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L’inciviltà di ostacolare i funerali civili

20 Febbraio 2014

Nel momento del bisogno, quanto muore una persona cara, si scopre che i Comuni fanno più o meno quello che fa il Sistena Sanitario Nazionale: finanziano solo — e tanto — il conforto religioso cattolico. I Comuni scelgono infatti di dare soldi pubblici all’edilizia di culto, mentre le sale del commiato per i funerali civili nemmeno esistono, oppure sono rarissime o non usufruibili per burocrazia o distanza fisica. E capita pure, come nel caso del Pantheon della Certosa di Bologna, che vengano chiuse per quasi due anni.

Sala per i funerali civili di Bologna

Sala per i funerali civili di Bologna

Dell’inciviltà con cui il Comune di Bologna tratta i cittadini atei e agnostici e i loro cari se ne è parlato di recente, perché i familiari di una persona defunta hanno scritto a Repubblica manifestando la loro amarezza per non aver potuto svolgere il funerale laico al Panthen della Certosa. È arrivata quindi la risposta dell’assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, che si impegna a riaprire il Pantheon al più presto. Ed è arrivata in Regione l’interrogazione del consigliere Franco Grillini,  e chiede alla Giunta “quali interventi e opere siano stati effettuati […] al fine di favorire un’adeguata presenza sul territorio di strutture per il commiato, fruibili senza discriminazioni da parte dei cittadini che non praticano il culto cattolico”.

Il Circolo Uaar di Bologna aveva prontamente denunciato già dal 2012 la grave situazione alle istituzioni, proponendo soluzioni civili e umanitarie. Purtroppo il sindaco Merola ha scelto di ignorarle.
Le nostre proposte erano e sono semplici, concrete, civili e a costo zero:

  1. Autorizzare l’uso della Sala d’Ercole per funerali civili su semplice richiesta dei cittadini, come già fatto per Guido Fanti e per Stefano Tassinari.
  2. Dare disposizioni ai quartieri affinché definiscano con urgenza spazi idonei da adibire a sale per i funerali civili.
  3. Promuovere la diffusione della massima informazione alla cittadinanza affinché i funerali civili possano essere una scelta praticabile e supportata attivamente dall’amministrazione comunale.

Purtroppo nessuna di queste proposte è stata messa in pratica, e sono passati quasi due anni.
Oggi abbiamo inviato un sollecito anche all’assessore alla Sanità Luigi Rizzo Nervo. Auspichiamo che le prenda in considerazione e che le metta subito in pratica, anche alla luce degli impegni pubblici che ha preso.

Riportiamo di seguito la comuniciazione inviata al Gabinetto del sindaco il 24 luglio 2012, e rispedita l’8 ottobre 2012.

Bologna, 24 luglio 2012
al Sindaco del Comune di Bologna

OGGETTO: Richiesta provvedimenti per emergenza funerali civili

I recenti eventi sismici hanno reso inagibile il Pantheon della Certosa, dove è allestita la “Sala d’Attesa”, luogo per i funerali laici dei bolognesi. Non si prospettano tempi brevi per la riapertura al pubblico.

Il circolo Uaar di Bologna, che come primo scopo sociale ha la tutela dei diritti civili degli atei e degli agnostici, denuncia la condizione di abbandono che tante famiglie bolognesi si troveranno ad affrontare quando, nel momento di difficoltà dovuto alla perdita di una persona cara, non avranno da parte dell’amministrazione comunale alcuna disponibilità di una sala per un commiato rispettoso della dignità del defunto.

Premesso che
– il DPR 14 gennaio 1997 prescrive ai Comuni di “istituire una sala per onoranze funebri al feretro”;
– in campagna elettorale Lei dichiarò, in relazione ai funerali civili, che “l’amministrazione deve garantire, come per i matrimoni, che abbiano la stessa dignità di quelli religiosi mettendo a disposizione spazi adeguati”;
– negare una tappa intermedia per il commiato laico prima che il feretro giunga al cimitero sarebbe discriminatorio per chi non è cattolico, visto che la sosta in chiesa è sempre autorizzata;

CHIEDIAMO che:
autorizzi l’uso della Sala d’Ercole per funerali civili su semplice richiesta dei cittadini;
dia disposizioni ai quartieri affinché definiscano con urgenza spazi idonei da adibire a sale per i funerali civili;
– promuova la diffusione della massima informazione alla cittadinanza affinché i funerali civili possano essere una scelta praticabile e supportata attivamente dall’amministrazione comunale.

Il commiato laico per i funerali civili di Guido Fanti e Stefano Tassinari, tenutosi di recente proprio nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio, deve diventare un diritto garantito a tutti i cittadini.

Rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento, porgiamo i nostri migliori saluti.
Circolo UAAR di Bologna

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