Notiziario 78 – 2009

10 Agosto 2009

11/06/2009 N.78

NOTIZIARIO del Circolo UAAR di Bologna



UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – www.uaar.it

Presidenti onorari:  Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO

e-mail: bologna@uaar.it–  sito web: www.uaar.it/bologna



1) Lunedì 15 giugno, ore 21: riunione del circolo UAAR di Bologna

2) Ballottaggio per la poltrona di sindaco di Bologna: ponete voi le "10 domande laiche" a Delbono e Cazzola

3) LIBERI DI NON CREDERE – primo meeting nazionale per un paese laico e civile (19 SETTEMBRE 2009, ROMA)

4) CAMPI ESTIVI UAAR

5) Finanziamenti comunali all&apsedilizia di culto: se ne parla su stampa e televisione, grazie ai 1360 cittadini che hanno firmato la petizione UAAR

6) Venerdì 12 giugno: presentazione di "Vaticano S.p.A." presso Librerie.coop Ambasciatori

7) Ateobus censurati: la pagina UAAR su “Repubblica”

8) Intervista doppia al "5×1000" e all&aps"8×1000" sul canale UAAR su YouTube

9) Al Pride di Genova in bus: biglietti in vendita presso il Cassero





1) Lunedì 15 giugno, ore 21: riunione del circolo UAAR di Bologna

La prossima riunione del circolo UAAR di Bologna si terrà lunedì 15 giugno, ore 21, in Via Ezio Cesarini 1 (suonare al campanello con indicazione "UAAR").

Se il tempo lo consentirà, staremo nell&apsampio giardino messo a disposizione dalla nostra Carla.

Oltre ai soci, più che benvenuti anche i simpatizzanti.



2) Ballottaggio per la poltrona di sindaco di Bologna: ponete voi le "10 domande laiche" a Delbono e Cazzola

I mezzi di informazione parlano spesso del "voto dei cattolici".

I candidati si soffermano a lungo sull&apselettorato cattolico e sui relativi interessi. Prestando peraltro molta attenzione alle direttive delle gerarchie ecclesiastiche e poca alle concrete scelte di vita dei presunti fedeli.

Poche parole o nessuna sugli elettori atei e agnostici e sui loro diritti negati o calpestati.

Eppure, a Bologna, due matrimoni su tre sono civili.

Di diritti negati e calpestati ai cittadini atei e agnostici parlano chiaro le nostre 10 domande laiche , che abbiamo rivolto ai candidati e alle liste delle elezioni comunali 2009 di Bologna.

Prima delle elezioni dello scorso fine settimana, ci sono pervenute 20 risposte, tra cui 5 di candidati sindaci.

Non ci hanno risposto Delbono e Cazzola, candidati che andranno ora al ballottaggio.

Invitiamo tutti i lettori a spedire una mail a Delbono e/o Cazzola, chiedendo loro una risposta pubblica alle nostre 10 domande laiche

Gli indirizzi a cui inviare la richiesta che abbiamo trovato in rete sono i seguenti:



Delbono:

flavio@flaviodelbono.it, delbono.navile@gmail.com, delbono.sanvitale@gmail.com, delbono.santostefano@gmail.com



Cazzola:

staff@alfredocazzola.it



Per la mail da inviare, potete copiare il seguente testo, oppure usarlo come traccia per vostre considerazioni:



Caro candidato sindaco,

prima di votare per il ballottaggio del prossimo 21/22 giugno vorrei conoscere le sue posizioni su alcune importanti questioni di laicità concreta.

Gli elettori atei a agnostici a Bologna sono numerosi, basti pensare che i matrimoni civili superano il 66% del totale nella nostra città.

Ma di impegni relativi alle loro esigenze, ai loro valori e ai loro diritti calpestati non ho trovato tracce sostanziali nella sua campagna elettorale.

Le chiedo allora di rispondere pubblicamente alle "10 domande laiche" del circolo UAAR di Bologna, che si è impegnato a riportare risposte (e "non risposte") sui propri canali informativi interni ed esterni.

