Passa la legge regionale contro l’omotransnegatività in Emilia-Romagna: per l’Uaar un successo a metà per colpa delle forze oscurantiste cattoliche
Passa la legge regionale contro l’omotransnegatività in Emilia-Romagna: per l’Uaar un successo a metà per colpa delle forze oscurantiste cattoliche.
«Ancora una volta festeggiamo successi a metà, diritti civili monchi». Così il coordinatore del Circolo Uaar di Bologna Andrea Ruggeri commenta l’approvazione della legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. «Come è stato per il divorzio, l’aborto, la rettifica anagrafica del sesso e per le unioni civili, le ingerenze clericali nelle nostre aule legislative impediscono di licenziare una legge che riconosca a pieno i diritti che erano previsti all’inizio del suo iter. Il testo approvato sabato scorso in via Aldo Moro contiene infatti emendamenti che mettono il bavaglio alle associazioni che si azzardano solo a parlare di gestazione per altri, un argomento del tutto avulso da quello della legge ma strumentale alle forze che agitano lo spauracchio del “gender” per aggredire ancora una volta le famiglie arcobaleno».
I fatti: dopo una maratona di oltre 39 ore, si è chiusa alle 03.33 di sabato 27 luglio la votazione sulla legge regionale nata come ‘legge sull’omotransnegatività’ ed approvata come ‘legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere’.
Il progetto di legge in oggetto, il n. 7159 presentato il 18/09/2018, ha dovuto attraversare un iter travagliato sin dalla sua nascita, nonostante si tratti di una proposta di legge nata dalle forze di maggioranza e per iniziativa di diversi Comuni della Regione. Sin da subito è stato ostacolato dalle forze cattointegraliste interne al Partito Democratico. L’ostruzionismo esercitato da questa minoranza interna ha purtroppo permesso una irriverente e spietata reazione dei gruppi anti-gender e delle forze di estrema destra, le quali sono state capaci di presentare gran parte dei 1.787 emendamenti alla legge.
Un numero esagerato di emendamenti che ha protratto la discussione della legge per le 39 ore, record passato alla Storia, in assemblea legislativa Regione Emilia Romagna.
«Come Uaar abbiamo seguito da vicino questo percorso così travagliato e, nonostante l’innegabile gioia per un risultato che sembrava ormai perduto, esprimiamo amarezza per l’inserimento dell’emendamento cattodem contro le famiglie arcobaleno: la lettura dei diritti civili in chiave cattolicista porta sempre a storture inaccettabili per uno stato veramente laico».