Archivio

Posts Tagged ‘scuola’

Tavolo #weUaar in via Indipendenza: al via raccolta firme per fermare finanziamenti comunali a edilizia di culto e scuole-parrocchia

21 Maggio 2022
Commenti disabilitati su Tavolo #weUaar in via Indipendenza: al via raccolta firme per fermare finanziamenti comunali a edilizia di culto e scuole-parrocchia

 

Domenica 22 maggio ore 9-14, tavolo #weUaar in via Indipendenza (all’altezza del civico 42/a).
Passate a trovarci! (assieme ai partecipanti alla Strabologna 🙂 )
Per le nostre campagne OcchioPerMille, OraAlternativa, Sbattezzo, Posso scegliere da grande?, Aborto farmacologico una conquista da difendere, e tante altre.
Per prendere la fantastica tessera Uaar 2022, e sostenere così l’impegno per rendere laico e civile il nostro paese.

Ma anche per firmare le petizioni al Comune di Bologna per:
1️⃣ Azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata dal Comune al patrimonio immobiliare degli enti religiosi
2️⃣ Revocare le convenzioni e interrompere i finanziamenti del Comune alle “scuole-parrocchia”, che discriminano i dipendenti per scelte di vita in contrasto con la dottrina cattolica

Testo petizione 1 (oneri)  –  Testo petizione 2 (scuola)

Il comune di Bologna paga per il patrimonio immobiliare della Curia? Ora basta. Firma la petizioneUn milione l'anno dal comune di Bologna alle scuole-parrocchia? Ora basta. Firma la petizione

banchetti, petizioni , , , ,

Scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale

4 Maggio 2022
Commenti disabilitati su Scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale

 

Uaar e Scuola e Costituzione: scandaloso che il Comune “più progressista” continui a foraggiare le scuole cattoliche che discriminano sulla base dell’orientamento sessuale — comunicato stampa

«È passato un mese esatto dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Visto che non risulta che il sindaco Matteo Lepore, che dice di amministrare la città più progressista d’Italia, abbia preso posizione rispetto a queste discriminatorie statuizioni, assieme a Scuola e Costituzione Bologna gli abbiamo inviato una lettera e chiesto che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate le convenzioni con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale. Sarebbe il minimo sindacale da parte di un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, Raffaele Diotallevi, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo.

Sul finanziamento alle scuole private dell’infanzia il sindaco di Bologna ha nettamente contro anche il proprio elettorato. Dal sondaggio commissionato a BiDiMedia dal Circolo Uaar di Bologna lo scorso ottobre emerge infatti che solo il 26% degli elettori bolognesi vuole mantenere tale sovvenzionamento, mentre il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale) e il 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte. Il dato ancora più eclatante è che solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema. Perché il sindaco di centrosinistra scontenta il proprio elettorato per premiare politiche clericali gradite dall’opposizione?

«Siamo certi di come si sia tutti consapevoli che l’impegno formale a interrompere finanziamenti e convenzioni comunali alle scuole private a seguito delle discriminatorie direttive in oggetto, provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, sia un modo perché si dia un limite politico a una discriminazione di fatto che poi troverebbe vie traverse per realizzarsi ed evitare di soccombere di fronte a qualsivoglia tribunale del lavoro, e di come si tratti di ricordare al datore di lavoro religioso di non potere in nessun caso entrare nella vita personale di un libero cittadino, né prima né dopo averlo assunto», aggiunge Lorenzo Grilli, segretario di Scuola e Costituzione Bologna.

Raffaele Diotallevi – Coordinatore del Circolo Uaar di Bologna
bologna@uaar.it

Lorenzo Grilli – Segretario Comitato bolognese Scuola e Costituzione
www.scuolaecostituzione.it

La lettera inviata al Sindaco Matteo Lepore:

comunicati, enti locali, scuola , ,

Le politiche clericali della “città più progressista d’Italia”. Contrari gli elettori di centrosinistra, parzialmente accontentati quelli di destra

25 Novembre 2021
Commenti disabilitati su Le politiche clericali della “città più progressista d’Italia”. Contrari gli elettori di centrosinistra, parzialmente accontentati quelli di destra

«Nella città che il neosindaco Lepore ossessivamente dice essere “la più progressista d’Italia”, da parte del centro sinistra che la governa da anni vengono attuate politiche che o scontentano tutti gli elettori, sia di sinistra che di destra o, incredibilmente, scontentano gli elettori di centro sinistra e accontentano – parzialmente – quelli di centro destra».

