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Elezioni comunali 2011: le risposte dei candidati sindaco

12 Maggio 2011
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Dopo aver letto le risposte dei candidati sindaco Stefano Aldrovandi, Massimo Bugani, Virginio Merola e Michele Terra alle tre domande formulate assieme alla Rete Laica, il Circolo UAAR di Bologna ha ritenuto opportuno aggiungerne due, inviate a tutti i candidati sindaco il 4 maggio scorso. Le riportiamo di seguito assieme alle risposte pervenute, che finora sono quelle di Angelo Maria Carcano (Lista Nettuno), Michele Terra (Partito comunista dei lavoratori) e Massimo Bugani (Movimento 5 stelle).

1) Finanziamenti all’edilizia di culto
Il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto erogando alle Chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, circa 6 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Questo esborso non è obbligatorio per il Comune, che potrebbe destinare i fondi ad altri scopi.
Si impegna a devolvere questa somma per opere pubbliche quali asili, scuole, verde o manutenzione stradale?

2) Matrimoni civili
Da anni a Bologna i matrimoni civili sono circa il 66% dei matrimoni totali, più del doppio dei matrimoni religiosi. Ciononostante, solo la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio è disponibile, costringendo gli sposi a lunghe attese.
Si impegna a mettere a disposizione altre Sale e ad ampliare gli orari di fruizione?
Si impegna a pubblicizzare maggiormente la possibilità di farsi sposare da una persona cara?


Risposte di CARCANO ANGELO MARIA – Lista nettuno

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Riteniamo che opere quali asili nido, scuole verde e manutenzione stradale siano un elemento basilare ed imprescindibile per la conduzione della casa comunale. Il nostro programma elettorale prevede un forte impegno in materia di recupero delle aree verdi con un profondo e sostanziale cambiamento del volto della nostra città. Abbiamo previsto una piantumazione massiccia, la creazione di aree verdi per le coltivazioni a sostegno di questo progetto, aggregando ed avvicinando le persone e le associazioni. In materia di scuole ed asili, è necessario un forte intervento di messa in sicurezza di tutte quelle strutture non a norma che sono numerose, ovviamente nel rispetto delle deleghe e competenze comunali. Ci faremo carico di attivarci con gli enti proposti (Provincia, Regione, ecc…) perché destinino somme verso tali progetti che sono fondamentali per garantire una qualità di vita migliore dei nostri concittadini. Non si tratterà, pertanto, di una singola operazione di taglio ma di una completa e complessa revisione dei capitoli di spesa, tagliando i costi di consulenze partitocratiche e della spesa corrente inutile, vero tallone d’Achille di tutte le amministrazioni.
Per quanto concerne l’edilizia di culto nella sua specificità, riteniamo che non sia corretto dedicare somme considerevoli in un’unica direzione e verso una sola professione religiosa ma, analogamente, non riteniamo opportuno azzerare le risorse in quanto si tratta di luoghi che, oltre ad essere di culto sono anche di aggregazione famigliare e giovanile con indubbi vantaggi sulla sicurezza e la qualità della vita stessa.

2. Matrimoni civili
Noi abbiamo ben presente che il matrimonio è il più importante atto pubblico del Comune e chi viene delegato ed incaricato a svolgere tale funzione esercita appunto un compito fondamentale che cementifica la nostra compagine sociale e costituisce le basi dello sviluppo famigliare in senso lato.
In concreto, ci impegneremo con piacere ed entusiasmo nel mettere a disposizione altre sale per la celebrazione dei matrimoni e se avremo la possibilità di amministrare il “bene Comune” sarà nostra cura promuovere ogni iniziativa legale e liberale in tal senso, nel pieno e totale ascolto di tutte le compagine civili interessate, senza pregiudizi di sorta e nel rispetto di una laicità sul cui sviluppo si vuole sviluppare la nostra comunità.


