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Elezioni comunali 2016: risposte dei candidati alle quattro domande laiche

12 Maggio 2016
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Inizia la pubblicazione delle risposte alle quattro domande laiche ai candidati alle amministrative 2016 per il Comune di Bologna.

Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo bologna@uaar.it, affiché domenica 5 giugno gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

Risposte arrivate dopo venerdì 3 giugno:


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Elezioni comunali 2016: quattro domande laiche ai candidati

3 Maggio 2016

elezioni comunali 2016, quattro domande laicheDomenica 5 giugno 2016, a Bologna, si terranno le elezioni comunali.
L’eventuale ballottaggio si svolgerà domenica 19 giugno.

Il Circolo Uaar di Bologna invita candidate e candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale a rispondere alle seguenti quattro domande laiche, tutte su temi concreti e inerenti al mandato elettorale.

Le risposte che perverranno a bologna@uaar.it entro venerdì 3 giugno saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

1) Interruzione dei finanziamenti all’edilizia di culto
Dal 2000 il comune di Bologna destina circa 500mila euro all’anno all’edilizia di culto. La Regione Emilia Romagna si è recentemente espressa ritenendo non più applicabili le disposizioni per destinare il 7% degli oneri di urbanizzazione  secondaria alle “chiese ed altri edifici per attività religiose”.  Di conseguenza la Giunta Merola, su sollecitazione dell’Uaar, ha sospeso questa erogazione, lasciando la decisione al nuovo Consiglio. Qual è la sua posizione in merito?

2) Laicità delle istituzioni
Lo scorso marzo solo grazie a una diffida dell’Uaar e a una protesta della CGIL sono state arginate le modalità invasive con cui la dirigenza del Comune aveva organizzato benedizioni ufficio per ufficio, in orario di lavoro e con allontanamento temporaneo dalla propria postazione per chi non voleva subire l’atto di culto. Qual è la sua concezione di laicità delle istituzioni e quali servizi laici a carico del comune potenzierebbe (matrimoni civili, registro dei testamenti biologici,  funerali civili, ecc.) ?

3) Ici/imu/tasi per le scuole private paritarie
Lo scorso luglio la Corte di cassazione ha dato torto a due scuole religiose che si erano “autoesentate” dal pagamento dell’Ici, consentendo al comune di Livorno di recuperare gli arretrati dal 2004.  Ritiene necessario esaminare le situazioni tributarie degli istituti paritari presenti nel territorio comunale, al fine di escludere casi di omessa dichiarazione e omesso pagamento dell’Ici, per gli anni dal 2004 al 2011, e dell’Imu/Tasi, ove previsto, per gli anni successivi?

4) Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
Prima nel 2003 e poi nel 2011, il Comitato ONU che vigila sulla Convenzione sui diritti del fanciullo ha riproverato l’Italia sull’insegnamento della religione cattolica: perché occulta il suo carattere facoltativo, perché fa mancare valide alternative di insegnamento, perché è carente nelle informazioni per chi non vuole subire insegnamenti religiosamente orientati. È favorevole a istituire un osservatorio sul rispetto di queste indicazioni ONU, controllando direttamente le scuole dell’infanzia comunali e attivando collaborazioni e raccolte dati con le altre scuole sul territorio comunale?

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Elezioni regionali 2014: risposte dei candidati alle quattro domande laiche

7 Novembre 2014
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Elezioni regionali 2014: quattro domande laiche ai candidati

4 Novembre 2014
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elezioni_regionali 2014, 4 domande laicheDomenica 23 novembre 2014 saranno eletti il nuovo presidente e la nuova assemblea legislativa della regione Emilia Romagna.
L’Uaar invita candidati e candidate a rispondere alle seguenti quattro domande laiche, tutte su temi concreti e di competenza regionale.
Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it, saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

1) Testamento Biologico: le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento nel Fascicolo sanitario elettronico
La nuova tessera sanitaria-carta regionale dei servizi permette ai cittadini della nostra regione di accedere al fascicolo sanitario elettronico.
Come recentemente deliberato dalla regione Toscana, sosterrà l’inserimento nel fascicolo sanitario elettronico delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento?

2) Assistenza religiosa non più a carico delle AUSL
Grazie alle inchieste dell’Uaar, nello scorso mese di gennaio nella nostra regione è venuto a galla lo scandalo degli stipendi dei “preti in corsia” a carico delle AUSL: ogni anno le convenzioni stipulate dalle AUSL con le Curie pesano per oltre 2,2 milioni di euro sulle casse del Servizio Sanitario Regionale. Milioni di euro che sarebbero molto utili a un sistema sanitario sempre più in difficoltà.
Si adopererà affinché l’assistenza religiosa non sia più a carico delle AUSL?

3) Tutelare la salute e l’autodeterminazione delle donne
L’obiezione di coscienza in materia di interruzione volontaria di gravidanza doveva essere una temporanea tutela per chi aveva intrapreso la carriera di medico ginecologo prima della legalizzazione dell’aborto. A 36 anni di distanza l’obiezione selvaggia lede la salute e l’autodeterminazione delle donne.
Si impegnerà per garantire interventi informativi sulla contraccezione nelle scuole, accesso senza ostacoli alla contraccezione post-coitale (pillola del giorno dopo) e all’aborto farmacologico (RU-486), e per avere almeno il 50% di ginecologi non obiettori nei nostri ospedali?

