Archivio

Posts Tagged ‘scuola’

Aggiungi la tua firma, per la vera scuola pubblica: laica, inclusiva, plurale

4 Aprile 2013
Commenti disabilitati su Aggiungi la tua firma, per la vera scuola pubblica: laica, inclusiva, plurale

Il Comitato Articolo 33, di cui il Circolo Uaar di Bologna è promotore, ha pubblicato oggi un appello per la vera scuola pubblica. Primo firmatario Stefano Rodotà, e a seguire tante personalità della cultura e dell’impegno civile, tra cui quattro presidenti onorari Uaar: Margherita Hack, Carlo Flamigni, Danilo Mainardi, Valerio Pocar.

Per un paese laico e civile, nel quale nessuna famiglia sia costretta a iscrivere i propri figli a scuole private religiosamente orientate, aggiungi la tua firma e diffondi l’appello!

banner-bolognariguardalitalia-1024x275

petizioni, scuola , ,

Notiziario 136

4 Marzo 2013
Commenti disabilitati su Notiziario 136

Notiziario del Circolo UAAR di Bologna
n.136, 23 febbraio 2013

1) Elezioni 2013: risposte dei candidati all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili
2) Elezioni 2013: i programmi a confronto sui temi laici
3) L’Agenda Uaar e l’Agenda del card. Caffarra
4) Aboliamo il Concordato. Firmiamo tutti la petizione!
5) Tempo di scelte educative: tutti gli spot “Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica”
6) Partecipa al contest creativo “Davide contro Golia”!

1)  Elezioni 2013: risposte dei candidati all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili
In occasione delle elezioni politiche 2013, l’Uaar ha presentato la sua Agenda per chiedere a partiti e candidati di esprimersi su laicità e diritti civili.
Il Circolo Uaar di Bologna ha ricevuto quattro risposte, pubblicate sul nostro blog, da parte dei seguenti candidati eleggibili nella circoscrizione elettorale dell’Emilia Romagna:
Sergio Lo Giudice, candidato al Senato per il PD – Partito Democratico
Michele Terra, candidato alla Camera per il PCL – Partito Comunista dei Lavoratori
Paolo Soglia, candidato alla Camera per SEL – Sinistra Ecologia Libertà
Enzo Raisi, candidato alla Camera per Futuro e Libertà

2) Elezioni 2013: i programmi a confronto sui temi laici
L’Uaar è apartitica e non dà indicazioni di voto: rispetta troppo i cittadini e la loro libertà di scelta. Ritiene che sia irrazionale votare basandosi esclusivamente sui temi laici, ma che sia altrettanto irrazionale votare senza tenerli in alcuna considerazione.
Per questo ha esaminato i programmi delle liste elettorali che si sono candidate a dirigere il Paese e ne ha estratto i passaggi che fanno riferimento all’Agenda Uaar su laicità e diritti civili. Possono essere consultati alla pagina Elezioni 2013: i programmi a confronto sui temi laici.
L’Uaar ha altresì fatto un ulteriore approfondimento tra il 18 e il 21 febbraio, pubblicando specifiche analisi sui seguenti temi: istruzione e ricerca, questioni bioetiche, famiglia e famiglie, fattore religioso.
Infine, l’Uaar ricorda a chi si recherà a votare nei prossimi due giorni che si può compiere un piccolo gesto civico, chiedendo la rimozione del crocifisso eventualmente presente nel proprio seggio elettorale. Trovate sul nostro sito il vademecum con istruzioni e riferimenti normativi.