Risposte di
TERRA MICHELE – Partito comunista dei lavoratori

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
I finanziamenti per i luoghi di culto vanno tolti e basta. Non mi sembra che la chiesa cattolica possa chiedere ulteriori soldi dopo tutto quello che già prende dallo Stato ed altre istituzioni. Ciò deve valere per tutte le religioni, ovvero se i musulmani vogliono una loro moschea a Bologna possono farla, non è Caffarra a decidere, ma se la devono pagare come devono fare anche tutti gli altri.

2. Matrimoni civili
Per i matrimoni la Sala Rossa è bella ma piccola, tra l’altro qualcuno potrebbe anche volersi sposare altrove, per esempio nel proprio quartiere o rione. Quindi sono assolutamente d’accordo con le proposte della Uaar.


Risposte di
BUGANI MASSIMO – Movimento 5 stelle

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Il nostro programma prevede la riduzione progressiva degli oneri di urbanizzazione secondaria destinati all’edilizia di culto e il progressivo aumento dei fondi destinati alla realizzazione di nuove scuole dell’infanzia comunali.
Noi pensiamo che gli edifici privati in generale, tra i quali rientrano la gran parte di quelli destinati al culto, non debbano essere realizzati con fondi pubblici, ma l’assoluta continuità con cui tutte le giunte passate hanno garantito questi fondi alle confessioni religiose non ci permette di introdurre un taglio netto ed immediato.
Il nostro obiettivo è di devolvere l’intero importo di questi fondi per altri scopi entro la conclusione del prossimo mandato comunale.

2. Matrimoni civili
Negli ultimi 15 anni si è verificato un forte aumento percentuale dei matrimoni civili celebrati a Bologna, passando dal 42,9% del 1995 al 68,3% del 2009, e tutto fa pensare che il trend di crescita proseguirà anche nei prossimi 5 anni. Per questo pensiamo sia necessario riservare altre sale comunali alle cerimonie di matrimonio civile oltre alla Sala Rossa e siamo favorevoli ad ampliarne gli orari di fruizione.
Infine siamo favorevoli a promuovere l’opportunità di scegliere l’officiante tra familiari o amici, come specificato nel nostro programma.

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Elezioni comunali 2011: 5 domande ai candidati consiglieri

6 Maggio 2011

In vista delle elezioni comunali 2011 chiediamo ai candidati al consiglio comunale di rispondere alle 5 domande di laicità concreta pubblicate qui sotto. E’ possibile rispondere inserendo un commento o scrivendo un email a bologna@uaar.it (aggiungeremo noi le risposte fra i commenti).
Le prime tre riprendono le domande che la Rete Laica Bologna ha già posto ai candidati sindaco.
Le risposte pervenute saranno diffuse a soci e simpatizzanti sui propri canali informativi.

NB: accettiamo volentieri risposte molto sintetiche, chiediamo a tutti di limitarsi a poche righe per risposta.

1. La scuola della Repubblica

Ogni anno il Comune finanzia con piu’ di un milione di euro scuole d’infanzia private paritarie, quasi tutte cattoliche.
Ogni anno circa 200 bambini restano esclusi dalle graduatorie comunali e sono costretti a subire scelte educative confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Non ritiene più utile impiegare questi fondi (un milione e 55.000 euro nel 2010) per coprire i 200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?
E’ a conoscenza e sostiene l’iniziativa referendaria su questo argomento promossa dal Comitato Articolo 33?

2. Morire con dignità

Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo operativo manca solo il regolamento attuativo. Se eletto si impegnera’ per attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del commiato”, presso il cimitero della Certosa; s’impegnera’ a dotare Bologna di più spazi per celebrare i funerali civili?

3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere

Di frequente ricorre il tema dell’apertura dei consultori alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche programmaticamente contrarie all’aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni. D’altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Cosa pensa dell’apertura dei consultori alle associazioni di volontariato? Quali iniziative dovrebbe intraprendere il Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta?
Sempre in tema di diritti: è favorevole a una campagna informativa contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come quella promossa dal sindaco di Berlino, Klaus Wowereit?