4) Fine dei finanziamenti pubblici dell’edilizia di culto
La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Consiglio 849/1998, fissò al 7% la quota indicativa di oneri di urbanizzazione secondaria da destinare all’edilizia di culto.
Le amministrazioni comunali, per disinformazione o per clericalismo, ritengono erroneamente che sia un balzello dovuto per legge, quando invece la stessa delibera regionale prevede che i comuni possano variare le percentuali indicate.
Si impegna modificare la normativa regionale eliminando l’edilizia di culto dalle destinazioni degli oneri di urbanizzazione secondaria?

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Elezioni amministrative 26-27 maggio 2013 Imola. Le questioni laiche.

13 Maggio 2013
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In vista delle Elezioni Amministrative previste per domenica 26 e lunedì 27 maggio, poniamo ai candidati a Sindaco di Imola alcune “questioni laiche”, chiedendo ad ognuno di loro di esprimere pareri e relative motivazioni riguardo a proposte programmatiche.

Invitiamo quindi i candidati a Sindaco della città alla consegna dei propri “pareri” presso il banchetto UAAR che sarà allestito Sabato 18 Aprile dalle Ore 8:30 fino alle 13, all’angolo tra la via 20 Settembre e via Emilia Ovest.

Egregio Candidato Sindaco,

L’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, è una associazione di promozione sociale iscritta nel registro nazionale. Abbiamo come scopi statutari la difesa dei diritti civili dei cittadini atei e agnostici, l’affermazione concreta della laicità, la promozione di concezioni del mondo razionali e non religiose. Siamo completamente indipendenti da forze politiche o da gruppi di pressione di qualsiasi genere.
In qualità di delevato di Imola le chiedo di esprimere un parere riguardo a queste proposte programmatiche:

1) Piano decennale Strutturato finalizzato ad eliminare il contributo pubblico annuale erogato attraverso l’albo beneficiari che viene destinato
attualmente dal comune alle scuole private paritarie.

2) Eliminazione del contributo pari pari al 7% degli oneri di urbanizzazione destinato all’edilizia di culto, attraverso una delibera del comune secondo quanto disposto dalla delibera regionale 848/98 (art 1.4). Indicare in caso di adesione al punto 2) la nuova destinazione del contributo
stesso.

3) Istituzione del registro delle unioni civili ed impegno affinché i benefici riconosciuti da norme comunali alle coppie coniugate siano attribuiti anche agli iscritti nel Registro delle Unioni Civili, per quanto compatibili, previa modifica delle norme comunali stesse.

4) Possibilità per le coppie di unirsi ufficialmente anche fuori dagli edifici pubblici, in luoghi di proprio gradimento.

5) Disponibilità, sul territorio comunale, di luoghi solenni e tempi consoni per la celebrazione di matrimoni e unioni civili, di strutture per la cremazione, di sale del commiato.

6) Uffici Pubblici, Scuole e Nidi: Divieto di svolgervi atti di culto, visite pastorali o altre attività di proselitismo. Monitoraggio e controllo
dell’effettivo svolgimento nelle scuole comunali dell’Ora Alternativa a quella di religione.

7) Sostegno del comune alle manifestazioni per le battaglie sui diritti civili e sulle battaglie laiche, da subito, sostegno alla raccolta di firme per l’eutanasia legale.

8 ) Introduzione di politiche che comincino seriamente a considerare i bambini come individui. Attuazione immediata di politiche che accelerino il raggiungimento dell’indipendenza da parte dei giovani.

Cordialmente
Roberto Vuilleumier
Delegato UAAR Imola e Castel San Pietro

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Notiziario 136

4 Marzo 2013
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Notiziario del Circolo UAAR di Bologna
n.136, 23 febbraio 2013

1) Elezioni 2013: risposte dei candidati all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili
2) Elezioni 2013: i programmi a confronto sui temi laici
3) L’Agenda Uaar e l’Agenda del card. Caffarra
4) Aboliamo il Concordato. Firmiamo tutti la petizione!
5) Tempo di scelte educative: tutti gli spot “Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica”
6) Partecipa al contest creativo “Davide contro Golia”!

1)  Elezioni 2013: risposte dei candidati all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili
In occasione delle elezioni politiche 2013, l’Uaar ha presentato la sua Agenda per chiedere a partiti e candidati di esprimersi su laicità e diritti civili.
Il Circolo Uaar di Bologna ha ricevuto quattro risposte, pubblicate sul nostro blog, da parte dei seguenti candidati eleggibili nella circoscrizione elettorale dell’Emilia Romagna:
Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico
Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista dei Lavoratori
Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà
Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà

2) Elezioni 2013: i programmi a confronto sui temi laici
L’Uaar è apartitica e non dà indicazioni di voto: rispetta troppo i cittadini e la loro libertà di scelta. Ritiene che sia irrazionale votare basandosi esclusivamente sui temi laici, ma che sia altrettanto irrazionale votare senza tenerli in alcuna considerazione.
Per questo ha esaminato i programmi delle liste elettorali che si sono candidate a dirigere il Paese e ne ha estratto i passaggi che fanno riferimento all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili. Possono essere consultati alla pagina Elezioni 2013: i programmi a confronto sui temi laici.
L’Uaar ha altresì fatto un ulteriore approfondimento tra il 18 e il 21 febbraio, pubblicando specifiche analisi sui seguenti temi: istruzione e ricerca, questioni bioetiche, famiglia e famiglie, fattore religioso.
Infine, l’Uaar ricorda a chi si recherà a votare nei prossimi due giorni che si può compiere un piccolo gesto civico, chiedendo la rimozione del crocifisso eventualmente presente nel proprio seggio elettorale. Trovate sul nostro sito il vademecum con istruzioni e riferimenti normativi.