3) L’Agenda Uaar e l’Agenda del card. Caffarra
Comunicato stampa del circolo Uaar di Bologna del 18 febbraio 2013
Elettori e politici: per un paese migliore c’è l’agenda Uaar, non quella di Caffarra
Il cardinal Caffarra, gerarca di una Chiesa che dice di non far politica, ha detto papale papale come votare: no a chi vuole i matrimoni gay, no a chi vuole lasciare alle donne il diritto di decidere sul proprio corpo, no a chi vuole curare l’infertilità con la procreazione assistita. Sì invece a chi finanzierà con i soldi pubblici le scuole private. Che guarda caso sono quasi tutte cattoliche. E se non tutti i criteri sono soddisfatti, per il cardinale occorrerà votare la lista che più vi si avvicina.
Se il Cassero esprime la propria indignazione invitando Caffarra a dimettersi, atei e agnostici dell’Uaar di Bologna preferiscono rivolgere le loro attenzioni altrove. Spetta infatti al cardinale la libertà di dire cose che, nel terzo millennio, possono essere considerate delle sciocchezze da larga parte dell’opinione pubblica.
Il Circolo Uaar di Bologna si rivolge invece agli elettori, e li invita a ragionare con la propria testa, a fare i conti con la propria coscienza, a pensare a una società più progredita. E si rivolge anche ai politici, affinché la smettano di essere influenzati dalle ingerenze ecclesiastiche.
L’Agenda Uaar per le elezioni è a disposizione degli uni e degli altri, per costruire un paese più laico e civile.

4) Aboliamo il Concordato. Firmiamo tutti la petizione!
Lo stesso 11 febbraio in cui, ottantaquattro anni prima, i Patti Lateranensi furono firmati da Benito Mussolini, l’Uaar ha lanciato  la petizione online “Aboliamo in Concordato”.
In pochi giorni sono state superate le seimila adesioni.
Il Circolo Uaar di Bologna invita tutti a firmare per superare presto quota 10.000!
[vedi comunicato stampa nazionale]

5) Tempo di scelte educative: tutti gli spot “Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica”

Tutti i venerdì di febbraio, mese delle iscrizioni all’anno scolastico 2013/2014, l’Uaar ha diffuso una pillola video “Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica”.
Questi spot, in modo leggero e ironico, vogliono invitare i genitori a riflettere sulla scelta educativa molto importante che sono chiamati a compiere, mostrando loro come a scuola abbiano diritto ad attività didattica e formativa al posto dell’insegnamento della religione cattolica, insegnamento che viene svolto da docenti scelti dal vescovo e pagati dallo Stato e che, in base al Concordato, è “impartito in conformità della dottrina della Chiesa”. Un vero e proprio insegnamento dottrinale, che invece viene smerciato come “culturale”.
Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica: Episodio 1, Episodio 2, Episodio 3, Episodio 4.
Buona visione (e diffusione tra amici e conoscenti).

6) Partecipa al contest creativo “Davide contro Golia”!

Il circolo Uaar di Bologna, promotore del referendum cittadino sui finanziamenti comunali alle scuole private paritarie (tutte religiosamente orientate) che si terrà domenica 26 maggio, informa che il Comitato articolo 33 chiede l’aiuto di tutti per la campagna elettorale.
E lo fa indicendo un contest creativo, dal titolo “Davide contro Golia” [scarica il bando], per ottenere idee tradotte in immagini e slogan.
Dalla pagina che spiega dettagliatamente ragioni e istruzioni del concorso, riportiamo di seguito il capitolo sugli obiettivi:

“A differenza di chi sostiene la necessità e la giustezza del continuare a finanziare con fondi pubblici le scuole materne private, le nostre risorse economiche sono quasi inesistenti. Non ci vergogniamo a scriverlo, perché crediamo nella forza delle idee e nella capacità della cittadinanza di mobilitarsi dal basso, senza attendere “ordini di scuderia” calati dall’alto. Siamo insomma tanti volenterosi Davide contro un grosso e potente Golia, un coacervo di grandi forze politiche, associazioni di categoria, Curia, sindacati cattolici, giornali. Data questa situazione, dobbiamo necessariamente puntare al massimo della viralità, far sì che i messaggi dei referendari siano spontaneamente veicolati da un numero crescente di cittadini. Abbiamo dunque bisogno di una comunicazione chiara, incisiva, perfettamente confezionata e che invogli alla diffusione. Abbiamo bisogno di voi, creativi, per produrre l’immagine simbolo della campagna elettorale e uno o più slogan che l’accompagneranno.”

newsletter , , , ,

Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica, ep. 3

17 Febbraio 2013
Commenti disabilitati su Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica, ep. 3

Dopo i primi due episodi, ecco la terza pillola video Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica

Segnaliamo inoltre che il nostro primo spot ha superato in visualizzazioni il rap per l’ora di religione cattolica (e senza l’aiuto del lancio Ansa).

