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Posts Tagged ‘matrimoni civili’

Bologna e il crollo dei matrimoni in chiesa

25 Gennaio 2021
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[Questo articolo è  stato pubblicato su A ragion veduta, il blog nazionale Uaar, in data 24 gennaio 2021]

Il mese scorso Bologna si è aggiudicata il titolo di migliore città d’Italia per qualità della vita. Purtroppo nessuno dei novanta indicatori presi in considerazione dall’indagine del Sole 24 Ore misura l’offerta di servizi laici per la cittadinanza, come la disponibilità di luoghi consoni per i funerali civili (come alternativa a un incoerente funerale in chiesa) e di posti nelle scuole dell’infanzia statali o comunali (per impedire il ricorso a scuole private di orientamento cattolico). In entrambi questi ambiti Bologna si distingue, pur essendoci ancora tanto da fare. Ma c’è forse un servizio laico nel quale Bologna eccelle: la Sala Rossa per matrimoni e unioni civili. Che sia anche per questa ragione che i matrimoni nelle chiese bolognesi sono non solo diminuiti ma decisamente crollati negli anni?

Il processo di secolarizzazione nella (non più) cattolica Italia ha portato, nel 2018, al sorpasso dei matrimoni con rito civile su quelli con rito religioso. Nel Nord era accaduto nel 2011. A Bologna dieci anni prima, nel 2001. Il portale I numeri di Bologna fornisce le serie storiche dei matrimoni per rito a partire dal 1986. Permette anche di generare eloquenti grafici, che mostrano come dai 1000 matrimoni in chiesa del 1986 si è passati a meno di 200 del 2019, mentre nello stesso arco di tempo in comune si sono sempre spostate circa 700 coppie l’anno (tabella 1).

Tab 1. Bologna, matrimoni per rito (tutti)

Tab 1. Bologna, matrimoni per rito (tutti)

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enti locali

Bologna, 7 su 10 matrimoni si fanno in Comune

5 Agosto 2012
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A Bologna, per sposarsi, si preferisce il Comune e non più la Chiesa. Sette coppie su 10 si sono unite in municipio nei primi sei mesi del 2012. Tra gennaio e giugno, sono stati celebrati 467 matrimoni, con una crescita rispetto al primo semestre 2011 di 47 unioni civili (+11,2%). Fonte: «Agenzia Dire» – www.dire.it

Notizie collegate:

“Bologna sempre più popolosa: residenti a quota 383.949. Aumentano i matrimoni, ma 7 su 10 celebrati in Comune”
Leggere la notizia sul Resto del Carlino Bologna

“La città continua a crescere In sei mesi mille residenti in più”
Leggere l’intera notizia su Repubblica Bologna

Dati del 2009
http://www.dire.it/DIRE-SPORT/index.php?menu=12&cont=20867

giornali, notizie

Elezioni comunali 2011: le risposte dei candidati sindaco

12 Maggio 2011
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Dopo aver letto le risposte dei candidati sindaco Stefano Aldrovandi, Massimo Bugani, Virginio Merola e Michele Terra alle tre domande formulate assieme alla Rete Laica, il Circolo UAAR di Bologna ha ritenuto opportuno aggiungerne due, inviate a tutti i candidati sindaco il 4 maggio scorso. Le riportiamo di seguito assieme alle risposte pervenute, che finora sono quelle di Angelo Maria Carcano (Lista Nettuno), Michele Terra (Partito comunista dei lavoratori) e Massimo Bugani (Movimento 5 stelle).

1) Finanziamenti all’edilizia di culto
Il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto erogando alle Chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, circa 6 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Questo esborso non è obbligatorio per il Comune, che potrebbe destinare i fondi ad altri scopi.
Si impegna a devolvere questa somma per opere pubbliche quali asili, scuole, verde o manutenzione stradale?

2) Matrimoni civili
Da anni a Bologna i matrimoni civili sono circa il 66% dei matrimoni totali, più del doppio dei matrimoni religiosi. Ciononostante, solo la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio è disponibile, costringendo gli sposi a lunghe attese.
Si impegna a mettere a disposizione altre Sale e ad ampliare gli orari di fruizione?
Si impegna a pubblicizzare maggiormente la possibilità di farsi sposare da una persona cara?


