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Archivio per la categoria ‘varie’

Banchetti metropolitani di maggio

4 Maggio 2012
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I nostri banchetti di maggio sono confermati, … a parte la previsione temporalesca. Ci regoleremo al momento.
Sicchè domenica 6 maggio dalle ore 9,30 siamo ai Giardini Margherita.
9,30 – 14,00 Ingresso S.Stefano
15,00 – 20,00 Ingresso Porta Castiglione
Partecipano Fabio e Vittorio … e si spera di vedere altre ragazze e ragazzi!

Poi giovedì 10 dalle 9,00 alle 14,00 siamo in Piazza Trento e Trieste
e venerdì 11 sotto i portici di S.Stefano all’ingresso del Quartiere, civico 119/2,
dalle 10,00 alle 14,00.
Ciao, Paolo.

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Imola sabato 28 aprile

25 Aprile 2012
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Saremo presenti anche a Imola con un tavolo informativo sull’8 x 1.000.
In Via Emilia 165 sabato 28 aprile dalle 9,00 alle 13,00.

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Banchetti 31 marzo e 1 aprile – Sede chiusa

30 Marzo 2012
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Iniziano i tavoli informativi primaverili “OcchioperMille”,
cioè con l’intenzione principale di informare la cittadinanza sul perverso meccanismo concordatario in epoca di dichiarazione dei redditi, ma come sempre per divulgare poi tutti i nostri temi.

In programma di certi ci sono questi:

sabato 31 marzo e domenica 1 aprile dalle 10 alle 14
in Via Indipendenza tra i civici 2 e 4, all’angolo di Via Montegrappa a ridosso della catena di chiusura della strada.

sabato 31 marzo e domenica 1 aprile dalle 15 alle 19
in Via Indipendenza presso il civico 8, angolo Via Manzoni.

Come per tutti i nostri tavoli informativi sarà possibile iscriversi o rinnovare l’iscrizione, avere i moduli e le informazioni per lo sbattezzo o semplicemente conoscere meglio l’ UAAR.
Quindi non apriremo la nostra sede al Cassero sabato 31 marzo.

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Rinnovo della convenzione comunale con il Cassero

11 Febbraio 2012
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Giovedì 9 febbraio si è svolta un’audizione della Commissione Cultura con l’Arcigay e le altre Associazioni ospitate nell’edificio storico “La Salara”, tra le quali anche il Circolo UAAR di Bologna rappresentato dal coordinatore Paolo Marani.

La convenzione, che assegna l’uso dei locali senza chiedere l’affitto, era stata messa in discussione dal Pdl, all’opposizione a Bologna. La motivazione ufficiale stava nella constatazione di un utile nell’ultimo bilancio dell’ Arcigay “Cassero” che gli permetterebbe di pagare l’affitto, ma durante il dibattito si è palesata la reale motivazione basata su di una ideologia omofoba, espressa mediante un ridanciano moralismo col paraocchi.

Legare la diretta o indiretta concessione di denaro pubblico alla moralità dell’utilizzatore è faccenda da teocrazia, da tribunale del popolo. Comporta un giudizio personale che, ad esempio da parte nostra, inviterebbe a controllare come si comportano i maggiori beneficiari del sostegno pubblico comunale, ovvero le varie realtà cattoliche. Nonchè, tornando ai soldi, a capire perchè annualmente il Comune devolva centinaia di migliaia di euro al maggior immobiliarista italiano tramite gli Oneri di Urbanizzazione secondaria, pur non essendovi obbligato.
Non solo, il Comune prima di elargire soldi pubblici alla Curia non le chiede nemmeno il bilancio e lo stato patrimoniale.

Il Cassero ha evidenziato il valore sociale della sua realtà che nel quotidiano è un punto di riferimento per l’affermazione identitaria di tante persone, spesso anche con vite difficili, cacciate di casa o con alle spalle umiliazioni e maltrattamenti. Realtà che inoltre si concretizza nella continua opera gratuita di prevenzione contro l’ AIDS, che altrimenti graverebbe sulle casse comunali ben più dell’affitto non percepito.

Il nostro Circolo testimonia che non ha mai pagato un centesimo per l’ospitalità ricevuta dall’Arcigay.