4. Finanziamenti all’edilizia di culto

Il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto erogando alle Chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, circa 6 milioni di euro negli ultimi 10 nni. Questo esborso non è obbligatorio per il Comune, che potrebbe destinare i fondi ad altri scopi.
Non sarebbe preferibile devolvere questa somma per opere pubbliche quali asili, scuole, verde o manutenzione stradale?

5. Matrimoni civili

Da anni a Bologna i matrimoni civili sono circa il 66% dei matrimoni totali, più del doppio dei matrimoni religiosi. Ciononostante, solo la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio è disponibile, costringendo gli sposi a lunghe attese.
Il Comune non dovrebbe mettere a disposizione altre Sale e ampliare gli orari di fruizione?
Si impegna a pubblicizzare maggiormente la possibilità di farsi sposare da una persona cara?

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Elezioni amministrative 2011 e laicità

27 Aprile 2011

Tutti i cittadini comunitari residenti a Bologna saranno chiamati ad esprimere il proprio voto alle prossime elezioni amministrative comunali del 15 e 16 maggio 2011. Il circolo UAAR di Bologna non sostiene nessun partito politico, ma ritiene utile evidenziare le loro posizioni sui nostri temi per favorire il voto consapevole degli elettori. A questo scopo abbiamo esaminato i programmi dei candidati sindaco e delle rispettive liste elettorali e ne abbiamo estrapolato i passaggi significativi da un punto di vista laico o religioso. Li presentiamo qui di seguito insieme ai link ai programmi completi.

ALDROVANDI STEFANO
Stefano Aldrovandi sindaco
[Programma]

  • Sapremo offrire una nuova accoglienza a chi viene a lavorare a Bologna: rispettando la cultura e la religione di ciascuno, senza dare a nessuno dei ghetti, ma accogliendoli in tutta la Città.


AVANZI ELISABETTA
Forza nuova
[Programma]
Il programma non presenta alcun riferimento alla laicità o alla religione.

BERNARDINI MANES
Lega nord, Popolo delle libertà – Berlusconi per Bernardini
[Programma]

  • La famiglia, quale società naturale fondata sul matrimonio, deve essere sostenuta affinché possa svolgere appieno le funzioni sociali, contribuendo al benessere  ed allo sviluppo armonico dei propri componenti, agendo da sistema di protezione durante i passaggi  cruciali della vita e garantendo al proprio interno una solidarietà intergenerazionale assolutamente fondamentale.
  • Potenziamento dei Servizi Nido e Scuola dell’Infanzia attraverso l’integrazione tra pubblico e privato attraverso convenzioni con istituti scolastici paritari per fronteggiare l’emergenza della carenza di posti con contemporaneo abbattimento dei costi.


BUGANI MASSIMO
Movimento 5 stelle
[Programma]

  • B.2  Riduzione graduale e programmata del finanziamento pubblico alle scuole private paritarie dell’infanzia, in modo da non ridurre l’offerta alle famiglie.
  • B.8 Realizzare nuove scuole dell’infanzia comunali per soddisfare le richieste delle famiglie.
  • B.9 Destinazione di fondi comunali alle sole scuole per l’infanzia private paritarie che avranno dimostrato di essersi attenute ai criteri stabiliti dalla normativa nazionale, non destinando più i fondi direttamente alla FISM.
  • D.1  Riservare altre sale comunali alle cerimonie di matrimonio civile, oggi celebrate esclusivamente presso la Sala Rossa del Comune. Promuovere l’opportunità di scegliere l’officiante tra i propri familiari o amici.
  • D.2  Campagna d’informazione sulle cerimonie di commiato laiche.
  • D.3  Realizzazione del Polo Crematorio del cimitero di Borgo Panigale: l’impianto esistente presso la Certosa è tecnologicamente superato ed inoltre non riesce a soddisfare le richieste dei cittadini.
  • D.4  Blocco alla costruzione di nuovi edifici di culto e di altri edifici per servizi religiosi.
  • D.5  Incentivare la condivisione dei luoghi di culto esistenti tra le confessioni religiose tradizionali e le realtà religiose che ne sono prive.
  • D.6  Concessione di strutture comunali alle associazioni e confessioni religiose che si impegnino a condividerle con altre realtà associative.
  • D.7   Riqualificazione della spesa finanziata dagli oneri di urbanizzazione secondaria: riduzione progressiva dei finanziamenti destinati all’edilizia di culto e progressivo aumento dei fondi destinati alla realizzazione di scuole dell’infanzia comunali.
  • D.8   Emanazione di un regolamento attuativo per procedere all’istituzione del registro comunale dei testamenti biologici, già approvato dalla precedente giunta comunale.


