Laicità e diritti civili: l’Agenda Uaar per le elezioni
Manca una settimana alle elezioni.
L’Uaar è apartitica e non dà indicazioni di voto. Ha invece presentato un’Agenda nella quale elenca gli obiettivi laici da conseguire. E ha anche esaminato i programmi delle liste elettorali che si sono candidate a dirigere il Paese per estrarne i passaggi che fanno riferimento ai medesimi temi. In tal modo chiunque potrà farsi un’opinione più completa.
Il circolo Uaar di Bologna invita i candidati eleggibili nelle circoscrizioni della propria provincia a leggersi l’Agenda Uaar, a sostenere le pubblicamente le proposte in essa contenute e a scrivere le risposte ai punti dell’Agenda a bologna@uaar.it. Daremo diffusione delle risposte pervenute nei nostri spazi, sottoponendole al giudizio critico di soci e simpatizzanti.
Di seguito riportiamo il comunicato stampa Uaar nazionale sull’Agenda Uaar per le elezioni.
Un nuovo parlamento è alle porte. Sarà più laico del precedente? Se lo domanda anche l’Uaar, che chiede a partiti e candidati di esprimersi. E, per non lasciare nulla di intentato, sottopone loro un vero e proprio programma sui diritti civili laici.
«Il panorama politico italiano non è mai stato così clericale», osserva Raffaele Carcano, segretario Uaar, «ed è invece sempre più necessario che l’Italia si adegui agli standard europei anche su questi argomenti». La nostra arretratezza sui diritti civili ci condanna infatti a rimanere arretrati anche economicamente, culturalmente, socialmente. Temi come il fine vita, la libertà di coscienza, i costi pubblici della religione, l’ampliamento dei diritti riproduttivi, sessuali e di famiglia non sono affatto secondari, e sono assai sentiti dalla popolazione. E dalla classe politica?
Il dibattito preelettorale gira al momento intorno all’agenda Monti. Un’agenda che, guarda caso, non dedica alcuna attenzione alle questioni laiche. E allora l’Uaar propone la sua, di agenda. E invita partiti e candidati a leggersela, affinché inseriscano le proposte nei loro programmi. E perché se ne ricordino una volta eletti.
«Siamo apartitici, e non daremo alcuna indicazione di voto», precisa Carcano. L’associazione è tuttavia intenzionata a fornire agli elettori la maggiore informazione disponibile sulle tematiche a lei care. Affinché il loro voto sia consapevole. E se possibile laico.
Comunicato stampa Uaar