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Elezioni regionali 2024: risposte dei candidati alle domande laiche

29 Ottobre 2024
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Inizia la pubblicazione delle risposte dei candidati alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024 alle nostre domande laiche.
Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungono a emiliaromagna@uaar.it, affinché il 18 e 19 novembre chi vota possa farlo consapevolmente, in base alle risposte date (e a quelle non date).

 

 


Risposte di FEDERICO SERRA, candidato presidente per la lista Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro

Leggi il testo completo delle domande

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati

Sì, una possibilità di civiltà, in un momento in cui invece di costruire una struttura pubblica all’altezza della situazione il governo pensa a introdurre l’obbligo di assicurazione privata in una logica di “a chi tocca, tocca”.

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione

Anche su questo punto è la realtà a dettarci il ritmo: vediamo nelle nostre strade l’assoluta necessità di usare le risorse per la gestione del territorio. Gli oneri di urbanizzazione devono essere destinati proprio a questo, perché per questo sono nati. Chi costruisce deve contribuire a garantire servizi e sicurezza del territorio, distrarre quei fondi a favore di realtà confessionali è il classico pasticcio all’italiana. E sarebbe un doppio pasticcio pensare di usare quei fondi anche per altri tipi di realtà non confessionali, devono proprio andare per lo scopo per cui sono nati.

3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali

Lo dico con un esempio: più di dieci anni fa la città di Bologna ha votato esplicitamente contro il finanziamento pubblico alle scuole cosiddette paritarie. Le giunte comunali hanno semplicemente ignorato quel voto. Una vergogna punto e basta.

Penso che il centro, e la vastissima maggioranza, del sistema educativo debba essere pubblico, con garanzie per le famiglie, per studentesse e studenti, per le e gli insegnanti. Nell’interesse di tutto, va preso di petto il problema del precariato infinito.

Detto questo, che nelle scuole “paritarie” ci siano poi pratiche discriminatorie contro chi lavora è solo la conferma che è un sistema sbagliato.

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni

La prima necessità è garantire, come minimo, la parità effettiva di scelta tra ora di religione e ora alternativa. Troppo spesso l’ora alternativa viene trasformata in parcheggio (di certo non per colpa dei molti insegnati che si attivano per gestirla!) o in una scelta che grava sulle tasche della famiglia. E in più c’è la generale questione dello stigma che si può generare in alcune situazioni. Gli uffici scolastici dovrebbero attivarsi su tutto questo.

Detto questo, le studentesse e gli studenti, anche con gli ultimi cicli di occupazione delle scuole, stanno mostrando in maniera sempre più matura tante necessità in cui l’ora cosiddetta alternativa potrebbe essere utilissima, a partire dall’educazione affettiva e sessuale. Penso che abbiamo tanto da ascoltare e da imparare da queste studentesse e studenti.

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne

L’Emilia-Romagna si è coccolata per troppo tempo nel mito per cui l’obiezione di coscienza sia un problema solo lombardo o delle regioni “di destra”. Anche se le percentuali generali restano ancora basse, assistiamo alla creazione di isole di “obiezione” in singole aziende ospedaliere che arrivano a percentuali tali per cui, di fatto, non si garantisce più l’IVG. È evidente che bisogna agire sulla questione degli obiettori che, per quanto ci riguarda, possono formarsi e operare su settori dove la loro coscienza non interferisca coi diritti delle donne.

Siamo fermamente tutte le forme di inserimento di personale che stia dentro al campo della salute riproduttiva solo per servire l’agenda ideologica di chi è contro la libera scelta delle donne, che siano “preti in corsia”, associazionismo anti abortista e quant’altro. E contro le scelte politiche che vanno contro i diritti.

Negli ultimi mesi abbiamo avuto due botte: da una parte il governo nazionale che fa entrare le associazioni antiabortiste direttamente dentro il processo dell’IVG, dall’altra il governo regionale che depotenzia ancora i consultori, rendendoli sempre più simili ai normali poliambulatori col meccanismo dell’impegnativa del medico di famiglia. Noi pensiamo che bisogna restituire ai consultori la dimensione di cura a tutto tondo, partendo, come minimo dalla possibilità di accedervi senza dover passare per altre strutture mediche e da un’organizzazione del servizio che permetta di accedervi anche a chi vive vite particolarmente precarie.


