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Elezioni regionali 2024: risposte dei candidati alle domande laiche

29 Ottobre 2024
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Inizia la pubblicazione delle risposte dei candidati alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024 alle nostre domande laiche.
Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungono a emiliaromagna@uaar.it, affinché il 18 e 19 novembre chi vota possa farlo consapevolmente, in base alle risposte date (e a quelle non date).

 

 


Risposte di FEDERICO SERRA, candidato presidente per la lista Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro

Leggi il testo completo delle domande

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati

Sì, una possibilità di civiltà, in un momento in cui invece di costruire una struttura pubblica all’altezza della situazione il governo pensa a introdurre l’obbligo di assicurazione privata in una logica di “a chi tocca, tocca”.

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione

Anche su questo punto è la realtà a dettarci il ritmo: vediamo nelle nostre strade l’assoluta necessità di usare le risorse per la gestione del territorio. Gli oneri di urbanizzazione devono essere destinati proprio a questo, perché per questo sono nati. Chi costruisce deve contribuire a garantire servizi e sicurezza del territorio, distrarre quei fondi a favore di realtà confessionali è il classico pasticcio all’italiana. E sarebbe un doppio pasticcio pensare di usare quei fondi anche per altri tipi di realtà non confessionali, devono proprio andare per lo scopo per cui sono nati.

3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali

Lo dico con un esempio: più di dieci anni fa la città di Bologna ha votato esplicitamente contro il finanziamento pubblico alle scuole cosiddette paritarie. Le giunte comunali hanno semplicemente ignorato quel voto. Una vergogna punto e basta.

Penso che il centro, e la vastissima maggioranza, del sistema educativo debba essere pubblico, con garanzie per le famiglie, per studentesse e studenti, per le e gli insegnanti. Nell’interesse di tutto, va preso di petto il problema del precariato infinito.

Detto questo, che nelle scuole “paritarie” ci siano poi pratiche discriminatorie contro chi lavora è solo la conferma che è un sistema sbagliato.

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni

La prima necessità è garantire, come minimo, la parità effettiva di scelta tra ora di religione e ora alternativa. Troppo spesso l’ora alternativa viene trasformata in parcheggio (di certo non per colpa dei molti insegnati che si attivano per gestirla!) o in una scelta che grava sulle tasche della famiglia. E in più c’è la generale questione dello stigma che si può generare in alcune situazioni. Gli uffici scolastici dovrebbero attivarsi su tutto questo.

Detto questo, le studentesse e gli studenti, anche con gli ultimi cicli di occupazione delle scuole, stanno mostrando in maniera sempre più matura tante necessità in cui l’ora cosiddetta alternativa potrebbe essere utilissima, a partire dall’educazione affettiva e sessuale. Penso che abbiamo tanto da ascoltare e da imparare da queste studentesse e studenti.

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne

L’Emilia-Romagna si è coccolata per troppo tempo nel mito per cui l’obiezione di coscienza sia un problema solo lombardo o delle regioni “di destra”. Anche se le percentuali generali restano ancora basse, assistiamo alla creazione di isole di “obiezione” in singole aziende ospedaliere che arrivano a percentuali tali per cui, di fatto, non si garantisce più l’IVG. È evidente che bisogna agire sulla questione degli obiettori che, per quanto ci riguarda, possono formarsi e operare su settori dove la loro coscienza non interferisca coi diritti delle donne.

Siamo fermamente tutte le forme di inserimento di personale che stia dentro al campo della salute riproduttiva solo per servire l’agenda ideologica di chi è contro la libera scelta delle donne, che siano “preti in corsia”, associazionismo anti abortista e quant’altro. E contro le scelte politiche che vanno contro i diritti.

Negli ultimi mesi abbiamo avuto due botte: da una parte il governo nazionale che fa entrare le associazioni antiabortiste direttamente dentro il processo dell’IVG, dall’altra il governo regionale che depotenzia ancora i consultori, rendendoli sempre più simili ai normali poliambulatori col meccanismo dell’impegnativa del medico di famiglia. Noi pensiamo che bisogna restituire ai consultori la dimensione di cura a tutto tondo, partendo, come minimo dalla possibilità di accedervi senza dover passare per altre strutture mediche e da un’organizzazione del servizio che permetta di accedervi anche a chi vive vite particolarmente precarie.