3) L’Agenda Uaar e l’Agenda del card. Caffarra
Comunicato stampa del circolo Uaar di Bologna del 18 febbraio 2013
Elettori e politici: per un paese migliore c’è l’agenda Uaar, non quella di Caffarra
Il cardinal Caffarra, gerarca di una Chiesa che dice di non far politica, ha detto papale papale come votare: no a chi vuole i matrimoni gay, no a chi vuole lasciare alle donne il diritto di decidere sul proprio corpo, no a chi vuole curare l’infertilità con la procreazione assistita. Sì invece a chi finanzierà con i soldi pubblici le scuole private. Che guarda caso sono quasi tutte cattoliche. E se non tutti i criteri sono soddisfatti, per il cardinale occorrerà votare la lista che più vi si avvicina.
Se il Cassero esprime la propria indignazione invitando Caffarra a dimettersi, atei e agnostici dell’Uaar di Bologna preferiscono rivolgere le loro attenzioni altrove. Spetta infatti al cardinale la libertà di dire cose che, nel terzo millennio, possono essere considerate delle sciocchezze da larga parte dell’opinione pubblica.
Il Circolo Uaar di Bologna si rivolge invece agli elettori, e li invita a ragionare con la propria testa, a fare i conti con la propria coscienza, a pensare a una società più progredita. E si rivolge anche ai politici, affinché la smettano di essere influenzati dalle ingerenze ecclesiastiche.
L’Agenda Uaar per le elezioni è a disposizione degli uni e degli altri, per costruire un paese più laico e civile.

4) Aboliamo il Concordato. Firmiamo tutti la petizione!
Lo stesso 11 febbraio in cui, ottantaquattro anni prima, i Patti Lateranensi furono firmati da Benito Mussolini, l’Uaar ha lanciato  la petizione online “Aboliamo in Concordato”.
In pochi giorni sono state superate le seimila adesioni.
Il Circolo Uaar di Bologna invita tutti a firmare per superare presto quota 10.000!
[vedi comunicato stampa nazionale]

5) Tempo di scelte educative: tutti gli spot “Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica”

Tutti i venerdì di febbraio, mese delle iscrizioni all’anno scolastico 2013/2014, l’Uaar ha diffuso una pillola video “Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica”.
Questi spot, in modo leggero e ironico, vogliono invitare i genitori a riflettere sulla scelta educativa molto importante che sono chiamati a compiere, mostrando loro come a scuola abbiano diritto ad attività didattica e formativa al posto dell’insegnamento della religione cattolica, insegnamento che viene svolto da docenti scelti dal vescovo e pagati dallo Stato e che, in base al Concordato, è “impartito in conformità della dottrina della Chiesa”. Un vero e proprio insegnamento dottrinale, che invece viene smerciato come “culturale”.
Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica: Episodio 1, Episodio 2, Episodio 3, Episodio 4.
Buona visione (e diffusione tra amici e conoscenti).

6) Partecipa al contest creativo “Davide contro Golia”!

Il circolo Uaar di Bologna, promotore del referendum cittadino sui finanziamenti comunali alle scuole private paritarie (tutte religiosamente orientate) che si terrà domenica 26 maggio, informa che il Comitato articolo 33 chiede l’aiuto di tutti per la campagna elettorale.
E lo fa indicendo un contest creativo, dal titolo “Davide contro Golia” [scarica il bando], per ottenere idee tradotte in immagini e slogan.
Dalla pagina che spiega dettagliatamente ragioni e istruzioni del concorso, riportiamo di seguito il capitolo sugli obiettivi:

“A differenza di chi sostiene la necessità e la giustezza del continuare a finanziare con fondi pubblici le scuole materne private, le nostre risorse economiche sono quasi inesistenti. Non ci vergogniamo a scriverlo, perché crediamo nella forza delle idee e nella capacità della cittadinanza di mobilitarsi dal basso, senza attendere “ordini di scuderia” calati dall’alto. Siamo insomma tanti volenterosi Davide contro un grosso e potente Golia, un coacervo di grandi forze politiche, associazioni di categoria, Curia, sindacati cattolici, giornali. Data questa situazione, dobbiamo necessariamente puntare al massimo della viralità, far sì che i messaggi dei referendari siano spontaneamente veicolati da un numero crescente di cittadini. Abbiamo dunque bisogno di una comunicazione chiara, incisiva, perfettamente confezionata e che invogli alla diffusione. Abbiamo bisogno di voi, creativi, per produrre l’immagine simbolo della campagna elettorale e uno o più slogan che l’accompagneranno.”

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Risposte dei candidati all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili

20 Febbraio 2013

Come annunciato, riportiamo di seguito e in ordine di arrivo le risposte all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili pervenute al nostro circolo da parte di candidati eleggibili nella circoscrizione Emilia Romagna (vedi elenchi per la Camera e per il Senato). Per essere pubblicate su questa pagina le risposte devono pervenire all’indirizzo bologna@uaar.it.

Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico
Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista dei Lavoratori
Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà
Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà

Risposta di Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico:

Laicità dello Stato

Sono da molti anni impegnato per la costruzione di uno Stato più laico, in cui i diritti e il punto di vista di credenti e non credenti siano messi sullo stesso piano e sia garantita una reale libertà di religione che comprenda la libertà di non credere.

Sarei molto contento della presenza della nostra Costituzione dell’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato, anche se penso che vada riconosciuta e valorizzata la teoria costituzionale che ritiene che tale principio sia già del tutto presente e vivo nella nostra Costituzione.

Credo che l’appartenenza a una religione debba essere un atto consapevole e che vada perciò garantita a tutti la possibilità di recedere in modo semplice dalla religione a cui si appartiene.

