Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:
Art. 18: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo…». L’ONU ha chiarito che l’art.18 «protegge le convinzioni non-teistiche e atee» e «include il diritto di sostituire la propria fede o convinzione con un’altra o di adottare punti di vista atei».
Art. 19: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione…»
Art. 20: «Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione»
Cambiare religione, o non averne più una, è un diritto dell’uomo, riconosciuto da numerose dichiarazioni e convenzioni internazionali.
Nonostante il nome, inizialmente promosso dai vescovi, lo sbattezzo non è un controrito vendicativo. È invece l’esercizio dell’elementare diritto di uscire formalmente da una religione, inquadrato nel contesto giuridico italiano grazie a una iniziativa legale dell’Uaar.
Prosegui la lettura…
comunicati, sede attività del circolo, sbattezzo
COMUNICATO DELLE ASSOCIAZIONI LGBT E FRIENDLY BOLOGNESI
A SOSTEGNO DEL CASSERO
Le associazioni che sottoscrivono questo documento esprimono la loro solidarietà nei confronti del Cassero, oggetto in questi giorni di attacchi violenti e pretestuosi, per aver promosso e ospitato nei propri locali la festa “Venerdì Credici” (13 marzo 2015).
Non si tratta qui di difendere quanto accaduto durante quella serata, che può comprensibilmente apparire a qualcuna/o di cattivo gusto, esagerato e offensivo. Ciascuna persona è in grado di formarsi una propria opinione a riguardo. Certamente, comunque lo si giudichi, quanto accaduto non giustifica in alcun modo il tono e il livello di violenza delle reazioni di questi giorni. Avremmo apprezzato, se tutte le persone che, con tono più o meno pacato e civile, hanno preso pubblicamente parola per condannare le performance incriminate avessero speso anche qualche parola per denunciare tutta l’aggressività che si è riversata sul Cassero a seguito della pubblicazione delle immagini relative: insulti omofobi e razzisti – c’è chi si è indignato per la messa in scena di un Gesù Cristo “negro” – e minacce di una violenza inaudita. C’è chi è arrivato a invocare la deportazione e la riapertura dei forni crematori. Ma in poche/i hanno pensato che tutto ciò meritasse un commento.
Prosegui la lettura…
comunicati Cassero
Se l’Uaar esiste, non è certo per criticare gratuitamente la religione. L’Uaar non è un’associazione antireligiosa. È invece nata per contribuire a innovare un paese pesantemente condizionato in senso confessionale. Difende la libertà di espressione, ma non pratica e non invita a praticare la blasfemia. Argomenta, non urla.
[Dal manifesto di intenti Uaar]
Il nostro circolo ha partecipato alla serata Venerdì Credici organizzata dal Cassero LGBT Center, dando modo di esercitare, ai sensi di un provvedimento del Garante della privacy, il diritto umano fondamentale di uscire da una religione.
La pubblicazione di fotografie goliardiche e irriverenti di alcuni momenti privati della festa ha scatenato una bufera sul Cassero, attaccato con violenza e strumentalmente sul web, dalla politica, dalla Curia.
Prosegui la lettura…
comunicati Cassero, politica, sbattezzo
Per festeggiare il compleanno di Charles Darwin, il Circolo Uaar invita tutte e tutti all’incontro:
Pastafarianesimo
Una seria tesi evoluzionistica
Con
Giampietro Bellotti, il nazista dell’Illinois al soldo delle lobby gay
Marco Miglianti, presidente Chiesa Pastafariana Italiana
Fernando Santagata, coordinatore Uaar per l’Emilia Romagna
Giovedì 19 febbraio 2015 – dalle ore 18:30
La Gazzetta – via Zamboni 26, Bologna
Durante l’incontro aperitivo con spaghettata a 10€ curato da La Gazzetta
È apprezzato il dress code piratesco
Evento facebook – Evento Google+
comunicati, dibattiti attività del circolo, darwin day
Dopo l’approvazione a maggioranza dell’autorizzazione alle benedizioni cattoliche all’IC20, il Circolo Uaar di Bologna scrive oggi al Provveditore e agli uffici ispettivi dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR).
Ai dirigenti dell’USR è stato chiesto un intervento per richiamare le scuole:
- al rispetto del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato;
- a non mettere in pratica con i propri atti alcuna discriminazione su base religiosa, ricordando che se vengono autorizzate le pratiche religiose di una confessione dovranno conseguentemente essere autorizzate senza disparità di trattamento anche quelle di altre confessioni, ed anche le attività richieste dalle associazioni filosofiche non confessionali, che sono considerate omologhe sul piano giuridico alle confessioni religiose dalla Legge n. 57/2005 (ratifica del trattato di adozione della Costituzione europea);
- a non far percepire in alcun modo come organizzate o promosse dalla scuola attività ad essa estranee, quali sono quelle religiose e di culto, ponendo la massima attenzione a non creare disagio o barriere divisive tra gli alunni e le loro famiglie; in particolare, evitare la contiguità dell’attività scolastica con attività richieste o organizzate da confessioni religiose.
Prosegui la lettura…
comunicati, scuola laicità, scuola
Come ai tempi della religione di stato, le parrocchie hanno fatto richiesta di entrare nelle scuole scuole Carducci, Fortuzzi e Rolandino dell’Istituto Comprensivo 20 di Bologna per la benedizione pasquale. La maggioranza del Consiglio di istituto aveva già provato a dare l’autorizzazione, ma in modo un po’ maldestro in quanto non era all’ordine del giorno della seduta. La questione è stata riproposta formalmente e oggi, lunedì 9 febbraio, il punto 8 dell’odg del Consiglio di istituto dell’IC20 recita “apertura dei locali scolastici in occasione delle benedizioni pasquali”.