Risposte di CARCANO ANGELO MARIA – Lista nettuno

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Riteniamo che opere quali asili nido, scuole verde e manutenzione stradale siano un elemento basilare ed imprescindibile per la conduzione della casa comunale. Il nostro programma elettorale prevede un forte impegno in materia di recupero delle aree verdi con un profondo e sostanziale cambiamento del volto della nostra città. Abbiamo previsto una piantumazione massiccia, la creazione di aree verdi per le coltivazioni a sostegno di questo progetto, aggregando ed avvicinando le persone e le associazioni. In materia di scuole ed asili, è necessario un forte intervento di messa in sicurezza di tutte quelle strutture non a norma che sono numerose, ovviamente nel rispetto delle deleghe e competenze comunali. Ci faremo carico di attivarci con gli enti proposti (Provincia, Regione, ecc…) perché destinino somme verso tali progetti che sono fondamentali per garantire una qualità di vita migliore dei nostri concittadini. Non si tratterà, pertanto, di una singola operazione di taglio ma di una completa e complessa revisione dei capitoli di spesa, tagliando i costi di consulenze partitocratiche e della spesa corrente inutile, vero tallone d’Achille di tutte le amministrazioni.
Per quanto concerne l’edilizia di culto nella sua specificità, riteniamo che non sia corretto dedicare somme considerevoli in un’unica direzione e verso una sola professione religiosa ma, analogamente, non riteniamo opportuno azzerare le risorse in quanto si tratta di luoghi che, oltre ad essere di culto sono anche di aggregazione famigliare e giovanile con indubbi vantaggi sulla sicurezza e la qualità della vita stessa.

2. Matrimoni civili
Noi abbiamo ben presente che il matrimonio è il più importante atto pubblico del Comune e chi viene delegato ed incaricato a svolgere tale funzione esercita appunto un compito fondamentale che cementifica la nostra compagine sociale e costituisce le basi dello sviluppo famigliare in senso lato.
In concreto, ci impegneremo con piacere ed entusiasmo nel mettere a disposizione altre sale per la celebrazione dei matrimoni e se avremo la possibilità di amministrare il “bene Comune” sarà nostra cura promuovere ogni iniziativa legale e liberale in tal senso, nel pieno e totale ascolto di tutte le compagine civili interessate, senza pregiudizi di sorta e nel rispetto di una laicità sul cui sviluppo si vuole sviluppare la nostra comunità.


Risposte di
TERRA MICHELE – Partito comunista dei lavoratori

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
I finanziamenti per i luoghi di culto vanno tolti e basta. Non mi sembra che la chiesa cattolica possa chiedere ulteriori soldi dopo tutto quello che già prende dallo Stato ed altre istituzioni. Ciò deve valere per tutte le religioni, ovvero se i musulmani vogliono una loro moschea a Bologna possono farla, non è Caffarra a decidere, ma se la devono pagare come devono fare anche tutti gli altri.

2. Matrimoni civili
Per i matrimoni la Sala Rossa è bella ma piccola, tra l’altro qualcuno potrebbe anche volersi sposare altrove, per esempio nel proprio quartiere o rione. Quindi sono assolutamente d’accordo con le proposte della Uaar.


Risposte di
BUGANI MASSIMO – Movimento 5 stelle

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Il nostro programma prevede la riduzione progressiva degli oneri di urbanizzazione secondaria destinati all’edilizia di culto e il progressivo aumento dei fondi destinati alla realizzazione di nuove scuole dell’infanzia comunali.
Noi pensiamo che gli edifici privati in generale, tra i quali rientrano la gran parte di quelli destinati al culto, non debbano essere realizzati con fondi pubblici, ma l’assoluta continuità con cui tutte le giunte passate hanno garantito questi fondi alle confessioni religiose non ci permette di introdurre un taglio netto ed immediato.
Il nostro obiettivo è di devolvere l’intero importo di questi fondi per altri scopi entro la conclusione del prossimo mandato comunale.

2. Matrimoni civili
Negli ultimi 15 anni si è verificato un forte aumento percentuale dei matrimoni civili celebrati a Bologna, passando dal 42,9% del 1995 al 68,3% del 2009, e tutto fa pensare che il trend di crescita proseguirà anche nei prossimi 5 anni. Per questo pensiamo sia necessario riservare altre sale comunali alle cerimonie di matrimonio civile oltre alla Sala Rossa e siamo favorevoli ad ampliarne gli orari di fruizione.
Infine siamo favorevoli a promuovere l’opportunità di scegliere l’officiante tra familiari o amici, come specificato nel nostro programma.

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Elezioni comunali 2011: 5 domande ai candidati consiglieri

6 Maggio 2011

In vista delle elezioni comunali 2011 chiediamo ai candidati al consiglio comunale di rispondere alle 5 domande di laicità concreta pubblicate qui sotto. E’ possibile rispondere inserendo un commento o scrivendo un email a bologna@uaar.it (aggiungeremo noi le risposte fra i commenti).
Le prime tre riprendono le domande che la Rete Laica Bologna ha già posto ai candidati sindaco.
Le risposte pervenute saranno diffuse a soci e simpatizzanti sui propri canali informativi.

NB: accettiamo volentieri risposte molto sintetiche, chiediamo a tutti di limitarsi a poche righe per risposta.