Penso che debbano essere istituite nuove ricorrenze civili, a partire dal 20 settembre.

Laicità della spesa pubblica

La normativa sull’otto per mille dovrebbe essere rivista in due sensi: equiparare nella stessa norma le confessioni religiose alle associazioni a cui fa riferimento la legge sul cinque per mille; fare sì che le somme destinate sano solo quelle indicate esplicitamente , senza ripartizione delle quote di chi non ha espresso alcuna preferenza.

Credo che i contributi destinati all’edilizia di culto debbano essere utilizzati per intervenire su monumenti di particolare valore storico.

Il principio di sussidiarietà va utilizzato come un meccanismo di valorizzazione del contributo della società civile, del volontariato, dell’associazionismo di promozione sociale e in generale del terzo settore. Va usato anche per consentire alle amministrazioni e allo Stato di estendere, con la collaborazione di privati inseriti in rigidi standard pubblici e in meccanismi seri di controllo, la qualità e la quantità dei propri servizi. Tutto questo in un quadro di assoluta laicità e senza alcun privilegio motivato dall’appartenenza a confessioni religiose.

Laicità delle scuole

Sono d’accordo con la sostituzione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole con una trattazione della storia del pensiero religioso all’interno dei curricoli di storia, filosofia, educazione civica, geografia. Nelle scuole non va svolto nessun atto di culto.

E’ necessario un forte impegno dello Stato nella promozione della scuola pubblica destinando a questa , soprattutto in un periodo di crisi economica, tutte le risorse necessarie. Va attuato un piano nazionale di estensione della presenza di scuole d’infanzia statali per evitare situazioni in cui una famiglia sia costretta mandare i propri figli a una scuola d’infanzia confessionale per mancanza di alternative.

Laicità delle istituzioni pubbliche

Sono contrario all’esposizione di simboli religiosi in edifici pubblici, soprattutto quelli in cui si esercita una qualche forma di autorità, come i tribunali o le scuole. Sono dell’idea che le cerimonie civili (inaugurazioni, commemorazioni ecc.) non debbano avere il segno di una o dell’altra confessione religiosa.

Da consigliere comunale a Bologna sono stato promotore della risistemazione del Pantheon presso la Certosa, la sala in cui si svolgono i funerali civili. Riguardo ai matrimoni, ho promosso l’introduzione della ripresa via webcam e di trasmissione streaming su Internet delle cerimonie svolte presso il Comune di Bologna come segno di attenzione alla migliore e più solenne celebrazione dell’evento civile. Sono perché i matrimoni si possano svolgere in più luoghi (io stesso ho celebrato un matrimonio presso un Centro di Identificazione ed Espulsione) e mi sono speso perché nel mio Comune il matrimonio possa essere celebrato, com’è oggi, da una persona di propria scelta).

Ampliamento dei diritti di famiglia

Mi batto per estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso (ho sposato il mio compagno ad Oslo lo scorso anno), il riconoscimento dei diritti dei bambini che crescono in famiglie omogenitoriali e una legge contro omofobia e transfobia. Voglio impegnarmi per una nuova legislazione sulle coppie di fatto e sul divorzio breve: una nuova riforma del diritto di famiglia che aggiorni quella degli anni ‘70. Serve una modifica della legge 40 sulla procreazione assistita, che assuma come priorità il progetto di genitorialità e non le prescrizioni etiche del legislatore. Va difesa la legge 194. Vanno semplificate le procedure di adozione. Va modificata la legge 164 sulla riattribuzione del sesso per evitare che il matrimonio precedentemente contratto possa essere sciolto d’ufficio e non solo su richiesta di una delle parti.

Ampliamento dei diritti sessuali

Da presidente nazionale di Arcigay mi sono battuto affinché la sessualità fosse trattata nel nostro paese con naturalezza e non come un fatto scabroso. Occorre che nelle scuole si parli di sessualità, si tutelino le/gli adolescenti da discriminazioni basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, si parli senza censure del preservativo come strumento principale di contraccezione e di riduzione del rischio di malattie sessualmente trasmissibili.

Condivido la necessità di parlare a viso aperto della sessualità delle persone disabili e di affrontare il tema degli/delle assistenti sessuali.

Ampliamento dei diritti riproduttivi

Deve essere garantita la presenza capillare di consultori pubblici, evitando la presenza di associazioni private al loro interno. Deve essere eliminato ogni ostacolo all’utilizzo della pillola RU-486. La legge 40 va radicalmente riformata affinché preveda la possibilità di accesso alla PMA alle coppie non sposate e la fecondazione eterologa , anche tenendo conto della recente condanna della Corte europea dei diritti umani in merito ai limiti alla diagnosi pre impianto.

Va rivista la possibilità di obiezione di coscienza nei reparti di ginecologia nel senso di garantire la piena copertura della richiesta senza attese. Non deve essere prevista l’obiezione di coscienza per i  farmacisti, titolari di licenze pubbliche.

Ampliamento della libertà di espressione

Ogni norma che tuteli il sentimento religioso deve prevedere un’analoga protezione per concezioni del mondo non religiose. Il servizio pubblico radiotelevisivo deve essere aperto in modo paritario alle varie voci della società civile, religiose o meno che siano.

Ampliamento della libertà di scelta nel fine vita

Ho promosso l’istituzione nel Comune di Bologna del Registro delle Dichiarazioni anticipate di trattamento.  Sono per una legge nazionale sul testamento biologico che parta dal presupposto della libertà individuale di scegliere sulla propria vita. Credo che vada finalmente avviato nel nostro paese un dibattito culturale sull’eutanasia per sanare alcuni equivoci e affrontare il tema in profondità mettendo a confronto con metodo razionale le argomentazioni contrapposte.

