcam e di trasmissione streaming su Internet della cerimonia, per mostrare anche attraverso un servizio aggiuntivo come questo, l’interesse del Comune alla celebrazione e alla migliore riuscita delle cerimonie, oltre che per offrire un servizio alle tante coppie di fuorisede o di stranieri che si sposano in Comune a Bologna.
Rispetto alla possibilità di scegliere il celebrante, ho io stesso insistito ripetutamente perché venisse data ai bolognesi questa possibilità, prevista dalla legge: oggi questo è possibile e mi impegno a richiederne la pubblicizzazione.
Risposta ricevuta da Franco Grillini – lista “Italia dei valori”
1. La scuola della Repubblica
Sì, ne sono a conoscenza e la condivido appieno. Dirò di più: nelle scuole private si fa indottrinamento e trovo molto opinabile che il Comune finanzi una religione piuttosto che un’altra soprattutto su di un terreno così delicato come l’educazione. Per me laicità significa scuola pubblica prima di tutto.
2. Morire con dignità
Certamente, perchè ognuno possa sottoscrivere la DAT liberamente e renderla così effettiva. In particolare, trovo giusto poter commemorare i propri defunti senza sottostare per forza a una cerimonia religiosa, soprattutto se il defunto in vita non ne professava alcuna. Istituire più luoghi laici di commiato vuol dire garantire pluralità e rispetto per gli affetti anche per la vastissima platea dei non credenti.
3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere
Sono totalmente contrario all’inserimento del volontariato clericale nei consultori e mi batterò in Comune perché ciò non avvenga. Si tratta, a mio avviso, di una vera e propria violenza sulle donne che stanno facendo una scelta sulla quale hanno titolarità e diritto. Piuttosto, bisogna rimuovere gli ostacoli materiali che sconsigliano di portare a termine una gravidanza sostenendo le donne che, pur in carenza di mezzi, vorrebbero avere figli e tenerli con sé. Occorre battersi perché siano implementati quei servizi per tutti che consentano di gestire la gravidanza e di avere figli. Vanno estese e rese più cogenti le regole che consentono alla donne di lavorare senza essere licenziate a causa della maternità (una questione sempre più importante da quando l’impiego fa rima con precarità) e rafforzati i servizi, come i nidi e le materne, che consentono di proseguire le attività lavorative.
Sono assolutamente favorevole alle campagne contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come strumento di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni e, soprattutto, come strumento formativo al rispetto della persone qualsiasi sia la loro identità.
4. Finanziamenti all’edilizia di culto
Assolutamente sì. Ho già condotto una battaglia contro questa assurda dilapidazione di denaro pubblico quando ero in Parlamento con emendamenti alla finanziaria 2007 (emendamenti bocciati, of course, sia da destra che da sinistra). In consiglio comunale avremo modo di contrastare questo sperpero già dal bilancio 2012.
5. Matrimoni civili
Sarebbe opportuno che la Sala Rossa fosse disponibile sempre 7 giorni su 7 anche al pomeriggio. Com’è noto, chi celebra il matrimonio lo fa su delega del sindaco e, dunque, può essere ogni cittadino. Questa possibilità dovrà essere resa nota a chi intenda sposarsi all’atto di portare la documentazione in Comune.
Infine, sarebbe molto bello se, a partire da questo mandato, si celebrassero anche matrimoni gay.