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Inchiesta UAAR sui fondi pubblici e le esenzioni di cui gode la Chiesa cattolica

5 Dicembre 2011

Inchiesta UAAR sui fondi pubblici e le esenzioni di cui gode la Chiesa cattolica

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L’UAAR parte dall’assunto che le religioni (tutte) le dovrebbe sostenere chi le professa. Ciò non accade, quantomeno in Italia, grazie a un numero considerevole di leggi e normative emanate in favore delle comunità di fede. Nessuno è al corrente dell’entità dei fondi pubblici e delle esenzioni di cui, annualmente, beneficia la religione che ne gode incomparabilmente più delle altre, la Chiesa cattolica nelle sue articolazioni (Santa Sede, CEI, ordini e movimenti religiosi, associazionismo, eccetera). Non la rendono nota né la Conferenza Episcopale Italiana, né lo Stato. È per questo motivo che l’UAAR ha deciso di dar vita alla piattaforma I costi della Chiesa: l’obiettivo è di presentare una stima di massima che sia la più attendibile e accurata possibile, citando estesamente le fonti e utilizzando metodologie trasparenti.

Il compito non è per nulla facile, perché la cifra reale e precisa è quasi sicuramente ignota sia allo Stato, sia alla Chiesa. Occorrerebbe infatti esaminare, delibera per delibera, capitolo di spesa per capitolo di spesa, il bilancio dello Stato e quelli di tutte le Regioni, le Province, i Comuni, gli enti pubblici, le società a partecipazione pubblica. Occorrerebbe inoltre disporre di tutti i bilanci delle diocesi, delle parrocchie, degli enti ecclesiastici, delle associazioni cattoliche. Un’impresa impossibile per chiunque.

Anche per l’UAAR, ovviamente. Anche perché non dispone certo di somme ragguardevoli da investire nell’inchiesta. Ciononostante, abbiamo ritenuto che fosse possibile, con ragionevole approssimazione, cercare di quantificare la cifra. Anche altri ci hanno provato nel recente passato: Piergiorgio Odifreddi (Perché non possiamo essere cristiani, 2007) l’ha stimata in 9 miliardi di euro, Curzio Maltese (La questua, 2008) in 4,5 miliardi, l’Ares (La casta dei casti, 2008) in 20 miliardi. Da parte sua, il mondo cattolico fa quasi sempre riferimento alla replica al libro di Maltese, intitolata La vera questua, scritta dal giornalista di Avvenire Umberto Folena e liberamente scaricabile online, la quale non contiene però alcun totale.

A differenza dei precedenti sforzi, I costi della Chiesa rappresenta il tentativo da parte dell’UAAR di raggiungere lo stesso obbiettivo in modo approfondito, attendibile e dinamico. Perché di ogni singola voce presa in considerazione spieghiamo la sua origine normativa, quali sono i dati a nostra disposizione e quali sono state le valutazioni che ci hanno spinto ad attribuire loro un certo valore. Tutto questo, essendo pubblicato online, è altresì a disposizione di chiunque, anche della stessa Conferenza Episcopale, voglia integrare i dati, criticarli o commentarli. I costi della Chiesa costituisce anzi uno stimolo per tutti a effettuare le proprie valutazioni e, di conseguenza, a disporre nel tempo di una piattaforma, e delle stime che contiene, sempre più affinate. Se poi la Chiesa e/o lo Stato presenteranno i propri totali saremo ancora più contenti: vorrà dire che l’iniziativa avviata dall’UAAR ha raggiunto il suo scopo, quello di discutere e confrontarsi sui costi pubblici della Chiesa cattolica.

Ricordiamo che il bilancio dell’UAAR è pubblicato online.

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Laicità e biotestamento – lunedi 5 dicembre

3 Dicembre 2011
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Lunedì 5 dicembre dalle 19.00 fino a 22.00, presso il sindacato degli universitari spazio la gauche, via bel meloro 1e

Il nostro portavoce Roberto Grendene partecipa al dibattito:
Laicità e biotestamento: dal concetto di laicità declinato nei vari ordinamenti europei alle prospettive per l’ordinamento italiano in materia di biotestamento.
intervengono Lucio Pegoraro professore di diritto pubblico comparato, Giovanni Cimbalo professore di Diritto ecclesiastico e Roberto Grendene del Circolo UAAR di Bologna. A seguire aperitivo.

notizie, varie

Prossima riunione: martedì 8 novembre, ore 21

7 Novembre 2011
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La prossima riunione di circolo si terrà domani sera, martedì 8 novembre, alle 21 presso il Circolo Arcigay Cassero, in via Don Giovanni Minzoni, 18.