Risposte di Bruno basini, candidato per la lista Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro

Leggi il testo completo delle domande

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati

Grazie dell’invito per rispondere ai vostri quesiti.
Condivido in pieno la vostra proposta dell’uso dell’otto mille avanzata nel primo quesito e la ritengo una proposta da portare avanti.

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione
3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali

Per il secondo e terzo quesito sostengo il concetto di libertà culto in uno stato laico di conseguenza ritengo che garantita la libertà di professare il proprio credo lo stato e di conseguenza anche le regioni non debbano sostenere nessun onere quindi nessun finanziamento pubblico..

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni

Per il quarto quesito si ritengo utile intervenire al riguardo e sollecitare i competenti uffici scolastici.

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne

Sono d’accordo, senza alcun dubbio, con voi nelle domande poste dal quinto quesito.
Posso dichiarare senza problemi di un mio impegno a sostegno delle proposte da voi avanzate.


Risposte di Massimo Masetti, candidato per la lista Alleanza Verdi Sinistra – Coalizioni civiche – Possibile

Leggi il testo completo delle domande

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati

Si, mi impegno a farlo

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione

Sono favorevole alla proposta di destinare gli oneri di urbanizzazione di secondo livello ad opere pubbliche quali asili, verde pubblico, scuole.

3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali

Ritengo improprio il finanziamento dello Stato e degli Enti Locali a qualsiasi scuola privata a maggior ragione se agiscono in modo punitivo nei confronti dei propri dipendenti.

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni

4. Ritengo indispensabili un intervento in tal senso. Il tema dei libri di testo mancanti si affianca alla mancanza di personale qualificato e sistemazioni precarie ed emarginanti durante l’ora di alternativa. Questa situazione non è più tollerabile in quanto, in alcuni casi, costringe i bambini e le bambine a fare religione pur di non sentirsi emarginato/a.

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne

5. A mio parere i preti in corsia non possono essere pagati dal Servizio Sanitario in quanto si viola per l’ennesima volta il principio di laicità delle Istituzioni.
Ritengo illecita l’obiezione di coscienza, farò quindi quanto possibile per vietare questa pratica che nega alla base l’autodeterminazione delle donne.

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Elezioni regionali 2024: domande laiche ai candidati

22 Ottobre 2024
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In vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2024, l’Uaar rivolge ai candidati a Presidente e Consigliere della Regione Emilia-Romagna le seguenti domande laiche, tutte su temi di competenza regionale.
Le risposte, da inviare entro il 12 novembre a emiliaromagna@uaar.it, saranno pubblicate sul sito bologna.uaar.it e su gli altri canali informativi Uaar affinché chi vota possa scegliere in maniera consapevole.

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati
Sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi una quota dell’8‰ del gettito Irpef può essere destinata alle calamità naturali, quindi per interventi diretti “all’attività di realizzazione di opere, lavori, studi, monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geomorfologici, idraulici, valanghivi, meteorologici, di incendi boschivi e sismici, nonché al ripristino di beni pubblici, ivi inclusi i beni culturali e gli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica, danneggiati o distrutti dalle medesime tipologie di fenomeni“.
Molti contribuenti non conoscono questa opportunità e molti sindaci non si attivano per sfruttarla anche se consentirebbe di distribuire ai territori alluvionati milioni di euro. Si attiverà per promuovere tra i contribuenti la scelta “Stato / Calamità naturali” nell’8×1000 e per informare i sindaci dei comuni colpiti dalle alluvioni affinché attingano a tali risorse?

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione
La legge 10/1977 “Bucalossi” ha dettato le regole per l’urbanistica. Le regioni legiferarono tenendo conto della vigente “religione di Stato”, inserendo tra i beneficiari degli oneri comunali di urbanizzazione secondaria anche le “chiese e altri edifici religiosi”. Con il Concordato del 1985 viene abolita la religione di Stato e decade l’obbligo dei comuni di versare alle chiese questi fondi che, secondo una sentenza del TAR, non sono neppure dovuti a chi già gode del privilegio dell’8×1000. Cosa ne pensa? Cosa pensa della richiesta dell’Uaar di escludere definitivamente, attraverso la legge regionale, la possibilita’ dei comuni di destinare parte degli oneri a favore del culto, utilizzandoli interamente per gli altri scopi previsti tra i quali edilizia scolastica, verde pubblico, asili nido?