CARCANO ANGELO MARIA
Lista nettuno
[Programma]

  • Massima attenzione alle esigenze della scuola con incremento asili nido e scuole materne aperte anche il fine settimana onde soddisfare le varie esigenze delle famiglie e delle madri lavoratrici, in sintonia anche con la scuola privata.
  • Intensa collaborazione con l’Università e gli istituti scolastici, anche privati, sia cattolici che di altre confessioni, e massima valorizzazione del patrimonio artistico e museale cittadino.
  • Speciale sensibilità si avrà nei confronti delle persone affette da tossicodipendenza e malattie psichiche avviando un percorso di recupero della loro personalità, di intesa con ogni forza e organizzazione sia laica che religiosa.


CORTICELLI DANIELE
Bologna capitale, I popolari di Italia domani, Agire insieme civicamente, Partito repubblicano italiano
[Programma]

Assegno di natalità

  • 1) Destinato a coloro che rinunciano su base volontaria alle prestazioni formative offerte dal sistema pubblico;
    […]
  • 3)  Avvio di un meccanismo di sussidiarietà economica che alimenti da parte della società civile forme educative autonome e sostitutive della struttura pubblica;
  • 4) Progressiva riduzione della struttura pubblica senza causare problematiche occupazionali al personale esistente;


MEROLA VIRGINIO
Partito democratico, Con Amelia per Bologna con Vendola, Italia dei Valori- lista Di Pietro, Rosa per Bologna, Sinistra per Bologna – Federazione della sinistra
[Programma]

  • […] dobbiamo sottolineare la funzione educativa della scuola come la più importante per la qualità della crescita sociale e, prima ancora, per assicurare a ogni persona consapevolezza, dignità, libertà. In questo campo, Bologna può offrire al paese soluzioni innovative, ma anzitutto deve difendere la scuola pubblica dall’attacco del governo nazionale, richiamando lo Stato ad assolvere le proprie funzioni costituzionali e a destinare risorse al sistema scolastico bolognese.
  • Mantenere la centralità della scuola pubblica bolognese come uno dei punti di forza della città, luogo di accoglienza e di integrazione e accesso universalistico alle conoscenze, anche chiamando i diversi attori a definire un nuovo progetto pedagogico per una città educante, che coniughi l’acquisizione del sapere con i valori fondanti di una cittadinanza democratica.
  • Valutare con un piano di fattibilità la proposta di una Istituzione delle scuole e dei servizi educativi del Comune di Bologna: un progetto dedicato a migliore qualità, autonomia ed efficienza delle scuole dell’infanzia gestite dal Comune di Bologna, ai nidi ed ai servizi educativi, contribuendo a garantire la futura offerta educativa presente nel Comune di Bologna.
  • Accesso alle scuole d’infanzia comunali senza tassa di iscrizione. Ampliamento dell’offerta dei nidi e degli altri servizi per la prima infanzia, col contributo del privato e del privato sociale. Forte controllo pubblico degli standard di qualità e dell’aderenza al piano educativo condiviso.
  • Attivazione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento già deliberato dal Comune di Bologna.