Le domande sono presenti sul sito bolognese dell&apsUAAR: www.uaar.it/bologna oppure possono essere scaricate a questo indirizzo: http://snipurl.com/jxbix

Le chiedo di inviare le sua risposte, possibilmente in forma di impegni concreti nella eventuale veste di futuro sindaco, anche all&apsindirizzo bologna@uaar.it



Nome Cognome

Socio/simpatizzante uaar

ateo/agnostico

cittadino ed elettore in attesa di risposte





3) LIBERI DI NON CREDERE primo meeting nazionale per un paese laico e civile (19 SETTEMBRE 2009, ROMA)



Erano pochi milioni, cent’anni fa. Oggi sono circa un miliardo. Il formidabile aumento del numero dei non credenti è l’unica, rilevante novità nel panorama religioso mondiale degli ultimi decenni. Un fenomeno che, peraltro, nei paesi democratici non accenna affatto a fermarsi: una crescita che, significativamente, non è il frutto dell’opera di ‘missionari’ dell’ateismo e dell’agnosticismo, ma l’esito di centinaia di milioni di riflessioni individuali. Circostanza ancora più eloquente, la loro diffusione è maggiore quanto maggiore è la diffusione del benessere, dell’istruzione, della libertà di espressione. Lungi dal portare le società alla rovina, come vaticinano leader religiosi incapaci di trovare risposte più adeguate alla secolarizzazione, atei e agnostici ne rappresentano la parte più dinamica, quella che più contribuisce alla loro crescita: rispetto alla media della popolazione sono più giovani, più istruiti, più aperti al nuovo, più tolleranti nei confronti di chi viene troppo spesso dipinto come ‘diverso’: stranieri, omosessuali, ragazze madri, appartenenti a religioni di minoranza.



Quasi ovunque il mondo politico ha registrato questi cambiamenti, improntando le legislazioni nazionali a norme sempre meno dipendenti dall’etica religiosa prevalente (ancora per quanto?), e valorizzando per contro l’autodeterminazione dei singoli individui. Persino in una “nazione cristiana” quale sono ritenuti gli Stati Uniti, un americano su sette non appartiene ad alcuna religione: non è un caso che, nel suo discorso di insediamento, Barack Obama abbia esplicitamente riconosciuto il ruolo dei non credenti.



Un solo paese occidentale sembra fare eccezione, nonostante la religiosità sia in calo anche lì. È il paese con la classe politica meno apprezzata, con i livelli più bassi di libertà di espressione: un paese che tanti, in patria e all’estero, ritengono in declino. Quel paese è il nostro, quel paese è l’Italia. Un paese dove i non credenti sono i paria della società, relegati dalla legge (e dal condizionamento sociale) a cittadini di quinta categoria: l’incredulità viene buona ultima, quanto a diritti, dopo la Chiesa cattolica, le confessioni sottoscrittrici di Intesa, i culti ammessi e le confessioni non registrate. Un paese dove si può essere censurati se si tenta di scrivere che Dio non esiste. Un paese dove, in televisione, è impossibile ascoltare una critica alle gerarchie ecclesiastiche.



Eppure gli atei e gli agnostici non sono affatto pochi: anche in Italia, un cittadino su sette non crede. Ma nessuno lo ascolta. Certo, il servilismo del mondo politico e dei mass media italiani non teme, come si è detto, confronti con altri paesi. Ma anche gli increduli hanno le loro responsabilità. Se vogliono non essere discriminati sui luoghi di lavoro; se desiderano che i loro figli, a scuola, non siano confinati in un ghetto; se non accettano che ingenti somme delle (scarse) finanze pubbliche finanzino organizzazioni confessionali; se, in poche parole, pensano che l’Italia debba realmente essere uno Stato laico e democratico, che tratta tutti i cittadini allo stesso modo, è necessario far sentire la propria voce. Finora non è mai accaduto: mai atei e agnostici hanno manifestato per i loro diritti civili.