Progresso civile, culturale e scientifico

Condivido gli obiettivi proposti: aumento delle risorse per cultura, formazione e ricerca scientifica; eliminazione dei divieti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali; promozione della conoscenza dell’evoluzionismo; promozione di una cultura dei diritti umani; contrasto del maschilismo e della violenza di genere.

Credo che il tema dell’identità come elemento totalizzante del carattere di un gruppo (sociale, nazionale, etnico..) sia il nemico principale di una cultura della tolleranza fra i popoli e della pace. Va invece promossa una cultura della pluralità (intesa anche come pluralità delle componenti della propria identità personale) come strumento di promozione della persona, di indipendenza dell’individuo, di emancipazione dei giovani, di aumento della creatività sociale.

Respiro internazionale

Sono per la piena laicizzazione delle istituzioni internazionali, per l’applicazione di una clausola dei diritti umani nelle relazioni internazionali, per una cooperazione internazionale basata sulla pace, la giustizia e il progresso civile, culturale, scientifico ed economico dei popoli.

Risposta di Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista del Lavoratori :

Buon giorno, ovviamente condivido pienamente i contenuti dell’agenda Uaar. In tutte le passate consultazioni elettorali abbiamo già avuto modo di constatare un’identità programmatica tra Uaar e PCL.
In particolare, da sempre, il Partito Comunista dei Lavoratori rivendica l’abrogazione del concordato, la fine dei finanziamenti – a qualunque titolo – alle chiese, l’esproprio delle proprietà della chiesa, compreso lo Ior e apertura dei libri contabili della banca vaticana.

Sono sicuro che passato il periodo elettorale torneremo comunque a trovarci nelle tante battaglie quotidiane, così come è stato negli ultimi anni.

Risposta di Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà:

Laicità dello Stato

Denuncia unilaterale del Concordato e sostituzione degli articoli 7 e 8 della Costituzione con l’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato.

tali articoli vanno modificati stabilendo la libertà di culto per ogni confessione religiosa, (non solo quella cattolica), nell’ambito delle norme enunciate dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica

Riconoscimento esplicito, nell’articolo 19 della Costituzione, del diritto di non credere.

non credo che uno stato laico abbia la necessità di ribadire il diritto di “non “ fare o “non essere” qualcosa.. piuttosto va modificato l’ultimo capoverso: purché non si tratti di riti contrari al buon costume, con un più generale: “ purché non si tratti di riti che ledano diritti di terzi, contrari al rispetto della dignità umana o a quanto stabilito dalle leggi della Repubblica.”

Approvazione di una legge generale sulla libertà di coscienza che superi la normativa fascista sui “culti ammessi” e che riconosca a credenti e non credenti, e alle organizzazioni in cui si uniscono, uguali diritti e doveri.

si

Introduzione di una regola generale affinché nessun provvedimento contempli eccezioni a favore delle religioni o dei loro ministri, o limiti i diritti degli individui a favore delle comunità di fede.

no. va valutato caso per caso, nel merito

Progressiva sostituzione delle festività religiose con ricorrenze civili (iniziando con il XX settembre al posto del santo patrono).

no. tale decisione, semmai, va sottoposta a referendum

Estensione a tutti i cittadini del diritto di abbandonare formalmente la religione a cui si appartiene per decisione dei genitori.

problema direi non prioritario per le sorti della Repubblica.. ma che si può approfondire

Laicità della spesa pubblica

Abolizione del meccanismo dell’Otto per Mille, o passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole  espressamente finanziare la propria religione; nel periodo di transizione, utilizzazione della quota di pertinenza statale esclusivamente per far fronte alle calamità naturali.

si. passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole  espressamente finanziare la propria religione

Eliminazione di ogni contributo pubblico destinato all’edilizia di culto.

no. va valutato caso per caso, nel merito

Cancellazione di ogni beneficio o privilegio fiscale basato sulla religione.

Idem: il concetto è che le confessioni religiose, come ogni altro soggetto sociale, possono e meno ricevere incentivi o benefici, anche fiscali, solo in base all’utilità sociale delle iniziative intraprese.

Applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà con criteri rigorosamente imparziali ed universalistici, anziché religiosi ed escludenti.

si

Laicità delle scuole

Abolizione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, il cui studio avverrà all’interno dei programmi di materie quali storia, geografia e filosofia; nel periodo di transizione, identici diritti dovranno essere garantiti all’insegnamento alternativo e il minor disagio possibile dovrà essere causato a chi sceglie l’uscita dalla scuola o lo studio individuale/assistito.

si, ma bisogna passare da una revisione del concordato

Divieto assoluto di svolgervi atti di culto, visite pastorali o altre attività di proselitismo.

si

Abolizione della legge sulla parificazione scolastica e dei contributi alle università private.

tema complesso: comunque ogni eventuale contributo va discusso nel merito, caso per caso, e non come un diritto di legge : vale l’articolo 33 della Costituzione

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per asili, scuole e università non private, nonché delle borse di studio per gli studenti che le frequentano.

questo è già oggi un dovere costituzionale della Repubblica, ancorchè disatteso..

Disponibilità di scuole non private su tutto il territorio nazionale.

idem

Insegnamento dell’educazione civica e del pensiero critico.

l’educazione civica è già prevista. Cosa vuol dire “Pensiero critico”? troppo generico.