MONTELLA ANNA
La destra Storace

Programma non presente in rete.


TERRA MICHELE
Partito comunista dei lavoratori
[Programma]

  • Nessun finanziamento pubblico alle istituzioni religiose
  • Negli ultimi anni il Comune di Bologna ha generosamente finanziato per più di 3 milioni di euro le varie confessioni religiose, soprattutto quella cattolica, con parte degli oneri di urbanizzazione. Eliminando questa spesa inutile il comune risparmierebbe 700mila euro all’anno.
  • Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene il referendum promosso dal Comitato art. 33 che vuole abolire i finanziamenti che il comune di Bologna elargisce alle scuole private e confessionali.

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Debutta a Bologna il “Cortile dei Gentili”: un “dialogo” con interlocutori accondiscendenti

6 Febbraio 2011
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5/2/2011 – COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Debutta a Bologna il “Cortile dei Gentili”: un “dialogo” con interlocutori accondiscendenti

Debutta a Bologna il “Cortile dei Gentili”, la fondazione con cui Benedetto XVI intende dialogare con alcuni selezionati atei e agnostici: il  cardinale Gianfranco Ravasi lo presenterà a Bologna sabato 12 febbraio,  guarda caso in occasione del Darwin Day. La parte dei “Gentili” sarà  affidata a due atei devoti del centrosinistra: Augusto Barbera e  Massimo Cacciari.

«Come previsto, il Vaticano si è scelto interlocutori accondiscendenti», afferma Roberto Grendene, portavoce del circolo bolognese dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Barbera e Cacciari si sono più volte dichiarati convinti della necessità di assicurare una posizione di  privilegio alla Chiesa Cattolica: per esempio in merito  all’esposizione del crocifisso nei luoghi istituzionali, su cui si pronuncerà a giorni la Corte di Strasburgo. «Ateismo e agnosticismo sono in forte crescita, basti pensare che da anni a Bologna più di due matrimoni su tre avvengono con rito civile. Non potendo fermarne la crescita, il Vaticano dipinge ora gli atei e gli agnostici come deferenti verso il cattolicesimo», continua Grendene: «difficile pensare che questa rappresentazione caricaturale sarà accettata dalla maggioranza dei dieci milioni di italiani che non credono in Dio».

Il card. Ravasi ha descritto esplicitamente la nostra associazione come “folcloristica”, e ha parlato in maniera allusiva di  ateismo nazional-popolare che sarebbe rappresentato da “associazioni e personaggi pittoreschi, intellettuali da salotto televisivo”.

A queste parole di scherno, che mettono in luce l’intenzione di dare patenti di ateismo da parte di chi già prova con imperizia a dare patenti di laicità, gli atei e agnostici rappresentati dall’uaar rispondono mostrando come non solo dialogano, ma concretamente operano con i credenti: a Bologna da anni è in atto una collaborazione con la Rete Laica, dove sono presenti organizzazioni di cattolici e di protestanti. Raccogliendo insieme le firme dei bolognesi abbiamo reso possibile l’approvazione in Consiglio Comunale del registro dei Testamenti Biologici, e insieme continuiamo a impegnarci per rendere questo paese più laico e più civile.

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“Non c’è più religione”: la Uaar promuove e difende l’ora alternativa

14 Gennaio 2011
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Da oggi in edicola. su quattro autorevoli settimanali italiani (L’Espresso, il Venerdì di Repubblica, Internazionale e Left), una intera pagina pubblicitaria dove la UAAR prende la parola per promuovere e difendere l’ora alternativa.

Lo slogan della campagna è: “Non c’è più religione, per chi non la vuole”: una legittima possibilità fino a ieri negata e oggi confermata dai recenti successi legali dell’associazione sul diritto all’ora alternativa a quella di religione cattolica.