Risposte di Bruno basini, candidato per la lista Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro

Leggi il testo completo delle domande

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati

Grazie dell’invito per rispondere ai vostri quesiti.
Condivido in pieno la vostra proposta dell’uso dell’otto mille avanzata nel primo quesito e la ritengo una proposta da portare avanti.

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione
3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali

Per il secondo e terzo quesito sostengo il concetto di libertà culto in uno stato laico di conseguenza ritengo che garantita la libertà di professare il proprio credo lo stato e di conseguenza anche le regioni non debbano sostenere nessun onere quindi nessun finanziamento pubblico..

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni

Per il quarto quesito si ritengo utile intervenire al riguardo e sollecitare i competenti uffici scolastici.

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne

Sono d’accordo, senza alcun dubbio, con voi nelle domande poste dal quinto quesito.
Posso dichiarare senza problemi di un mio impegno a sostegno delle proposte da voi avanzate.


Risposte di Massimo Masetti, candidato per la lista Alleanza Verdi Sinistra – Coalizioni civiche – Possibile

Leggi il testo completo delle domande

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati

Si, mi impegno a farlo

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione

Sono favorevole alla proposta di destinare gli oneri di urbanizzazione di secondo livello ad opere pubbliche quali asili, verde pubblico, scuole.

3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali

Ritengo improprio il finanziamento dello Stato e degli Enti Locali a qualsiasi scuola privata a maggior ragione se agiscono in modo punitivo nei confronti dei propri dipendenti.

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni

4. Ritengo indispensabili un intervento in tal senso. Il tema dei libri di testo mancanti si affianca alla mancanza di personale qualificato e sistemazioni precarie ed emarginanti durante l’ora di alternativa. Questa situazione non è più tollerabile in quanto, in alcuni casi, costringe i bambini e le bambine a fare religione pur di non sentirsi emarginato/a.

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne

5. A mio parere i preti in corsia non possono essere pagati dal Servizio Sanitario in quanto si viola per l’ennesima volta il principio di laicità delle Istituzioni.
Ritengo illecita l’obiezione di coscienza, farò quindi quanto possibile per vietare questa pratica che nega alla base l’autodeterminazione delle donne.

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Elezioni regionali 2024: domande laiche ai candidati

22 Ottobre 2024
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In vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2024, l’Uaar rivolge ai candidati a Presidente e Consigliere della Regione Emilia-Romagna le seguenti domande laiche, tutte su temi di competenza regionale.
Le risposte, da inviare entro il 12 novembre a emiliaromagna@uaar.it, saranno pubblicate sul sito bologna.uaar.it e su gli altri canali informativi Uaar affinché chi vota possa scegliere in maniera consapevole.

1) Calamità naturali: 8×1000 a sostegno dei territori alluvionati
Sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi una quota dell’8‰ del gettito Irpef può essere destinata alle calamità naturali, quindi per interventi diretti “all’attività di realizzazione di opere, lavori, studi, monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geomorfologici, idraulici, valanghivi, meteorologici, di incendi boschivi e sismici, nonché al ripristino di beni pubblici, ivi inclusi i beni culturali e gli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica, danneggiati o distrutti dalle medesime tipologie di fenomeni“.
Molti contribuenti non conoscono questa opportunità e molti sindaci non si attivano per sfruttarla anche se consentirebbe di distribuire ai territori alluvionati milioni di euro. Si attiverà per promuovere tra i contribuenti la scelta “Stato / Calamità naturali” nell’8×1000 e per informare i sindaci dei comuni colpiti dalle alluvioni affinché attingano a tali risorse?

2) Edilizia di culto: interruzione dei finanziamenti dagli oneri di urbanizzazione
La legge 10/1977 “Bucalossi” ha dettato le regole per l’urbanistica. Le regioni legiferarono tenendo conto della vigente “religione di Stato”, inserendo tra i beneficiari degli oneri comunali di urbanizzazione secondaria anche le “chiese e altri edifici religiosi”. Con il Concordato del 1985 viene abolita la religione di Stato e decade l’obbligo dei comuni di versare alle chiese questi fondi che, secondo una sentenza del TAR, non sono neppure dovuti a chi già gode del privilegio dell’8×1000. Cosa ne pensa? Cosa pensa della richiesta dell’Uaar di escludere definitivamente, attraverso la legge regionale, la possibilita’ dei comuni di destinare parte degli oneri a favore del culto, utilizzandoli interamente per gli altri scopi previsti tra i quali edilizia scolastica, verde pubblico, asili nido?

3) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
La legge 62/2000, a firma Berlinguer, governo D’Alema, ha dato il via ai finanziamenti pubblici alle scuole private “paritarie”.
Come giudica la parificazione tra scuola pubblica e privata derivante dalla legge 62/2000? Non pensa sia stato aggirato, se non esplicitamente disatteso, l’art. 33 della Costituzione che prevede che le scuole private siano “senza oneri per lo Stato”?
Ritiene in ogni caso opportuno negare qualsiasi forma di finanziamento e riconoscimento pubblici a scuole private che prevedono di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che non si attengono alla dottrina della Chiesa, come accade per le paritarie cattoliche?

4) Ora alternativa: difficoltà e discriminazioni
L’ora alternativa, ovvero l’attività didattica per chi chiede di non subire l’insegnamento della religione cattolica (Irc) nella scuola pubblica, dovrebbe essere un diritto. In realtà dalle segnalazioni ricevute dalla scrivente associazione si incontrano in regione presunte difficoltà organizzative e frequenti forme di emarginazione. Non solo, a bambine e bambini della primaria non viene nemmeno dato il libro di testo gratuito (dato invece a chi frequenta l’Irc). Per sanare questa ingiustizia l’Uaar ha lanciato la campagna “Libri per chi ha diritto di averli” volta a ottenere dall’anno scolastico 2024/25 l’adozione ufficiale dei libri di testo per l’attività alternativa all’Irc. Ritiene utile intervenire al riguardo sollecitando i competenti uffici scolastici?

5) Sanità: preti in corsia e diritti delle donne
Intende impegnarsi attivamente per tagliare definitivamente gli oltre 2 milioni l’anno che il SSR paga a diocesi e enti religiosi per i “preti in corsia“, che sono stipendiati come infermieri di settimo livello, trasformando l’assistenza religiosa cattolica in un servizio su richiesta e svolto come vero volontariato?
Per garantire i diritti delle donne in tema di salute riproduttiva intende varare provvedimenti affinché i nuovi assunti nei reparti di ginecologia siano vincolati a non esercitare forme di obiezione di coscienza?

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Tre bolognesi su quattro dicono no ai finanziamenti comunali all’edilizia di culto e alle scuole private paritarie

28 Settembre 2021
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I bolognesi non vogliono che il comune finanzi né l’edilizia di culto né le scuole private paritarie. A cinque giorni dalle elezioni amministrative sono questi i risultati del sondaggio BiDiMedia su un campione di maggiorenni residenti a Bologna, commissionato dal circolo cittadino dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar).

Il 74% dei cittadini avrebbe voluto che i 452.360 euro destinati nel dicembre scorso a “chiese e altri edifici per attività religiose” venissero utilizzati esclusivamente per il patrimonio di proprietà pubblica (scuole, nidi, aree verdi, parcheggi, eccetera). Solo il 15% risulta invece favorevole a continuare a devolvere ad attività religiose una quota degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dall’amministrazione.

Per quanto riguarda invece il milione di euro che ogni anno il comune di Bologna versa alle scuole private paritarie dell’infanzia (quasi tutte di orientamento religioso), solo il 26% è dell’idea di mantenere tale sovvenzionamento. Il 41% vuole che venga finanziata solo la scuola pubblica (statale o comunale), mentre un 30% sarebbe disponibile a valutare un finanziamento anche alle private, ma solamente se e quando tutte le domande di scuola dell’infanzia pubblica siano soddisfatte.

La sensibilità verso scelte di tipo laico è più spiccata tra i giovani: nella fascia d’età 18-24 anni è l’85% a esprimersi a favore della destinazione pubblica degli oneri di urbanizzazione secondaria; tra i 25 e i 34 anni l’80%. Per quanto riguarda il finanziamento delle scuole, nella fascia 25-34 anni il 50% si dice favorevole al solo finanziamento delle scuole pubbliche; tra i 35 e i 44 anni è il 48% a pensarla così; tra i 18 e i 24 anni il 43%. La cifra scende al 35% tra gli over 65.