Laicità delle istituzioni pubbliche

Divieto esplicito di esporre simboli religiosi negli edifici o nei luoghi di proprietà pubblica, eccetto quelli storici di valore artistico.

si

Disponibilità, su tutto il territorio nazionale, di luoghi solenni e tempi consoni per la celebrazione di matrimoni e unioni civili, di strutture per la cremazione, di sale del commiato.

si

Fine dei privilegi dei cappellani religiosi nelle strutture obbliganti (ospedali, carceri, caserme…) con eliminazione dei relativi costi.

si

Garanzia che inaugurazioni, cerimonie, toponomastiche e assegnazioni di incarichi o patrocini siano realmente laiche e rappresentative del pluralismo del paese.

in linea generale si: poi se un comune vuol chiamare il Parroco a inaugurare io non penso che ciò debba essere normato o impedito per legge..

Ampliamento dei diritti di famiglia
Estensione dell’istituto del matrimonio alle coppie omosessuali.

si

Riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, sia etero che omosessuali.

si

Riduzione dei tempi per ottenere separazione e divorzio.

si

Possibilità per le coppie di unirsi ufficialmente anche fuori dagli edifici pubblici, in luoghi di proprio gradimento.

si

Universalizzazione del diritto alla celebrazione del “matrimonio del migliore amico”.

a Bologna è già così, basta solo applicare la legge

Ampliamento dei diritti sessuali

Insegnamento di una “vera” educazione sessuale nelle scuole.

dipende dal concetto di “vera”. si all’insegnamento comunque dell’educazione sessuale

Rimozione di ogni ostacolo frapposto alla contraccezione, in particolare a quella d’emergenza.

si

Legge contro l’omofobia e rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

si

Formazione di assistenti sessuali per disabili.

si

Ampliamento dei diritti riproduttivi

Presenza capillare di consultori pubblici.

si

Eliminazione di ogni ostacolo per l’utilizzo della pillola RU-486.

si

Abolizione della legge 40/2004 in materia di fecondazione artificiale, con possibilità di accesso alle coppie non sposate e riconoscimento della cosiddetta “eterologa” e delle diagnosi preimpianto.

si

Abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici, che devono garantire premura e tempestività nei confronti di chi chiede una Ivg e che devono inibire l’accesso agli attivisti ideologicamente orientati.

propongo che possa permanere l’obiezione di coscienza, ma che in quel caso non si possa prestare servizio in una struttura pubblica di ginecologia in quanto lo Stato deve garantire il servizio in ogni zona della Repubblica. In sostanza non si lede la libertà di obiettare, ma si impedisce che diventi una forma di svuotamento della 194, con addirittura benefici di carriera..

Imposizione di sanzioni ai farmacisti che “obiettano”.

no. sono per un concetto più chiaro: i farmacisti, semplicemente, “non possono obiettare”. Non spetta ai farmacisti decidere quali farmaci erogare e quali no, devono limitarsi a erogare il servizio. E basta. Altrimenti smettono di fare i farmacisti..

Ampliamento della libertà di espressione

Abolizione delle leggi che tutelano il “sentimento” religioso.

si

Reale apertura del servizio pubblico radiotelevisivo alla voce dei non cattolici, attualmente confinata all’1% degli spazi disponibili.

no . va semplicemente stabilita per i culti la stessa normativa prevista per altre istanze nei programmi dell’accesso, riportandoli in quell’ambito.

Ampliamento della libertà di scelta nel fine vita

Riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita.

si

Legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria.

si

Progresso civile, culturale e scientifico

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per la cultura, l’educazione permanente, l’innovazione e la ricerca scientifica.

si. E’ un punto centrale del ns programma

Eliminazione dei divieti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

si

Promozione della conoscenza dell’evoluzionismo.

il compito spetta già alla scuole della Repubblica. non devono però essere ammesse derive “creazioniste”

Contrasto delle pseudoscienze e delle affermazioni paranormali.

no. il concetto di “pseudoscienza” è troppo generico così come il riferimento al paranormale. spesso vengono tacciate di essere pseudoscienze discipline non coerenti con il pensiero conforme in ambito scientifico, senza alcun ragionamento o discernimento se non quello del senso comune. E’ materia troppo complessa per dare giudizi così netti.

Promozione di una cultura dei diritti umani.

si

Contrasto del maschilismo, del femminicidio e di tutte le culture patriarcali che ghettizzano le donne nel ruolo di “angeli del focolare”, negando loro pari opportunità e libertà di scelta.

si

Contrasto del natalismo.

no

Contrasto della retorica della “tradizione”, delle “radici”, dell’“identità”.

no. questa affermazione come altre in precedenza è di estrema genericità e si presta a molteplici interpretazioni

Attuazione di politiche che accelerino il raggiungimento dell’indipendenza da parte dei giovani.

si

Attuazione di politiche che facilitino l’aumento del capitale sociale degli individui, da attuarsi privilegiando i legami civici anziché quelli familisti o religiosi.

non è una questione rilevante: in uno stato laico, ma anche libertario, ogni soggetto sociale o individuo è libero di promuovere tutto quello in cui crede basta che ciò non vada in contrasto con le leggi della Repubblica

Introduzione di politiche che comincino seriamente a considerare i bambini come individui.

si

Respiro internazionale

Impegno per l’effettiva laicizzazione delle istituzioni internazionali.

le istituzioni internazionali dovrebbero già essere laiche per definizione, laddove non lo siano sono favorevole a contribuire perchè lo diventino

Impegno per la revisione dello status della Santa Sede alle Nazioni Unite.

dipende da che status dovrebbe poi assumere..

