Archivio

Posts Tagged ‘finanziamento pubblico’

Elezioni comunali 2011: le risposte dei candidati sindaco

12 Maggio 2011
Commenti disabilitati su Elezioni comunali 2011: le risposte dei candidati sindaco

Dopo aver letto le risposte dei candidati sindaco Stefano Aldrovandi, Massimo Bugani, Virginio Merola e Michele Terra alle tre domande formulate assieme alla Rete Laica, il Circolo UAAR di Bologna ha ritenuto opportuno aggiungerne due, inviate a tutti i candidati sindaco il 4 maggio scorso. Le riportiamo di seguito assieme alle risposte pervenute, che finora sono quelle di Angelo Maria Carcano (Lista Nettuno), Michele Terra (Partito comunista dei lavoratori) e Massimo Bugani (Movimento 5 stelle).

1) Finanziamenti all’edilizia di culto
Il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto erogando alle Chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, circa 6 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Questo esborso non è obbligatorio per il Comune, che potrebbe destinare i fondi ad altri scopi.
Si impegna a devolvere questa somma per opere pubbliche quali asili, scuole, verde o manutenzione stradale?

2) Matrimoni civili
Da anni a Bologna i matrimoni civili sono circa il 66% dei matrimoni totali, più del doppio dei matrimoni religiosi. Ciononostante, solo la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio è disponibile, costringendo gli sposi a lunghe attese.
Si impegna a mettere a disposizione altre Sale e ad ampliare gli orari di fruizione?
Si impegna a pubblicizzare maggiormente la possibilità di farsi sposare da una persona cara?


Risposte di CARCANO ANGELO MARIA – Lista nettuno

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Riteniamo che opere quali asili nido, scuole verde e manutenzione stradale siano un elemento basilare ed imprescindibile per la conduzione della casa comunale. Il nostro programma elettorale prevede un forte impegno in materia di recupero delle aree verdi con un profondo e sostanziale cambiamento del volto della nostra città. Abbiamo previsto una piantumazione massiccia, la creazione di aree verdi per le coltivazioni a sostegno di questo progetto, aggregando ed avvicinando le persone e le associazioni. In materia di scuole ed asili, è necessario un forte intervento di messa in sicurezza di tutte quelle strutture non a norma che sono numerose, ovviamente nel rispetto delle deleghe e competenze comunali. Ci faremo carico di attivarci con gli enti proposti (Provincia, Regione, ecc…) perché destinino somme verso tali progetti che sono fondamentali per garantire una qualità di vita migliore dei nostri concittadini. Non si tratterà, pertanto, di una singola operazione di taglio ma di una completa e complessa revisione dei capitoli di spesa, tagliando i costi di consulenze partitocratiche e della spesa corrente inutile, vero tallone d’Achille di tutte le amministrazioni.
Per quanto concerne l’edilizia di culto nella sua specificità, riteniamo che non sia corretto dedicare somme considerevoli in un’unica direzione e verso una sola professione religiosa ma, analogamente, non riteniamo opportuno azzerare le risorse in quanto si tratta di luoghi che, oltre ad essere di culto sono anche di aggregazione famigliare e giovanile con indubbi vantaggi sulla sicurezza e la qualità della vita stessa.

2. Matrimoni civili
Noi abbiamo ben presente che il matrimonio è il più importante atto pubblico del Comune e chi viene delegato ed incaricato a svolgere tale funzione esercita appunto un compito fondamentale che cementifica la nostra compagine sociale e costituisce le basi dello sviluppo famigliare in senso lato.
In concreto, ci impegneremo con piacere ed entusiasmo nel mettere a disposizione altre sale per la celebrazione dei matrimoni e se avremo la possibilità di amministrare il “bene Comune” sarà nostra cura promuovere ogni iniziativa legale e liberale in tal senso, nel pieno e totale ascolto di tutte le compagine civili interessate, senza pregiudizi di sorta e nel rispetto di una laicità sul cui sviluppo si vuole sviluppare la nostra comunità.


