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Posts Tagged ‘finanziamento pubblico’

San Lazzaro di Savena: più di un milione di euro per l’edilizia di culto

29 Dicembre 2011
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Abbiamo effettuato l’accesso agli atti al Comune di San Lazzaro di Savena alla ricerca di finanziamenti pubblici all’edilizia di culto.

In base ai dati raccolti è emerso che, dal 1997 al 2010, dalle casse comunali sono usciti 1.043.403,80 euro, consegnati a don Domenico Nucci in quanto “incaricato a rappresentare gli Enti Religiosi operanti nel Comune di San Lazzaro di Savena, in virtù di comunicazione dell’Ordinario Diocesano prot. n. 3176 del 23 marzo 1979”.

Una fetta di questa torta milionaria don Nucci l’ha consegnata ai Testimoni di Geova, fetta che secondo i nostri calcoli vale 169.308,88 euro (per gli anni 1998, 2009, 2010 abbiamo ipotizzato una ripartizione del 18%, come documentato per tutti gli anni dal 1999 al 2008)

Ricordiamo che è sufficiente una semplice delibera del Consiglio Comunale per azzerare gli arcaici contributi comunali all’edilizia di culto, scelta che permetterebbe di utilizzare tali somme per edilizia scolastica, verde pubblico, parcheggi, impianti sportivi e altre opere di tutti e per tutti.

Sul sito del Comune di San Lazzaro di Savena sono visionabili le delibere di finanziamento dell’edilizia di culto a partire dall’anno di competenza 2005.

Maggiori informazioni sugli oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto sono disponibili alla pagina della Campagna oneri UAAR.

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Monsignor Nuvoli risponde al Circolo UAAR di Bologna denigrando atei e agnostici

16 Dicembre 2011

16/12/2011 COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Monsignor Nuvoli risponde al Circolo UAAR di Bologna denigrando atei e agnostici

Il circolo UAAR di Bologna ha ricevuto ieri la seguente lettera da monsignor Gian Luigi Nuvoli, economo dell’Arcidiocesi di Bologna.

La sbalorditiva rivendicazione della supremazia della Chiesa, commentata nel nostro comunicato stampa di lunedì scorso, lascia ora il posto a denigrazioni gratuite dei cittadini atei e agnostici, con particolare riferimento a socie e soci UAAR.

Chiediamo in merito una presa di posizione pubblica del Comune e della politica.

Il circolo UAAR di Bologna

Segue il testo ricevuto da <gianluigi.nuvoli@bologna.chiesacattolica.it>.
Le evidenziazioni in neretto sono a nostra cura.

——– Messaggio originale ——–
Oggetto:     risposta a comunicato stampa
Data:     Thu, 15 Dec 2011 15:19:45 +0100
Mittente:     Economo Arcidiocesi <gianluigi.nuvoli@bologna.chiesacattolica.it>
A:     <bologna@uaar.it>

Comunicato Stampa

GianLuigi Nuvoli, italiano qualunque, ma geloso della sua libertà di pensiero, di parole e di scelta, parla per sé e non per altro organismo o ente.

Avevo sentito questa sigla UAAR altre volte, ma ora, poiché questo gruppo si è interessato di me con un comunicato stampa dell’11-12-2011, tutto sommato divertente, mi sono chiesto: ma cosa è questo circolo UAAR?

UAAR, mi sembra di aver capito, chiedo scusa se sbaglio, che significhi:

U – NIONE
Il nuovo Zingarelli a pag. 2086 dà varie interpretazioni della parola. In sostanza però significa “mettersi insieme” per uno scopo, una finalità.
Bene. Resta però il problema dei soci, chi sono, cosa fanno, quanto valgono, ecc. Una certa risposta viene indicata dalle lettere che seguono.

A- TEI
Rocci alla mano, (ed. 1956) a pag. 31 leggo che ateo viene dal greco ά-θέος: letteralmente significa “non–Dio” oppure “senza Dio”, “ateo dimentico di Dio”, “scellerato”. Che roba! Quel che Rocci non dice è che la parola a-teo esprime la certezza, purtroppo priva di amore, dell’esistenza di Dio. Il ragionamento è semplice. Io posso dire che sono a- Grendere, cioè non credo in Roberto Grendere, ma dico questo perché so con sicurezza che esiste e so quel che dice. Lo potrei anche incontrare volutamente o involontariamente. Se si applica questo esempio alla parola ateo si avrà lo stesso risultato. So che Dio esiste, so quel che dice, lo incontrerò volontariamente o mal volentieri, sia che lo ami, sia che gli serbi odio e rancore. Dice Giacomo (Giac. 2,19) “Anche i demoni credono ma tremano!” leggendo il significato delle parole mi viene da dire: “che fatta gente questi atei! Non sanno neanche che credono in Dio!”, come i demoni, purtroppo.