Riassume così Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’associazione in occasione delle recenti elezioni comunali e che per la prima volta vengono resi pubblici per quanto riguarda l’appartenenza politica degli intervistati.

«La stragrande maggioranza dei cittadini (74%) avrebbe voluto che i 452.360 euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). E a pensarla così sono non solo la stragrande maggioranza degli elettori del Partito democratico (85%), ma anche gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia (rispettivamente per il 55 e il 64%). Solo il 15% risulta favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione».

Quasi altrettanto bassa (26%) è la percentuale di chi vorrebbe mantenere il sovvenzionamento alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso) che, nel solo comune di Bologna, ammonta a un milione di euro l’anno.

«Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte», illustra Grendene. «Tra gli elettori del Partito democratico il 47% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 36% che essa fosse finanziata in prima istanza, il 15% che fosse mantenuta la situazione attuale; tra gli elettori della Lega una percentuale quasi uguale vorrebbe che fosse finanziata solo o in prima istanza la scuola pubblica (rispettivamente 26 e 23%), mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 47%; in Fratelli d’Italia il 18% vorrebbe che fosse finanziata solo la scuola pubblica, il 28% che essa fosse finanziata in prima istanza, mentre coloro che manterrebbero la situazione attuale sono pari al 48%. In pratica – commenta Grendene – solo l’elettorato di destra è favorevole (e di misura!) al mantenimento dell’attuale sistema».

«Dal sondaggio BiDiMedia emerge chiaramente come la cittadinanza bolognese nel suo insieme voglia un uso laico delle risorse pubbliche e che misure di stampo clericale come il finanziamento alle scuole paritarie siano approvate solo da un 50% circa dell’elettorato di destra. E allora – conclude il segretario dell’Uaar – perché il neosindaco non si smarca dalle amministrazioni precedenti e volta pagina in direzione di politiche davvero progressiste come la città che è stato chiamato a guidare?».

***

Il sondaggio commissionato dall’Uaar si componeva di due parti: quella qui presentata per la prima volta, con i dati relativi all’appartenenza politica, e una più generica di cui abbiamo parlato qui.

Comunicato stampa

 

comunicati, enti locali, scuola , ,

Tre bolognesi su quattro dicono no ai finanziamenti comunali all’edilizia di culto e alle scuole private paritarie

28 Settembre 2021
Commenti disabilitati su Tre bolognesi su quattro dicono no ai finanziamenti comunali all’edilizia di culto e alle scuole private paritarie

 

I bolognesi non vogliono che il comune finanzi né l’edilizia di culto né le scuole private paritarie. A cinque giorni dalle elezioni amministrative sono questi i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar).

Il 74% dei cittadini avrebbe voluto che i 452.360 euro destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). Solo il 15% risulta invece favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione.

Per quanto riguarda invece il milione di euro che ogni anno il comune di Bologna versa alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso), solo il 26% è dell’idea di mantenere tale sovvenzionamento. Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte.

La sensibilità verso scelte di tipo laico è più spiccata tra i giovani: nella fascia d’età 18-24 anni è l’85% a esprimersi a favore della destinazione pubblica degli oneri di urbanizzazione secondaria; tra i 25 e i 34 anni l’80%. Per quanto riguarda il finanziamento delle scuole, nella fascia 25-34 anni il 50% si dice favorevole al solo finanziamento delle scuole pubbliche; tra i 35 e i 44 anni è il 48% a pensarla così; tra i 18 e i 24 anni il 43%. La cifra scende al 35% tra gli over 65.

