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Posts Tagged ‘scuola’

Elezioni 4 marzo 2018: risposte dei candidati alle cinque domande laiche

23 Febbraio 2018
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Domande laiche ai candidatiInizia la pubblicazione delle risposte alle cinque domande laiche ai candidati alle elezioni politiche 2018.

Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno agli indirizzi bologna@uaar.it o imola@uaar.it, affiché domenica 4 marzo 2018 gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole. Prosegui la lettura…

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Elezioni 4 marzo 2018: cinque domande laiche ai candidati

14 Febbraio 2018

Domande laiche ai candidati - elezioni politiche 2018Le elezioni politiche di domenica 4 marzo 2018 rinnoveranno i due rami del Parlamento.
L’Uaar invita candidate e candidati dei collegi in provincia di Bologna a rispondere alle seguenti cinque domande laiche.
Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it o imola@uaar.it, saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole. Prosegui la lettura…

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“Posso scegliere da grande?” I manifesti Uaar invadono Bologna e provincia

21 Gennaio 2018
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Comunicato stampa 22.1.2018

La nuova campagna di promozione sociale dell’Uaar “Posso scegliere da grande?”, incentrata sulla libertà di scelta dei bambini, invade Bologna con 300 manifesti e irrompe in provincia con 10 megaposter 6×3 metri a Imola, San Lazzaro e Casalecchio. Prosegui la lettura…

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Open Day Uaar @ Cassero | sabato 2 dic

25 Novembre 2017
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Anche quest’anno arriva l’OPEN DAY del Circolo UAAR di Bologna!

Sabato 2 dicembre 2017, dalle 10 alle 15, passaci a trovare al Cassero LGBT center! Prosegui la lettura…

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Lettera di un docente sulla visita pastorale all’IC6 di Forlì

8 Dicembre 2016
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Gabriele Turci, docente della scuola di stato IC6 – Forlì, ci ha inoltrato le seguente lettera, che pubblichiamo integralmente.

La recente e inunsuale decisione di autorizzare l’esercizio della visita pastorale del vescovo nella scuola statale in cui svolge servizio lo ha spinto a scrivere al Consiglio di istituto, al Dirigente scolastico, a tutte le colleghe e tutti i colleghi. Perché un faccia a faccia con un vescovo all’interno di un preciso percorso didattico può essere opportuno, ma non altrettanto una visita pastorale, ossia l’esame da parte di una guida religiosa in una operazione di facciata senza alcun progetto didattico alle spalle.
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Open Day Uaar @ Cassero | sabato 10 dic

1 Dicembre 2016
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Sabato 10 dicembre 2016, dalle 10 alle 15:

OPEN DAY del Circolo Uaar di Bologna al Cassero LGBT center!

Passaci a trovare!
Attorno al buffet offerto dai nostri attivisti per festeggiare i 30 anni dell’associazione, ti illustreremo le nostre iniziative, potrai avere supporto per casi di laicità violata, avanzare proposte, offrire disponibilità.
Come originali e intelligenti regali di Natale 🙂 potrai acquistare libri Nessun Dogma, spillette Uaar, tazze VivoBeneSenzaD o una delle ultime magliette 2016!
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Educare alle differenze 3 | 24-25 set

18 Settembre 2016
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Le edizioni del 2014 e del 2015 si sono svolte a Roma, con la partecipazione del locale circolo Uaar. Da quest’anno è l’Uaar nazionale a entrare nella rete di associazioni co-promotrici del meeting Educare alle differenze 3, organizzato da SCOSSE, Stonewall e Il Progetto di Alice e che il 24 e 25 settembre farà tappa a Bologna. Una due giorni di intensi lavori presso le scuole Testoni-Fioravanti, guidati dalla convinzione che “l’educazione alle differenze debba essere un elemento imprescindibile della scuola pubblica, laica e plurale”.

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A Imola il doposcuola è religioso

7 Febbraio 2016
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Corriere Imola 4.2.2016 - Doposcuola religioso
Non bastano le due ore di religione cattolica pagate dallo Stato, non basta il diffuso boicottaggio delle relative alternative, non bastano benedizioni, visite pastorali, messe in orario di lezione. Capita anche che il servizio sociale del pre e post scuola, spesso essenziale per moltri genitori, venga affidato dal comune a organizzazioni religiose.

L’Uaar Imola ha svolto una inchiesta sul monopolio religioso sul doposcuola, scrivendo all’assessore alla scuola Giuseppina Brienza la seguente lettera-denuncia.

Gentile Assessore Giuseppina Brienza,

come forse saprà in occasione del periodo di iscrizioni scolastiche tentiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica evidenziando quelli che sono i diritti dei genitori e degli alunni che non vogliono avvalersi dell’Ora alternativa e sottolineando i doveri degli Istituti ad organizzare come previsto dalle normative reali attività alternative.

Sono diffuse infatti tra le scuole Italiane pratiche improprie ed irregolari volte ad un boicottaggio “di fatto” dell’ora alternativa, attraverso la diffusione di parziali informazioni ai genitori o attraverso una non programmazione delle stesse… per spingere i genitori ad optare quasi forzatamente per l’ora di religione cattolica.

La mia attenzione a riguardo è maggiore proprio nella città di Imola, questo perchè oltre alle numerose testimonianze passate a conferma di alcune mancanze in merito, il rapporto tra amministrazione pubblica e l’ambito cristiano/clericale e la sudditanza nei confronti delle religioni in generale va a mio avviso molto oltre il ragionevole.

Dopo averle segnalato nel passato l’illegittimo finanziamento alle scuole private paritarie, i deplorevoli contributi pubblici erogati dal suo Comune a favore di opere e manifestazioni clericali, alle continue interferenze nell’istruzione, oggi, colgo l’occasione per evidenziarle e segnalarle, un’altra pratica pro religione.