Risposte di
TERRA MICHELE – Partito comunista dei lavoratori

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
I finanziamenti per i luoghi di culto vanno tolti e basta. Non mi sembra che la chiesa cattolica possa chiedere ulteriori soldi dopo tutto quello che già prende dallo Stato ed altre istituzioni. Ciò deve valere per tutte le religioni, ovvero se i musulmani vogliono una loro moschea a Bologna possono farla, non è Caffarra a decidere, ma se la devono pagare come devono fare anche tutti gli altri.

2. Matrimoni civili
Per i matrimoni la Sala Rossa è bella ma piccola, tra l’altro qualcuno potrebbe anche volersi sposare altrove, per esempio nel proprio quartiere o rione. Quindi sono assolutamente d’accordo con le proposte della Uaar.


Risposte di
BUGANI MASSIMO – Movimento 5 stelle

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Il nostro programma prevede la riduzione progressiva degli oneri di urbanizzazione secondaria destinati all’edilizia di culto e il progressivo aumento dei fondi destinati alla realizzazione di nuove scuole dell’infanzia comunali.
Noi pensiamo che gli edifici privati in generale, tra i quali rientrano la gran parte di quelli destinati al culto, non debbano essere realizzati con fondi pubblici, ma l’assoluta continuità con cui tutte le giunte passate hanno garantito questi fondi alle confessioni religiose non ci permette di introdurre un taglio netto ed immediato.
Il nostro obiettivo è di devolvere l’intero importo di questi fondi per altri scopi entro la conclusione del prossimo mandato comunale.

2. Matrimoni civili
Negli ultimi 15 anni si è verificato un forte aumento percentuale dei matrimoni civili celebrati a Bologna, passando dal 42,9% del 1995 al 68,3% del 2009, e tutto fa pensare che il trend di crescita proseguirà anche nei prossimi 5 anni. Per questo pensiamo sia necessario riservare altre sale comunali alle cerimonie di matrimonio civile oltre alla Sala Rossa e siamo favorevoli ad ampliarne gli orari di fruizione.
Infine siamo favorevoli a promuovere l’opportunità di scegliere l’officiante tra familiari o amici, come specificato nel nostro programma.

comunicati , , ,

Conferenza ad Atlantide: Chiesa SPA

1 Dicembre 2010
Commenti disabilitati su Conferenza ad Atlantide: Chiesa SPA

Domenica 5 dicembre alle 18 presso il circolo Atlantide a Porta S. Stefano (Bologna)  si terrà la conferenza:

Chiesa SPA: come la chiesa ostacola il progresso sociale attraverso le sue istituzioni economiche e sociali

Interverrà Fernando Santagata del Circolo UAAR di Bologna
Chiesa SPA - conferenza Atlantide

conferenze

Vademecum sulle scuole paritarie cattolicamente orientate

22 Ottobre 2010
Commenti disabilitati su Vademecum sulle scuole paritarie cattolicamente orientate

La Rete Laica Bologna, assieme a Scuola e Costituzione e al Circolo UAAR di Bologna, ha presentato giovedì scorso un dettagliato “Vademecum sulle scuole paritarie“, che mostra come il Comune di Bologna abbia in essere, da quindici anni, una convenzione esclusiva con scuole paritarie private cattolicamente orientate.
Il Comune ha infatti stipulato un accordo con la F.I.S.M., alla quale afferiscono oggi 73 classi di scuola materna, che garantisce a tutte le scuole convenzionate lo stesso contributo per classe, indipendentemente dall’offerta e dalle spese sostenute dalle famiglie (le rette per arrivano a 800 euro al mese).
Come si può leggere sul sito F.I.S.M., la sua struttura associativa prevede un “consulente ecclesiastico” nazionale nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana e tra le sue attività vi sono “Prospettive pastorali e rapporti ecclesiali”.

Leggi la rassegna stampa dal sito della Rete Laica.

