Notiziario 104
Notiziario del circolo UAAR di Bologna
n.104, 5 febbraio 2011
1) Commento UAAR al Cortile dei Gentili
2) Lettera di Carlo Flamigni al rettore Dionigi
3) Referendum sui finanziamenti comunali alle scuole private paritarie
4) Biotestamento: sit-in a Roma con in neonato CLN
5) Pluralismo religioso in Regione
6) Premi di laurea UAAR 2011
7) 15 marzo: Laico alfabeto in salsa gay piccante
8) Una vita per l’Italia: Giuseppe Mazzini
1) Commento UAAR al Cortile dei Gentili
Lo scorso 12 febbraio l’Università di Bologna si è fatta complice di un discutibile progetto vaticano: il “Cortile dei Gentili”.
Il rettore Ivano Dionigi, nella giornata che per le istituzioni culturali è dedicata al Darwin Day e alla ricerca scientifica, ha presentato personalmente un evento finalizzato a riportare nelle nostre università la teologia cattolica, per conferirle lo statuto di scienza.
Invitiamo a leggere il resoconto e il commento UAAR al Cortile dei Gentili, scritti dal segretario nazionale Raffaele Carcano che, con una delegazione del nostro circolo, ha assistito al dialogo tra credenti e non credenti alle condizioni poste dal Pontificio Consiglio della Cultura, concretizzatosi con la sola presenza “atea devota” di Massimo Cacciari.
2) Lettera di Carlo Flamigni al rettore Dionigi
La seguente lettera del co-presidente onorario UAAR Carlo Flamigni è stata pubblicata sull’edizione bolognese di Repubblica dello scorso 15 febbraio.
Se conoscete studenti, ricercatori, docenti e altre figure del mondo universitario bolognese che ritenete possano essere interessati, vi invitiamo ad inoltrargliela.
Caro Rettore
Se ricordo bene, in passato abbiamo avuto quasi sempre la stessa opinione sui tanti problemi relativi alla politica e all’Università dei quali abbiamo discusso, anche se, lo ammetto, non abbiamo mai affrontato l’argomento “religione”. Oggi, però, leggo su Repubblica che hai concluso il tuo intervento alla riunione della “Corte dei Gentili”, annunciato come un inizio di dialogo tra credenti e non credenti, dicendo che “ mai come adesso c’è stato bisogno di credenti e di atei credibili” e non mi trovo per niente d’accordo. Anzi, mi viene spontaneo rovesciare la frase, senza guastare il simpatico gioco di parole, e affermare che sentiamo tutti un forte bisogno di credenti credibili e di atei (non credenti, agnostici razionalisti, agnostici tout court, e così via).
Che la Chiesa cattolica sia assai lontana dai credenti e altrettanto meno credibile di un tempo (e di uno standard di credibilità accettabile) lo dicono i fatti: sul mio tavolo ci sono libri, che vantano autori prestigiosi, dedicati alla pedofilia, al commercio illecito di immobili, alla mancata condanna dei bordelli privati, e tutti chiamano in causa la stessa religione. Non mi dilungherò su questi temi: mi voglio invece dedicare al convegno che si è appena svolto alla “Corte dei Gentili” incontro che, se non sbaglio, tu hai molto appoggiato.
Mi dicono i rappresentanti dell’’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) di aver atteso a lungo dal Cardinale Ravasi un invito all’incontro, che essi avevano ingenuamente immaginato come un primo esempio di “isola per stranieri morali”; in realtà l’invito non è mai giunto in quanto in Cardinale ha definito l’associazione “folkloristica” e “pittoresca”, aggiungendo altri epiteti assai poco gentili. Poiché sono presidente onorario di questa associazione (insieme a Laura Balbo, a Margherita Hack e ad altre brave persone) mi permetto di esporti il mio personale punto di vista. Si tratta certamente di una frase infelice e scortese, oltretutto inutilmente scortese visto che il diniego avrebbe potuto essere altrimenti motivato.