«I risultati sulla scuola pubblica confermano e amplificano la risposta laica che i bolognesi diedero nel referendum comunale del 2013. Ancora più netta la contrarietà a finanziare attività religiose ed edilizia di culto, misurata per la prima volta con una indagine demoscopica grazie all’Uaar» commenta il coordinatore del Circolo Uaar di Bologna Andrea Ruggeri, che lancia una sfida a candidati e candidate che chiedono il voto il 3 e 4 ottobre: «Rispondete pubblicamente e chiaramente alle domande laiche che l’Uaar vi ha rivolto; le prime due riguardano proprio i temi oggetto del sondaggio».

«Il sondaggio BiDiMedia dice chiaramente che la cittadinanza vuole un uso laico e a favore della proprietà pubblica delle risorse pubbliche, e rigetta l’idea di continuare a finanziare il culto e le scuole private di orientamento religioso. Due tipi di esborso di stampo clericale diffusi in tutti i comuni italiani, non certo solo a Bologna» sottolinea Roberto Grendene, segretario nazionale Uaar. «Si tratta peraltro di risultati in linea con un sondaggio Doxa condotto su tutto il territorio nazionale due anni fa dal quale era emerso che il 55,9% della popolazione è poco e per niente d’accordo a finanziare le scuole private. Chissà se la classe politica si prenderà una buona volta la responsabilità di compiere scelte laiche e civili. E per giunta sostenute dalla maggioranza dei cittadini».

Per maggiori informazioni: https://uaar.it/bidimedia2021bologna.pdf

Comunicato stampa

comunicati, enti locali, scuola , , , ,

Elezioni Bologna 2021: risposte alle domande laiche

26 Settembre 2021
Commenti disabilitati su Elezioni Bologna 2021: risposte alle domande laiche

In questa pagina pubblichiamo le risposte alle domande laiche dell’Uaar pervenute da parte di candidate e candidati alla carica di sindaco e consigliere comunale per le elezioni amministrative di Bologna 2021.

Le risposte saranno inserite nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo bologna@uaar.it, affiché il 3 e 4 ottobre 2021 gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

 


Risposte di Detjon Begaj – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore Sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Credo assolutamente che le risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione debbano essere investite nel pubblico
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Credo che i finanziamenti debbano essere dati solamente alla scuola pubblico
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che nei contesti istituzionali bisognerebbe dare spazio a più rappresentanze possibili, anche delle minoranze, agnostiche o religiose
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Penso che quella dell’osservatorio sia un’ottima proposta
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Credo che nella prima domanda che avete posto ci sia già la riposta. Ritengo necessario rivedere la delibera per far sì che i fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione vengano investiti nel pubblico

 


Risposte di Dora Palumbo – Candidata Sindaca per Sinistra Unita per Bologna
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Ritengo più giusto destinare queste ingenti risorse pubbliche derivanti dagli “oneri di urbanizzazione secondaria” al patrimonio di proprietà pubblica, dichiarazione che ho fatto anche durante una commissione consiliare che trattava l’argomento.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo che sia giunto il momento di destinare i soldi di tutti alla scuola di tutti, come è riportato anche nel programma di Sinistra Unita per Bologna https://www.sinistraunitabologna.it/programma/
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Ritengo inaccettabile che in contesti istituzionali si proceda a selezioni sulla base dell’appartenenza religiosa.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Sono favorevole.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Un provvedimento che destinasse “i soldi di tutti alla scuola di tutti”.

 