Prosegui la lettura…
comunicati, scuola laicità, scuola
Surreale a Imola: nel consiglio comunale straordinario di mercoledì scorso, indetto per commemorare la strage di matrice islamista ai danni di Charlie Hebdo, tengono banco le tesi di imam, vescovo e numerosi consiglieri secondo i quali la libertà di espressione di fronte alle religioni dovrebbe limitarsi. Solo la presidente del consiglio comunale Paola Lanzon ha sostenuto con chiarezza le parole laiche pronunciate dal console onorario Berti Arnoaldi Veli e dalla presidente dei cittadini francesi Marie Alix Duriet.

Prosegui la lettura…
comunicati, enti locali attività del circolo, laicità
Inizia la pubblicazione delle risposte alle quattro domande laiche ai candidati alle elezioni regionali Emilia Romagna 2014.
Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo bologna@uaar.it, affiché domenica 23 novembre gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.
Prosegui la lettura…
comunicati, enti locali assistenti religiosi, elezioni, laicità, oneri di urbanizzazione, testamento biologico
Domenica 23 novembre 2014 saranno eletti il nuovo presidente e la nuova assemblea legislativa della regione Emilia Romagna.
L’Uaar invita candidati e candidate a rispondere alle seguenti quattro domande laiche, tutte su temi concreti e di competenza regionale.
Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it, saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.
1) Testamento Biologico: le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento nel Fascicolo sanitario elettronico
La nuova tessera sanitaria-carta regionale dei servizi permette ai cittadini della nostra regione di accedere al fascicolo sanitario elettronico.
Come recentemente deliberato dalla regione Toscana, sosterrà l’inserimento nel fascicolo sanitario elettronico delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento?
2) Assistenza religiosa non più a carico delle AUSL
Grazie alle inchieste dell’Uaar, nello scorso mese di gennaio nella nostra regione è venuto a galla lo scandalo degli stipendi dei “preti in corsia” a carico delle AUSL: ogni anno le convenzioni stipulate dalle AUSL con le Curie pesano per oltre 2,2 milioni di euro sulle casse del Servizio Sanitario Regionale. Milioni di euro che sarebbero molto utili a un sistema sanitario sempre più in difficoltà.
Si adopererà affinché l’assistenza religiosa non sia più a carico delle AUSL?
3) Tutelare la salute e l’autodeterminazione delle donne
L’obiezione di coscienza in materia di interruzione volontaria di gravidanza doveva essere una temporanea tutela per chi aveva intrapreso la carriera di medico ginecologo prima della legalizzazione dell’aborto. A 36 anni di distanza l’obiezione selvaggia lede la salute e l’autodeterminazione delle donne.
Si impegnerà per garantire interventi informativi sulla contraccezione nelle scuole, accesso senza ostacoli alla contraccezione post-coitale (pillola del giorno dopo) e all’aborto farmacologico (RU-486), e per avere almeno il 50% di ginecologi non obiettori nei nostri ospedali?
4) Fine dei finanziamenti pubblici dell’edilizia di culto
La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Consiglio 849/1998, fissò al 7% la quota indicativa di oneri di urbanizzazione secondaria da destinare all’edilizia di culto.
Le amministrazioni comunali, per disinformazione o per clericalismo, ritengono erroneamente che sia un balzello dovuto per legge, quando invece la stessa delibera regionale prevede che i comuni possano variare le percentuali indicate.
Si impegna modificare la normativa regionale eliminando l’edilizia di culto dalle destinazioni degli oneri di urbanizzazione secondaria?
comunicati, enti locali assistenti religiosi, elezioni, laicità, oneri di urbanizzazione, testamento biologico
«Un prete in meno pagato dal Sant’Orsola, un infermiere in più da assumere».
Il circolo Uaar di Bologna saluta positivamente il taglio dei fondi che il Sant’Orsola versa annualmente nelle casse della Curia per l’assistenza religiosa cattolica (da 128mila euro l’anno si è passati a 102mila).
Grazie all’inchiesta svolta dal nostro circolo e alle interrogazioni del consigliere regionale Grillini, nei mesi scorsi la cittadinanza aveva appreso che i sacerdoti in corsia non sono volontari, ma sono pagati dalle USL con stipendio da infermiere e godono di privilegi come uffici, alloggi, luoghi di culto e relative utenze sempre a carico del SSN.
«Non ci fermeremo. Anche gli altri quattro assistenti religiosi cattolici scelti dalla Curia devono essere tolti dal libro paga dell’ospedale».
In un paese laico e civile non si può tollerare che esistano cittadini di serie A e di serie B. Ed è ancora più grave se ciò accade gravando sui bilanci degli ospedali e discriminando i pazienti per motivi religiosi, tra cattolici e non cattolici. «Se la Curia vuole mettere a disposizione un sacerdote ai ricoverati che lo richiedono, non ha che da comportarsi come le associazioni che confortano i pazienti senza privilegi, pubblicando i bilanci e autofinanziandosi».
Comunicato stampa
comunicati, ospedali assistenti religiosi, finanziamento pubblico