Limitazioni al commercio e alle relazioni con i paesi che violano i diritti umani.

si

Cooperazione internazionale finalizzata al progresso civile, culturale e scientifico delle popolazioni locali.

si

Risposta di Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà:

Ho letto l’agenda e mi trovo sostanzialmente d’accordo ad eccezione di quanto segue:

Sulla laicità dello stato: le festivita e religiose possono essere cancellate ad eccezione del Natale che ormai nel mondo e’ una festività che ha un valore che supera il tema religioso

Sulla laicità della scuola, che io considero giusta, credo che si possano avere anche scuole laiche private per cui troverei una formula diversa rispetto alla cancellazione della parificazione o dei contributi alle scuole private. Non sempre privato e’ religioso e non credo che lo Stato debba avere il monopolio dell’educazione

Ampliamento delle libertà di espressione: sono contrarissimo all’abolizione di norme che tutelano il sentimento religioso. Sono un liberale tollerante e credo nel rispetto delle posizioni altrui comprese quelle religiose

Per il resto trovo l’agenda condivisibile

varie ,

Elettori e politici: per un paese migliore c’è l’agenda Uaar, non quella di Caffarra

18 Febbraio 2013
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Il cardinal Caffarra, gerarca di una Chiesa che dice di non far politica, ha detto papale papale come votare: no a chi vuole i matrimoni gay, no a chi vuole lasciare alle donne il diritto di decidere sul proprio corpo, no a chi vuole curare l’infertilità con la procreazione assistita. Sì invece a chi finanzierà con i soldi pubblici le scuole private. Che guarda caso sono quasi tutte cattoliche. E se non tutti i criteri sono soddisfatti, per il cardinale occorrerà votare la lista che più vi si avvicina.

Se il Cassero esprime la propria indignazione invitando Caffarra a dimettersi, atei e agnostici dell’Uaar di Bologna preferiscono rivolgere le loro attenzioni altrove. Spetta infatti al cardinale la libertà di dire cose che, nel terzo millennio, possono essere considerate delle sciocchezze da larga parte dell’opinione pubblica.
Il Circolo Uaar di Bologna si rivolge invece agli elettori, e li invita a ragionare con la propria testa, a fare i conti con la propria coscienza, a pensare ad una società più progredita. E si rivolge anche ai politici, affinché la smettano di essere influenzati dalle ingerenze ecclesiastiche.
L’Agenda Uaar per le elezioni è a disposizione degli uni e degli altri, per costruire un paese più laico e civile.

18 febbraio 2013, comunicato stampa del Circolo Uaar di Bologna

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Laicità e diritti civili: l’Agenda Uaar per le elezioni

16 Febbraio 2013
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Manca una settimana alle elezioni.
L’Uaar è apartitica e non dà indicazioni di voto. Ha invece presentato un’Agenda nella quale elenca gli obiettivi laici da conseguire. E ha anche esaminato i programmi delle liste elettorali che si sono candidate a dirigere il Paese per estrarne i passaggi che fanno riferimento ai medesimi temi. In tal modo chiunque potrà farsi un’opinione più completa.

Il circolo Uaar di Bologna invita i candidati eleggibili nelle circoscrizioni della propria provincia a leggersi l’Agenda Uaar, a sostenere le pubblicamente le proposte in essa contenute e a scrivere le risposte ai punti dell’Agenda a bologna@uaar.it. Daremo diffusione delle risposte pervenute nei nostri spazi, sottoponendole al giudizio critico di soci e simpatizzanti.

Di seguito riportiamo il comunicato stampa Uaar nazionale sull’Agenda Uaar per le elezioni.

Un nuovo parlamento è alle porte. Sarà più laico del precedente? Se lo domanda anche l’Uaar, che chiede a partiti e candidati di esprimersi. E, per non lasciare nulla di intentato, sottopone loro un vero e proprio programma sui diritti civili laici.

«Il panorama politico italiano non è mai stato così clericale», osserva Raffaele Carcano, segretario Uaar, «ed è invece sempre più necessario che l’Italia si adegui agli standard europei anche su questi argomenti». La nostra arretratezza sui diritti civili ci condanna infatti a rimanere arretrati anche economicamente, culturalmente, socialmente. Temi come il fine vita, la libertà di coscienza, i costi pubblici della religione, l’ampliamento dei diritti riproduttivi, sessuali e di famiglia non sono affatto secondari, e sono assai sentiti dalla popolazione. E dalla classe politica?

Il dibattito preelettorale gira al momento intorno all’agenda Monti. Un’agenda che, guarda caso, non dedica alcuna attenzione alle questioni laiche. E allora l’Uaar propone la sua, di agenda. E invita partiti e candidati a leggersela, affinché inseriscano le proposte nei loro programmi. E perché se ne ricordino una volta eletti.

«Siamo apartitici, e non daremo alcuna indicazione di voto», precisa Carcano. L’associazione è tuttavia intenzionata a fornire agli elettori la maggiore informazione disponibile sulle tematiche a lei care. Affinché il loro voto sia consapevole. E se possibile laico.

Comunicato stampa Uaar

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Elezioni comunali 2011: le risposte dei candidati sindaco

12 Maggio 2011
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Dopo aver letto le risposte dei candidati sindaco Stefano Aldrovandi, Massimo Bugani, Virginio Merola e Michele Terra alle tre domande formulate assieme alla Rete Laica, il Circolo UAAR di Bologna ha ritenuto opportuno aggiungerne due, inviate a tutti i candidati sindaco il 4 maggio scorso. Le riportiamo di seguito assieme alle risposte pervenute, che finora sono quelle di Angelo Maria Carcano (Lista Nettuno), Michele Terra (Partito comunista dei lavoratori) e Massimo Bugani (Movimento 5 stelle).