«I risultati sulla scuola pubblica confermano e amplificano la risposta laica che i bolognesi diedero nel referendum comunale del 2013. Ancora più netta la contrarietà a finanziare attività religiose ed edilizia di culto, misurata per la prima volta con una indagine demoscopica grazie all’Uaar» commenta il coordinatore del Circolo Uaar di Bologna Andrea Ruggeri, che lancia una sfida a candidati e candidate che chiedono il voto il 3 e 4 ottobre: «Rispondete pubblicamente e chiaramente alle domande laiche che l’Uaar vi ha rivolto; le prime due riguardano proprio i temi oggetto del sondaggio».

«Il sondaggio BiDiMedia dice chiaramente che la cittadinanza vuole un uso laico e a favore della proprietà pubblica delle risorse pubbliche, e rigetta l’idea di continuare a finanziare il culto e le scuole private di orientamento religioso. Due tipi di esborso di stampo clericale diffusi in tutti i comuni italiani, non certo solo a Bologna» sottolinea Roberto Grendene, segretario nazionale Uaar. «Si tratta peraltro di risultati in linea con un sondaggio Doxa condotto su tutto il territorio nazionale due anni fa dal quale era emerso che il 55,9% della popolazione è poco e per niente d’accordo a finanziare le scuole private. Chissà se la classe politica si prenderà una buona volta la responsabilità di compiere scelte laiche e civili. E per giunta sostenute dalla maggioranza dei cittadini».

Per maggiori informazioni: https://uaar.it/bidimedia2021bologna.pdf

Comunicato stampa

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Elezioni Bologna 2021: risposte alle domande laiche

26 Settembre 2021
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In questa pagina pubblichiamo le risposte alle domande laiche dell’Uaar pervenute da parte di candidate e candidati alla carica di sindaco e consigliere comunale per le elezioni amministrative di Bologna 2021.

Le risposte saranno inserite nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo bologna@uaar.it, affiché il 3 e 4 ottobre 2021 gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

 


Risposte di Detjon Begaj – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore Sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Credo assolutamente che le risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione debbano essere investite nel pubblico
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Credo che i finanziamenti debbano essere dati solamente alla scuola pubblico
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che nei contesti istituzionali bisognerebbe dare spazio a più rappresentanze possibili, anche delle minoranze, agnostiche o religiose
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Penso che quella dell’osservatorio sia un’ottima proposta
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Credo che nella prima domanda che avete posto ci sia già la riposta. Ritengo necessario rivedere la delibera per far sì che i fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione vengano investiti nel pubblico

 


Risposte di Dora Palumbo – Candidata Sindaca per Sinistra Unita per Bologna
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Ritengo più giusto destinare queste ingenti risorse pubbliche derivanti dagli “oneri di urbanizzazione secondaria” al patrimonio di proprietà pubblica, dichiarazione che ho fatto anche durante una commissione consiliare che trattava l’argomento.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo che sia giunto il momento di destinare i soldi di tutti alla scuola di tutti, come è riportato anche nel programma di Sinistra Unita per Bologna https://www.sinistraunitabologna.it/programma/
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Ritengo inaccettabile che in contesti istituzionali si proceda a selezioni sulla base dell’appartenenza religiosa.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Sono favorevole.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Un provvedimento che destinasse “i soldi di tutti alla scuola di tutti”.

 


Risposte di Simona Larghetti – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore Sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Il patrimonio edilizio religioso a Bologna rappresenta una fetta importante degli edifici di pregio, ma la Chiesa come istituzione religiosa autonoma può disporre dei propri strumenti di autofinanziamento per provvedere alla loro manutenzione, non c’è alcuna ragione di utilizzare oneri di urbanizzazione a favore di un privato, non solo perché il patrimonio pubblico ne necessita di più, ma anche per la difesa di un principio di laicismo che dobbiamo difendere. Mi impegno nella mia attività di consigliera, se eletta, a portare avanti questa linea.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Nel 2013 ho votato come cittadina al referendum della scuola pubblica perché si procedesse a non finanziare più le scuole private secondo il sistema “integrato”: dobbiamo rafforzare le scuole pubbliche con risorse che sono disponibili e che bisogna mettere in opera. Il punto 3 delle sette idee primarie alla base dell’accordo con Matteo Lepore si chiama proprio “una scuola in comune” e parla del rilancio del protagonismo della scuola pubblica.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Il pluralismo religioso e filosofico dovrebbe essere garanzia di una società laica, che lasci liberi i cittadini di credere e di non credere, parimenti. Le presenze istituzionali dovrebbero riflettere questo principio.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    L’Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU può essere un ottimo strumento di verifica di queste e altre singolarità rimaste nella struttura delle nostre istituzioni locali e sarei felice di portare avanti questa proposta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Da genitore che ha chiesto l’esonero dell’insegnamento della religione cattolica, penso che siamo ancora lontane dal garantire libertà di scelta reale alle famiglie, laddove le attività sostitutive sono spesso una delle ragioni per cui le famiglie anche non credenti preferiscono l’insegnamento della religione. Mi piacerebbe occuparmi in prima persona dell’Osservatorio che ritengo uno strumento utile se organizzato in maniera puntuale, con dei report trimestrali delle proprie attività e un piccolo budget e/o il supporto dello staff di comunicazione del Comune per comunicare pubblicamente le proprie attività e fare non solo controllo, ma anche cultura su questo tema.