A – GNOSTICI
γνοσις, viene dal verbo greco γιγνοσκω e significa “cognizione, conoscenza, scienza, saggezza” ed altro (Rocci pag. 396) l’ α (alfa) ha significato di “senza”, di “non” ecc. (Rocci pag.1). Dunque l’a-gnostico è uno, secondo il Rocci, senza cognizione, senza conoscenza, senza scienza, senza saggezza. Mi piacerebbe sapere come si sente uno che si autodefinisce in definitiva “senza cervello”. Mi sembra che qui andiamo decisamente male.

R – AZIONALISTI
Lascio il Rocci e cerco nel nuovo Zingarelli (ed. 1986) e a pag. 1553 trovo quel che cerco. Qui, a prima vista, sembra che andiamo un poco meglio perché il razionalista in definitiva afferma di credere nella ragione e nella razionalità. Ma fra le altre c’è una definizione di razionale che ho la sensanzione sia quella più sposata, rispetto aalle consorelle. E’ razionale, dice lo Zingarelli, “chi fondail suo pensiero sulla scienza  o su un procedimento scientifico”. E’ vero che esiste l’aritmetica, la geometria e la trigonometria, ma non dimentichiamo che, ancor prima di Cristo, esisteva lo studio della logica, critica e metafisica, che pur essendo sostanziali per il pensiero umano non sono basate sul procedimento o esperimento scientifico. Conclusione se un razionale non si apre a tutto lo scibile umano è uno che, per forza e purtroppo, fa funzionare il suo cervello a scartamento ridotto.

Applicando rigorosamente il metodo della ricerca etimologica su vocabolari, che tutti conoscono, ne consegue che chi si dice ateo, suo malgrado si dà la zappa sui piedi, perché mentre dice che Dio non c’è ne afferma categoricamente l’esistenza. Chi si dice agnostico afferma di essere “senza cervello”, chi dice di essere razionalista ammette di utilizzare il cervello a scartamento ridotto.
Se le cose stanno così non vale la pena rispondere, sarebbe come voler raddrizzare le zampe ai cani, dicevano un tempo.
Meglio sorridere divertiti e ascoltare il consiglio di Dante Alighieri “non ti curar di lor, ma guarda e passa.”

Bologna 15 dicembre 2011

Mons. Gianluigi Nuvoli

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L’assessore alla casa non implori la Curia: tagli subito i finanziamenti comunali all’edilizia di culto

12 Dicembre 2011
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12/12/2011 COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

L’assessore alla casa non implori la Curia: tagli subito i finanziamenti comunali all’edilizia di culto

Il Circolo UAAR di Bologna commenta le dichiarazioni dell’assessore Malagoli e dell’economo dell’Arcidiocesi monsignor Gian Luigi Nuvoli in merito ai fondi pubblici e alle esenzioni di cui gode la Chiesa

L’assessore Malagoli ha rivolto un appello quasi supplichevole all’Arcidiocesi affinché faccia la sua parte per fronteggiare la crisi.
La risposta di monsignor Nuvoli, economo della Curia, è stato uno stizzito rifiuto, sostenendo che vincono sempre loro perché sono dalla parte di Dio.

«Il Comune di Bologna chiede la carità al più grande immobiliarista sul mercato, ma finanzia spontaneamente il patrimonio dell’Arcidiocesi con circa mezzo milione di euro l’anno» afferma Roberto Grendene, portavoce del Circolo UAAR di Bologna. «Come ha fatto mons. Nuvoli, anche noi invitiamo l’assessore Malagoli a lavorare invece di implorare: cominci con l’azzerare la quota di oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto». Per farlo, basta una delibera, come specificato nella petizione che l’UAAR ha depositato da tempo all’ufficio protocollo del Comune e che forse l’assessore Malagoli non ha ancora visionato. Il Circolo UAAR di Bologna è disponibile ad incontrare l’assessore per illustrargliela.