1) Finanziamenti all’edilizia di culto
Il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto erogando alle Chiese il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, circa 6 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Questo esborso non è obbligatorio per il Comune, che potrebbe destinare i fondi ad altri scopi.
Si impegna a devolvere questa somma per opere pubbliche quali asili, scuole, verde o manutenzione stradale?

2) Matrimoni civili
Da anni a Bologna i matrimoni civili sono circa il 66% dei matrimoni totali, più del doppio dei matrimoni religiosi. Ciononostante, solo la Sala Rossa di Palazzo d’Accursio è disponibile, costringendo gli sposi a lunghe attese.
Si impegna a mettere a disposizione altre Sale e ad ampliare gli orari di fruizione?
Si impegna a pubblicizzare maggiormente la possibilità di farsi sposare da una persona cara?


Risposte di CARCANO ANGELO MARIA – Lista nettuno

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Riteniamo che opere quali asili nido, scuole verde e manutenzione stradale siano un elemento basilare ed imprescindibile per la conduzione della casa comunale. Il nostro programma elettorale prevede un forte impegno in materia di recupero delle aree verdi con un profondo e sostanziale cambiamento del volto della nostra città. Abbiamo previsto una piantumazione massiccia, la creazione di aree verdi per le coltivazioni a sostegno di questo progetto, aggregando ed avvicinando le persone e le associazioni. In materia di scuole ed asili, è necessario un forte intervento di messa in sicurezza di tutte quelle strutture non a norma che sono numerose, ovviamente nel rispetto delle deleghe e competenze comunali. Ci faremo carico di attivarci con gli enti proposti (Provincia, Regione, ecc…) perché destinino somme verso tali progetti che sono fondamentali per garantire una qualità di vita migliore dei nostri concittadini. Non si tratterà, pertanto, di una singola operazione di taglio ma di una completa e complessa revisione dei capitoli di spesa, tagliando i costi di consulenze partitocratiche e della spesa corrente inutile, vero tallone d’Achille di tutte le amministrazioni.
Per quanto concerne l’edilizia di culto nella sua specificità, riteniamo che non sia corretto dedicare somme considerevoli in un’unica direzione e verso una sola professione religiosa ma, analogamente, non riteniamo opportuno azzerare le risorse in quanto si tratta di luoghi che, oltre ad essere di culto sono anche di aggregazione famigliare e giovanile con indubbi vantaggi sulla sicurezza e la qualità della vita stessa.

2. Matrimoni civili
Noi abbiamo ben presente che il matrimonio è il più importante atto pubblico del Comune e chi viene delegato ed incaricato a svolgere tale funzione esercita appunto un compito fondamentale che cementifica la nostra compagine sociale e costituisce le basi dello sviluppo famigliare in senso lato.
In concreto, ci impegneremo con piacere ed entusiasmo nel mettere a disposizione altre sale per la celebrazione dei matrimoni e se avremo la possibilità di amministrare il “bene Comune” sarà nostra cura promuovere ogni iniziativa legale e liberale in tal senso, nel pieno e totale ascolto di tutte le compagine civili interessate, senza pregiudizi di sorta e nel rispetto di una laicità sul cui sviluppo si vuole sviluppare la nostra comunità.


Risposte di
TERRA MICHELE – Partito comunista dei lavoratori

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
I finanziamenti per i luoghi di culto vanno tolti e basta. Non mi sembra che la chiesa cattolica possa chiedere ulteriori soldi dopo tutto quello che già prende dallo Stato ed altre istituzioni. Ciò deve valere per tutte le religioni, ovvero se i musulmani vogliono una loro moschea a Bologna possono farla, non è Caffarra a decidere, ma se la devono pagare come devono fare anche tutti gli altri.

2. Matrimoni civili
Per i matrimoni la Sala Rossa è bella ma piccola, tra l’altro qualcuno potrebbe anche volersi sposare altrove, per esempio nel proprio quartiere o rione. Quindi sono assolutamente d’accordo con le proposte della Uaar.


Risposte di
BUGANI MASSIMO – Movimento 5 stelle

1. Finanziamenti all’edilizia di culto
Il nostro programma prevede la riduzione progressiva degli oneri di urbanizzazione secondaria destinati all’edilizia di culto e il progressivo aumento dei fondi destinati alla realizzazione di nuove scuole dell’infanzia comunali.
Noi pensiamo che gli edifici privati in generale, tra i quali rientrano la gran parte di quelli destinati al culto, non debbano essere realizzati con fondi pubblici, ma l’assoluta continuità con cui tutte le giunte passate hanno garantito questi fondi alle confessioni religiose non ci permette di introdurre un taglio netto ed immediato.
Il nostro obiettivo è di devolvere l’intero importo di questi fondi per altri scopi entro la conclusione del prossimo mandato comunale.

2. Matrimoni civili
Negli ultimi 15 anni si è verificato un forte aumento percentuale dei matrimoni civili celebrati a Bologna, passando dal 42,9% del 1995 al 68,3% del 2009, e tutto fa pensare che il trend di crescita proseguirà anche nei prossimi 5 anni. Per questo pensiamo sia necessario riservare altre sale comunali alle cerimonie di matrimonio civile oltre alla Sala Rossa e siamo favorevoli ad ampliarne gli orari di fruizione.
Infine siamo favorevoli a promuovere l’opportunità di scegliere l’officiante tra familiari o amici, come specificato nel nostro programma.

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