Risposte di Simona Larghetti – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore Sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Il patrimonio edilizio religioso a Bologna rappresenta una fetta importante degli edifici di pregio, ma la Chiesa come istituzione religiosa autonoma può disporre dei propri strumenti di autofinanziamento per provvedere alla loro manutenzione, non c’è alcuna ragione di utilizzare oneri di urbanizzazione a favore di un privato, non solo perché il patrimonio pubblico ne necessita di più, ma anche per la difesa di un principio di laicismo che dobbiamo difendere. Mi impegno nella mia attività di consigliera, se eletta, a portare avanti questa linea.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Nel 2013 ho votato come cittadina al referendum della scuola pubblica perché si procedesse a non finanziare più le scuole private secondo il sistema “integrato”: dobbiamo rafforzare le scuole pubbliche con risorse che sono disponibili e che bisogna mettere in opera. Il punto 3 delle sette idee primarie alla base dell’accordo con Matteo Lepore si chiama proprio “una scuola in comune” e parla del rilancio del protagonismo della scuola pubblica.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Il pluralismo religioso e filosofico dovrebbe essere garanzia di una società laica, che lasci liberi i cittadini di credere e di non credere, parimenti. Le presenze istituzionali dovrebbero riflettere questo principio.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    L’Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU può essere un ottimo strumento di verifica di queste e altre singolarità rimaste nella struttura delle nostre istituzioni locali e sarei felice di portare avanti questa proposta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Da genitore che ha chiesto l’esonero dell’insegnamento della religione cattolica, penso che siamo ancora lontane dal garantire libertà di scelta reale alle famiglie, laddove le attività sostitutive sono spesso una delle ragioni per cui le famiglie anche non credenti preferiscono l’insegnamento della religione. Mi piacerebbe occuparmi in prima persona dell’Osservatorio che ritengo uno strumento utile se organizzato in maniera puntuale, con dei report trimestrali delle proprie attività e un piccolo budget e/o il supporto dello staff di comunicazione del Comune per comunicare pubblicamente le proprie attività e fare non solo controllo, ma anche cultura su questo tema.

 


Risposte di Marco Cardona – Lista “Anche tu Conti” a sostegno di Matteo Lepore sindaco, esponente di +Europa
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Non dovrebbero esserci finanziamenti pubblici per l’edilizia di culto, salvo ove si tratti di un contributo per conservare e promuovere beni storici o artistici di particolare pregio (quindi in via strettamente eccezionale).
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    I finanziamenti pubblici alle scuole private (religiose o meno) sono condivisibili solo ove tali scuole siano accreditate e integralmente incardinate nel sistema dell’istruzione pubblica, e quindi vincolate agli stessi programmi didattici, requisiti di strutture e personale e accoglienza degli studenti che hanno le scuole pubbliche.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Gli enti pubblici non devono selezionare arbitrariamente quali religioni, filosofie e stili di vita far partecipare alle iniziative istituzionali e quali no, mantenere un atteggiamento di apertura su questi temi non può che esser positivo.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Condivido la vostra proposta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Una direttiva comunale per rimuovere e non far apporre alcun tipo di simbolo religioso nelle scuole pubbliche e private accreditate, nonché negli uffici comunali e di quartiere.

 


Risposte di Nicola Longhi – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Ritengo che il Comune non dovrebbe finanziare la costruzione di chiese e altri edifici per attività religiose. Le risorse in questione dovrebbero essere destinate a proprietà pubbliche. Il Comune potrebbe anche destinare spazi allo svolgimento di attività religiose, ma tali luoghi devono rimanere di proprietà comunale e le convenzioni stipulate devono essere chiare e trasparenti.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Credo che si debba dare corso alla volontà che i cittadini hanno espresso nel referendum del 2013: il milione all’anno di contributi alle scuole dell’infanzia paritarie deve essere destinato alla scuola pubblica.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che il rispetto e la convivenza delle differenze non si faccia privilegiando alcune confessioni a scapito di altre e non includendo gli atei e agnostici. Auspico un forte cambiamento di rotta.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Sono favorevole alla proposta di Istituzione di un osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU e sulla verifica delle condizioni in oggetto nelle scuole di Bologna
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Vorrei che si potesse dare corretta applicazione alla legge 194, impedita, troppo spesso, dall’obiezione di coscienza dei medici. Il servizio deve essere garantito in ogni ospedale e i medici obiettori dovrebbero essere chiamati a rispondere della mancata attuazione della legge.

 