A pagina 5 del “bando primaria”, come può notare, vengono indicati a fianco dei 4 Istituti comprensivi (IC2,IC3,IC6,IC7), altrettante onlus o associazioni — solo religiose — ove poter affidare, prima e dopo le lezioni, i propri figli, per ricevere un “servizio” che per certi genitori rimane essenziale ed al quale per necessità sono costretti.

A fianco degli altri istituti comprensivi non viene indicato il soggetto erogante ma è possibile”a richiesta”.
Dal sito del comune pare che vi siano 11 associazioni indicate tra le eroganti dei “servizi doposcuola” ed attive anche d’estate per i c.d. “campi solari”. 9 di queste realtà sono religiose, una, la Onlus Alecrim annovera tra i principali “sostenitori” la diocesi di Imola, l’Istituto s Caterina…, le rimanenti due associazioni paiono essere presumibilmente laiche, ma non mi è chiaro se eroghino questo tipo di servizi.

Vista la sproporzione tra soggetti religiosi e laici eroganti il servizio doposcuola e di contro, la dichiarata laicità del suo ufficio, le chiedo come sia possibile che il comune di Imola non si sia sforzato di trovare soggetti non attinenti la sfera religiosa, in grado di erogare, come già avviene in diversi comuni culturalmente evoluti, questo tipo di servizio. Mi chiedo altresì quale percorso interno di analisi e confronto sia stato svolto dagli istituti comprensivi, o in alternativa quale bando, per arrivare a consigliare tale tipo di assistenza extrascolastica.

Soprattutto in un paese come il nostro che fatica anche solo a discutere di diritti civili proprio a causa delle interferenze religiose nell’istruzione pubblica — ora di religione cattolica, “sistema integrato”, visite pastorali, simboli religiosi — in un paese ove la guida spirituale dei cattolici detto papa, demanda ad un terzo soggetto(Dio) le decisioni da prendere in materia di “diritti civili”,  penso sia ancor di più un dovere mantenere l’istruzione laica, dando ai genitori una reale e non apparente libertà di scelta.

Mi chiedo se questo diffuso atteggiamento pubblico “conforme” alla religione,  non sia di per sè nei fatti discriminatorio soprattutto nei confronti di chi ritiene che lo Stato (qui il comune) debba essere laico (che non vuol dire cristiano).

Auspico che in risposta ad una seria segnalazione non si ritorni a generiche affermazioni come  “il sistema integrato è fondamentale” o “il comune e lo Stato.. non hanno fondi a disposizione per creare qualcosa ad hoc”… perchè se un comune utilizza male le proprie risorse o le spende per ristrutturare attività prioritarie come il centro sociale di “Frittole” è davvero difficile, a riprova di quanto sopra esposto, negare esserci una volontà nell’affidare al “volontariato” religioso tali servizi.

“Dateceli da piccoli e saranno nostri per sempre”, sostenevano i gesuiti.
Passano i secoli, ma la mentalità pare sia ancora quella.

Cordialmente
Roberto Vuilleumier
Delegato Uaar Imola e Castel s Pietro

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Open Day Uaar @ Cassero LGBT Center | sabato 19 dic

13 Dicembre 2015
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Sabato 19 dicembre, dalle 10 alle 17, passaci a trovare nella nostra sede al Cassero LGBT center!
Ti illustreremo le nostre iniziative, potrai trovare supporto per casi di laicità violata, avanzare proposte, offrire disponibilità. In particolare il Circolo Uaar di Bologna offrirà un servizio di assistenza per genitori che vogliono valide alternative all’insegnamento della religione cattolica e uno Sbattezzo Point per chi vuole esercitare il diritto di non appartenere a una confessione religiosa che non lo rappresenta. E naturalmente potrai approfittare dell’occasione per iscriverti o rinnovare l’iscrizione all’Uaar per il 2016.

Anche come originali e intelligenti regali di Natale 🙂 , saranno a tua disposizione i libri della casa editrice Uaar Nessun Dogma, spillette e le ultime magliette 2015. Tra gli ultimissimi libri pubblicati, segnaliamo Crescere figli senza dogmi – La guida di una mamma agnostica di Deborah Mitchell e, per ragazzi e ragazze, Dio probabilmente non esiste di Patrik Lindenfors.

E dalle ore 12:30, buffet offerto dagli attivisti del Circolo Uaar di Bologna!

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Open Day Uaar - Bologna 19 dic 2015

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Ici,Imu e scuole private paritarie: le risposte dai sindaci

8 Dicembre 2015

Si avvicina la scadenza per il pagamento di Imu e Tasi, prevista per il prossimo 16 dicembre. Un dovere che grava su chi, persona fisica o giuridica. possiede o detiene fabbricati nei comuni italiani. Dovere che le scuole private paritarie, in maggioranza di orientamento religioso, ritenevano di potere scansare. Nel luglio scorso sono invece intervenute due sentenze della Corte di Cassazione, che hanno dato torto a istituti religiosi livornesi che, ritenendo di esserne esonerati, dal 2004 non avevano mai versato l’Ici.

Quattro mesi fa il circolo Uaar di Bologna, nell’ambito di una campagna nazionale Uaar, scrisse ai sindaci dei comuni della città metropolitana bolognese. chiedendo di verificare la posizione tributaria degli istituti scolastici privati paritari presenti nel loro territorio, al fine di escludere casi di omessa dichiara­zione e omesso pagamento dell’Ici, per gli anni dal 2004 al 2011 e dell’Imu/Tasi, dove prevista, per gli anni successivi.

Esaminiamo le tre risposte pervenute, su un totale di 35 comuni interpellati. Prosegui la lettura…

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