Risposta ricevuta da Corrado Melega – lista “Partito Democratico”
Non è facile rispondere a 5 domande così importanti usando uno strumento arido come il computer ( almeno per me che non sono un esperto) però provo. Sulle dat mi sono impegnato non solo come consigliere comunale ma anche come semplice cittadino andando in gira per vari comuni della provincia e fuori regione assieme a colleghi e a personalità del mondo laico (Mina Welby , Cappato , Flamigni ) . La stessa cosa posso dire per la procreazione assistita per cercare di combattere la scandalosa e dannosissima legge che ha prodotto molti guai e che fortunatamente i magistrati stanno demolendo un pezzo per volta. Il problema più complessivo è però , a mio parere non tanto quello delle singole leggi , ma il disegno generale del furto delle nostre libertà civili e del progressivo lavoro per il rimbecillimento del popolo come da disegno della P2 ,che la classe dirigente al governo sta mettendo in opera.Sono assolutamente d’accordo sulla revisione dei fondi all’edilizia cattolica ,anche se non conosco l’argomento ; se sarò consigliere cercherò non solo di capire ma anche di agire. Credo che l’aumento dei matrimoni civili renderà necessario reperire nuovi spazi anche se la sala rossa ha un fascino particolare e sarà difficile convincere le persone a spostarsi. Conosco l’iniziativa referendaria sui fondi alle scuole private ; non sono però sicuro che questi fondi restituiti al Comune potrebbero ricoprire interamente le spese per i bimbi che adesso non hanno posto e per quelli che dopo sono rimasti senza posto. Quando ho saputo del referendum e mi sono posto la domanda se firmare o meno ho chiesto ai miei colleghi consiglieri che si occupano di scuola ( docenti o meno , laici e non) e la risposta è sempre stata negativa : la cifra recuperata non sarebbe stata suffuciente. E’ un argomento complesso e forse bisognerebbe affrontarlo con seminari ,riunioni ,cifre e programmi ,per essere sicuri che una posizione ideologica\politica non arrecasse danno ai nostri bambini . Anche perchè se posso riferire l’esperienza di un anziano comunista ( io ) non è che la scuola materna cattolica influisca molto sulle idee adulte della gente. Scusate la franchezza , ma da laico i dubbi sono sacrosanti.
Saluti cordialissimi Corrado Melega
La scuola della Repubblica
Sono attiva da anni nell’Assemble delle scuole e sostengo le iniziative di Scuola e Costituzione. Sono stata fra i primi sostenitori firmatari del referendum che il Comitato art. 33 ha sottoposto ai garanti del Comune. Ritengo che la scuola, ma anche il nido e la scuola d’infanzia, debbano essere laiche, pubbliche, pluraliste e che la legge di parità sia stata un grande errore politico e culturale che ora espone governo ed amministrazioni locali da una parte al ricatto e alla questua della Chiesa Cattolica, dall’altra costituisce un alibi per non aprire nuove strutture pubbliche e per non concedere gli organici necessari.
Morire con dignità
Ho nel cassetto il mio testamento biologico e, come Consigliere mi impegnerò affinchè il registro venga attivato e la città sia dotata di spazi dignitosi e adeguati allo svolgimento di esequie laiche, spazi che non inducano i cittadini a rivolgersi alla chiesa per lo squallore delle strutture e l’esiguità del loro numero, come ora avviene.
Procreazione e sessualità
Ritengo che, come la scuola, la sanità debba essere totalmente gestita dal pubblico e non sia accettabile alcuna ingerenza da parte di associazioni di volontariato confessionale negli ospedali e nei consultori.
Le donne devono essere informate e seguite da strutture mediche non etiche.
Per quanto riguarda la campagna contro l’omofofia ritengo che debba essere promossa e che debba iniziare nelle scuole.
Finanzuiamenti all’edilizia di culto
La religione attiene alla sfera privata dell’individuo e deve essere finanziata attraverso le donazioni volontarie dei cittadini, non con le risorse derivanti dal gettito delle fiscalità generale e locale di tutti i cittadini, anche di coloro che non vi si riconoscono o si riconoscono in culti diversi.
Matrimoni civili
Mi sono sposata in Sala Bianca, dopo essere stata a lungo iscritta con il mio compagno al registro delle unioni civili, ritengo che in palazzo D’Accursio ci siano alcune sale che si potrebbero utilizzare a questo fine, ma ritengo che il nocciolo della questione sia quello di dare gli stessi diritti e gli stessi doveri alle coppie conviventi e molte di queste non sentirebbero più la necessità di un ufficializzazione del loro legame e quindi del rito connesso.