Video realizzati da Scomunicati, associazione che realizza progetti di comunicazione su tematiche di rilevanza sociale e questioni di pubblico interesse.

scuola, video ,

Il diritto all’ora alternativa: ecco gli spot Uaar

15 Febbraio 2013
Commenti disabilitati su Il diritto all’ora alternativa: ecco gli spot Uaar

È tempo di iscrizioni all’anno scolastico 2013/2014.
E l’ Uaar invita a fare la scelta migliore per l’educazione dei propri figli: dire NO all’insegnamento della religione cattolica.
Avrete diritto alle Attività alternative, offerte dalla scuola all’inizio dell’anno scolastico.
E per far capire che l’ora alternativa rappresenta unopportunità per imparare cose nuove e diverse, in maniera divertente, ecco i primi due episodi degli spot Ora alternativa ≠ Ora di religione cattolica, realizzati in collaborazione con l’associazione Scomunicati

L’associazione Scomunicati realizza progetti di comunicazione su tematiche di rilevanza sociale e questioni di pubblico interesse.

Attiva dal 2006 nell’ideazione e produzione di video di comunicazione pubblica e sociale, ha poi esteso le proprie attività anche ai settori della progettazione grafica, dell’organizzazione eventi e della formazione, in un’ottica di comunicazione integrata.

scuola, video ,

Crevalcore: quei 300mila euro all’edilizia di culto, “doni preziosissimi” e bizzarre fatture giustificative

13 Dicembre 2012

Venne anche il papa a visitare le zone colpite dal terremoto. Una passarella mediatica che causò disagi alle attività di assistenza e che fece notizia per l’annuncio del dono di mezzo milione di euro da parte del papa (destinato, si badi, alle sue diocesi).
Di doni parlò anche il cardinal Caffarra, in una lettera alle vittime del terremoto: “Ci state facendo in questi giorni un dono preziosissimo: il dono della vostra sofferenza, la quale nella visione cristiana è la linfa della vita della Chiesa”. Immaginiamo che chi soffre avrebbe tolto volentieri tale linfa alla religione del cardinale.

Nei giorni scorsi abbiamo ricordato che oltre 15 milioni di “linfa” sono arrivati alla Chiesa grazie al commissario Vasco Errani, che li ha sottratti dai fondi urgenti per la ricostruzione. E altra “linfa” arrivava anche dai singoli comuni, anche da quelli colpiti dal terremoto.
Prendiamo ad esempio Crevalcore, dove il nostro circolo ha recuperato gli atti relativi alle erogazioni alle chiese per edilizia di culto: dal 1998 al 2010 le parrocchie locali si sono spartite 300.149,18 euro di soldi pubblici, secondo direttive del “tecnico incaricato responsabile per le attrezzature religiose” della Curia Arcivescovile di Bologna, dott. ing. Luigi Soffritti, e del preposto della parrocchia di San Silvestro, don Ivano Griggio.

Scuola elementare G.Lodi - Crevalcore

Scuola elementare G.Lodi - Crevalcore

Se è triste constatare che l’edilizia di culto sia pagata con risorse che i comuni potrebbero interamente destinare all’edilizia scolastica, al verde pubblico e agli asili nido, ci ha proprio stupito leggere gli estremi di alcune fatture giustificative dell’esborso del comune di Crevalcore. Compaiono infatti pagamenti a ditte che trattano la manutenzione di organi (Mascioni), gli arredi sacri (Caloi), il carburante (Eurocap petroli), componenti ad alta tecnologia per lo spettacolo (GMep-Molpass), fotocopiatrici (Nucci Renato) ed anche la ristorazione (eg).
Insomma, a meno di omonimie con ditte di costruzioni, sembra che qualsiasi fattura presentata delle parrocchie di Crevalcore potesse essere rimborsata dai fondi dell’edilizia di culto alimentati dagli oneri di urbanizzazione secondaria.