 


Risposte di Marco Cardona – Lista “Anche tu Conti” a sostegno di Matteo Lepore sindaco, esponente di +Europa
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Non dovrebbero esserci finanziamenti pubblici per l’edilizia di culto, salvo ove si tratti di un contributo per conservare e promuovere beni storici o artistici di particolare pregio (quindi in via strettamente eccezionale).
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    I finanziamenti pubblici alle scuole private (religiose o meno) sono condivisibili solo ove tali scuole siano accreditate e integralmente incardinate nel sistema dell’istruzione pubblica, e quindi vincolate agli stessi programmi didattici, requisiti di strutture e personale e accoglienza degli studenti che hanno le scuole pubbliche.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Gli enti pubblici non devono selezionare arbitrariamente quali religioni, filosofie e stili di vita far partecipare alle iniziative istituzionali e quali no, mantenere un atteggiamento di apertura su questi temi non può che esser positivo.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Condivido la vostra proposta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Una direttiva comunale per rimuovere e non far apporre alcun tipo di simbolo religioso nelle scuole pubbliche e private accreditate, nonché negli uffici comunali e di quartiere.

 


Risposte di Nicola Longhi – Lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Ritengo che il Comune non dovrebbe finanziare la costruzione di chiese e altri edifici per attività religiose. Le risorse in questione dovrebbero essere destinate a proprietà pubbliche. Il Comune potrebbe anche destinare spazi allo svolgimento di attività religiose, ma tali luoghi devono rimanere di proprietà comunale e le convenzioni stipulate devono essere chiare e trasparenti.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Credo che si debba dare corso alla volontà che i cittadini hanno espresso nel referendum del 2013: il milione all’anno di contributi alle scuole dell’infanzia paritarie deve essere destinato alla scuola pubblica.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che il rispetto e la convivenza delle differenze non si faccia privilegiando alcune confessioni a scapito di altre e non includendo gli atei e agnostici. Auspico un forte cambiamento di rotta.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Sono favorevole alla proposta di Istituzione di un osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU e sulla verifica delle condizioni in oggetto nelle scuole di Bologna
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Vorrei che si potesse dare corretta applicazione alla legge 194, impedita, troppo spesso, dall’obiezione di coscienza dei medici. Il servizio deve essere garantito in ogni ospedale e i medici obiettori dovrebbero essere chiamati a rispondere della mancata attuazione della legge.

 