Atei e agnostici non credono nei miracoli: sanno benissimo che, per ottenere dei cambiamenti, è necessario darsi da fare. È dunque venuto il tempo, anche per i non credenti, di mobilitarsi. Per questo motivo l’UAAR, l’associazione di promozione sociale che unisce gli atei e gli agnostici, indice per sabato 19 settembre, alle ore 15, nell’area antistante lo stadio Flaminio (Piazzale Ankara) a Roma
LIBERI DI NON CREDERE



primo meeting nazionale per un paese laico e civile









La data scelta non è casuale. I diritti dei non credenti possono essere riconosciuti solo laddove non c’è alcuna religione di Stato, di fatto e/o di diritto. Il 20 settembre 1870 non venne meno solo una religione di Stato; fu abbattuto un regime teocratico all’interno del quale era impossibile dichiararsi pubblicamente atei o agnostici. Molti, quel giorno, ritennero a portata di mano la realizzazione di una società, in cui una libera Chiesa costituisse solo una parte, non privilegiata, di un libero

Stato. Quel progetto, faticosamente avviato, fu poi bloccato dal ventennio fascista, dal cinquantennio democristiano e da un quindicennio di confessionalismo bipartisan.



Ora i tempi sono cambiati. Non intendiamo rievocare con nostalgia l’epopea risorgimentale: vogliamo invece impegnarci nella costruzione di una società moderna, laica, europea.



Vogliamo l’uguaglianza, giuridica e di fatto, di credenti e non credenti

Vogliamo l’affermazione concreta della laicità dello Stato

Vogliamo la fine di ogni privilegio, di diritto e di fatto, accordato alle confessioni religiose

Vogliamo che le concezioni del mondo non religiose abbiano la stessa visibilità e lo stesso rispetto delle concezioni del mondo religiose



In particolare, chiediamo:

Avvio di un processo per il superamento del regime concordatario

Riconoscimento delle unioni civili

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per la ricerca scientifica

Rimozione degli ostacoli frapposti alla contraccezione d’emergenza (c.d. “pillola del giorno dopo”)

Abolizione dei limiti all’accesso alla fecondazione artificiale introdotti dalla legge 40/2004

Abolizione dell’obiezione di coscienza nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici

Introduzione della pillola RU-486 e presenza capillare di consultori pubblici

Legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria

Riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita

Rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale

Possibilità per tutti i cittadini di poter abbandonare formalmente la propria religione

Disponibilità su tutto il territorio nazionale di strutture per la cremazione e di sale del commiato laiche

Disponibilità, su tutto il territorio nazionale, di luoghi solenni e tempi consoni per il matrimonio civile

Edifici pubblici laici, non contrassegnati dal simbolo della Chiesa cattolica

Rispetto delle leggi sull’inquinamento acustico anche da parte delle confessioni religiose

Abolizione delle leggi di tutela penale in materia religiosa

Fine dei privilegi delle confessioni religiose nelle strutture obbliganti (ospedali, carceri, caserme…)

Riduzione dei tempi per l’ottenimento della separazione e del divorzio

Introduzione del sistema tedesco, per il quale solo i contribuenti che vogliono espressamente finanziare la loro fede pagano la tassa di religione

Fine del versamento di fondi comunali alle confessioni religiose quali oneri di urbanizzazione secondaria

Una scuola pubblica laica: dove chi non frequenta le ore di religione cattolica non sia discriminato; dove lo stesso insegnamento religioso cattolico sia sostituito da educazione civica o studio di religioni e filosofie non confessionali; dove non si svolgano atti di culto, visite pastorali o altre azioni di evangelizzazione; dove si insegnino l’evoluzionismo e il pensiero critico; alla quale siano destinati i fondi attualmente riversati su un sistema di scuole private ghettizzante e inefficiente.



