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Posts Tagged ‘laicità’

Per una Scuola della Repubblica laica, democratica e pluralista

7 Marzo 2011
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Il Circolo UAAR di Bologna, associazione di promozione sociale che ha nei propri scopi l’affermazione del supremo principio costituzionale della laicità della scuola pubblica, aderisce alla manifestazione di sabato 12 marzo 2011, alle ore 15 in piazza XX settembre, Bologna, per una scuola della Repubblica veramente laica, democratica e pluralista.

[vedi sito Assemblea genitori e insegnanti Bologna]

Mai come ora la laicità della scuola della Repubblica è sotto attacco.
Una manovra di lungo corso, che ha visto e vede governi di centrodestra e di centrosinistra uniti nel sottrarre risorse alla scuola pubblica per finanziare scuole private cattolicamente orientate, smerciando questa operazione politica come “sussidiarietà”.
E’ facile rendersene conto: la scuola pubblica è tagliata ovunque, tranne che nell’insegnamento della religione cattolica, impartito in conformità della dottrina della Chiesa Cattolica da insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato, che ha visto 13.880 assunzioni in ruolo per una materia facoltativa.
Non e’ solo questione di portafogli: è in ballo la libertà di coscienza. Sempre più famiglie bolognesi sono costrette dalle istituzioni ad affidare i propri figli a scuole confessionali finanziate con fondi pubblici, che ora sono cattoliche ma domani saranno ovviamente anche islamiche o, perché no, di partito.
Il card. Caffarra fu esplicito, dicendo che lo Stato ha solo un ruolo sussidiario e “non ha, non deve e non può aver un compito di responsabilità educativa: sarebbe la dittatura”.

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti invita il mondo della scuola ad aprire gli occhi: non e’ più tempo di tacere sul carattere confessionale delle controriforme della scuola.

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Lettera ai dirigenti scolastici provinciale e regionale

27 Settembre 2010
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Bologna, 24 settembre 2010

Al dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
Al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna

OGGETTO: Attivazione attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica

Spett.li Dirigenti,

è precisa volontà della scrivente associazione fare in modo che, nell’anno scolastico 2010/2011 iniziato da pochi giorni, l’attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica sia garantita a tutti coloro che l’hanno richiesta, e senza alcun tipo di discriminazione.

A questo scopo abbiamo trasmesso la lettera in allegato a tutte le scuole della provincia di Bologna.
Altre sedi locali della nostra associazione stanno precedendo per le scuole di altre province.

All’inizio dello scorso anno scolastico fummo ricevuti dal dott. Aiello, assieme a rappresentati di Scuola e Costituzione, Comunità Ebraica e Chiesa Metodista-Valdese, ricevendo garanzie sul rispetto da parte delle scuole del diritto all’insegnamento dell’attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica.

In seguito agli atti richiamati nella lettera in allegato (sentenza Consiglio di Stato 2749 del 7 maggio 2010, circolare del ministero dell’istruzione n. 59 del 23 luglio 2010, ordinanza del Tribunale di Padova del 30 luglio 2010), gli uffici scolastici regionali di Liguria e Veneto hanno diramato alle scuole di loro competenza informazioni dettagliate per l’attivazione dell’insegnamento in oggetto [vedi allegato per Liguria e per Veneto].

Chiediamo che analoga informazione sia diramata anche in Emilia Romagna.

In attesa di una positiva risposta, i nostri più cordiali saluti

Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna

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Lettera a tutte le scuole di Bologna per un anno scolastico senza discriminazioni su base religiosa

22 Settembre 2010

(aggiornamento: articoli su Repubblica online e l’Unità)

22/9/2010 – COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Lettera a tutte le scuole di Bologna per un anno scolastico senza discriminazioni su base religiosa

E` precisa volontà della scrivente associazione fare in modo che, nell’anno scolastico 2010/2011 iniziato da pochi giorni, l’attività didattica formativa alternativa all’insegnamento della religione cattolica sia garantita a tutti coloro che l’hanno richiesta, e senza alcun tipo di discriminazione.