Il circolo UAAR di Bologna ha inviato ieri a tutte le scuole della provincia di Bologna la cartolina della campagna, invitando i dirigenti scolastici a dare a genitori e studenti le informazioni e le garanzie sul diritto alle attività alternative alla religione cattolica entro la scadenza delle iscrizioni all’anno scolastico 2011/2012.

Sostieni la campagna con una donazione Metti i banner sul tuo sito Istruzioni per l’uso

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Fila per lo sbattezzo in via Altabella – e domani si replica in via Righi

23 Ottobre 2010
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23/10/2010 – COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Fila per lo sbattezzo in via Altabella – e domani si replica in via Righi

Lo Sbattezzo non è una goliardata, nè un controrito vendicativo. É la traduzione giuridica dell’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto in Italia da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.

«Dopo le Giornate dello sbattezzo degli ultimi due anni, in cui Bologna raccogliemmo più di 150 adesioni, siamo nuovamente in strada per informare i cittadini di questo diritto garantito dalla legge» afferma Roberto Grendene, coordinatore del circolo bolognese dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), che continua: «Ieri c’è stata la fila al banchetto in via Altabella. E domani (domenica 24 ottobre), dalle 10 alle 19, saremo di nuovo in via Righi angolo via Indipendenza, a disposizione dei cittadini».

Con la copia di un documento di identità, l’indirizzo della parrocchia che con il battesimo registrò e tuttora detiene i propri dati personali e la compilazione del modulo proposto dall’UAAR, basterà inviare una raccomandata per vedersi riconosciuto il diritto di non essere considerati dallo Stato come appartenenti ad una confessione religiosa in cui non ci si riconosce. Questo in ottemperanza del Decreto Legislativo n. 196/2003, in ossequio al pronunciamento del Garante per la protezione dei dati personali del 13/9/1999 ed alla sentenza del Tribunale di Padova depositata il 29/5/2000.
Il circolo UAAR di Bologna invierà le raccomandate raccolte il 25 ottobre, data ufficiale della Giornata dello sbattezzo 2010.
É possibile aderire all’iniziativa anche individualmente. Istruzioni alla pagina:
http://www.uaar.it/news/2010/06/02/ottobre-2010-terza-giornata-nazionale-dello-sbattezzo/

Resoconto fotografico della giornata dello sbattezzo 2008

Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna
www.uaar.it/bologna – bologna@uaar.it

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Lettera ai dirigenti scolastici provinciale e regionale

27 Settembre 2010
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Bologna, 24 settembre 2010

Al dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
Al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna

OGGETTO: Attivazione attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica

Spett.li Dirigenti,

è precisa volontà della scrivente associazione fare in modo che, nell’anno scolastico 2010/2011 iniziato da pochi giorni, l’attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica sia garantita a tutti coloro che l’hanno richiesta, e senza alcun tipo di discriminazione.

A questo scopo abbiamo trasmesso la lettera in allegato a tutte le scuole della provincia di Bologna.
Altre sedi locali della nostra associazione stanno precedendo per le scuole di altre province.

All’inizio dello scorso anno scolastico fummo ricevuti dal dott. Aiello, assieme a rappresentati di Scuola e Costituzione, Comunità Ebraica e Chiesa Metodista-Valdese, ricevendo garanzie sul rispetto da parte delle scuole del diritto all’insegnamento dell’attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica.

In seguito agli atti richiamati nella lettera in allegato (sentenza Consiglio di Stato 2749 del 7 maggio 2010, circolare del ministero dell’istruzione n. 59 del 23 luglio 2010, ordinanza del Tribunale di Padova del 30 luglio 2010), gli uffici scolastici regionali di Liguria e Veneto hanno diramato alle scuole di loro competenza informazioni dettagliate per l’attivazione dell’insegnamento in oggetto [vedi allegato per Liguria e per Veneto].

Chiediamo che analoga informazione sia diramata anche in Emilia Romagna.