Risposte di Francesca Fortuzzi – Lista “Potere al Popolo” per Marta Collot sindaca
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Dunque, a Bologna, il pubblico ha stanziato 452.360,00 € ad edilizia per culto religioso. Non sappiamo quanti di questi soldi vengano ridati alla società in forma di carità, ma non sarebbe comunque più giusto che il pubblico impiegasse i suoi fondi direttamente in servizi sociali, in modo da prevenire la povertà? È possibile che di fronte a questo regalo alla Chiesa vengano tagliati i servizi essenziali, le case popolari, la sanità pubblica?
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Gli ultimi dieci anni di giunta Merola sono stati disastrosi in questo senso, anche rispetto alla vostra seconda domanda. Si parla molto di partecipazione democratica, ma a Bologna abbiamo in dieci anni l’esempio di ben due referendum traditi: quello sull’acqua pubblica e quello, appunto, contro il finanziamento alle scuole private. Crediamo fortemente che la volontà popolare vada rispettata, e che non si possa prendere in giro i cittadini in questo modo. Soprattutto su un tema così particolare, perché Bologna ha bisogno di più scuole pubbliche, a partire dagli asili comunali. Aggiungiamo inoltre come il concetto di “scuola privata” violi l’art.3 della Costituzione italiana, perché ha caratteristiche di accesso che limitano la persona ed esercitano in partenza una discriminazione dell’essere umano, nello specifico discriminando la persona in base a “condizione personale e sociale”. Dal punto di vista sostanziale, si parla di un milione l’anno: in totale, siamo già a un milione e mezzo…
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Sulla questione dei protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche, già la definizione fa sorridere. Viene invece rabbia nel pensare all’ipocrisia che si cela sotto: primo, al fatto che la “pace” debba essere costruita tra religioni e non tra persone, culture e Paesi; secondo, al fatto che chi promuove questa “pace” siano gli stessi che rifinanziano le missioni militari e l’industria bellica, come abbiamo contestato una settimana fa alla presenza di Draghi al “G20 sulle religioni”. Fanno accordi con le milizie libiche, le dittature e vendono armi a Paesi in guerra.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    E ci agganciamo qua per l’altra domanda sull’educazione. Molte religioni affermano la “non imposizione religiosa”. Il “credere” non è cosa che si possa imporre, non può essere
    indottrinamento (sovente foriero di fanatismi) privo dunque della caratteristica sostanziale della scelta spirituale soggettiva e libera dell’essere umano. Il rispetto è dovuto alla persona, indipendentemente che sia credente o che non lo sia. Nel solco del principio di laicità contenuto negli artt. 7 e 8 della Costituzione italiana, concordiamo dunque sulla meritata “rampognata” e sull’istituzione di un Osservatorio operativo al fine che vengano rispettati i diritti umani fondamentali dell’essere umano e, nello specifico, i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza tutta.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Concludo con la mia proposta: un provvedimento umanista che preveda l’educazione (nel modo e nella maniera più consona ed in ogni grado scolastico, Università compresa) al riconoscimento della violenza in tutte le sue forme e formazione adeguata per contrasto della stessa, al fine di sviluppare capacità critica, capacità empatica, rispetto valorizzazione e riconoscimento dell’essere umano e del pianeta che temporaneamente abita.

 


Risposte di Roberta Li Calzi – candidata per la lista Partito Democratico a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Sono convinta che gli oneri di urbanizzazione secondaria dovrebbero essere destinati prevalentemente a scopi civili e, in particolare, all’edilizia scolastica e sportiva e alle aree verdi, nell’ottica di una città in cui la crescita urbana sia sempre più attenta alla fruibilità degli spazi pubblici da parte delle bambine e dei bambini.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo che le scuole d’infanzia paritarie private dovrebbero essere economicamente autosufficienti e non usufruire di contributi comunali. Perché questo sia reso possibile è necessario garantire il servizio di scuola d’infanzia pubblico a tutte le famiglie che lo richiedano e quindi è importante che il Comune di Bologna continui ad insistere per l’apertura di nuove sezioni di scuola d’infanzia statali sul territorio comunale.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Il protocollo firmato nell’aprile scorso con i rappresentanti bolognesi della Chiesa cattolica, della Comunità ebraica e della Comunità islamica prevede che possa essere sottoscritto anche dalle altre confessioni religiose presenti nell’Area Metropolitana di Bologna. Sarà importante promuovere queste adesioni, nell’ottica del rispetto pieno della pluralità religiosa. Inoltre, a mio giudizio, laddove si mettono attorno a un tavolo pubblico tutte le posizioni religiose, sarebbe importante che si desse spazio anche alle organizzazioni di chi rappresenta una concezione non religiosa del mondo.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    Non so se sarà necessario istituire un apposito osservatorio, ma sono senz’altro favorevole a un monitoraggio attento e partecipato da parte dell’Amministrazione comunale sul pieno rispetto delle indicazioni ONU in merito all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia comunali.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    In questi cinque anni da Consigliera comunale ho celebrato centinaia di matrimoni e di unioni civili. Nonostante il Comune di Bologna riservi già a queste cerimonie un trattamento di riguardo, a partire dall’utilizzo della splendida Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, ritengo importante promuovere una crescente attenzione alle cerimonie laiche, dai matrimoni ai funerali, affinché chi sceglie la funzione civile rispetto a quella religiosa non debba trovarsi a celebrarla in un contesto più dimesso.
    Penso che cerimonie civili vadano promosse, con la dovuta solennità, anche per altri momenti importanti della vita delle persone, dall’accoglienza nella comunità dei nuovi nati all’ottenimento della cittadinanza italiana.