Ricordiamo che in base alla normativa regionale, i comuni possono variare le percentuali di ripartizione degli oneri di urbanizzazione secondaria e quindi azzerare quella relativa alla voce “edilizia di culto”. Sarebbe un atto doveroso da parte degli amministratori pubblici che spesso si lamentano della scarsità di risorse e sarebbe indispensabile nei comuni colpiti da calamità naturali.

[foto dal sito della Provincia di Bologna]

comunicati, notizie, varie , , , ,

Raggiunte e superate le firme richieste, il referendum sulle scuole paritarie si farà

31 Ottobre 2012
Commenti disabilitati su Raggiunte e superate le firme richieste, il referendum sulle scuole paritarie si farà

Il referendum sui finanziamenti comunali alle scuole private paritarie bolognesi si farà. Lo ha annunciato ieri in conferenza stampa il Nuovo comitato articolo 33, che vede tra i promotori l’Uaar assieme alla Chiesa Metodista, ad associazioni di genitori e insegnanti, a sindacati della scuola e ad altre realtà della società civile. Per raggiungere e superare la quota delle 9.000 firme per indire il referendum consultivo comunale è occorsa soltanto la metà del tempo previsto. L’aperta ostilità della Curia e del principale partito della maggioranza (Pd) – allineato per l’occasione con l’opposizione (Udc, Pdl e Lega Nord) – non hanno dunque costituito un handicap. Anzi, forse hanno rappresentato addirittura un propellente dell’entusiasmo mostrato da molti cittadini.

Ricordiamo che il Comune di Bologna destina ogni anno oltre un milione di euro a scuole dell’infanzia private paritarie, che si va a sommare ai contributi che già elargiscono stato e regione. Delle 74 sezioni finanziate, 73 sono federate FISM. Propongono cioè un “progetto educativo” cattolico, che deve essere obbligatoriamente accettato dalle famiglie. Mancando posti nelle scuole statali o comunali, tanti genitori si trovano così costretti a iscrivere il proprio figlio a una scuola di ispirazione religiosa. Una palese violazione di diritti costituzionali, dato che la Repubblica è obbligata a istituire “scuole statali per tutti gli ordini e gradi”, a prescindere che si tratti di scuola dell’obbligo o meno.

Il Nuovo comitato articolo 33 è nato per correggere queste storture attraverso lo strumento del referendum consultivo comunale: i cittadini, esprimendosi sul quesito, avranno ora la possibilità di dire se preferiscono che il comune utilizzi le risorse economiche per le scuole statali e comunali oppure per le scuole private paritarie. Una battaglia iniziata a Bologna che potrà essere esportata in altri comuni.

Un argomento che portano i sostenitori del sussidiarismo della scuola privata è che essa fa risparmiare soldi pubblici. La veridicità di questa affermazione è tutta da dimostare, mentre ampiamente dimostrata è la minor qualità educativa di questi ghetti identitari spesso travestiti da diplomifici. E tuttavia, perché la scuola privata cattolicamente orientata non dovrebbe far risparmiare ancora più soldi pubblici? Basterebbe abolire il finanziamento comunale alle scuole private paritarie. E utilizzarlo per la scuola di tutti, laica e civile, come chiedono i referendari.

Le scuole private potrebbero invece cercarsi sponsor privati: primo tra tutti la Curia Arcovescovile. A Bologna, come ha mostrato Repubblica nel febbraio 2010, possiede una “città nella città”. E i muri di molte scuole private: sui quali l’Imu, al momento, par di capire che non viene pagata. Privilegi e contributi a raffica, nessun controllo. I cittadini hanno ora la possibilità di cominciare a dire “basta”.