In attesa di una positiva risposta, i nostri più cordiali saluti

Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna

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Lettera a tutte le scuole di Bologna per un anno scolastico senza discriminazioni su base religiosa

22 Settembre 2010

(aggiornamento: articoli su Repubblica online e l’Unità)

22/9/2010 – COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Lettera a tutte le scuole di Bologna per un anno scolastico senza discriminazioni su base religiosa

E` precisa volontà della scrivente associazione fare in modo che, nell’anno scolastico 2010/2011 iniziato da pochi giorni, l’attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica sia garantita a tutti coloro che l’hanno richiesta, e senza alcun tipo di discriminazione.

Così inizia la lettera che il circolo UAAR di Bologna ha spedito oggi a tutte le scuole della provincia di Bologna.
«L’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica, con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato, per due ore la settimana a partire dai tre anni di età, non è cosa da democrazia liberale». Ad esprimere questo semplice concetto, Roberto Grèndene, coordinatore del circolo dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Bologna, che continua: «Ma a questo si aggiungono ulteriori discriminazioni: l’ora alternativa, scelta laica e civile costituzionalmente garantita, viene spesso negata, ostacolata, o tradotta in ripieghi indegni di una scuola moderna.»

L’UAAR ha recentemente ottenuto una importante vittoria legale: il 30 luglio scorso, il Tribunale di Padova ha stabilito che l’attivazione dell’ora alternativa costituisce “un obbligo”, e che la sua mancata attivazione costituisce “un comportamento discriminatorio illegittimo”. Non solo: è stato riconosciuto che la lesione del diritto a non avere l’ora alternativa, configurando discriminazione per causa di religione, comporta una responsabilità risarcitoria in capo alla pubblica amministrazione. Questa ordinanza del Tribunale di Padova, la circolare del ministero dell’istruzione n. 59 del 23/7/2010 (in cui si evidenzia la necessità di assicurare “l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica agli alunni interessati”), la decisione del Consiglio di Stato 2749/2010 (in cui è stabilito, relativamente all’insegnamento alternativo, che “la sua istituzione deve considerarsi obbligatoria per la scuola” e che di questo il ministero “dovrà necessariamente farsi carico”) rendono conclamato il diritto di ottenere insegnamenti alternativi a quello cattolico.

«E` falso che l’ora alternativa sottragga risorse alla scuola, e che addirittura la sua attivazione causerebbe l’impoverimento dell’offerta formativa. E` vero il contrario» dichiara Grèndene, che chiarisce: «I fondi ci sono, stanziati nel bilancio del ministero, occorre solo che i dirigenti scolastici facciano il loro lavoro e il loro dovere, utilizzandoli e nominando supplenti annuali se necessario, e arricchendo così l’offerta formativa. Nella provincia di Bologna molte sono le esperienze positive: facciamole crescere e conoscere, per una scuola migliore».

Documentazione:
Lettera inviata alle scuole della provincia di Bologna
Ordinanza del Tribunale di Padova del 30/7/2010
Il progetto UAAR “ora alternativa”

UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Associazione di promozione sociale – Iscrizione al registro nazionale n. 141
Circolo di Bologna c/o “Il Cassero”, via Don Minzoni 18

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“Legge mancia”: sulla Curia di Bologna ennesima pioggia di danaro pubblico

5 Agosto 2010

5/8/2010
COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

La commissione bilancio della Camera ha approvato venerdì scorso, con il solo voto contrario dell’IDV, una risoluzione con cui 51 milioni 575 mila euro sono stati stanziati per il “Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio”.
E` la cosiddetta “legge mancia”, che permette ai nostri parlamentari di regalare denaro pubblico ad enti di loro scelta.
Tra i 514 beneficiari di questa politica clientelare, innumerevoli parrocchie, confraternite, diocesi ed altri enti controllati dalla Chiesa Cattolica.