3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
La legge 62/2000, a firma Berlinguer, governo D’Alema, ha dato il via ai finanziamenti pubblici alle scuole private “paritarie”.
Come giudica la parificazione tra scuola pubblica e privata derivante dalla legge 62/2000? Non pensa sia stato aggirato, se non esplicitamente disatteso, l’art. 33 della Costituzione che prevede che le scuole private siano “senza oneri per lo Stato”?
Ritiene in ogni caso opportuno negare qualsiasi forma di finanziamento e riconoscimento pubblici a scuole private che prevedono di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che non si attengono alla dottrina della Chiesa, come accade per le paritarie cattoliche?

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni
L’ora alternativa, ovvero l’attività didattica per chi chiede di non subire l’insegnamento della religione cattolica (Irc) nella scuola pubblica, dovrebbe essere un diritto. In realtà dalle segnalazioni ricevute dalla scrivente associazione si incontrano in regione presunte difficoltà organizzative e frequenti forme di emarginazione. Non solo, a bambine e bambini della primaria non viene nemmeno dato il libro di testo gratuito (dato invece a chi frequenta l’Irc). Per sanare questa ingiustizia l’Uaar ha lanciato la campagna “Libri per chi ha diritto di averli” volta a ottenere dall’anno scolastico 2024/25 l’adozione ufficiale dei libri di testo per l’attività alternativa all’Irc. Ritiene utile intervenire al riguardo sollecitando i competenti uffici scolastici?

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne
Intende impegnarsi attivamente per tagliare definitivamente gli oltre 2 milioni l’anno che il SSR paga a diocesi e enti religiosi per i “preti in corsia“, che sono stipendiati come infermieri di settimo livello, trasformando l’assistenza religiosa cattolica in un servizio su richiesta e svolto come vero volontariato?
Per garantire i diritti delle donne in tema di salute riproduttiva intende varare provvedimenti affinché i nuovi assunti nei reparti di ginecologia siano vincolati a non esercitare forme di obiezione di coscienza?

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OcchioPerMille @ Tavoli Uaar | 1,7,13 maggio

28 Aprile 2017
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8x1000 fondato sull'inganno, rilievi Corte dei contiIl periodo delle dichiarazioni dei redditi è alle porte, con 30 milioni di contribuenti che dal 2 maggio potranno spedire la dichiarazione precompilata.

Per informare sull’ingannevole meccanismo dell’8×1000 il Circolo Uaar di Bologna organizza tre tavoli OcchioPerMille con il seguente programma:

  • lunedì 1 maggio: Parco di via dei Giardini (o della Ca’ Bura, zona Corticella)
  • domenica 7 maggio: via Indipendenza altezza civico 8 (angolo Manzoni)
  • sabato 13 maggio: piazza dell’Unità, a fianco dell’edicola

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Uaar Bologna @ Pratello R’Esiste | 25 Aprile 2017

23 Aprile 2017
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Il 25 Aprile 2017 il Circolo Uaar di Bologna festeggia la Liberazione partecipando a Pratello R’Esiste: trovetete il nostro tavolo in Piazza San Francesco, dalle 10 alle 19 [mappa] [programma: 1, 2].

Pratello R esiste 2017Due i temi principali al tavolo del Circolo Uaar di Bologna: la campagna OcchioPerMille con l’appello/petizione #primalecasepoilechiese e lo Sbattezzo Point, per esercitare un piccolo gesto di autodeterminazione nella giornata della Liberazione: quello di uscire da una confessione religiosa nella quale non ci si riconosce, ma alla quale si risulta formalmente affiliati.

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Uaar Bologna @ Pratello R’Esiste | 25 Aprile

23 Aprile 2016
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Anche quest’anno il Circolo Uaar di Bologna festeggia la Liberazione partecipando a Pratello R’Esiste, consueto appuntamento che per tutta la giornata del 25 Aprile risveglia la via omonima di Bologna con idee, incontri, arte, convivialità.

Dalle 10 alle 19 troverete la nostra postazione all’altezza dei civici 96-98 di via del Pratello [mappa], vicino alla Coop e a due passi da Tarcaban Café, locale che ha ospitato la nostra ultima riunione.