E’ anche un insulto un po’ buffo, una sorta di autorete: se ci ragioni su per un attimo, arriverai certamente alle mie stesse conclusioni. Sono generalmente sospettoso nei confronti delle persone scortesi, in genere celano difetti ben più gravi: in questo caso, non conoscendo il prefato Cardinale, debbo concedergli il beneficio del dubbio, potrebbe essere stato interpretato male o potrebbe avere scelto una parola sbagliata nella confusione dell’incontro con i giornalisti, chissà. Resta il fatto, e qui non si tratta più di inezie, che la scelta che ha fatto per coinvolgere il mondo non credente è stata, a dir poco, disastrosa: nessuno di noi si è sentito minimamente rappresentato, nessuno di noi apprezza le categorie degli atei devoti, umili, ossequiosi, rispettosi, che hanno venduto l’anima a un Dio in cui non credono, e sai bene che vendere una cosa che non hai a una persona che non c’è configura una serie di reati, incluso, alla fine, l’incauto acquisto. Se posso concludere, mi sembra che il Cardinale Ravasi abbia fallito il suo scopo (sempre che il suo scopo sia veramente quello di iniziare un dialogo tra credenti e non credenti) prima ancora di cominciare, e questo è molto più grave e importante di un gesto scortese.
Ora mi suggeriscono di organizzare un incontro simile, considerato però dalla parte dei non credenti. Il mio parere è di farlo in un’altra città, Bologna non mi sembra più la città laica che ho conosciuto da giovane; mi dicono però che qui sarebbe forse possibile avere l’appoggio dell’Università e del suo Rettore, considerato da tutti un “cattolico laico”. Naturalmente inviterò solo, tra i credenti, quanti siano disponibili a dichiarare l’intrinseca e indiscussa superiorità del pensiero ateo su tutte le religioni, qualsiasi setta le rappresenti. Chi la pensa diversamente, no, sempre per ragioni di folklore. Verrai?
Con affetto
Carlo Flamigni
3) Referendum sui finanziamenti comunali alle scuole private paritarie
Con una conferenza stampa svoltasi ieri nei locali della Chiesa Evangelica Metodista di Bologna, il Comitato articolo 33 ha presentato il quesito referendario sui finanziamenti comunali alle scuole private paritarie, depositato in Comune due giorni prima. Oltre al Circolo UAAR di Bologna, sono promotori del comitato: Assemblea Genitori e Insegnanti di Bologna, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Comitato genitori nidi e materne, Federazione Lavoratori Conoscenza – CGIL, Rete Laica Bologna, USB Bologna.
La presidente del comitato promotore Carla Codrignani e il portavoce Maurizio Cecconi hanno illustrato le ragioni per cui 330 cittadini chiedono che i bolognesi possano dire a loro sulla scelta del Comune di destinare ogni anno 1.055.000 euro per le scuole private paritarie. Una scelta arbitraria, in quanto nessuna legge obbliga il Comune a sottrarre risorse alla scuola di tutti per consegnarli a scuole private ideologicamente orientate.
Con quella cifra si potrebbero attivare 10-12 sezioni di scuola dell’infanzia, sufficienti a coprire le richieste in lista d’attesa.
Per il circolo UAAR di Bologna è intervenuto il portavoce Roberto Grendene, ricordando come non sia solo un problema di portafogli, ma anche di libertà di coscienza: il Comune di Bologna sceglie di non soddisfare le richieste di scuola pubblica e laica, obbligando le famiglie a consegnare i propri figli a scuole ideologiche religiose. Una discriminazione e una svendita della laicità della scuola fatte nel nome della “sussidiarietà”, termine velenoso con il quale si nascondono finanziamenti vietati dalla Costitizione e accondiscendenza alle pretese sempre maggiori delle gerarchie ecclesiastiche.
Nel pomeriggio è arrivata una dichiarazione di Rossano Rossi, presidente bolognese della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne, da statuto cattolicamente orientate): “Cercheremo di spiegare alle famiglie che se le scuole paritarie dovranno chiudere, il Comune dovrà farsi carico di 1.600 bambini e non so se sarà una prospettiva economicamente sostenibile”.
A parte il sapore ricattatorio espressione della “sussidiarietà”, non si vede perché le scuole private paritarie dovrebbero chiudere: sarebbe sufficiente che restassero senza finanziamenti statali, regionali, provinciali, comunali, come scritto nella Costituzione e come laicità comanda.