Se anche tu condividi questi obiettivi, il 19 settembre partecipa a
LIBERI DI NON CREDERE



primo meeting nazionale per un paese laico e civile


Per aderire alla manifestazione inviate una e-mail con oggetto “adesione” a: adesioni19settembre@uaar.it

Per partecipare alla manifestazione, il circolo UAAR di Bologna si sta organizzando: tenetevi in contatto con il nostro sito o scrivere a bologna@uaar.it




4) CAMPI ESTIVI UAAR

Per la prima volta e in via sperimentale, l&apsUAAR promuove quattro campi estivi riservati ai figli dei propri soci (per diventare socio uaar consulta il nostro sito).

L&apsobiettivo è quello di fornire una bella vacanza, volta a conoscere e comprendere l’ambiente e la natura, ma anche a sviluppare il pensiero razionale, critico e creativo e la libera indagine sui grandi perché della vita. Il tutto senza indottrinamenti e imposizioni, ma dando la possibilità di confrontare i propri pensieri e le proprie esperienze con quelli dei coetanei.

Una possibilità importante per i genitori non credenti, che hanno spesso difficoltà a educare i propri figli in una società pesantemente influenzata dall’appartenenza religiosa.



Due campi sono organizzati dalla cooperativa Le Orme: hanno luogo in Maremma (a Paganico, provincia di Grosseto), sono riservati a ragazze/i di 12, 13 e 14 anni (II e III media, I superiore) e hanno in programma classiche attività avventura (attraversamento di ponti di corda, canoa, speleologia, escursioni, tiro con l’arco e bivacchi). Si può scegliere il periodo da domenica 28 giugno a domenica 5 luglio oppure da domenica 30 agosto a domenica 6 settembre 2009. Il costo per settimana per partecipante sarà di 450 euro.

Per maggiori informazioni consultare l&apsopuscolo informativo.



Gli altri due campi sono organizzati direttamente dall’associazione: hanno luogo a Montorfano (nei pressi del Lago di Mergozzo e a pochi chilometri dal Lago Maggiore, provincia di Verbania), in una suggestiva casa vacanze ricavata da una ex chiesa protestante. Sono riservati a bambine/i di 9, 10 e 11 anni (IV e V elementare, I media). Il programma combina aspetti ludici con esperienze di crescita personale, sotto la guida di educatori esperti: gite in groppa ad asinelli, brevi escursioni anche alla spiaggia balneabile del vicino lago, giochi liberi e organizzati nel parco della struttura ricettiva, discussioni con protagonisti i bambini e in cui gli educatori svolgono solo la funzione di facilitatori. Il primo dei due campi ha luogo da sabato 4 luglio 2009 a sabato 11 luglio 2009; il secondo da sabato 11 luglio 2009 a sabato 18 luglio 2009 (queste due settimane possono comunque essere riunite per chi lo voglia). Il costo per settimana per partecipante è di 320 euro.

Per maggiori informazioni consultare l&apsopuscolo informativo.



Una presentazione video dei campi, curata dall’ex segretario UAAR e attuale responsabile degli eventi Giorgio Villella, è disponibile su YouTube.

Per altre informazioni: eventi@uaar.it oppure bologna@uaar.it





5) Finanziamenti comunali all&apsedilizia di culto: se ne parla su stampa e televisione, grazie ai 1360 cittadini che hanno firmato la petizione UAAR

Il comune di Bologna destina ogni anno alle Chiese, Curia Arcivescovile in testa, una somma che oscilla tra i 500.000 e gli 800.000 euro, con finalità "edilizia di culto".

Giovedì 28 maggio, il circolo UAAR di Bologna ha convocato una conferenza stampa annunciando la consegna di una petizione alla futura amministrazione comunale di Bologna, con la quale 1360 cittadini chiedono di interrompere il finanziamento pubblico all&apsedilizia di culto per destinarlo ad opere di pubblica utilità, in particolare all&apsedilizia scolastica.