Sbattezzo PointDue i temi principali al tavolo del Circolo Uaar di Bologna: la campagna OcchioPerMille per informare i contribuenti alle prese con la dichiarazione dei redditi dell’inganno che sta dietro all’8×1000, e lo Sbattezzo Point. per esercitare il diritto umano di uscire da una religione alla quale non si appartiene più. Basta conoscere la parrocchia dove si subì il pedobattesimo e al resto ci pensano i volontari dello Sbattezzo Point! Spediremo la raccomandata dello sbattezzo e, nel giro di un mese, non sarai più considerato dallo Stato un “suddito” del vescovo. I più fortunati riceveranno dalla Curia una lettera con le conseguenze di questo gesto di autodeterminazione, tra cui la scomunica latae sententiae.

OcchioPerMille 2016

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Appello Uaar ai sindaci: chiedete l’8 per mille statale per scuole e calamità naturali

23 Giugno 2015
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Dopo aver spinto i primi comuni a chiedere finanziamenti al Governo nel 2014, il circolo Uaar di Bologna scrive anche quest’anno ai sindaci affinché presentino domanda per l’8 per mille statale, indicando come progetto da finanziare la messa in sicurezza di una scuola oppure un intervento a tutela della pubblica incolumità a fronte di calamità naturali.
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OCCHIOPERMILLE @ Pratello R’Esiste | 25 APR

5 Aprile 2015
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Il prossimo 25 aprile il Circolo Uaar di Bologna festeggia la Liberazione assieme a Pratello R’Esiste, nel consueto appuntamento che risveglia la via omonima di Bologna con idee, incontri, arte, convivialità.

Parteciperemo alla Festa con un tavolo Occhiopermille, per aiutare i contribuenti a effettuare una scelta informata e consapevole per la destinazione dell’8 per mille, il “diabolico” meccanismo che fa uscire un miliardo di euro l’anno dalle dissestate casse dello Stato alla volta delle ricche casse della Chiesa cattolica. Con la campagna Occhiopermille 2015, dotata di un nuovo sito dedicato, l’Uaar invita sindaci e amministrazioni comunali a fare domanda per ricevere i fondi 8 per mille di competenza statale per interventi straordinari di edilizia scolastica e calamità naturali, interventi di cui i comuni di Bologna e provincia hanno sicuramente bisogno.

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L’Uaar Bologna scrive ai sindaci: chiedete l’8 per mille statale per scuole e calamità naturali

23 Aprile 2014
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Ci sono milioni di euro a disposizione dei  nostri comuni per l’edilizia scolastica e per far fronte alle calamità naturali: cosa aspettano i sindaci a richiederli? È quanto denuncia il circolo Uaar di Bologna, che ha scritto ai sindaci della provincia affinché presentino domanda al Governo per attingere ai fondi dell’8 per mille statale.

L’Uaar, che sin dalla sua nascita è impegnata nella difesa della laicità delle istituzioni, da anni lotta per l’abolizione dell’8 per mille e per un uso laico di quello statale. Quest’anno, grazie alla legge di stabilità 2014 che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’8 per mille, lo Stato può destinare il proprio 8 per mille — oltre che a «interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali» — anche per «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica».

L’Uaar ha già spianato la strada ai sindaci: la Presidenza del Consiglio dei ministri ha infatti risposto a un sollecito dell’associazione impegnandosi ad adeguare al più presto il regolamento per l’assegnazione dei fondi dell’8 per mille di competenza dello Stato che, attualmente, non prevede ancora l’edilizia scolastica tra le destinazioni di intervento (vedi risposta del Governo all’Uaar)

Ai nostri sindaci non rimane che individuare i progetti da finanziare, compilare il modello che il circolo Uaar di Bologna ha inviato loro e spedirlo al Governo. Hanno tempo fino al 30 settembre, e possono essere presentati anche più progetti. Ad esempio il comune di Bologna, oltre a interventi di edilizia scolastica, potrebbe chiedere finanziamenti per la ristrutturazione del Pantheon: lesionato dal terremoto del 2012, il luogo per i funerali laici dei bolognesi è infatti ancora inagibile.

Il circolo Uaar di Bologna scriverà anche ai candidati alla carica di sindaco alle elezioni amministrative del prossimo 25 maggio: un loro impegno per un utilizzo laico e civile dell’8 per mille statale potrebbe essere valutato positivamente dai cittadini che dovranno votarli.

