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Imola, JeSuisCharlie in Consiglio comunale: imam, vescovo e politici attaccano la libertà di espressione

16 Gennaio 2015

Surreale a Imola: nel consiglio comunale straordinario di mercoledì scorso, indetto per commemorare la strage di matrice islamista ai danni di Charlie Hebdo, tengono banco le tesi di imam, vescovo e numerosi consiglieri secondo i quali la libertà di espressione di fronte alle religioni dovrebbe limitarsi. Solo la presidente del consiglio comunale Paola Lanzon ha sostenuto con chiarezza le parole laiche pronunciate dal console onorario Berti Arnoaldi Veli e dalla presidente dei cittadini francesi Marie Alix Duriet.

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Il delegato Uaar per Imola, Roberto Vuilleumier, era stato invitato ufficialmente e ha presenziato all’assemblea. Nonostante Charlie Hebdo sia un giornale dichiaratamente ateo colpito così duramente dall’estremismo religioso, non gli è stata data la parola. Hanno invece parlato imam e vescovo, con parole fuori luogo e contro la libertà di satira. Ricordando che a Imola pochi mesi fa l’Uaar aveva organizzato la mostra di satira religiosa Sacrosante risate, Vuilleumier ha inviato la seguente lettera al prefetto, descrivendo quanto accaduto in consiglio comunale e chiedendo «un maggiore controllo del territorio per scongiurare atti discriminatori e magari violenti a danno degli atei e degli agnostici e non solo, che taluni estremisti religiosi potrebbero sentirsi legittimati a compiere».

Egregio Signor Prefetto,

in seguito ai noti fatti di Parigi, il comune di Imola, ha organizzato una giornata di commemorazione che si è tenuta ieri 14 gennaio 2015 presso la sala del consiglio comunale durante un “consiglio comunale straordinario”

Ho ricevuto l’invito ed ho presenziato in quanto Delegato dell’ UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Imola e Castel San Pietro Terme, Associazione di Promozione Sociale iscritta al numero 141 nel registro presso il Ministero della Solidarietà Sociale e membro associato dell’ International Humanist and Ethical Union (IHEU)

In questa occasione sono stati invitati a parlare oltre al sindaco Daniele Manca e al presidente del Consiglio Comunale Paola Lanzon , il console Giuliano Berti Arnoldi Veli, la presidente dell’associazione dei cittadini Francesi a Bologna Marie Alix Duriet,  il vescovo Cattolico Tommaso Ghirelli, l’imam Mohamed Sabir ed alcuni consiglieri comunali.

Durante la serata l’esponente della comunità Islamica, Il Consigliere Alessandro Mirri ed Il Consigliere Simone Carapia, nell’esprimere la propria condanna ai gravi fatti accaduti,  hanno altresì espresso piu’ di qualche perplessità sulla “libertà di espressione” in relazione alla elaborazione e diffusione delle vignette satiriche a queste considerazioni si è aggiunto il consigliere Romano Linguerri.

Il consigliere di Forza Italia Simone Carapia durante il suo intervento ha dichiarato “preoccupazione che contribuisce alla mancanza di reciproca fiducia” facendo riferimento alle parole dell’imam precedentemente enunciate: “una provocazione anche i tre milioni di copie(Charie Hebdo) vendute oggi”

Il consigliere Alessandro Mirri NCD, che espresse già pubblico dissenso(agli atti del comune) per la “Mostra Sacrosante Risate”(mostra itinerante satirica dei principali vignettisti Italiani) organizzata dall’Uaar anche a Imola, ieri sera ha dichiarato nel suo intervento, “quelle vignette (di Charle Hebdo)sono blasfeme, orrende e volgari e si dovrebbe dirlo senza passare per filoterroristi”

Il Consigliere Romano Linguerri di “Fornace Viva” ha dichiarato: “la libertà di stampa non può allontanare chi la pratica dalla sua responsabilità occorre prudenza. E non è vero che le matite sono armi non violente”

In considerazione del fatto che la stessa presidentessa del Consiglio Comunale Paola Lanzon nel suo intervento ha dichiarato in senso opposto “mi sembra evidente che discutere dei limiti della satira, che secondo alcuni ci dovrebbe essere e secondo altri non, avendo di fronte una sfida così definita emessa per il futuro delle nostre comunità,mi sembra un esercizio pericoloso perchè non coglie la necessità imperativa di scegliere con chiarezza un percorso di costruzione e di futuro chiaro e netto degli scenari inacettabili descritti dagli attentati di Parigi solo per citare quelli accaduti in Europa”

Aggiungendo che l’editoriale di Charlie Hebdo a firma di Gerard Biard uscito nell’ultimo numero del 14 gennaio dichiara:  “da una settimana, Charlie, giornale Ateo, fa più miracoli di tutti i santi e i profeti messi insieme” , che i valori a cui si si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali, che la medesima associazione  è quotidianamente in prima linea e svolge la propria attività di Promozione Sociale anche attraverso discussione pubblica di vignette satiriche di autori italiani e stranieri, tra le quali anche quelle pubblicate da Charlie Hebdo.

Esprimo a lei una forte preoccupazione poichè in una giornata che doveva essere solo di commemorazione dei caduti di Parigi e di difesa dei diritti fondamentali tra cui quello della libertà di espressione(diritto sancito dalla costituzione), ho riscontrato  invece (come agli atti)soprattutto da esponenti del mondo politico locale tutti appartenenti al mondo cristiano cattolico ed esponenti del consiglio comunale una sostanziale “aggressione” nei confronti del diritto alla satira religiosa quindi al diritto alla libera espressione.

In considerazione della non totale e sostanziale dissociazione di gran parte degli esponenti  politici imolesi ed il riscontro anche nelle comunità religiose anche da essi rappresentate e del fatto che già in Europa in seguito a anche a tali comportamenti non “chiari” si sono verificati   in Norvegia, Olanda, Francia, attentati contro non credenti ed agnostici per mano di estremisti religiosi, le chiedo invece una ben definita presa di posizione a riguardo ed un maggiore controllo del territorio per scongiurare atti discriminatori e magari violenti a danno degli atei e degli agnostici e non solo, che taluni estremisti religiosi potrebbero sentirsi legittimati a compiere.

Quanto sopra è agli atti della seduta del consiglio straordinario e della Stampa locale

Cordialmente
Roberto Vuilleumier
Delegato Uaar (Unione degli Atei ed Agnostici Razionalisti Imola e Castel San Pietro Terme)

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