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Vigili del Fuoco o parrocchia? Laicità in fumo tra Modena e Bologna.

14 Dicembre 2025

Vigili del Fuoco o parrocchia? L’Uaar Emilia-Romagna contro l’uso di risorse pubbliche per fini religiosi: “Laicità in fumo tra Modena e Bologna”
Comunicato stampa Bologna/Modena, 13 dicembre 2025

Apprendiamo con sconcerto dell’ordine del giorno diffuso dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena, con il quale si invitano i dipendenti a “percorsi di fede”, cresime e corsi prematrimoniali organizzati direttamente dall’amministrazione. Riteniamo inaccettabile che risorse, canali ufficiali e personale di un corpo civile dello Stato vengano impiegati per finalità strettamente confessionali. I Vigili del Fuoco sono un patrimonio di tutti i cittadini, credenti e non, e la loro missione è la sicurezza pubblica, non la cura delle anime o l’amministrazione di sacramenti.

L’utilizzo di carta intestata, email istituzionali (il documento indica esplicitamente un indirizzo vigilfuoco.it per le adesioni) e il coinvolgimento formale della gerarchia di comando in questioni di fede privata rappresentano una “sgrammaticatura” istituzionale che lede il supremo principio di laicità dello Stato. Ciò che rende la vicenda ancora più grave è che non si tratta di un caso isolato, ma di una vera e propria “filiera clericale” che attraversa diversi corpi dello Stato e scavalca i confini provinciali. Il documento, infatti, specifica che il corso prematrimoniale si svolgerà presso la Legione Carabinieri “Emilia Romagna” a Bologna. Assistiamo dunque a un intreccio tra istituzioni diverse (Vigili del Fuoco e Carabinieri) unite non da finalità di servizio pubblico o di emergenza, ma dalla gestione logistica di pratiche religiose cattoliche.

È tollerabile che nel 2025 strutture pubbliche e funzionari statali vengano distolti dai loro compiti per trasformarsi in succursali della Curia? Un dipendente non cattolico, o ateo, come deve sentirsi di fronte a un Ordine del Giorno che normalizza l’appartenenza religiosa come parte della vita lavorativa? Chiediamo al Comando di Modena e alle istituzioni coinvolte di occuparsi di formazione professionale, sicurezza e soccorso, lasciando la gestione dei sacramenti alle parrocchie, dove è giusto che stiano. La divisa appartiene allo Stato, la coscienza ai singoli cittadini: confondere i due piani è un disservizio alla democrazia.

Roberto Vuilleumier
Coordinatore Regionale UAAR Emilia Romagna
(Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti)

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