Bologna dica basta al finanziamento pubblico del patrimonio della Curia
COMUNICATO STAMPA
Circolo Uaar di Bologna – 22/02/2010
Bologna dica basta al finanziamento pubblico del patrimonio della Curia.
Le ricchezze del più grande proprietario immobiliare d’Italia sostenute ogni anno con le nostre tasse: anche quest’anno agli enti religiosi andranno 350mila euro di oneri di urbanizzazione.
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/agli-enti-religiosi-350mila-euro-di-oneri-di-urbanizzazione/1867577
Il Comune di Bologna non si sottrae a questa logica nazionale: non ha mai mancato di erogare una fetta importante degli oneri di urbanizzazione secondaria alla Curia Arcivescovile, proprietaria in base all’indagine pubblicata ieri da Repubblica di “una città nella città”. Si veda http://bologna.repubblica.it/dettaglio/articolo/1867574
E questo per scelta visto che, con una semplice delibera del consiglio comunale, Bologna avrebbe potuto dire basta e fermare il finanziamento alla ricca Curia e sostenere invece l’edilizia scolastica, gli asili nido, il verde pubblico, i parcheggi e tanti altri spazi per tutti i cittadini.
La denuncia era stata fatta dal circolo bolognese dell’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, nel giugno scorso, raccogliendo più di 1300 firme di cittadini esterrefatti di fronte alla notizia che 3 milioni di euro negli ultimi 6 anni, per volontà dei nostri amministratori, erano finiti dalle casse comunali a quelle della Curia Arcivescovile.
Il sindaco Delbono l’aveva peraltro annunciato in campagna elettorale, trovandosi, caso singolare, d’accordo con Cazzola: “credo che sia giusto”, disse, “il culto deve essere promosso in senso attivo”. E così ha fatto, facendo in modo di elargire, poco prima di dimettersi, l’ultima tranche dei nostri soldi ai rappresentanti locali della Chiesa Cattolica e di altre confessioni religiose, scelte non si sa bene con quali criteri.
Peccato che così facendo le altre opere finanziate dagli oneri di urbanizzazione secondaria, asili nido ed edilizia scolastica per fare due esempi, siano penalizzati. E senza contare la discriminazione su base religiosa operata dal Comune: se non verrà azzerato il finanziamento all’edilizia di culto, per il principio di non discriminazione l’Uaar chiederà alla prossima amministrazione di ricevere la fetta spettante ai cittadini atei, agnostici e laici di fatto (oltre il 70%, se si considerano le scelte in età adulta fatte da chi si sposa con rito civile nella nostra città), impegnandosi a utilizzare tutte le somme per opere di edilizia scolastica (statale, cioè di tutti, credenti e non).
Riferimenti:
Petizione Uaar al Comune di Bologna
Campagna Oneri UAAR
Esempio di delibera di distribuzione degli Oneri di urbanizzazione secondaria a Bologna
Roberto Grendene 340 7278317
Coordinatore del Circolo Uaar di Bologna