Ne ha parlato la sera stessa il TG3 RAI regionale. Alcuni lettori del notiziario ci hanno detto che anche emittenti locali hanno dato spazio alla nostra iniziativa.

il 29 maggio, l&apsUnità ha dedicato una pagina che vi invitiamo a leggere sulle nostre domande sulla laicità e sul silenzio dei tre "big" tra i candidati alle elezioni comunali.





6) Venerdì 12 giugno: presentazione di "Vaticano S.p.A." presso Librerie.coop Ambasciatori

Riceviamo e volentieri vi inoltriamo l&apsinvito alla seguente presentazione:



Venerdì 12 giugno alle ore 18.30, Librerie.coop Ambasciatori, via Orefici 19 Bologna

Presentazione del libro di Gianluigi Nuzzi

VATICANO SPA (Chiarelettere)

L’autore ne parla con Antonio Ramenghi



E&aps un volume che, partendo da un archivio custodito in Svizzera, contenente quattromila documenti riservati della Santa Sede, intende svelare “la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa”. Vi segnaliamo la videointervista all’autore pubblicata sul blog di Beppe Grillo.





7) Ateobus censurati: la pagina UAAR su “Repubblica”

Su Repubblica del 17 maggio 2009, l&apsintera pagina 5 ritraeva il ‘primo’ ateobus UAAR, quello che non ha mai potuto circolare per il ‘no’ della concessionaria IGPDecaux e del cardinale Angelo Bagnasco.

Sotto il titolo, "Per far circolare questo bus, abbiamo dovuto metterlo sulla pagina che state leggendo", l’UAAR spiegava le ragioni della campagna in favore dei diritti degli atei e degli agnostici.

Vi invitiamo a leggere questa pagina, pubblicata con i fondi ricevuti dai sostenitori della campagna "ateobus".





8) Intervista doppia al "5×1000" e all&aps"8×1000" sul canale UAAR su YouTube

Curata dall’UAAR, è ora disponibile su YouTube un’intervista doppia al “5 x 1000″ e all’8 x 1000″:

http://www.youtube.com/watch?v=8BpxO01j31c

L’intervista è opera di Fabio Turone e Alex Raccuglia, con Olga Fioriti, Giorgio Arcari e Sergio Paladino (voce fuori campo).

Vi invitiamo a visionarla e a diffonderla.

Per ulteriori informazioni, visita il sito della campagna Occhiopermille





9) Al Pride di Genova in bus: biglietti in vendita presso il Cassero

L&apsUAAR ha aderito al Pride Nazionale 2009, che si terrà a Genova sabato 27 giugno.

La presenza UAAR al Pride è sempre stata numerosa: ricordiamo l&apsedizione 2008 a Bologna, dove l&apsUAAR fu la più rappresentata tra le associazioni non lgbt (vedi rassegna fotografica del Bologna Pride 2008 )

Informiamo soci e simpatizzanti che volessero partecipare allo spezzone UAAR della manifestazione di Genova che il Cassero organizza un servizio con andata e ritorno in bus in giornata al costo di 15 euro. Per maggiori informazioni e prenotazioni controllare sul sito del Cassero






Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simptizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizone (riviste, libri, volantini, DVD…).

Ci trovate in via Don Minzoni 18, all&apsinterno della Salara, storico edificio nato nei pressi del porto fluviale di Bologna per conservare il sale che giungeva dal mare attraverso il canale Navile. La Salara è sede di ArciGay e ArciLesbica nazionali. E&aps gestita dal circolo gay Il Cassero, che ringraziamo per l&apsospitalità.

Per arrivare consultare la mappa http://www.cassero.it/map/

Negli orari di apertura, rispondiamo telefonicamente al numero: 051 555661



Se non vuoi piu&aps ricevere questo notiziario, rispondi a questa mail indicandocelo.

Puoi liberamente inoltrarlo a chi ritieni possa essere interessato, che per riceverlo regolarmente dovrà farne richiesta a bologna@uaar.it





Circolo UAAR di Bologna

www.uaar.it/bologna   bologna@uaar.it

   

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