Non manchiamo di ricordarvi che nuovi soci e simpatizzanti sono i benvenuti!

Discuteremo di (ma non solo!):

cosa può fare l’UAAR per essere più incisiva
iniziative per il Darwin Day e la primavera 2011
preparazione della riunione annuale elettiva

Durante la serata sarà anche possibile rinnovare l’iscrizione per l’anno 2012.

Ci sono i calendari di Staino ordinati e cartoline per la campagna sull’ora alternativa da diffondere.

Se volete anche unirvi a noi per una pizza insieme prima della riunione, vi invitiamo a ordinarla scrivendo a bologna@uaar.it entro le 17,00 e a raggiungerci poi puntuali alle 20:30.

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CRAL Regione Emilia Romagna: una messa per ricordare i dipendenti scomparsi

3 Novembre 2011
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Il CRAL (Circolo Dipendenti della Regione Emilia-Romagna) ha organizzato per oggi, giovedì 3 novembre, una Giornata del Ricordo in memoria dei dipendenti dell’amministrazione scomparsi. La commemorazione avverrà con una messa presso la Chiesa di San Vincenzo de Paoli. La notizia si ritrova anche nella prima pagina del periodico del CRAL (vedi pdf).

Cinzia Scarpellini, dipendente della Regione Emilia Romagna, ha scelto di scrivere al CRAL per esprimere il suo dissenso a essere ricordata, in caso di decesso, in un simile cerimoniale di una religione che non le appartiene. L’UAAR è stato incluso nello scambio di email che è seguito, e ve lo riassumiamo.

Il presidente del CRAL ha risposto a Cinzia rassicurandola sul fatto che non verrà inserita nella lista dei nominativi, ma ha anche aggiunto, caustico, la proposta di mettere nella sede dell’Associazione un cartello con l’indicazione “da non ricordare in caso di morte”, nel quale poter lasciare il proprio nominativo.

Cinzia ha osservato che il cartello sarebbe inopportuno in quanto pubblicizzerebbe informazioni relative alla sfera religiosa, alle quali la legge sulla privacy dedica una speciale tutela in quanto dati sensibili.

Il sindacato UIL, incluso anch’esso nello scambio di email, ha argomentato che l’inserimento in un’iniziativa di commemorazione dovrebbe essere subordinato a un precedente assenso, del deceduto o dei suoi cari, così che anche un non cattolico sia rispettato nella sua privacy, e i suoi familiari lo siano nel loro lutto.

Ma a parte questo, perché il CRAL non ha pensato a una commemorazione laica? Non voler essere ricordati in una cerimonia cattolica non equivale a non voler essere ricordati affatto, ha giustamente osservato Cinzia.

La risposta del presidente su questo punto è stata che la Regione, interpellata a proposito, si era mostrata disinteressata a un evento che commemorasse i dipendenti scomparsi, e a quel punto il CRAL aveva ritenuto che una messa in ricordo fosse la cosa “più giusta” da fare. Ha poi aggiunto che “noi Laici” dovremmo essere esempi di tolleranza.

Come Circolo di Bologna abbiamo risposto al presidente che, comunque la si giri, una messa non è laica.

Le opinioni di Cinzia Scarpellini sono da noi condivise: “noi laici” vogliamo dare e vogliamo ricevere rispetto, e proprio per questo chiediamo cerimonie civili. Cerimonie che, non prendendo parte alcuna, includano tutti. Una scelta doverosa per il Circolo Dipendenti della Regione Emilia Romagna, che da statuto dichiara di ispirarsi ai principi di democrazia e uguaglianza dei diritti.

Cinzia Scarpellini ha esposto la sua opinione sull’evento anche in un post su Cronache Laiche.

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sabato 29 ottobre

25 Ottobre 2011
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Informo che sabato 29 ottobre non ci saremo nella nostra sede al Cassero perchè impegnati altrove.
Ciao, Paolo.

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Sinistra in Festa

29 Settembre 2011
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Saremo presenti con un tavolo informativo anche a Sinistra in Festa!

Sinistra in Festa 2011 a Castenaso

Sinistra in Festa 2011 a Castenaso

A Castenaso, da venerdì 30 settembre fino a domenica 2 ottobre, zona mercato settimanale in struttura coperta, Via XXI Ottobre 1944. Ciao a tutti, Paolo.

(http://www.facebook.com/event.php?eid=137980939632471)

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