Alla conferenza stampa di presentazione del vademecum erano presenti Maurizio Cecconi (portavoce della Rete Laica Bologna), Roberto Grendene (coordinatore del Circolo UAAR di Bologna) e Bruno Moretto (segretario del Comitato Bolognese Scuola e Costituzione).

presentazioni, scuola , , ,

Radio Città del Capo indaga su “legge mancia” e denuncia UAAR

6 Agosto 2010
Commenti disabilitati su Radio Città del Capo indaga su “legge mancia” e denuncia UAAR

Radio Città del Capo ha ripreso il nostro comunicato stampa del 5 agosto ed ha dedicato la rubrica “Angolo B” di venerdì 6 agosto ad un approfondimento sulla “Legge mancia” e sui 330.000 che sono arrivati alla Curia di Bologna.
Sono stati intervistati l’on. Antonio Borghesi (IdV) e Roberto Grendene, coordinatore del Circolo UAAR di Bologna (ascolta audio)

AGGIORNAMENTO
Radio Città del Capo continua l’indagine, senza riuscire a scoprire a quale santo (del Parlamento, fosse del paradiso non ci preoccuperebbe) si sono votati alla Curia e all’Istituto Veritatis Spendor per ottenere in tutto 330.000 euro di “mancia” con le nostre tasse. Il comitato direttivo del Veritatis Spledor e’ tutto controllato dalla Curia, e a presiederlo c’è il vescovo ausiliare mons. Vecchi, noto per pretendere il 30% della torta per le scuole private cattoliche, per ricevere genitori di bambine molestate sessualmente da un prete della sua diocesi e dir loro «questo incontro non è mai avvenuto» (ma lui non lo ricorda, vedi estense.com) e per manifeste posizione omofobiche.

radio-tv ,

“Legge mancia”: sulla Curia di Bologna ennesima pioggia di danaro pubblico

5 Agosto 2010

5/8/2010
COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

La commissione bilancio della Camera ha approvato venerdì scorso, con il solo voto contrario dell’IDV, una risoluzione con cui 51 milioni 575 mila euro sono stati stanziati per il “Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio”.
E` la cosiddetta “legge mancia”, che permette ai nostri parlamentari di regalare denaro pubblico ad enti di loro scelta.
Tra i 514 beneficiari di questa politica clientelare, innumerevoli parrocchie, confraternite, diocesi ed altri enti controllati dalla Chiesa Cattolica.

«In tempi di tagli a servizi essenziali e di pesanti manovre finanziarie, risulta ancora più scandaloso che fondi pubblici siano regalati al più grande immobiliarista in circolazione, la Chiesa Cattolica», afferma Roberto Grendene, coordinatore del Circolo UAAR di Bologna, che puntualizza: «a Bologna mancano asili nido e scuole dell’infanzia comunali e statali, ma oggi piovono 330.000 euro per la manutenzione della Curia Arcivescovile e per la strumentazione dell’Istituto Veritatis Splendor: uno schiaffo a tutti i cittadini che pagano le tasse per avere servizi pubblici laici e civili.»

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ricorda altri finanziamenti pubblici occulti di stampo confessionalista:
– la Campagna Oneri mostra che il Comune di Bologna elargisce ogni anno circa 600.000 euro per “edilizia di culto”, con la Curia Arcivescovile che incassa l’85% della torta
– il Comune di Bologna finanzia con più di un milione di euro l’anno le scuole private cattoliche affiliate alla FISM
– l’8×1000 a gestione statale utilizzato per regali clientelari alla Chiesa Cattolica: ad esempio il governo Prodi assegnò 975.000 euro del gettito statale dell’8×1000 alla Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna (G.U.17/12/2007)

Circolo UAAR di Bologna
www.uaar.it/bologna – bologna@uaar.it

comunicati ,

Domande laiche ai candidati alle regionali

12 Marzo 2010

A tutti i candidati alle prossime elezioni regionali i circoli UAAR dell’Emilia Romagna sottopongono le seguenti tre domande.
Analogamente a quanto fatto per le elezioni comunali del 2009 pubblicheremo sul nostro sito tutte le risposte che riceveremo.
Le stesse domande saranno poste all’incontro VOTA GARANTITO, VOTA LAICO in programma lunedi 15 marzo alle 21.00 presso la Sala Consiliare del Quartiere Porto, via dello Scalo 21 –
http://retelaicabologna.wordpress.com/2010/02/17/emilia-romagna-elezioni-2010-vota-garantito-vota-laico/ – organizzato da Rete Laica Bologna [evento su facebook http://www.facebook.com/event.php?eid=351615966037]