Risposta ricevuta da Mirco Pieralisi, candidato per la lista “Amelia per Bologna”
Giustamente ponete domande strutturate e circostanziate cui ogni candidato possa rispondere nel merito. Mi permetto però, visto che la mia vita, il mio impegno per la scuola della costituzione, il mio impegno per la laicità e i diritti delle persone e contro ogni genere di discriminazione di natura religiosa, etnica o sessuale parlano da sole, di rispondere in modo molto semplice. Ho già comunicato pubblicamente il mio sostegno al referendum sul finanziamento alle scuole private. Mi sto battendo da anni e continuerò a farlo per rispettare il testo costituzionale che ritiene lecite le scuole private ma “senza oneri per lo stato”. Sostengo naturalmente (e e se sarò eletto lo farò anche come consigliere comunale) tutte le istanze rivolte al rispetto delle scelte sentimentali e dei diritti della persona dalla culla alla tomba nei termini da voi correttamente indicati. Nel mio profilo facebook potrà trovare, tra le altre cose, una serie di interventi che toccano nello specifico anche tematiche sulla scuola e la laicità, per altro fatte proprie anche dalla lista civica in cui mi presento e di cui Amelia Frascaroli è la rappresentante, una credente veramente laica come difficilmente sono molti non credenti che anche voi avrete conosciuto. Ringrazio per avermi dato l’opportunità di chiarire il mio pensiero e vi saluto con una nota di colore. Sono di Ancona, terra fortemente “repubblicana”,e ho vissuto i miei primi due anni in via Giordano Bruno. Forse non a caso.
Mirco Pieralisi
Risposta ricevuta da Orazio Sturniolo – lista “Sinistra per Bologna”
1. La scuola della Repubblica
Carissime e carissimi
di mestiere faccio l’insegnante di Matematica e Fisica al Copernico dove
ricopro anche l’incarico di RSU, da ormai vent’anni mi batto per la difesa
e il rilancio della Scuola Pubblica Costituzionale, quella, appunto,
dell’art. 33. Sono contro qualsiasi finanziamento pubblico alle scuole
private e ritengo che la legge 62/2000 (quella della parità scolastica
voluta da Berlinguer e D’Alema) sia anticostituzionale.
Il Comune di Bologna non deve rinnovare alcuna convenzione con le scuole
dell’infanzia paritarie in quanto esse già ricevono -sigh- un contributo
dallo Stato per il loro funzionamento e altri denari dalla Regione (su
progetti didattici) e dalla Provincia. A Bologna alcune scuole
dell’infanzia hanno rette salatissime, non sempre assumono collegh*
divorziati o che hanno contratto matrimoni civili (e con questo rispondo
anche alla domanda 5) e a volte non iscrivono bambini ma solo bambine e
nella quasi totalità non accettano bambini diversamente abili. Concludo
sottolineando che è falso, come alcuni sostengono, che senza i
finanziamenti del Comune queste scuole chiuderebbero in quanto, come
dicevo prima, la parità insieme ai finanziamenti è assegnata loro dallo
Stato. Sono a conoscenza del referendum portato avanti dal Comitato
Articolo 33, anzi, sono uno tra i tanti cittadini firmatari e credo che la
decisione presa dai garanti sia un pesante schiaffo alla volontà di
partecipazione dei cittadini ed una affermazione dell’esclusività di ogni
discussione a carico del potere politico.
2. Morire con dignità
Certamente. La mia assoluta laicità mi fa dire che in un Paese Civile
ognuno deve poter essere libero di scegliere e non permettere mai più casi
come quello di Eluana Englaro.
3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere
La legge 194 ha sancito che in questo paese le donne, che con grande
sofferenza interiore, decidono di interrompere la gravidanza hanno il
diritto di essere assistite nelle nostre strutture pubbliche che devono
essere le uniche a garantire l’interruzione di gravidanza. Credo che il
Comune debba investire di più per garantire la presenza territoriale dei
Consultori. L’associazionismo cattolico, il cui impegno è così profuso nel
sociale, non può e non deve sostituirsi allo Stato.
4. Finanziamenti all’edilizia di culto
Assolutamente si. Ricordo anche che la maggior parte delle strutture della
Chiesa è esonerata dal pagamento dell’ICI.
5. Matrimoni civili
Mi sono sposato in Sala Rossa nel 1993 e insieme a mia moglie abbiamo
dovuto pianificare con grande anticipo l’evento. La mie risposta sono
quindi decisamente affermative.