Così inizia la lettera che il circolo UAAR di Bologna ha spedito oggi a tutte le scuole della provincia di Bologna.
«L’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica, con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato, per due ore la settimana a partire dai tre anni di età, non è cosa da democrazia liberale». Ad esprimere questo semplice concetto, Roberto Grèndene, coordinatore del circolo dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Bologna, che continua: «Ma a questo si aggiungono ulteriori discriminazioni: l’ora alternativa, scelta laica e civile costituzionalmente garantita, viene spesso negata, ostacolata, o tradotta in ripieghi indegni di una scuola moderna.»

L’UAAR ha recentemente ottenuto una importante vittoria legale: il 30 luglio scorso, il Tribunale di Padova ha stabilito che l’attivazione dell’ora alternativa costituisce “un obbligo”, e che la sua mancata attivazione costituisce “un comportamento discriminatorio illegittimo”. Non solo: è stato riconosciuto che la lesione del diritto a non avere l’ora alternativa, configurando discriminazione per causa di religione, comporta una responsabilità risarcitoria in capo alla pubblica amministrazione. Questa ordinanza del Tribunale di Padova, la circolare del ministero dell’istruzione n. 59 del 23/7/2010 (in cui si evidenzia la necessità di assicurare “l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica agli alunni interessati”), la decisione del Consiglio di Stato 2749/2010 (in cui è stabilito, relativamente all’insegnamento alternativo, che “la sua istituzione deve considerarsi obbligatoria per la scuola” e che di questo il ministero “dovrà necessariamente farsi carico”) rendono conclamato il diritto di ottenere insegnamenti alternativi a quello cattolico.

«E` falso che l’ora alternativa sottragga risorse alla scuola, e che addirittura la sua attivazione causerebbe l’impoverimento dell’offerta formativa. E` vero il contrario» dichiara Grèndene, che chiarisce: «I fondi ci sono, stanziati nel bilancio del ministero, occorre solo che i dirigenti scolastici facciano il loro lavoro e il loro dovere, utilizzandoli e nominando supplenti annuali se necessario, e arricchendo così l’offerta formativa. Nella provincia di Bologna molte sono le esperienze positive: facciamole crescere e conoscere, per una scuola migliore».

Documentazione:
Lettera inviata alle scuole della provincia di Bologna
Ordinanza del Tribunale di Padova del 30/7/2010
Il progetto UAAR “ora alternativa”

UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Associazione di promozione sociale – Iscrizione al registro nazionale n. 141
Circolo di Bologna c/o “Il Cassero”, via Don Minzoni 18

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Dibattito sul XX Settembre alla Festa dell’Unità

8 Settembre 2010
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Sabato 11 settembre, ore 22, presso l’“Esaforum/Piazza delle Associazioni” della Festa dell’Unità di Bologna (Parco Nord) il circolo UAAR di Bologna organizza l’incontro:

XX Settembre
laicità incompiuta e voglie di revisionismo
a 140 anni dalla vera unità d’Italia

Partecipano:
l’onorevole Franco Grillini, consigliere regionale Emilia Romagna, presidente onorario Arcigay
Maurizio Cecconi, portavoce Rete Laica Bologna
Sergio Ribet, pastore della Chiesa Metodista Valdese di Bologna
Roberto Grendene, coordinatore del circolo UAAR di Bologna

Promuovi l’evento su facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=152571931427508

20-settembre

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Silvia Noè presidente della Commissione Pari Opportunità? NO, GRAZIE!

10 Agosto 2010

Il circolo UAAR di Bologna ha promosso all’interno di Rete Laica Bologna e sottoscritto il seguente appello in difesa della laicità della Commissione Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna, e invita soci e simpatizzanti a firmarlo e a farlo firmare.

SILVIA NOE` PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA`?
NO, GRAZIE!

Come cittadine e cittadini, come associazioni e soggetti che si battono per la laicità delle Istituzioni, non possiamo che disapprovare la trattativa tra il Partito Democratico e l’Unione di Centro che avrebbe come obiettivo la presidenza della Commissione Pari Opportunità per la consigliera Silvia Noè.