Rassegna stampa sul sito del Comitato art.33
4) Biotestamento: sit-in a Roma con in neonato CLN
Lo scorso 29 gennaio è nato il Coordinamento Laico Nazionale (CLN), alla presenza dei rappresentanti UAAR e di altre associazioni laiche italiane (vedi manifesto e associazioni aderenti sul sito del CLN).
La neonata aggregazione ha deciso di mettersi alla prova subito, su un tema di scottante attualità laica, come banco di prova su cui per il momento impegnarsi in via esclusiva: contrastare l’approvazione di una legge liberticida contro il biotestamento.
A tal fine, lunedì 21 febbraio si è svolto un sit-in a Roma, a Piazza Montecitorio. Oltre a soci UAAR di Roma, per il circolo di Bologna ha partecipato il coordinatore Paolo Marani.
Segnaliamo l’intervista dell’Agenzia Parlamentare ad Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR, oltre al materiale audiovisivo e alle rassegne stampa disponibili sul sito del CLN.
5) Pluralismo religioso in Regione
eNei canali telematici di comunicazione interna della Regione Emilia Romagna ha fatto capolino a inizio febbraio un comunicato promozionale di incontri sul pluralismo religioso, organizzato con la collaborazione del Circolo dipendenti della Regione.
Spicca la mancanza di una sola voce atea o agnostica, mancanza rilevante visto che i non credenti superano del doppio i fedeli di tutte le confessioni di minoranza presenti nel nostro paese.
Gli inviti a questi incontri extralavorativi sono stati inoltre comunicati ai dipendenti anche da loro superiori.
Infine, come risulta dal sito del Circolo dipendenti della Regione Emilia Romagna, la presentazione di tale ciclo di conferenze si conclude sostenendo che tutte le religioni hanno lo stesso diritto “di accedere a privilegi di vario tipo”.
6) Premi di laurea UAAR 2011
Anche quest’anno l’UAAR assegnerà premi di laurea a studenti ritenuti
meritevoli.
Regolamento e domanda per partecipare alla quinta edizione del
premio sono scaricabili dalla pagina dedicata al Premio di laurea UAAR, dove è pure possibile consultare le tesi vincitrici negli anni precedenti.
7) 15 marzo: Laico alfabeto in salsa gay piccante
Il 15 marzo, alle ore 21:00, il Cassero invita soci e simpatizzanti UAAR alla presentazione del libro:
“Laico alfabeto in salsa gay piccante”
Sarà presente l’autore, Franco Buffoni.
Il nostro circolo promuove l’iniziative, segnalando che il libro è già stato presentato nella sede UAAR nazionale di Roma il 19 gennaio scorso (guarda il video UAAR). E` inoltre disponibile una recensione nella sezione biblioteca del nostro sito nazionale.
8) Una vita per l’Italia: Giuseppe Mazzini
Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia la Rete Laica Bologna ha collaborato alla realizzazione della seguente mostra, con pagine importanti sul valore dell’istruzione e della scuola pubblica e sulla etica laica e il valore del pensiero.
“Una vita per l’Italia: Giuseppe Mazzini”
Organizzata da Istituzione Musei Civici, Associazione Mazziniana Italiana, Museo Civico del Risorgimento.
Orari: da martedì a domenica, ore 9.00 / 13.00, info: tel. e fax 051/225583
Presso il Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5, Bologna [vedi mappa]
Circolo UAAR di Bologna: via Don Minzoni 18, www.uaar.it/bologna – bologna@uaar.it – Pagina su Facebook
Ogni sabato mattina, dalle 10 alle 12, festivi esclusi, il circolo UAAR di Bologna riceve soci, simpatizzanti e cittadini che vogliano conoscere la nostra associazione e le nostre attività, esporre problemi di laicità violata, usufruire dello “sportello dello sbattezzo”, fare quattro chiacchiere sui nostri temi associativi, consultare il materiale a disposizione (riviste, libri, volantini, DVD…).
Ci trovate in via Don Minzoni 18, presso il circolo ArciGay Il Cassero. Negli orari di apertura, rispondiamo al numero: 051 0957215
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