Risposte di Francesca Fortuzzi – Lista “Potere al Popolo” per Marta Collot sindaca
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Dunque, a Bologna, il pubblico ha stanziato 452.360,00 € ad edilizia per culto religioso. Non sappiamo quanti di questi soldi vengano ridati alla società in forma di carità, ma non sarebbe comunque più giusto che il pubblico impiegasse i suoi fondi direttamente in servizi sociali, in modo da prevenire la povertà? È possibile che di fronte a questo regalo alla Chiesa vengano tagliati i servizi essenziali, le case popolari, la sanità pubblica?
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Gli ultimi dieci anni di giunta Merola sono stati disastrosi in questo senso, anche rispetto alla vostra seconda domanda. Si parla molto di partecipazione democratica, ma a Bologna abbiamo in dieci anni l’esempio di ben due referendum traditi: quello sull’acqua pubblica e quello, appunto, contro il finanziamento alle scuole private. Crediamo fortemente che la volontà popolare vada rispettata, e che non si possa prendere in giro i cittadini in questo modo. Soprattutto su un tema così particolare, perché Bologna ha bisogno di più scuole pubbliche, a partire dagli asili comunali. Aggiungiamo inoltre come il concetto di “scuola privata” violi l’art.3 della Costituzione italiana, perché ha caratteristiche di accesso che limitano la persona ed esercitano in partenza una discriminazione dell’essere umano, nello specifico discriminando la persona in base a “condizione personale e sociale”. Dal punto di vista sostanziale, si parla di un milione l’anno: in totale, siamo già a un milione e mezzo…
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Sulla questione dei protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche, già la definizione fa sorridere. Viene invece rabbia nel pensare all’ipocrisia che si cela sotto: primo, al fatto che la “pace” debba essere costruita tra religioni e non tra persone, culture e Paesi; secondo, al fatto che chi promuove questa “pace” siano gli stessi che rifinanziano le missioni militari e l’industria bellica, come abbiamo contestato una settimana fa alla presenza di Draghi al “G20 sulle religioni”. Fanno accordi con le milizie libiche, le dittature e vendono armi a Paesi in guerra.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    E ci agganciamo qua per l’altra domanda sull’educazione. Molte religioni affermano la “non imposizione religiosa”. Il “credere” non è cosa che si possa imporre, non può essere
    indottrinamento (sovente foriero di fanatismi) privo dunque della caratteristica sostanziale della scelta spirituale soggettiva e libera dell’essere umano. Il rispetto è dovuto alla persona, indipendentemente che sia credente o che non lo sia. Nel solco del principio di laicità contenuto negli artt. 7 e 8 della Costituzione italiana, concordiamo dunque sulla meritata “rampognata” e sull’istituzione di un Osservatorio operativo al fine che vengano rispettati i diritti umani fondamentali dell’essere umano e, nello specifico, i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza tutta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Concludo con la mia proposta: un provvedimento umanista che preveda l’educazione (nel modo e nella maniera più consona ed in ogni grado scolastico, Università compresa) al riconoscimento della violenza in tutte le sue forme e formazione adeguata per contrasto della stessa, al fine di sviluppare capacità critica, capacità empatica, rispetto valorizzazione e riconoscimento dell’essere umano e del pianeta che temporaneamente abita.

 


Risposte di Roberta Li Calzi – candidata per la lista Partito Democratico a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Sono convinta che gli oneri di urbanizzazione secondaria dovrebbero essere destinati prevalentemente a scopi civili e, in particolare, all’edilizia scolastica e sportiva e alle aree verdi, nell’ottica di una città in cui la crescita urbana sia sempre più attenta alla fruibilità degli spazi pubblici da parte delle bambine e dei bambini.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo che le scuole d’infanzia paritarie private dovrebbero essere economicamente autosufficienti e non usufruire di contributi comunali. Perché questo sia reso possibile è necessario garantire il servizio di scuola d’infanzia pubblico a tutte le famiglie che lo richiedano e quindi è importante che il Comune di Bologna continui ad insistere per l’apertura di nuove sezioni di scuola d’infanzia statali sul territorio comunale.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Il protocollo firmato nell’aprile scorso con i rappresentanti bolognesi della Chiesa cattolica, della Comunità ebraica e della Comunità islamica prevede che possa essere sottoscritto anche dalle altre confessioni religiose presenti nell’Area Metropolitana di Bologna. Sarà importante promuovere queste adesioni, nell’ottica del rispetto pieno della pluralità religiosa. Inoltre, a mio giudizio, laddove si mettono attorno a un tavolo pubblico tutte le posizioni religiose, sarebbe importante che si desse spazio anche alle organizzazioni di chi rappresenta una concezione non religiosa del mondo.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Non so se sarà necessario istituire un apposito osservatorio, ma sono senz’altro favorevole a un monitoraggio attento e partecipato da parte dell’Amministrazione comunale sul pieno rispetto delle indicazioni ONU in merito all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia comunali.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    In questi cinque anni da Consigliera comunale ho celebrato centinaia di matrimoni e di unioni civili. Nonostante il Comune di Bologna riservi già a queste cerimonie un trattamento di riguardo, a partire dall’utilizzo della splendida Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, ritengo importante promuovere una crescente attenzione alle cerimonie laiche, dai matrimoni ai funerali, affinché chi sceglie la funzione civile rispetto a quella religiosa non debba trovarsi a celebrarla in un contesto più dimesso.
    Penso che cerimonie civili vadano promosse, con la dovuta solennità, anche per altri momenti importanti della vita delle persone, dall’accoglienza nella comunità dei nuovi nati all’ottenimento della cittadinanza italiana.

