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Interpellanza Grillini (LibDem): quanti soldi pubblici alle Curie per oneri di urbanizzazione?

25 Settembre 2013


Il nostro Circolo ha documentato in più occasioni gli ingenti trasferimenti di denaro pubblico che dai magri bilanci comunali migrano verso le milionarie casse delle Curie. Le nostre inchieste, anche a livello nazionale, sono servite da stimolo per l’interpellanza che il consigliere Franco Grillini (LibDem) ha presentato oggi in Regione. Riportiamo di seguito il comunicato che ci ha inviato l’on. Grillini, che ringraziamo per l’impegno laico.

Soldi pubblici a chiese ed altri edifici religiosi per gli oneri di urbanizzazione:  quanto ammontano i finanziamenti devoluti dai comuni dell’Emilia-Romagna alle curie locali?

Oggi il Consigliere regionale LibDem Franco Grillini ha depositato un’interpellanza alla Giunta regionale per fare chiarezza sul mare magno degli oneri di urbanizzazione che i Comuni della Regione destinano a chiese e altri edifici religiosi. Come noto l’onere di urbanizzazione è il corrispettivo dovuto al comune territorialmente competente all’atto del permesso di costruire e viene poi ripartito da tale ente per tutta una serie di opere secondo percentuali indicate dalla Regione e che possono essere modificate o abolite dai singoli Comuni.

Franco Grillini al meeting Uaar Liberi di non credere

Franco Grillini al meeting Uaar "Liberi di non credere"

“L’interpellanza –ha affermato Grillini– si propone di fare chiarezza sulla devoluzione degli oneri secondari a favore di chiese ed altri edifici religiosi che nella nostra Regione sarebbe stata indicata, salvo diversa decisione delle varie amministrazioni locali, in una percentuale del 7% di quanto annualmente raccolto dai vari Comuni”.

Ad oggi non sembrano esserci dati ufficiali sulle somme di tali contributi per gli edifici di culto ma studi di associazioni indipendenti fissano l’ammontare nazionale di tale devoluzione per l’anno trascorso in circa 94 Milioni di Euro. Una cifra ingente che va a sommarsi a numerose altre forme di finanziamento ed esenzioni di cui godono la stragrande parte delle istituzioni religiose (otto per mille, cinque per mille, esenzioni Imu e Iva, riduzione Ires e Irap, tariffe postali agevolate, riduzione del canone televisivo per fare solo alcuni esempi) e che potrebbe portare ad un diverso utilizzo di tali soldi in favore di tutta la società che è composta da credenti e non credenti.

“Volendo prendere in considerazione tale dato –continua Grillini– chiedo alla Giunta di volerlo declinare con precisione sul nostro territorio e di voler considerare magari una radicale ridistribuzione di tali somme secondo il principio costituzionale di laicità dello Stato e per i servizi sociali”.

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