Maggiori informazioni alla pagina della campagna Occhiopermille 2014, compreso il nuovo materiale grafico (immagini e volantino).

Di seguito la lettera tipo inviata ai sindaci dei comuni della provincia di Bologna.

Signor Sindaco,

Le scriviamo affinché presenti domanda per l’8 per mille statale indicando come progetto da finanziare un intervento di edilizia scolastica oppure un intervento per far fronte a calamità naturali.

L’UAAR, che sin dalla sua nascita è impegnata nella difesa della laicità delle istituzioni, da anni lotta per l’abolizione dell’8 per mille e per un uso laico di quello statale. Quest’anno, grazie alla legge di stabilità 2014 che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’8 per mille, lo Stato può destinare il proprio 8 per mille— oltre che a «interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali» — anche per «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica».

Le pubbliche amministrazioni hanno tempo fino al 30 settembre per presentare richiesta e fare così in modo che almeno l’8 per mille statale sia usato laicamente e a beneficio di tutti.

A questo scopo l’UAAR ha sollecitato la Presidenza del Consiglio dei ministri ad adeguare il modello per la presentazione della domanda che non prevede ancora l’edilizia scolastica tra le destinazioni di intervento. In allegato trova però il modello con l’aggiunta dell’opzione “edilizia scolastica di proprietà pubblica”: il Governo ha infatti risposto all’Uaar assicurando che il regolamento sarà al più presto modificato per includere tale destinazione.

Speriamo sinceramente che Lei voglia accogliere questa nostra richiesta a beneficio della cittadinanza, pensando a quante scuole del nostro territorio hanno bisogno di riqualificazioni e di consolidamenti strutturali.

La pagina del Governo con le indicazioni sopra esposte si trova seguendo questo link.

Rimanendo in attesa di una sua positiva risposta le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

23 aprile 2014, il Circolo Uaar di Bologna

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Imola: vietato banchetto Uaar, ma spunta quello dei Testimoni di Geova

2 Giugno 2013

Un’ordinaria storia di discriminazione su base religiosa è avvenuta nei giorni scorsi a Imola ai danni della nostra associazione. Nonostante tutte le autorizzazioni amministrative già ottenute, un banchetto Uaar è stato spostato dal centro in posizione periferica e un altro è stato addirittura vietato. E al suo posto ne è spuntato uno dei Testimoni di Geova.

La locale delegazione Uaar, rappresentanta da Roberto Vuilleumier, aveva ottenuto dall’Urp del Comune l’autorizzazione scritta per tre banchetti informativi nelle date del 18 maggio, 25 maggio e 1 giugno. Il tema principale era la campagna Occhiopermille, che da anni la nostra associazione promuove in primavera, durante il periodo delle dichiarazione dei redditi, supplendo alla mancanza quasi totale di informazione istituzionale sul meccanismo dell’Otto per Mille. Una telefonata da parte di una dirigente del Comune ha però avvisato che il banchetto del 18 maggio doveva essere spostato in posizione più periferica, previo ottenimento di un nulla osta per attività politica, mentre quello del 25 maggio era soppresso per via del silenzio elettorale. Per il Comune di Imola, abbiamo appreso, l’Uaar è assimilabile a un partito politico e la sua attività deve essere soggetta alle stesse restrizioni dei partiti, in particolare durante i periodi preelettorali (a Imola il 26 e 27 maggio si svolgevano le elezioni amministrative).

fonte: Corriere di Romagna

fonte: Corriere di Romagna

A nulla sono valse le nostre spiegazioni formali e sostanziali, peraltro di semplice comprensione: l’Uaar è per statuto apartitica, non appoggia né ha mai appoggiato forze politiche, non dà indicazioni di voto (anche perché ritiene i proprio soci e simpatizzanti in grado di ragionare e autodeterminarsi). In particolare è una associazione di promozione sociale iscritta nel registro nazionale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. È una associazione filosofica non confessionale: significa che, pur non essendo ovviamente una religione, sul piano giuridico è omologa ad esse.