«In tempi di tagli a servizi essenziali e di pesanti manovre finanziarie, risulta ancora più scandaloso che fondi pubblici siano regalati al più grande immobiliarista in circolazione, la Chiesa Cattolica», afferma Roberto Grendene, coordinatore del Circolo UAAR di Bologna, che puntualizza: «a Bologna mancano asili nido e scuole dell’infanzia comunali e statali, ma oggi piovono 330.000 euro per la manutenzione della Curia Arcivescovile e per la strumentazione dell’Istituto Veritatis Splendor: uno schiaffo a tutti i cittadini che pagano le tasse per avere servizi pubblici laici e civili.»

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ricorda altri finanziamenti pubblici occulti di stampo confessionalista:
– la Campagna Oneri mostra che il Comune di Bologna elargisce ogni anno circa 600.000 euro per “edilizia di culto”, con la Curia Arcivescovile che incassa l’85% della torta
– il Comune di Bologna finanzia con più di un milione di euro l’anno le scuole private cattoliche affiliate alla FISM
– l’8×1000 a gestione statale utilizzato per regali clientelari alla Chiesa Cattolica: ad esempio il governo Prodi assegnò 975.000 euro del gettito statale dell’8×1000 alla Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna (G.U.17/12/2007)

Circolo UAAR di Bologna
www.uaar.it/bologna – bologna@uaar.it

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Comune di Bologna: anche quest’anno, regalato un milione di euro alle scuole private cattoliche

25 Luglio 2010
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La commissaria Cancellieri rinnova la convenzione con la FISM, regalando anche per il prossimo anno scolastico un milione e 55 mila euro del Comune di Bologna alle scuole private cattoliche.
Per chi non non avesse letto il nostro notiziario nr. 70, del 1/3/2009, la FISM “è componente della Consulta per la Pastorale della Scuola e del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana. La F.I.S.M. è altresì presente con propri rappresentanti nel Centro Studi Scuola Cattolica. La F.I.S.M. ha un proprio Consulente Ecclesiastico nazionale ed a livello periferico Consulenti ecclesiastici regionali e provinciali. La F.I.S.M. promuove incontri di carattere spirituale per i propri dirigenti.” (dichiarazioni presenti su sito nazionale FISM).

Gongola mons. Vecchi: «la scuola privata cattolica svolge un ruolo pubblico che molti non accettano, siamo al servizio del bene comune» (fonte: Corriere di Bologna, 23/7/2010).
Il vescovo ausiliare Vecchi, già noto per essere “al servizio del bene comune” per il 30% della torta e per ricevere genitori di bambine molestate sessualmente da un prete della sua diocesi e dir loro «questo incontro non è mai avvenuto» (ma lui non ricorda, vedi estense.com), dovrebbe sapere che ciò che molti non accettano non è la libertà di istituire scuole private. Questo si può fare: lo dice l’art. 33 della Costituzione, che però dice anche che deve avvenire “senza oneri per lo Stato“. Ecco, è questo che molti non accettano.

Si compiace del rinnovo del finanziamento pubblico la responsabile del PD scuola Graziella Giorgi. Così pure il PDL, che con Valentina Castaldini e Giovanni Mulazzani (responsabili scuola del Pdl cittadino e provinciale) e Giovanni Leporati, vicecapogruppo degli azzurri alla Provincia di Bologna, parlano di “scelta saggia ed equilibrata” da parte di Palazzo D’Accursio.
«Francamente perplesso del finanziamento» si dichiara invece Franco Grillini, IdV.
Di discriminazioni al momento delle iscrizioni e mancato intervento su casi di abusi sessuali nelle scuole paritarie, di decisione grave e di regali ideologici da parte del Comune mentre si smantella progressivamente la scuola pubblica parla invece il comunicato della Rete Laica Bologna, che promette che «da parte dei laici sarà opposizione dura». Come membri attivi della Rete Laica assieme ad altre associazioni e confessioni religiose di minoranza, confermiamo questo impegno.

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