L’UDC e Noè, come sua interprete in Regione, hanno notoriamente posizioni oscurantiste in materia di diritti civili e diritti individuali.

La consigliera ha più volte esplicitato la sua concezione della famiglia, come formata esclusivamente da un uomo e da una donna, e solo se sposati. Nega dunque il fenomeno crescente delle coppie, omosessuali ed eterosessuali, che decidono di costruire il loro percorso di vita al di fuori del vincolo matrimoniale e nega dignità al numero crescente di famiglie omogenitoriali, dove due mamme e due papà accudiscono amorevolmente figli e figlie. In occasione del Pride 2008, la sfilata nazionale dell’orgoglio lgbt (lesbico, gay, bisessuale, trans) tenutasi a Bologna, Noè ha definito la manifestazione un episodio “di depravazione e di degrado”, lasciando intendere quale alta considerazione ha dell’esercizio della democrazia.

L’UDC e Noè sono contrari all’aborto e sulla RU486 la consigliera ha posizioni diametralmente opposte a quelle espresse dalla Regione Emilia-Romagna che, col suo precedente assessore alla sanità Bissoni, ha deciso che non è obbligatorio il ricovero ospedaliero in caso di ricorso alla pillola abortiva. Le posizioni dell’UDC e di Noè coincidono invece perfettamente con le manovre tese a sabotare le fondamenta della legge 194, messe in essere dal ministro Sacconi e dalla sottosegretaria Roccella.

L’UDC e Noè sono contrarie a una legge laica e civile sul testamento biologico, che permetta agli individui di decidere se ricevere o non ricevere determinate terapie mediche e, soprattutto, l’alimentazione e l’idratazione forzata. Anche in questo caso non si può non notare come un’alleanza con l’UDC sarebbe una plateale smentita degli sforzi compiuti da tanti comuni della nostra regione di istituire i registri dei biotestamenti, per dare la possibilità ai cittadini residenti di esprimere le proprie volontà in materia.

Recentemente Noè è andata a protestare contro uno spettacolo teatrale, perché conteneva una scena in cui Gesù dava un bacio a una donna devota. In quell’occasione la consigliera, dimentica della libertà d’espressione (anche artistica) sancita dalla nostra Costituzione, con slancio da crociata dichiarava: “Perché non prendono di mira Allah?”.

Crediamo che la presidenza della Commissione Pari Opportunità debba essere occupata da una donna, laica e libertaria. Qualsiasi altra ipotesi, che sarebbe solo di cedimento sul principio della laicità e di cui la dirigenza del PD porterebbe la responsabilità, è un’offesa alla storia della nostra regione e al comune sentire della maggioranza delle donne e degli uomini emiliano-romagnoli.

Vai a firmare l’appello

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Pontecchio: un libro UAAR alla biblioteca vivente

30 Aprile 2010
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Domenica 2 maggio, dalle ore 19 e per tutta la serata, il coordinatore regionale UAAR per l’Emilia Romagna Fernando Santagata sarà uno dei “libri” ospitatati alla Biblioteca Vivente della Festa dell’Unità del Parco del Chiù a Pontecchio (comune di Sasso Marconi).
Oltre ad un rappresentante della nostra associazione, gli organizzatori della Festa presentano come “libri” a disposizione del pubblico Sergio Lo Giudice (presidente onorario Arcigay), Amedea Zanarini (staffetta partigiana), Irvana Lucci (Gruppo di Acquisto Solidale di Casalecchio di Reno).

Nello spazio associazioni della Festa, il circolo UAAR di Bologna organizzerà dal tardo pomeriggio e per tutta la serata un tavolo informativo, nel quale si confronterà con i cittadini di Sasso Marconi riguardo allo schiaffo alla laicità e alla città di Sasso rappresentanto dalla croce di acciaio di 30 metri eretta sulla Rupe.