Al danno alla propria attività associativa e filosofica derivante da limitazioni e da divieti ingiustificati, si è aggiunta una beffa. Sabato 25 maggio, infatti, nella postazione prenotata dall’Uaar, è comparso un banchetto dei Testimoni di Geova. La questione è tragicomica: l’Uaar si batte tra l’altro affinché siano azzerati i contributi comunali all’edilizia di culto e siano destinati solo alle strutture pubbliche. I Testimoni di Geova, perseguendo i propri scopi statutari (art.3 lettera m), grazie ai partiti di maggioranza attingono cospicui finanziamenti pubblici per il loro patrimonio immobiliare: quasi 100mila euro in dieci anni sono stati infatti prelevati dalle casse del Comune e riversati in quelle dei Testimoni di Geova di Imola. A ben vedere l’Uaar è ben più distante dai partiti di questi altri soggetti, ai quali però il Comune concede soldi pubblici. E ai quali concede diritto di parola nello spazio pubblico che nega invece all’Uaar.

Visto che non c’è stato il ballottaggio, nella giornata di ieri la delegazione Uaar di Imola è riuscita a tenere il primo e unico banchetto informativo dei tre originariamente autorizzati. Della discriminazione subita ha dato notizia il Corriere di Romagna ed è stata informata la prefettura tramite il seguente esposto.

22 maggio 2013, Imola

Gentil.mo Signor Prefetto,

l’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, è un’ associazione di promozione sociale, iscritta al nr. 141 al registro nazionale(legge 7 dicembre 2000 n.383) presso il ministero del Lavoro e delle Politiche socialim al pari di associazioni come Aism (associazione sclerosi multipla), Associazione sclerosi tuberosa,Federazione Italiana superamento Handicap.

Chi Le scrive è il delegato, nominato dal coordinamento di Bologna, di Imola e Castel San Pietro.

All’art.1 comma 3 del nostro statuto è scritto:”L’UAAR è un’organizzazione filosofica non confessionale, democratica e apartitica.”

Quindi, oltre a non essere partiti nè equiparabili ai partiti siamo per statuto “apartitici”.

Siamo invece, e lo rivendichiamo, omologhi sul piano del diritto alle religioni “in virtù dell’uguaglianza di fronte alla legge di religioni e associazioni filosofiche non confessionali” (come da art.3 comma 1b del nostro statuto).

I fatti:

-A fine aprile L’UAAR attraverso il sottoscritto, delegato dall’UAAR di Bologna, ha richiesto all’Urp del comune di Imola , compilando apposito modulo, disponibilità per poter allestire un banchetto il 18, 25 maggio ed il 1 giugno e scegliendo dopo averne verificato la disponibilità gli spazi antistanti il bar Bacchilega sotto al portico.

-Dopo qualche giorno anzichè essere contattati dall’Urp ci ha contattati diverso ufficio che “si occupa di assegnare appositi spazi durante il periodo della campagna elettorale”, tali spazi vengono assegnati normalmente ai partiti politici.
Ho fatto presente che l’UAAR non è un partito politico e mi sono opposto a questa “costrizione” peraltro telefonicamente motivata “da ragioni statutarie”.

All’art 3 dello Statuto UAAR mi è stato detto, essere evidente che l’associazione tratti temi “politici”.
Tale interpretazione sarebbe stata data anche dalla “Prefettura di Bologna” che sarebbe stata interrogata a riguardo.

-Mi è stato offerto per il 18 maggio uno dei posti assegnabili ai partiti che l’UAAR è stato costretto ad accettare pena l’impossibilità di esporre il banchetto, poi è stato negato in assoluto il banchetto per il 25 maggio in quanto “giornata di silenzio elettorale”e per motivi simili non è a noi ancora assegnabile il posto richiesto per il 1 giugno in quanto è incerto se ci sarà o meno il “ballottaggio”

-Sabato 11 maggio, ne siamo stati da poco informati, è stata consegnata direttamente dall’Urp “autorizzazione di occupazione di suolo pubblico” per gli spazi da essa gestiti, ad altre associazioni di promozione sociale a noi equiparate ed iscritte come l’UAAR nell’elenco delle associazioni di promozione sociale (per esempio l’Associazione Sclerosi Tuberosa).

– Sabato 18 maggio, al mattino, nella postazione immediatamente al fianco di quella che doveva essere data all’associazione UAAR secondo originaria richiesta, era presente un “banchetto” presieduto dai Testimoni di Geova.

Questi fatti, in particolare l’ultimo descritto, appaiono all’associazione alquanto discriminatori: a noi viene dato il nulla osta come ai partiti, ai Testimoni di Geova la semplice autorizzazione “urp”. A loro viene concesso il contatto diretto con il pubblico nella zona dei comizi, zona di maggior traffico pedonale, noi veniamo relegati ai confini sulla base di una diversa interpretazione dello statuto.