1) Finanziamenti pubblici dell’edilizia di culto
Nel 1977 la legge “Bucalossi” [1] stabisce che una fetta degli oneri di urbanizzazione secondaria sia destinata all’edilizia di culto [2].
Alle regioni spetta il compito di dare indicazioni ai comuni, che a loro volta possono deliberare diversamente. La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Consiglio 849/1998, fissa nel 7% la fetta di oneri di urbanizzazione secondaria da destinare all’edilizia di culto.
Stessa percentuale che e’ destinata alla voce “i centri civici e sociali, le attrezzature culturali e sanitarie”, mentre il 10% tocca alla voce “gli asili nido e le scuole materne”.  Il risultato è che la Chiesa Cattolica Romana, che secondo una recente indagine di Repubblica possiede a Bologna una “città nella città”, è finanziata con fondi pubblici, mentre scuole, asili, attrezzature culturali e sanitarie, parcheggi, spazi pubblici a parco e per lo sport (le altre voci finanziate con gli oneri di urbanizzazione secondaria) necessitano di importanti investimenti.
Vorrà interrompere il finanziamento pubblico al più grande immobiliarista in circolazione determinato dagli oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto?

2) Tutelare la salute e l’autodeterminazione delle donne
L’obiezione di coscienza in materia di interruzione volontaria di gravidanza doveva essere un diritto temporaneo a tutela di chi aveva intrapreso la carriera di medico ginecologo prima della legalizzazione dell’aborto. A più di 30 anni di distanza essa permane ancora, trasformata da diritto per i medici a strumento che lede la salute delle donne.
Ci sono comuni e ASL che, per “migliorare” il percorso dell’IVG, stilano protocolli [3] che prevedono che associazioni del “privato sociale” (in pratica cattoliche) abbiano ruolo sostitutivo di quello della struttura pubblica, con collaborazioni da parte di assistenti sociali e strutture ospedaliere con questo “privato sociale”.
Non abbiamo invece notizie di campagne informative efficaci sulla contraccezione nelle scuole e sulla contraccezione di emergenza (“pillola del giorno dopo”); non abbiamo nemmeno notizie sull’impegno della Regione Emilia Romagna per garantire la possibilità di ricorrere all’IVG per via non chirurgica.
Terrà lontano da consultori e ospedali quanto viene spacciato per “sussidiarietà”? Sosterrà campagne informative sulla contraccezione nelle scuole? Renderà rispettoso della donna il ricorso all’IVG, adoperandosi per il rapido accesso alla contraccezione post-coitale (pillola del giorno dopo) e prevedendo la possibilità di ricorrere  volontariamente alla RU-486, allontanando il tintinnio dei ferri (del chirurgo, ma anche, nel terzo millennio, di quelli dal calza)?

3) Privilegi clericali nelle politiche delle nuove generazioni
La legge regionale 28 luglio 2008, n.14 [4], prevede all’art. 14 c.3 di riconoscere e incentivare “la funzione educativa e sociale svolta, mediante le attività di oratorio o similari, dalle parrocchie e dagli enti ecclesiastici della Chiesa cattolica, nonché dalle altre confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato un’intesa ai sensi dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione”.
Specifici riconoscimenti e incentivi per qualcuno (Chiesa Cattolica, guarda caso) sono ovviamente discriminatori per altri soggetti pubblici e privati che volessero partecipare all’oggetto dell’art. 14 della citata legge, ossia all'”offerta territoriale per il tempo libero e opportunità educative”.
Rimuoverà ogni privilegio riservato a oratori e parrocchie nel campo dei servizi educativi? Farà in modo che siano privilegiate invece le associazioni democratiche e che siano escluse da riconoscimenti e incentivi organizzazioni che ritengono “disordinati” gli orientamenti non eterosessuali? Farà in modo che siano tassativamente escluse da riconoscimenti e incentivi organizzazioni che hanno dimostrato di essere collegate a occultamenti di casi di pedofilia?

