Notiziario 113

Notiziario del circolo UAAR di Bologna
n.113, 9 luglio 2011

1) “Prima che sia troppo tardi”: spot UAAR per dire no a una legge crudele e liberticida
2) Le scuole mancano perché il Comune ha preferito l’edilizia di culto
3) Inammissibile dare la parola ai cittadini sui finanziamenti pubblici alle scuole confessionali
4) Giorgio Celli (1935-2011)

1) “Prima che sia troppo tardi”: spot UAAR per dire no a una legge crudele e liberticida
La Chiesa Cattolica, il Popolo della Libertà, la Lega Nord, l’UDC, l’API, i Popolari del Partito Democratico vogliono una legge che nega valore alla volontà dei cittadini e ai loro testamenti biologici.
L’UAAR invita a vedere e diffondere lo spot: “Prima che sia troppo tardi”
e a scrivere una mail di protesta a tutte le forze parlamentari

2) Le scuole mancano perché il Comune ha preferito l’edilizia di culto

6/7/2011, COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna
Marilena Pillati, assessore alla Scuola del Comune di Bologna, ha dichiarato nella conferenza stampa del 29 giugno che per rispondere alla domanda di scuola dell’infanzia comunale e statale “non c’è solo il tema delle risorse ma anche quello dei contenitori, un tema a cui non è possibile rispondere in tempi brevissimi”, e vista l’impossibilità di costruire nuove scuole e la difficoltà di trovare spazi negli edifici esistenti ha prospettato l’opportunità fornita dalle scuole private paritarie [Il Resto del Carlino, 29/6/2011].

Il Circolo UAAR di Bologna aveva da anni sottolineato questa carenza e denunciato pubblicamente la scelta politica di preferire il finanziamento dell’edilizia di culto rispetto alla costruzione e ammodernamento di scuole e asili nido.
“Siamo al ‘chiagni e fotti’: Palazzo d’Accursio si lamenta della mancanza di edifici scolastici quando i fondi pubblici disponibili li ha utilizzati per finanziare la Curia bolognese, il più grande immobiliarista sul mercato” dichiara Roberto Grendene, portavoce UAAR. “C’è stata una evidente scelta politica, perché con una semplice delibera il Consiglio Comunale avrebbe potuto adempiere al dovere di assicurare alle famiglie strutture scolastiche con sufficiente ricettività oltre che sicure e moderne”.

Il Circolo UAAR di Bologna depositerà in settimana la petizione sugli oneri di urbanizzazione secondaria con la quale oltre 1300 cittadini chiedono che il Consiglio Comunale deliberi la cessazione del finanziamento pubblico all’edilizia di culto per sostenere invece l’edilizia scolastica e gli asili nido.

Si ricorda che la vigente normativa prevede la possibilità, non l’obbligatorietà, di elargire alle chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati ogni anno dal comune: il testo coordinato inserito nella D.C.R. 849/1998, al punto 1.4, dà infatti indicazioni che valgono “salvo percentuali stabilite con deliberazione del Consiglio comunale”.

Risulta peraltro assurdo finanziare il patrimonio immobiliare di una Curia che possiede “oltre 1.200 tra case, negozi, uffici, box e garage, campi sportivi e teatri” [indagine di Repubblica Bologna, febbraio 2010] e che potrebbe quindi benissimo provvedere autonomamente alla manutenzione del patrimonio monumentale utilizzato comunque per le proprie attività di culto.

La “campagna oneri” è una indagine nazionale UAAR sugli oneri di urbanizzazione secondaria che i comuni italiani utilizzano per l’edilizia di culto. Dettagli e banca dati reperibili su:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/

Per Bologna essa mostra come la Curia e in misura marginale altre confessioni religiose abbiano ricevuto circa 6 milioni di euro di fondi pubblici comunali in dieci anni, dal 2000 al 2009.
[Leggi tutto il comunicato]

3) Inammissibile dare la parola ai cittadini sui finanziamenti pubblici alle scuole confessionali

30/6/2011, COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Dopo l’inammissibile ritardo nella prima decisione presa dai Garanti il 16 aprile scorso, dopo quella inammissibile decisione di “improcedibilità” (come sentenziato dal Tribunale dopo il ricorso d’urgenza presentato dal Comitato Art.33), sono ora i Garanti a giudicare “inammissibile” che i cittadini prendano la parola sui finanziamenti pubblici che il proprio comune versa alle scuole private paritarie (tutte cattoliche).

“Siamo al trionfo della scuola confessionale”: il Circolo UAAR di Bologna fa proprie le parole di Piergiovanni Alleva, componente del Comitato dei Garanti che assieme alla prof.ssa Endrici si è opporto alla decisione di inammissibilità.

“Il Comune di Bologna risponde alle famiglie che chiedono una scuola della Repubblica e dunque laica con finanziamenti a pioggia a scuole private cattolicamente orientate: è questo ad essere inammissibile” così Roberto Grendene, portavoce del Circolo UAAR di Bologna.

Il Circolo UAAR di Bologna, assieme agli altri promotori del Comitato Art. 33, continua a sostenere l’obiettivo di dare la parola ai cittadini, nonostante questa ennesima battuta d’arresto voluta dalla politica.
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Sulla bocciatura del quesito referendario sul finanziamento comunale delle scuole private paritarie da parte del Comitato dei Garanti del Comune di Bologna segnaliamo anche il comunicato stampa del Comitato Art. 33 sulla assoluta inconsistenza giuridica delle motivazioni dei Garanti e l’articolo di Paolo Soglia sul sito di Radio Città del Capo.

4) Giorgio Celli (1935-2011)
A quasi un mese dalla sua morte, ricordiamo Giorgio Celli attraverso le sue partecipazioni ad eventi UAAR a Bologna:
– Quale libertà senza laicità, 2006, Palazzo d’Accursio
– Darwin Day 2007, libreria La Feltrinelli [videointervista]
– Darwin Day 2009, libreria e-coop Ambasciatori [locandina]
– Darwin Day 2010, Casa della Conoscenza, Casalecchio di Reno [locandina]

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