 


Risposte di Diego Tuzzolo, candidato per la lista “Coalizione Civica per Bologna” a sostegno di Matteo Lepore sindaco
Testo completo delle domande

  1. Finanziamenti all’edilizia di culto
    Assolutamente al patrimonio di proprietà pubblica, bisognoso anche nella nostra Bologna di risorse in linea con i bisogni sempre crescenti della sua cittadinanza. E’ una scommessa anche per il futuro, soprattutto per quanto riguarda edilizia scolastica, aree verdi, edilizia popolare e studentati al fine di calmierare il “caro affitti”.
  2. Finanziamenti alle scuole private paritarie
    Ritengo sia una grande anomalia non destinare l’utilizzo delle risorse comunali pubbliche a favore delle scuole dell’infanzia comunali, abbattendo anche le imponenti liste di attesa, a maggior ragione visto il risultato del referendum seppur consultivo citato.
  3. Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
    Credo che i rappresentanti dell’amministrazione pubblica devono essere rappresentanti di tutti i cittadini e interloquire in un’ottica di pluralismo con tutte le realtà informali che perseguono lo sviluppo della pace e dell’educazione alla cittadinanza.
  4. Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
    C’è ancora poca chiarezza, soprattutto comunicativa e informativa, sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: occorre assicurare la libertà di scelta libera e consapevole di tutti, senza essere discriminati anche indirettamente.
  5. Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
    Sono molto sensibile al tema della sofferenza psicologica negli adolescenti e pre adolescenti, soprattutto ma non solo a seguito dell’attuale pandemia e credo sia indispensabile promuovere la presenza, organica e interprofessionale, di psicologi e educatori nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di svolgere un’importante attività di cura anche preventiva.

 

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Elezioni Bologna 2021: domande laiche ai candidati

15 Settembre 2021
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Il 3 e 4 ottobre 2021 a Bologna si terranno le elezioni comunali. L’eventuale ballottaggio il 17 e 18 ottobre.

Il Circolo Uaar di Bologna invita candidate e candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale a rispondere alle seguenti cinque domande laiche, tutte su temi concreti e inerenti al mandato elettorale per il quale chiedono di essere votati.

Le risposte che perverranno a bologna@uaar.it entro venerdì 1 ottobre saranno pubblicate nei nostri canali informativi affiché gli elettori possano scegliere in maniera consapevole.

1) Finanziamenti all’edilizia di culto
Pur senza alcun obbligo normativo e nonostante il parere dell’ufficio legale regionale tutt’altro che favorevole il comune di Bologna continua a versare soldi pubblici all’edilizia privata di culto. La delibera di Giunta del 22 dicembre 2020 ha destinato 452.360 euro a tale scopo. Ritiene più giusto, laico e civile destinare queste ingenti risorse pubbliche derivanti dagli “oneri di urbanizzazione secondaria” al patrimonio di proprietà pubblica (edilizia scolastica, nidi, aree verdi, parcheggi, ecc.) oppure sosterrà il finanziamento comunale di “chiese ed altri edifici per attività religiose”?

2) Finanziamenti alle scuole private paritarie
Nel referendum consultivo del 26 maggio 2013 i bolognesi si schierarono nettamente per l’utilizzo delle risorse finanziarie comunali a favore delle scuole dell’infanzia statali/comunali e non delle scuole paritarie private. Nonostante la sconfitta, il comune di Bologna continua imperterrito a erogare circa un milione l’anno alle scuole dell’infanzia private, praticamente tutte di orientamento religioso e che ricevono già cospicui contributi statali e regionali. Ritiene che sia giunto il momento di destinare i soldi di tutti alla scuola di tutti, lasciando che sia la già ricchissima Curia di Bologna a sponsorizzare le scuole che veicolano il suo messaggio religioso?