 


Risposte di Diego Tuzzolo, candidato per la lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Assolutamente al patrimonio di proprietà pubblica, bisognoso anche nella nostra Bologna di risorse in linea con i bisogni sempre crescenti della sua cittadinanza. E’ una scommessa anche per il futuro, soprattutto per quanto riguarda edilizia scolastica, aree verdi, edilizia popolare e studentati al fine di calmierare il “caro affitti”.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo sia una grande anomalia non destinare l’utilizzo delle risorse comunali pubbliche a favore delle scuole dell’infanzia comunali, abbattendo anche le imponenti liste di attesa, a maggior ragione visto il risultato del referendum seppur consultivo citato.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che i rappresentanti dell’amministrazione pubblica devono essere rappresentanti di tutti i cittadini e interloquire in un’ottica di pluralismo con tutte le realtà informali che perseguono lo sviluppo della pace e dell’educazione alla cittadinanza.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    C’è ancora poca chiarezza, soprattutto comunicativa e informativa, sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: occorre assicurare la libertà di scelta libera e consapevole di tutti, senza essere discriminati anche indirettamente.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Sono molto sensibile al tema della sofferenza psicologica negli adolescenti e pre adolescenti, soprattutto ma non solo a seguito dell’attuale pandemia e credo sia indispensabile promuovere la presenza, organica e interprofessionale, di psicologi e educatori nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di svolgere un’importante attività di cura anche preventiva.

 

enti locali , , , , , ,

Elezioni Bologna 2021: domande laiche ai candidati

15 Settembre 2021
Commenti disabilitati su Elezioni Bologna 2021: domande laiche ai candidati

Il 3 e 4 ottobre 2021 a Bologna si terranno le elezioni comunali. L’eventuale ballottaggio il 17 e 18 ottobre.

Il Circolo Uaar di Bologna invita candidate e candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale a rispondere alle seguenti cinque domande laiche, tutte su temi concreti e inerenti al mandato elettorale per il quale chiedono di essere votati.

Le risposte che perverranno a bologna@uaar.it entro venerdì 1 ottobre saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

1) Finanziamenti all’edilizia di culto
Pur senza alcun obbligo normativo e nonostante il parere dell’ufficio legale regionale tutt’altro che favorevole il comune di Bologna continua a versare soldi pubblici all’edilizia privata di culto. La delibera di Giunta del 22 dicembre 2020 ha destinato 452.360 euro a tale scopo. Ritiene più giusto, laico e civile destinare queste ingenti risorse pubbliche derivanti dagli “oneri di urbanizzazione secondaria” al patrimonio di proprietà pubblica (edilizia scolastica, nidi, aree verdi, parcheggi, ecc.) oppure sosterrà il finanziamento comunale di “chiese ed altri edifici per attività religiose”?

2) Finanziamenti alle scuole private paritarie
Nel referendum consultivo del 26 maggio 2013 i bolognesi si schierarono nettamente per l’utilizzo delle risorse finanziarie comunali a favore delle scuole dell’infanzia statali/comunali e non delle scuole paritarie private. Nonostante la sconfitta, il comune di Bologna continua imperterrito a erogare circa un milione l’anno alle scuole dell’infanzia private, praticamente tutte di orientamento religioso e che ricevono già cospicui contributi statali e regionali. Ritiene che sia giunto il momento di destinare i soldi di tutti alla scuola di tutti, lasciando che sia la già ricchissima Curia di Bologna a sponsorizzare le scuole che veicolano il suo messaggio religioso?

3) Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
Lo scorso aprile Il sindaco di Bologna ha firmato un protocollo per progettare l’incontro tra culture e l’educazione alla cittadinanza e alla pace. Come interlocutori sono stati selezionati arbitrariamente tre capi di “comunità religiose abramitiche”. In una società sempre più secolarizzata ritiene accettabile che in contesti istituzionali siano selezionati solo alcuni esponenti religiosi e che sia esclusa la rappresentanza di atei e agnostici e di tante confessioni di minoranza?

4) Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
Nel 2003 e nel 2011, il Comitato ONU che vigila sulla Convenzione sui diritti del fanciullo ha rampognato l’Italia sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: perché occulta il suo carattere facoltativo, perché fa mancare valide alternative laiche, perché è carente nelle informazioni per chi non vuole subire insegnamenti religiosamente orientati. È favorevole a istituire un osservatorio sul rispetto di queste indicazioni ONU, controllando direttamente le scuole dell’infanzia comunali e attivando collaborazioni e raccolte dati con le altre scuole sul territorio comunale?

5) Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
Se risultasse eletto, quale sarebbe la prima mozione laica che presenterebbe?

enti locali , , , , , ,

Elezioni regionali 2020: risposte dei candidati alle domande laiche

4 Gennaio 2020

Regionali 2020: risposte alle domande laiche

Inizia la pubblicazione delle risposte dei candidati alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2020 alle domande laiche dell’Uaar.

Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo emiliaromagna@uaar.it, affiché domenica 26 gennaio 2020 gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

Prosegui la lettura…

comunicati, enti locali, varie , , , , ,

Elezioni regionali 2020: domande laiche ai candidati

1 Gennaio 2020

Regionali 2020: domande laiche ai candidatiIn vista delle elezioni regionali del 26 gennaio  2020, l’Uaar rivolge ai candidati a Presidente della Regione Emilia-Romagna ed ai candidati a Consigliere regionale le seguenti domande laiche, tutte su temi di competenza regionale.
Le risposte, da inviare a emiliaromagna@uaar.it, saranno pubblicate sul sito bologna.uaar.it e su gli altri canali informativi Uaar affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

Prosegui la lettura…

comunicati, enti locali , , , , ,

Ballottaggio Imola: domande laiche alle candidate sindaco

17 Giugno 2018
Commenti disabilitati su Ballottaggio Imola: domande laiche alle candidate sindaco

Il primo turno delle elezioni amministrative a Imola dello scorso 10 giugno non ha determinato vincitori. In vista del ballottaggio che si terrà il prossimo 24 giugno, l’Uaar rivolge cinque domande laiche alle candidate che concorreranno alla carica di sindaco: Carmen Cappello (Pd, Imola Futuro, Imola Più, Partecipazione e innovazione, Sinistra per Imola) e Manuela Sangiorgi (M5S).

Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it o imola@uaar.it, saranno pubblicate di seguito affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

comunicati, scuola , , , ,

Imola: domande laiche ai candidati sindaco

17 Maggio 2018
Commenti disabilitati su Imola: domande laiche ai candidati sindaco

Domande laiche candidati sindaco Imola 2018In vista delle elezioni amministrative per il comune di Imola del 10 giugno 2018, l’Uaar rivolge cinque domande laiche alle candidate e ai candidati alla carica di sindaco.

Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it o imola@uaar.it, saranno pubblicate di seguito affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.


Risposte di Filippo Samachini, lista Sinistra Unita Imola

1) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
La legge 62/2000, a firma Berlinguer, governo D’Alema, ha dato il via ai finanziamenti pubblici alle scuole private “paritarie”. Sulla base di una convenzione il comune di Imola eroga alle scuole private paritarie circa 400.000 euro annui.
Come giudica la parificazione tra scuola pubblica e privata derivante dalla legge 62/2000? Non pensa sia stato aggirato se non esplicitamente disatteso l’art. 33 della Costituzione che prevede che le scuole private siano “senza oneri per lo Stato”? Intende rinnovare la convenzione con le scuole private paritarie in scadenza il prossimo agosto? Prosegui la lettura…

comunicati, scuola , , , ,