Lascia esterrefatti l’affermazione di monsignor Nuvoli riguardo ai duemila anni di storia durante i quali il Signore avrebbe dato sempre ragione alla Chiesa e torto a chi la pensa diversamente.
«La rievocazione dei duemila anni di  ‘ragione’ imposta con la violenza e giustificata dall’essere dalla parte di Dio dovrebbe far riflettere la nostra Giunta sulla strategia della malsana sussidiarietà che ha intrapreso: quali messaggi diseducativi vengono trasmessi nelle scuole private controllate dalla Curia e ‘sussidiate’ da Comune, Regione, Stato?».

«Nessuno ha mai proposto di tassare le mense dei poveri: è di dubbio gusto farsi scudo della carità fatta con i soldi pubblici per avere un lasciapassare su mille altre attività».
I costi pubblici della Chiesa non si limitano all’ICI non pagata sugli edifici adibiti anche se non interamente ad attività commerciali o sulle abitazioni dei sacerdoti (considerate pertinenze degli edifici di culto pur essendo abitazioni a tutti gli effetti).
L’UAAR ha lanciato da pochi giorni la prima inchiesta online sull’impatto che i contributi erogati e i privilegi di cui dispone la Chiesa cattolica hanno sulle casse pubbliche: in via prudenziale è di 6.086.565.703 euro l’anno.
Tutti i dettagli nel sito icostidellachiesa.it

Il Circolo UAAR di Bologna

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La “campagna oneri” è una indagine nazionale UAAR sugli oneri di urbanizzazione secondaria che i comuni italiani utilizzano per l’edilizia di culto. Dettagli e banca dati reperibili su:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/
Per Bologna essa mostra come la Curia e in misura marginale altre confessioni religiose abbiano ricevuto circa 6 milioni di euro di fondi pubblici comunali in dieci anni, dal 2000 al 2009.

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Zola Predosa: oltre mezzo milione di euro per l’edilizia di culto

7 Novembre 2011
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L’UAAR ha chiesto al Comune di Zola Predosa di accedere agli atti relativi alle erogazioni di oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto.

Dall’esame della documentazione ottenuta è emerso che dal 2000 al 2010 sono stati distribuiti 566.153,57 euro, di cui 514.020,87 euro all’abate Don Gino Stazzari “nella sua qualità di rappresentante degli Enti Religiosi Cattolici del Comune di Zola Predosa” e 52.132,70 euro alla Congregazione dei Testimoni di Geova.

Ricordiamo che è sufficiente una semplice delibera del Consiglio Comunale per azzerare gli arcaici contributi comunali all’edilizia di culto, scelta che permetterebbe di utilizzare tali somme per edilizia scolastica, verde pubblico, parcheggi, impianti sportivi e altre opere di tutti e per tutti.

Sul sito del Comune di Zola Predosa sono visionabili le delibere di finanziamento dell’edilizia di culto fino all’anno di competenza 2004.
Sono le delibere di Giunta 104/2001, 108/2002, 128/2003, 35/2004, 62/2005.
Dopo il 2004 il comune ha finanziato il patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica e della Congregazione dei Testimoni di Geova con determinazioni dirigenziali, documenti non consultabili in rete ma solo su esplicita richiesta di accesso agli atti.

Maggiori informazioni sugli oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto sono disponibili alla pagina della Campagna oneri UAAR.

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Sussidiarietà di Merola-Caffarra? No, grazie

6 Ottobre 2011
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6/10/2011 COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Sussidiarietà di Merola-Caffarra? No, grazie.

Il circolo UAAR di Bologna sulla politica della sussidiarietà avanzata dal card. Caffarra e recepita dal sindaco Merola

Il sindaco Virginio Merola ascolta e elogia il progetto politico del card. Caffarra che, a dispetto di proclami di non ingerenza, arriva a dettare l’agenda di Palazzo D’Accursio durante una omelia.

«Il sindaco Merola dimentica che gli elettori bolognesi hanno escluso dal consiglio comunale i candidati più clericali della sua maggioranza» afferma Roberto Grendene, portavoce bolognese dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, «ed ora arriva a promuovere la sussidiarietà di marca ciellina».

Il Comune di Bologna lamenta la mancanza di risorse per l’edilizia scolastica e gli asili nido, ma non fa mancare “sussidi” di 500.000 euro l’anno all’enorme patrimonio immobiliare della Curia e rinnova convenzioni per le scuole materne cattoliche FISM per 1.055.000 euro l’anno.
Alle voglie di sussidiarietà della Curia obbedisce anche la Regione Emilia Romagna: nel 2010 sono stati spesi almeno 2.297.049,52 euro per “assistenti religiosi”, che con la paga di infermieri si aggirano per le corsie dei nostri ospedali al posto di infermieri veri, sembrando caritatevoli volontari.