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Laicisti sì, integralisti niente affatto

26 Aprile 2010

26/4/2010
COMUNICATO STAMPA del Circolo UAAR di Bologna

Laicisti sì, integralisti niente affatto: una risposta all’aggressivo commento del PD sulla manifestazione di sabato scorso

Sabato scorso il circolo UAAR di Bologna ha aderito e partecipato alla manifestazione in sostegno delle vittime della pedofilia in ambito ecclesiastico, in seguito alle dichiarazioni del segretario di Stato vaticano, card. Bertone, secondo il quale esisterebbe un legame tra pedofilia e omosessualità. La manifestazione era stata indetta da ArciGay, ArciLesbica, MIT e Rete Laica Bologna, rete della quale il circolo UAAR di Bologna è parte attiva assieme ad altre associazioni e confessioni religiose di minoranza.

«Apprendiamo con amarezza che il PD, tramite il suo responsabile della Comunicazione Pietro Aceto, ha qualificato come intollerante e laicista la manifestazione» dichiara il coordinatore del circolo UAAR di Bologna Roberto Grendene, presente alla manifestazione, che rispedisce l’accusa di integralismo al mittente: «Il laicismo altro non è che l’affermazione della laicità concreta, non certo della laicità falsa che circola nel nostro Paese e si fonda sul Concordato, spacciata come “sana laicità”. L’integralismo si scorge invece in chi si stringe attorno ad una Chiesa che dovrebbe semplicemente essere trattata senza privilegi e immunità, criticata e posta di fronte alle proprie responsabilità senza timori reverenziali, privata degli enormi finanziamenti pubblici erogati sulla base di intenzioni e di un condizionamento sociale che opera fin dalla più tenera età.»

«Dal partito di maggioranza nella nostra Regione, in particolare dagli esponenti che hanno dato prova di condividere la difesa delle istituzioni dal clericalismo, ci attendiamo considerazioni più equilibrate, pluraliste e non integraliste. A meno che anche il pluralismo non sia ritenuto disdicevole come si vogliono dipingere il laicismo, l’ateismo, l’agnosticismo.»

Si segnala:
Foto di Franco Grillini, socio UAAR, con la bandiera dell’associazione durante la manifestazione
articolo di BolognaTG24.it sulla manifestazione

Roberto Grendene 340 7278317
coordinatore del Circolo UAAR di Bologna
www.uaar.it/bologna

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Auguri di un (più) laico 2010

29 Dicembre 2009

Il circolo UAAR di Bologna augura a tutti buon anno nuovo!

Per  ricordare il 2009 che volge ormai al termine segnaliamo il Report 2009 sulla laicità creato dalla Rete Laica di Bologna, di cui il nostro circolo fa parte.

http://retelaicabologna.files.wordpress.com/2009/12/bianche-feste-rete-laica-bologna2.pdf

Potrete trovare un riassunto delle <<vicende più importanti che hanno riguardato le nostre città e l’Italia, con uno sguardo attento anche al resto del mondo. Sono fatti, azioni, opinioni, dichiarazioni, movimenti che per ogni mese abbiamo ritenuto i più significativi per leggere la storia dei nostri giorni dal punto di vista della laicità.>>

Buona lettura e buon anno!

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Un “laico natale”: incontro a San Giorgio di Piano

15 Dicembre 2009

Venerdì 18 dicembre 2009, ore 21,00 a San Giorgio di Piano (BO) presso la Sala Trenti in via Garibaldi 10, incontro organizzato dalla Sinistra SanGiorgese:

UN LAICO NATALE

dalla sentenza sul crocefisso ai finanziamenti alle scuole private, dall’ora di religione ai diritti civili. Una serena riflessione sul ruolo della religione nel nostro paese.  Partecipano:

  • Franco Grillini, fondatore Arcigay, responsabile diritti civili IdV
  • Roberto Grendene, UAAR
  • Bruno Moretto, Scuola e Costituzione

Un laico natale - San Giorgio di Piano

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La voce della Bologna laica sui finanziamenti alle scuole private

3 Ottobre 2009
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Il Circolo UAAR di Bologna ha sottoscritto, come aderente alla Rete Laica Bologna, il seguente comunicato.

FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE PRIVATE.
RETE LAICA BOLOGNA: “L’ULTIMA PAROLA SPETTA ALLA COSTITUZIONE”

Di fronte alla pretesa della Curia di Bologna di ricevere “il 30% della torta” per le scuole private e in gran parte cattoliche, ovvero il 30% del bilancio comunale destinato all’istruzione, riteniamo necessario far sentire la voce della Bologna laica.

In primo luogo ricordiamo che l’art. 33 comma 2 della Costituzione recita che “la Repubblica istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”, imponendo alle istituzioni di offrire a tutti la scuola pubblica statale, laica, pluralista.

Tale impostazione riflette l’idea riassunta nelle parole di Piero Calamandrei, padre costituente della Repubblica: “La scuola di Stato, la scuola democratica, è una scuola che ha un carattere unitario, è la scuola di tutti, crea cittadini, non crea né cattolici, né protestanti, né marxisti. La scuola è l’espressione di un altro articolo della Costituzione: dell’art. 3: ‘Tutti i cittadini hanno parità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali'”.

Sempre l’art. 33 comma 3 della Costituzione afferma con chiarezza che “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

La Costituzione prevede pertanto due sistemi scolastici profondamente diversi proprio nelle loro finalità: da una parte un sistema pubblico aperto a tutti, per sua natura caratterizzato dalla libertà di insegnamento e quindi pluralista; dall’altro un sistema di scuole private che garantisce la libertà del cittadino italiano di educare i figli secondo le proprie tendenze ideologiche o religiose.

Il secondo sistema – o per motivi ideologici o per motivi commerciali – limita la libertà di insegnamento e la libertà di accesso dei cittadini. Infatti la legge 62/2000 prevede espressamente che le scuole paritarie accolgono chiunque ne “accetti il progetto educativo. Il progetto educativo indica l’eventuale ispirazione di carattere culturale o religioso”. Quindi, anche se svolgono un servizio rivolto a una specifica fascia d’utenza, non possono ricevere finanziamenti dallo Stato.

Va altresì ribadito non si può applicare il principio di sussidiarietà alla scuola. La scuola statale non è un servizio ma un’istituzione che tutela la libertà di coscienza e la libertà di educazione dei genitori di cui all’art. 30 della Costituzione.

L’istituzione locale non può in nome di problemi di bilancio costringere genitori che hanno scelto la scuola pluralista ad accedere a scuole che fanno legittimamente della loro identità religiosa l’impostazione culturale della loro azione didattica.

La nostra opposizione al finanziamento alle scuole private deriva prima di tutto dalla preoccupazione che le istituzioni pubbliche possano comprimere la libertà di religione e dalla religione (art. 19 della Costituzione), posta a fondamento del nostro Stato laico.

Sulla base dei principi richiamati chiediamo al Comune di Bologna di aprire al più presto un dibattito trasparente sul futuro della scuola pubblica al quale partecipi l’intera città. La questione attiene sia all’utilizzo dei soldi pubblici per il bene comune sia alla tutela del diritto all’istruzione laica e pluralista.

RETE LAICA BOLOGNA

La Rete Laica di Bologna è un tavolo informale d’incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione per difendere ed estendere la laicità delle istituzioni bolognesi e italiane. Vi partecipano associazioni e singoli/e.
Attualmente partecipano (in ordine alfabetico):
Associazione Amici Eremo di Ronzano
Associazione Bologna Città Libera
Associazione Libera Uscita
Associazione Per la Sinistra Bologna
Cellula Luca Coscioni Bologna
Chiesa Evangelica Metodista di Bologna
Comitato bolognese Scuola e Costituzione
Libera Uscita
Noi siamo Chiesa Emilia-Romagna
Rivista Lucidamente
UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Bologna

E-Mail: rete.laica.bologna@gmail.com
Blog: http://retelaicabologna.wordpress.com/
Facebook: http://www.facebook.com/pages/Rete-Laica-Bologna/142504218675
Twitter: http://twitter.com/relabo

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