1. La scuola della Repubblica

Ogni anno il Comune finanzia con piu’ di un milione di euro scuole d’infanzia private paritarie, quasi tutte cattoliche.
Ogni anno circa 200 bambini restano esclusi dalle graduatorie comunali e sono costretti a subire scelte educative confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Non ritiene più utile impiegare questi fondi (un milione e 55.000 euro nel 2010) per coprire i 200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?
E’ a conoscenza e sostiene l’iniziativa referendaria su questo argomento promossa dal Comitato Articolo 33?

2. Morire con dignità

Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo operativo manca solo il regolamento attuativo. Se eletto si impegnera’ per attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del commiato”, presso il cimitero della Certosa; s’impegnera’ a dotare Bologna di più spazi per celebrare i funerali civili?

3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere

Di frequente ricorre il tema dell’apertura dei consultori alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche programmaticamente contrarie all’aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni. D’altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Cosa pensa dell’apertura dei consultori alle associazioni di volontariato? Quali iniziative dovrebbe intraprendere il Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta?
Sempre in tema di diritti: è favorevole a una campagna informativa contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come quella promossa dal sindaco di Berlino, Klaus Wowereit?

4. Finanziamenti all’edilizia di culto

Il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto erogando alle Chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, circa 6 milioni di euro negli ultimi 10 nni. Questo esborso non è obbligatorio per il Comune, che potrebbe destinare i fondi ad altri scopi.
Non sarebbe preferibile devolvere questa somma per opere pubbliche quali asili, scuole, verde o manutenzione stradale?

5. Matrimoni civili

Da anni a Bologna i matrimoni civili sono circa il 66% dei matrimoni totali, più del doppio dei matrimoni religiosi. Ciononostante, solo la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio è disponibile, costringendo gli sposi a lunghe attese.
Il Comune non dovrebbe mettere a disposizione altre Sale e ampliare gli orari di fruizione?
Si impegna a pubblicizzare maggiormente la possibilità di farsi sposare da una persona cara?

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Petizione: matrimoni più civili

4 Settembre 2009
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Il circolo UAAR di Bologna ha cominciato la raccolta di firme per una petizione al comune perchè faccia di più e meglio per i matrimoni civili.

Qui puoi scaricare la petizione matrimoni più civili: stampala, diffondila e aiutaci a raccogliere le firme. In fondo alla pagina troverete anche i riferimenti per spedirci i fogli firmati.

Per i cittadini che, in oltre il 70% dei casi [1], scelgono di sposarsi con rito civile, il Comune di Bologna fa troppo poco: tempi contingentati per la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, con cerimonie che si accavallano le une alle altre, senza la possibilità di sposarsi di sabato pomeriggio e festivi dopo le ore 12, o di personalizzare la cerimonia né di scegliere altri luoghi.
Riteniamo che il patrimonio monumentale del Comune di Bologna debba essere messo al servizio dei cittadini, che spesso contro le loro convinzioni sono portati a sposarsi con rito religioso per avere una cerimonia in luoghi e tempi dignitosi. Già altri comuni hanno puntato sulla concessione di luoghi da sogno per lo svolgimento dei matrimoni civili [2], coniugando un doveroso servizio alla cittadinanza (sposi, loro famiglie e amici) con la possibilità di risparmi e nuove entrate.
I sottoscritti CHIEDONO al Comune di Bologna che per le cerimonie di matrimonio civile:

  • siano rese disponibili altre sale prestigiose del Comune di Bologna (es: Sala Farnese, Salone del Potestà, Sala del Baraccano, ecc.)
  • siano garantiti tempi consoni ed in particolare i pomeriggi di sabato e festivi.
  • sia consentito di personalizzare la cerimonia: musica, discorsi, poesie, videoproiezioni, rinfresco, ecc.
  • sia data la possibilità di avere come celebrante una persona delegata dal Sindaco alle funzioni di ufficiale dello stato civile, ma scelta dagli sposi, per amicizia, stima o professionalità[3]

Note:

  1. 1995: 43%. 2005: 61%. 2008: 68%. Nel 2009, da gennaio a luglio, oltre il 70%. Queste le percentuali di matrimoni civili sul totale di quelli celebrati a Bologna. Dati estratti dal sito del Comune di Bologna in data 1/9/2009: http://www.iperbole.bologna.it/iperbole/piancont/dati_statistici/Tavole/Popolazione-Movimento%20della%20Popolazione/Matrimoni/Matrimoni_STR.html
  2. ad es. Torino (Mole Antonelliana e Palazzo Madama) e Dozza Imolese (Rocca Sforzesca).
  3. ai sensi del DPR n. 396 del 3 novembre 2000, che dà la possibilità di farsi sposare dal migliore amico o dalla migliore amica.

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