La redazione delle Ultimissime Uaar

comunicati, scuola , ,

Comitato art. 33: aperta la raccolta di firme per il referendum

17 Settembre 2012

Il Comitato art.33, che vede tra i promotori anche il Circolo Uaar di Bologna, ha iniziato a raccogliere le firme per il referendum che permetterà ai cittadini bolognesi di dire la loro sul finanziamento comunale alle scuole private paritarie. Le firme necessarie perché il referendum comunale consultivo venga indetto sono 9mila. Tre i mesi a disposizione per completare la raccolta.

L’obiettivo della raccolta firme è costruire per la nostra città un grande appuntamento di partecipazione allargata e democratica per rilanciare la priorità del diritto alla scuola pubblica, laica, gratuita.

Per saperne di più

Dove e quando firmare

Invitiamo all’attivismo su facebook e a segnalare la propria disponibilità per dare una mano all’organizzazione.

banchetti , , ,

PD-Pdl-Lega votano sussidi pubblici per le scuole paritarie cattoliche

24 Luglio 2012
Commenti disabilitati su PD-Pdl-Lega votano sussidi pubblici per le scuole paritarie cattoliche

PD-Pdl-Lega votano sussidi pubblici milionari per le scuole-paritarie cattolicamente orientate. Vota contro M5S. IdV non partecipa alla seduta. Sel astenuta (assieme a due consiglieri Pdl).

Leggi la notizia su: http://radio.rcdc.it/archives/i-voti-di-pdl-e-lega-salvano-la-convenzione-con-le-materne-private-103780/

notizie, scuola , ,

Per una scuola laica e libera: doppio appuntamento 23 e 24 marzo

18 Marzo 2012

Dopo l’adesione all’Urlo della scuola, il circolo UAAR di Bologna partecipa e invita a partecipare ai seguenti due appuntamenti.

conferenze, manifestazioni, notizie, scuola , ,

Adesione all’Urlo della scuola

16 Marzo 2012
Commenti disabilitati su Adesione all’Urlo della scuola

Il Circolo UAAR di Bologna, associazione di promozione sociale che ha nei propri scopi l’affermazione del supremo principio costituzionale della laicità della scuola pubblica, aderisce a L’Urlo della scuola.

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti invita il mondo della scuola ad aprire gli occhi: non è più tempo di tacere sul carattere confessionale delle controriforme della scuola.

Sosteniamo una scuola all’avanguardia, laica e libera, che non può avere al suo interno l’ora di religione cattolica e non può essere gestita da diocesi o moschee con i soldi di tutti i cittadini.

Mai come ora la laicità della scuola della Repubblica è sotto attacco.
Una manovra di lungo corso, intrapresa da governi di centrodestra e di centrosinistra uniti nel sottrarre risorse alla scuola pubblica per finanziare scuole private cattolicamente orientate, smerciando questa operazione politica come “sussidiarietà”.
Manovra che ha sempre visto il fattivo contributo di Elena Ugolini che ora ne diventa attrice primaria come sottosegretaria all’istruzione nel governo Monti-Bagnasco.
Sono noti i suoi simpatici pic-nic col card. Caffarra che esplicitamente affermò che “lo Stato ha solo un ruolo sussidiario e non ha, non deve e non può aver un compito di responsabilità educativa: sarebbe la dittatura”.

La scuola pubblica è tagliata ovunque, tranne che nell’insegnamento della religione cattolica, impartito in conformità della dottrina della Chiesa Cattolica da insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato, che ha visto 13.880 assunzioni in ruolo per una materia facoltativa.

Non è solo questione di portafogli: è in ballo la libertà di coscienza. Sempre più famiglie bolognesi sono costrette dalle istituzioni ad affidare i propri figli a scuole confessionali finanziate con fondi pubblici, che ora sono cattoliche ma domani saranno ovviamente anche islamiche o, perché no, di partito.

Paolo Marani
Coordinatore del Circolo UAAR di Bologna.

manifestazioni, notizie, scuola , , ,