Contro la sussidiarietà di Merola e Caffarra e per una amministrazione della città più laica e civile il circolo UAAR di Bologna aderisce e partecipa alla manifestazione indetta dall’Unione Sindacale di Base, in programma venerdì 7 ottobre, ore 19:30, in piazza Liber Paradisus.

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Zap e Ida: due vignette per la laicità

23 Settembre 2011

Zap e Ida ci hanno fatto visita presso il banchetto alla Festa dell’Unità e ci hanno lasciato queste due simpatiche vignette. Il Circolo ringrazia per questo contribuito alla causa della laicità.

Vignetta del disegnatore Zap

Vignetta del disegnatore Zap

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“Il referendum sui finanziamenti alle scuole paritarie private”: dibattito UAAR alla Festa dell’Unità – 12 settembre

9 Settembre 2011

Lunedi 12 settembre, ore 22, presso la Sala delle Associazioni alla Festa dell’Unità di Bologna,
il Circolo UAAR di Bologna organizza:
“Il referendum sui finanziamenti alle scuole paritarie private
dibattito pubblico con
Maurizio Cecconi, portavoce di Rete Laica Bologna e Comitato Articolo 33
Bruno Moretto, Scuola e Costituzione
Marina D’Altri, Assemblea delle Scuole Bologna
Stefano Rosanelli, UAAR Bologna

Tutti i soci e simpatizzanti sono invitati a partecipare e intervenire nella discussione.

Ricordiamo che il nostro circolo è presente alla Festa dell’Unità tutte le sere con uno stand nello spazio associazioni.

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Soldi alla chiesa: il nostro circolo su Repubblica e Fatto Quotidiano

29 Agosto 2011
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Due citazioni sulla stampa per il circolo UAAR di Bologna negli ultimi giorni sul tema dei finanziamenti alla chiesa.

Sabato 27 agosto su Repubblica Bologna (pagina 3), nell’articolo “I socialisti del Psi contro la Chiesa Rinunci ai propri privilegi e paghi l’ Ici”

…l’ Unione degli atei e agnostici razionalisti apre un altro fronte di scontro con la Curia, quello sugli oneri di urbanizzazione. «In quasi dieci anni, dal 2000 al 2009 – spiega Roberto Grendene, portavoce dell’ associazione – Palazzo d’ Accursio ha versato circa 6 milioni di euro di fondi pubblici comunali alla Chiesa». Per legge gli enti locali possono infatti stornare una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati annualmente a vantaggio di chiese e altri edifici religiosi. Il Comune ha versato 350mila euro nel 2009, mentre il massimo lo ha toccato nel 2004 quando versò poco meno di 800mila euro (di cui 680mila euro alla Curia)

Oggi sul Fatto Quotidiano nell’articolo “Milioni di euro pubblici: quanto costa alla rossa Emilia Romagna la chiesa cattolica”

Tra i versamenti più consistenti compare quello dedicato all’edilizia ecclesiastica. Nonostante un patrimonio che solo a Bologna conta circa 1200 immobili appartenenti alla Curia, per legge i Comuni hanno la possibilità (ma non l’obbligo) di destinare tra il 7% e il 9% degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati ogni anno, all’edilizia religiosa. Secondo i calcoli del circolo bolognese dell’Uaar, l’Unione atei e agnostici razionalisti, dal 2000 al 2009 per la costruzione e il mantenimento di edifici di culto, il Comune di Bologna ha speso in tutto circa 6 milioni di euro. A Ravenna solo nell’ultimo anno sono stati versati oltre 255mila euro, a Rimini più di 95mila, mentre a Reggio Emilia il Comune ha deciso di alzare la quota spettante alle chiese e agli altri edifici per servizi religiosi, portandola all’8%. E se il denaro non è riservato alla Chiesa cattolica è vero anche che questa si mangia gran parte della fetta.  Nel 2004, sempre a Bologna, della cifra record pari a 799mila euro, ben 680mila euro sono stati assegnati alla Curia Arcivescovile .