3) Protocolli riservati a capi delle comunità abramitiche
Lo scorso aprile Il sindaco di Bologna ha firmato un protocollo per progettare l’incontro tra culture e l’educazione alla cittadinanza e alla pace. Come interlocutori sono stati selezionati arbitrariamente tre capi di “comunità religiose abramitiche”. In una società sempre più secolarizzata ritiene accettabile che in contesti istituzionali siano selezionati solo alcuni esponenti religiosi e che sia esclusa la rappresentanza di atei e agnostici e di tante confessioni di minoranza?

4) Osservatorio sul rispetto delle indicazioni ONU riguardo all’IRC
Nel 2003 e nel 2011, il Comitato ONU che vigila sulla Convenzione sui diritti del fanciullo ha rampognato l’Italia sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: perché occulta il suo carattere facoltativo, perché fa mancare valide alternative laiche, perché è carente nelle informazioni per chi non vuole subire insegnamenti religiosamente orientati. È favorevole a istituire un osservatorio sul rispetto di queste indicazioni ONU, controllando direttamente le scuole dell’infanzia comunali e attivando collaborazioni e raccolte dati con le altre scuole sul territorio comunale?

5) Un provvedimento laico di cui si farebbe promotore
Se risultasse eletto, quale sarebbe la prima mozione laica che presenterebbe?

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Elezioni regionali 2020: risposte dei candidati alle domande laiche

4 Gennaio 2020

Regionali 2020: risposte alle domande laiche

Inizia la pubblicazione delle risposte dei candidati alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2020 alle domande laiche dell’Uaar.

Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno all’indirizzo emiliaromagna@uaar.it, affiché domenica 26 gennaio 2020 gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

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Elezioni regionali 2020: domande laiche ai candidati

1 Gennaio 2020

Regionali 2020: domande laiche ai candidatiIn vista delle elezioni regionali del 26 gennaio  2020, l’Uaar rivolge ai candidati a Presidente della Regione Emilia-Romagna ed ai candidati a Consigliere regionale le seguenti domande laiche, tutte su temi di competenza regionale.
Le risposte, da inviare a emiliaromagna@uaar.it, saranno pubblicate sul sito bologna.uaar.it e su gli altri canali informativi Uaar affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

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Ballottaggio Imola: domande laiche alle candidate sindaco

17 Giugno 2018
Commenti disabilitati su Ballottaggio Imola: domande laiche alle candidate sindaco

Il primo turno delle elezioni amministrative a Imola dello scorso 10 giugno non ha determinato vincitori. In vista del ballottaggio che si terrà il prossimo 24 giugno, l’Uaar rivolge cinque domande laiche alle candidate che concorreranno alla carica di sindaco: Carmen Cappello (Pd, Imola Futuro, Imola Più, Partecipazione e innovazione, Sinistra per Imola) e Manuela Sangiorgi (M5S).

Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it o imola@uaar.it, saranno pubblicate di seguito affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

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Imola: domande laiche ai candidati sindaco

17 Maggio 2018
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Domande laiche candidati sindaco Imola 2018In vista delle elezioni amministrative per il comune di Imola del 10 giugno 2018, l’Uaar rivolge cinque domande laiche alle candidate e ai candidati alla carica di sindaco.

Le risposte, da inviare a bologna@uaar.it o imola@uaar.it, saranno pubblicate di seguito affiché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.


Risposte di Filippo Samachini, lista Sinistra Unita Imola

1) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
La legge 62/2000, a firma Berlinguer, governo D’Alema, ha dato il via ai finanziamenti pubblici alle scuole private “paritarie”. Sulla base di una convenzione il comune di Imola eroga alle scuole private paritarie circa 400.000 euro annui.
Come giudica la parificazione tra scuola pubblica e privata derivante dalla legge 62/2000? Non pensa sia stato aggirato se non esplicitamente disatteso l’art. 33 della Costituzione che prevede che le scuole private siano “senza oneri per lo Stato”? Intende rinnovare la convenzione con le scuole private paritarie in scadenza il prossimo agosto? Prosegui la lettura…

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Elezioni 4 marzo 2018: risposte dei candidati alle cinque domande laiche

23 Febbraio 2018
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Domande laiche ai candidatiInizia la pubblicazione delle risposte alle cinque domande laiche ai candidati alle elezioni politiche 2018.

Saranno inserite in questa pagina nell’ordine in cui giungeranno agli indirizzi bologna@uaar.it o imola@uaar.it, affiché domenica 4 marzo 2018 gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole. Prosegui la lettura…

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