NOTE

  1. Legge n. 10/1977, Norme per la edificabilità dei suoli. La materia è oggi regolata dal decreto legislativo 6 giugno 2001, n. 380, contenente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
  2. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, 2 comma lett. b) del decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 2 aprile 1968, sono attrezzature di interesse comune di tipo religioso: a) gli immobili destinati al culto anche se articolati in più edifici; b) gli immobili destinati all’abitazione dei Ministri di Culto; c) gli immobili adibiti, nell’esercizio del ministero pastorale, ad attività educative, culturali, sociali e ricreative, che non abbiano fini di lucro.
  3. “PROTOCOLLO OPERATIVO PER IL MIGLIORAMENTO DEL PERCORSO IVG” a cura di: AUSL di Forlì, Comune di Forlì, Assessorato alle Politiche Sociali, Consulta delle Famiglie del Comune di Forlì – http://uaarbologna.altervista.org/doc/protocollo_IVG_Forli.doc
  4. NORME IN MATERIA DI POLITICHE PER LE GIOVANI GENERAZIONI” – http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=nor&dl=leggiV/2008/lr-er-2008-14&dl_t=text/xml&dl_a=y&dl_id=leggiV&pr=idx,0;artic,1;articparziale,0

comunicati, dibattiti , , , ,

Bologna dica basta al finanziamento pubblico del patrimonio della Curia

23 Febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA
Circolo Uaar di Bologna – 22/02/2010

Bologna dica basta al finanziamento pubblico del patrimonio della Curia.

Le ricchezze del più grande proprietario immobiliare d’Italia sostenute ogni anno con le nostre tasse: anche quest’anno agli enti religiosi andranno 350mila euro di oneri di urbanizzazione.
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/agli-enti-religiosi-350mila-euro-di-oneri-di-urbanizzazione/1867577

Il Comune di Bologna non si sottrae a questa logica nazionale: non ha mai mancato di erogare una fetta importante degli oneri di urbanizzazione secondaria alla Curia Arcivescovile, proprietaria in base all’indagine pubblicata ieri da Repubblica di “una città nella città”.  Si veda http://bologna.repubblica.it/dettaglio/articolo/1867574

E questo per scelta visto che, con una semplice delibera del consiglio comunale, Bologna avrebbe potuto dire basta e fermare il finanziamento alla ricca Curia e sostenere invece l’edilizia scolastica, gli asili nido, il verde  pubblico, i parcheggi e tanti altri spazi per tutti i cittadini.

La denuncia era stata fatta dal circolo bolognese dell’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, nel giugno scorso, raccogliendo più di 1300 firme di cittadini esterrefatti di fronte alla notizia che 3 milioni di euro negli ultimi 6 anni, per volontà dei nostri amministratori, erano finiti dalle casse comunali a quelle della Curia Arcivescovile.

Il sindaco Delbono l’aveva peraltro annunciato in campagna elettorale, trovandosi, caso singolare, d’accordo con Cazzola: “credo che sia giusto”, disse, “il culto deve essere promosso in senso attivo”. E così ha fatto, facendo in modo di elargire, poco prima di dimettersi, l’ultima tranche dei nostri soldi ai rappresentanti locali della Chiesa Cattolica e di altre confessioni religiose, scelte non si sa bene con quali criteri.

Peccato che così facendo le altre opere finanziate dagli oneri di urbanizzazione secondaria, asili nido ed edilizia scolastica per fare  due esempi, siano penalizzati. E senza contare la discriminazione su base religiosa operata dal Comune: se non verrà azzerato il  finanziamento all’edilizia di culto, per il principio di non discriminazione l’Uaar chiederà alla prossima amministrazione di ricevere la fetta spettante ai cittadini atei, agnostici e laici di fatto (oltre il 70%, se si considerano le scelte in età adulta fatte da chi si sposa con rito civile nella nostra città), impegnandosi a utilizzare tutte le somme per opere di edilizia scolastica (statale, cioè di tutti, credenti e non).

Riferimenti:
Petizione Uaar al Comune di Bologna
Campagna Oneri UAAR
Esempio di delibera di distribuzione degli Oneri di urbanizzazione secondaria a Bologna

Roberto Grendene 340 7278317
Coordinatore del  Circolo Uaar di Bologna

comunicati , , ,