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Elezioni regionali 2024: domande laiche ai candidati

In vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2024, l’Uaar rivolge ai candidati a Presidente e Consigliere della Regione Emilia-Romagna le seguenti domande laiche, tutte su temi di competenza regionale.
Le risposte, da inviare a emiliaromagna@uaar.it, saranno pubblicate sul sito bologna.uaar.it e su gli altri canali informativi Uaar affiché gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati
Sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi una quota dell’8‰ del gettito Irpef può essere destinata alle calamità naturali, quindi per interventi diretti “all’attività di realizzazione di opere, lavori, studi, monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geomorfologici, idraulici, valanghivi, meteorologici, di incendi boschivi e sismici, nonché al ripristino di beni pubblici, ivi inclusi i beni culturali e gli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica, danneggiati o distrutti dalle medesime tipologie di fenomeni“.
Molti contribuenti non conoscono questa opportunità e molti sindaci non si attivano per sfruttarla anche se consentirebbe di distribuire ai territori alluvionati milioni di euro. Si attiverà per promuovere tra i contribuenti la scelta “Stato / Calamità naturali” nell’8×1000 e per informare i sindaci dei comuni colpiti dalle alluvioni affinché attingano a tali risorse?

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione
La legge 10/1977 “Bucalossi” ha dettato le regole per l’urbanistica. Le regioni legiferarono tenendo conto della vigente “religione di Stato”, inserendo tra i beneficiari degli oneri comunali di urbanizzazione secondaria anche le “chiese e altri edifici religiosi”. Con il Concordato del 1985 viene abolita la religione di Stato e decade l’obbligo dei comuni di versare alle chiese questi fondi che, secondo una sentenza del TAR, non sono neppure dovuti a chi già gode del privilegio dell’8×1000. Cosa ne pensa? Cosa pensa della richiesta dell’Uaar di escludere definitivamente, attraverso la legge regionale, la possibilita’ dei comuni di destinare parte degli oneri a favore del culto, utilizzandoli interamente per gli altri scopi previsti tra i quali edilizia scolastica, verde pubblico, asili nido?

3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
La legge 62/2000, a firma Berlinguer, governo D’Alema, ha dato il via ai finanziamenti pubblici alle scuole private “paritarie”.
Come giudica la parificazione tra scuola pubblica e privata derivante dalla legge 62/2000? Non pensa sia stato aggirato, se non esplicitamente disatteso, l’art. 33 della Costituzione che prevede che le scuole private siano “senza oneri per lo Stato”?
Ritiene in ogni caso opportuno negare qualsiasi forma di finanziamento e riconoscimento pubblici a scuole private che prevedono di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che non si attengono alla dottrina della Chiesa, come accade per le paritarie cattoliche?

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni
L’ora alternativa, ovvero l’attività didattica per chi chiede di non subire l’insegnamento della religione cattolica (Irc) nella scuola pubblica, dovrebbe essere un diritto. In realtà dalle segnalazioni ricevute dalla scrivente associazione si incontrano in regione presunte difficoltà organizzative e frequenti forme di emarginazione. Non solo, a bambine e bambini della primaria non viene nemmeno dato il libro di testo gratuito (dato invece a chi frequenta l’Irc). Per sanare questa ingiustizia l’Uaar ha lanciato la campagna “Libri per chi ha diritto di averli” volta a ottenere dall’anno scolastico 2024/25 l’adozione ufficiale dei libri di testo per l’attività alternativa all’Irc. Ritiene utile intervenire al riguardo sollecitando i competenti uffici scolastici?

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne
Intende impegnarsi attivamente per tagliare definitivamente gli oltre 2 milioni l’anno che il SSR paga a diocesi e enti religiosi per i “preti in corsia“, che sono stipendiati come infermieri di settimo livello, trasformando l’assistenza religiosa cattolica in un servizio su richiesta e svolto come vero volontariato?
Per garantire i diritti delle donne in tema di salute riproduttiva intende varare provvedimenti affinché i nuovi assunti nei reparti di ginecologia siano vincolati a non esercitare forme di obiezione di coscienza?

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