Per maggiore chiarezza è bene evidenziare quanto recita Art 3 dello statuto Uaar.

L’UAAR si propone i seguenti scopi generali:
Tutelare i diritti civili degli atei e degli agnostici, a livello nazionale e locale, opponendosi a ogni tipo di discriminazione, giuridica e di fatto, nei loro confronti, attraverso iniziative legali e campagne di sensibilizzazione.
Contribuire all’affermazione concreta del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, delle scuole pubbliche e delle istituzioni, e ottenere il riconoscimento della piena uguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini indipendentemente dalle loro convinzioni filosofiche e religiose. In particolare, pretendere l’abolizione di ogni privilegio accordato, di diritto o di fatto, a qualsiasi religione, in virtù dell’uguaglianza di fronte alla legge di religioni e associazioni filosofiche non confessionali.
Promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo razionali e non religiose, con particolare riguardo alle filosofie atee e agnostiche.

L’Uaar viene considerato dall’ufficio comunale di Imola diverso dalle altre associazioni di promozione sociale per” ragioni di statuto”, quando invece la legge 7 Dicembre 2000 n.383 proprio per lo statuto associativo la identifica ugualmente alle altre, e nuovamente esso ritiene diverso e politico lo statuto Uaar rispetto a quello dei Testimoni di Geova considerando quindi la “predicazione religiosa” e per esempio, la promozione dell’edilizia di culto, atto “non politico” (art 3 dello Statuto nazionale dei Testimoni di Geova alla lettera m).

Nello specifico l’Uaar nel rispetto dei dettami costituzionali chiede tra l’altro che non siano riconosciuti privilegi particolari da parte dello Stato e degli enti pubblici a favore di religioni ed ideologie.

Secondo il ragionamento imposto all’Uaar dal Comune di Imola, l’associazione che promuove tali privilegi non fa politica, esserne contrari invece, lo è l’UAAR, vuol dire “fare politica”.

Dato che tra le altre cose, ci sono stati chiesti addirittura “i temi che si trattano” nei nostri banchetti, chiarisco a Lei come ho fatto telefonicamente con la dirigente del comune, che i temi che si trattano nel nostro banchetto, peraltro esclusivamente informativo, riguardano: l’omofobia, l’ora alternativa a quella di religione, lo “sbattezzo”(come fare per sbattezzarsi), i costi dell’edilizia di culto per i cittadini, la campagna Occhio per Mille (spiega il meccanismo di funzionamento dell’otto per mille), oltre a ciò vi sarà la brochure dell’associazione e l’indicazione del codice per versare il 5 per mille a favore dell’associazione.

Alla luce di quanto su espresso, per conto dell’Uaar, ritenendo che la nostra associazione venga ancora ingiustamente “diversamente trattata” (solo verbalmente, perchè il comune non ha inviato alcuna comunicazione scritta a parte il nulla osta per il 18 Maggio),

ed Esposto quanto,

Le chiedo di intervenire, chiedendo al Comune di Imola di garantire all’Uaar quella libertà di partecipazione con equivalente diritto e dignità, che viene invece riconosciuto alle altre associazioni e permettendo quindi all’Uaar di allestire regolarmente il nostro Banchetto il 25 Maggio ed il 1 Giugno dalle ore 8:30 e 12:30, nella postazione originariamente concordata con l’Urp.

Comunque rispettosi di ogni Sua decisione a riguardo

Cordiamente
Roberto Vuilleumier
Delegato UAAR Imola e Castel San Pietro Terme
Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

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banchetti di primavera 2013

26 Aprile 2013
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Questo è il calendario dei prossimi banchetti del Circolo UAAR di Bologna. Destinati ad informare i cittadini sulle modalità dell’8 x 1.000, cioè OCCHIOPERMILLE.
——————————
sabato 27/4 orario 15-20 = Via Indipendenza 54
domenica 28/4 orario 15-20 = Via Indipendenza 54

martedì 7/5 orario 15-20 = Via Ugo Bassi 6/D
mercoledì 8/5 orario 15-20 = Via Ugo Bassi 10/C

martedì 14/5 orario 9,30-14 = Via Matteotti 16 davanti Teatro Testoni

banchetti, varie ,