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Il sindaco Merola non attenda manna laica dal Parlamento

26 Agosto 2011
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26/8/2011 COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Il sindaco Merola non attenda manna laica dal Parlamento
La Curia non aggiunga beffe al danno erariale

Il Circolo UAAR di Bologna risponde alle affermazioni del sindaco Merola e della Curia sulle esenzioni fiscali e i privilegi economici della Chiesa Cattolica


In risposta all’indagine dell’Ue sui privilegi fiscali della Chiesa cattolica in Italia, l’attuale Governo aveva previsto di eliminare dal 2014 parte delle esenzioni fiscali concesse.
«È curioso che la Curia neghi l’evidenza: per alberghi, cliniche, scuole, cinema, librerie la Chiesa Cattolica non versa l’ICI e non versa la metà dell’IRES, a danno delle finanze pubbliche e gli imprenditori privi di questi favoritismi».

Roberto Grendene, portavoce del Circolo bolognese dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), risponde così alle dichiarazioni di don Silvagni. «La Curia è veritiera quando dice di pagare le tasse previste: il problema è che per essa la politica clericale ha riservato, per legge, delle esenzioni. E giustificarsi dicendo che tali esenzioni valgono per tutti i soggetti senza scopo di lucro aggiunge beffe al danno erariale: quante associazioni possiedono reti di cliniche private, scuole, alberghi, cinema?».
La Provincia di Bologna elenca in una pagina apposita del suo sito le “case per ferie e ospitalità religiosa”.
«Ci chiediamo se le 24 strutture alberghiere bolognesi di proprietà di enti cattolici paghino l’ICI e l’IRES per intero».

Il circolo UAAR di Bologna risponde anche al sindaco Merola, che era stato bacchettato dalla Curia per aver osato parlare delle esenzioni concesse agli enti ecclesiastici per gli immobili non adibiti ad attività di culto.
«Apprezziamo le parole del sindaco Merola sulla revisione delle esenzioni per gli immobili non adibiti esclusivamente al culto.
Preferiremmo però che il sindaco agisse dove ha margini di manovra: attendiamo ancora la sua risposta alla petizione UAAR per azzerare gli oneri di urbanizzazione secondaria elargiti alla Curia.
Ricordiamo al sindaco che basterebbe un semplice voto in Consiglio comunale per interrompere l’esborso di circa mezzo milione di euro annui dalle casse comunali a favore dell’Arcidiocesi, il più grande immobiliarista sul mercato. In attesa di “manna laica” dal Parlamento, c’è bisogno che il sindaco si dia da fare concretamente per il nostro Comune».

Il Circolo UAAR di Bologna

Il circolo UAAR di Bologna è presente con uno stand alla Festa dell’Unità di Bologna, tutte le sere dal 25 agosto al 19 settembre, dalle ore 20.
Sul nostro blog disponibili i dettagli sulla petizione UAAR sull’azzeramento degli oneri di urbanizzazione secondaria destintati all’edilizia di culto

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Scuole dell’infanzia: il Comune conferma il finanziamento alle private

26 Luglio 2011

Ieri è approdata a Palazzo d’Accursio la delibera con la quale la Giunta proponeva al Consiglio Comunale di prorogare il sistema vigente delle convenzioni con le scuole private paritarie dell’infanzia per l’anno scolastico 2011/2012.

Il Consiglio l’ha approvata con il voto favorevole della maggioranza, della Lega Nord, di Stefano Aldrovandi e di Lorenzo Tomassini. Gli altri consiglieri del Pdl si sono astenuti, mentre i consiglieri del Movimento 5 stelle hanno espresso voto contrario.

La delibera prevede anche la conferma degli attuali strumenti attuativi e soprattutto la conferma dell’erogazione di 1.055.000 euro alle scuole private paritarie dell’infanzia, scelta che lascia particolarmente perplessi se si pensa che solo pochi giorni fa il Consiglio ha approvato un taglio complessivo alle scuole dell’infanzia comunali di circa 2,1 milioni di euro.

La maggioranza ha tenuto a precisare che questa proroga si è resa necessaria perché non ci sono stati i tempi tecnici per un’analisi complessiva del sistema, come sarebbe nelle intenzioni della maggioranza, e a riprova di questo ha proposto un percorso partecipativo di un anno sul tema delle modalità di sviluppo quantitativo e qualitativo del sistema cittadino delle scuole d’infanzia. La delibera chiarisce, però, che tutto questo deve avvenire “fermo restando l’obiettivo prioritario della completa generalizzazione dei servizi”, ovvero fermo restando il sistema integrato pubblico-privato.

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